Descrizione
Un grande studioso biblico ha scritto che le parabole narrate nei vangeli non stanno alla loro periferia, ma nelle loro viscere più profonde e vi hanno un’importanza pari, se non superiore, al discorso della montagna, ritenuto la sintesi di tutto l’insegnamento di Gesù.
Così Sai Baba, per comunicare il Suo insegnamento, si adegua a quello che da sempre si è rivelato essere il metodo più efficace per toccare i cuori. La narrazione e l’allegoria sono sempre state di grande efficacia nel trasmettere un messaggio, poiché l’immagine è l’espressione preferita a qualsiasi arida esposizione teorica.
Nessun’ epoca può apprezzare il metodo narrativo meglio di questa, l’era multimediale, l’era in cui si preferiscono le foto alle pagine testuali.
In realtà, quando le parole si accavallano e si arrampicano per definire ciò che è indefinibile, l’ascoltatore chiude istintivamente le orecchie, si distrae e pensa ad altro. Per questo, secoli di teologie non hanno avuto il potere di far evolvere gli animi quanto ebbe, per esempio, un quarto d’ora d’interview tra Gesù e la
Samaritana.
Per questo chi ha avuto la fortuna e la grazia di parlare a quattrocchi con Sai Baba più che ricordare tutto quanto ha letto su di Lui, amerà pensare e citare quel colloquio come il più rivelativo di tutti i discorsi uditi. Sai Baba è autore di un numero incalcolabile di racconti, alcuni presi dalla storia sacra, altri inventati di proposito per esaltare una verità particolare.
Questo libro, il secondo di due volumi, raccoglie da vari discorsi alcuni di questi racconti, che hanno allietato e affascinato folle di devoti accorsi per ascoltare la saggezza dei veda, personificata in Colui che li spiegava.