“Non c’è più timore del peccato;
gli atti malvagi sono diventati all’ordine del giorno.
La devozione per il Signore si è estinta.
Le azioni malvagie, che non è possibile descrivere a parole, sono in aumento.
Oh, uomo! Devi capire che solo la ripetizione del Nome del Signore può conferirti pace e felicità.”
Incarnazioni dell’Amore!
La dualità della nascita e della morte viene sperimentata in prakriti (la natura), che è la Divinità che presiede al principio vitale. Il mondo attrae l’uomo e lo illude. Padârtha (la materia) è la base di prapañcha (il mondo). Esso è una combinazione di materia. Il succo di questa affermazione è che la materia attrae l’uomo. La materia non è permanente, non simboleggia la Verità. Come potrebbero, gli oggetti effimeri, conferirvi la pace eterna?
Tutto ciò che si vede è destinato a perire.
Qualsiasi cosa possa essere vista con gli occhi, con il passare del tempo dovrà sottostare a dei cambiamenti. Tali oggetti transeunti non possono conferirvi una felicità eterna.
Aham yetat na (‘Io non sono questo’). Ciò è il principio fondamentale della Saggezza. Il principio di Parabrahma non ha una forma specifica. In linguaggio vedico, Aham significa Âtma . Aham yetat na significa ‘Io non sono il corpo’ , che è transitorio ed effimero.
Il pronome Aham (Io) simboleggia qui l’eterno Principio Atmico. Noi vediamo vari oggetti a questo mondo, e ci illudiamo che essi siano permanenti. Questo è un grave errore. Qualsiasi cosa ci sia possibile vedere con gli occhi è transitoria. Anche il nostro corpo è visibile con gli occhi: perciò anch’esso non è permanente. Identificarsi col proprio corpo è un segno di ignoranza. Da molte ere l’uomo vive nell’illusione che gli oggetti fisici ed effimeri gli conferiscano felicità, ma la vera felicità risulta solo dal riconoscimento dell’eterno Principio Atmico sottostante a questo mondo effimero.
Il Signore Krishna dichiarò nella Bhagavad Gîtâ :
“Tutti gli esseri sono una parte del Mio Essere.”
Ogni essere umano è una incarnazione divina
Quindi, ogni uomo è una scintilla della Divinità; come si può definirlo, in tal caso, un mero mortale? I nostri avi solevano contemplare Dio e adorarLo, nella fede assoluta che Egli fosse onnipervadente. Secondo le nostre antiche Scritture, gli Dei sono trenta milioni. Chi sono? Possono esserci così tanti Dei? La verità è che, quando queste Scritture vennero stilate, la popolazione mondiale ammontava a trenta milioni di persone. Questa affermazione era stata fatta considerando ogni essere umano come un essere divino. La dichiarazione ‘Dio ha migliaia di teste’ era stata fatta ancora prima, quando la popolazione del mondo ammontava a qualche migliaio di individui. Oggi la popolazione mondiale è arrivata a circa sei miliardi di persone, ognuna delle quali è una manifestazione della Divinità. Ogni essere umano è un’incarnazione divina. Perché l’uomo guasta una simile nascita, talmente sacra e preziosa? Non dovete pensare che Dio esista, separatamente, con una forma specifica.
Un’unica Verità
Dio è Uno, ma i saggi si riferiscono a Lui con vari nomi.
Aham , il Principio Atmico che è presente in ognuno di noi, è Dio. Quindi, ogni individuo è Dio Stesso. Se chiedete dove è Dio, alcune persone risponderanno: “È nei nostri cuori.” Questa risposta non è corretta. Quando guardate un fazzoletto che avete in mano, vedete che voi siete più grandi del fazzoletto stesso. Allo stesso modo, quando vedete che Dio è in voi, questo significa che voi siete superiori a Dio! Ecco perché non è giusto dire che Dio è in voi.
La Verità è che voi siete Dio. Tutto è in voi.
Con mani, piedi, occhi, teste, bocca e orecchie
ovunque presenti, Egli permea l’intero Universo.
Infatti, il mondo intero è presente nel vostro cuore. Ecco perché si dice:
“Dio appare in forma di essere umano.”
Avrete visto molte raffigurazioni della Divinità: per esempio Râma, o Krishna. Essi vengono rappresentati solo in forma di esseri umani. Oggi, però, l’uomo ha dimenticato l’innata Divinità dell’Umanità. Egli cerca Dio credendo che Egli si trovi a un livello più alto. Ecco perché non è capace di realizzare la Verità.
La Verità è Una.
Nei Veda (la Verità) viene definita ‘ Rita ‘, ed è Ekâtma Svarûpa (il Principio di Unità). Essa è immutabile, trascende il tempo, lo spazio e le circostanze, ed è presente in tutti e in tutte le cose. L’uomo attribuisce alla Divinità molti Nomi e molte Forme, e La adora in svariati modi. La Divinità, però, non ha una forma specifica. Essa è immutabile e al di là di qualsiasi attributo. Infatti, tutte le forme sono forme della Divinità. Questo Principio dell’unità nella molteplicità oggi è stato dimenticato.
Tutte le Upanishad esaltano il principio di unità, ma, a causa dei sentimenti mondani, l’uomo vede la molteplicità nell’unità e non fa alcuno sforzo per visualizzare l’unità nella diversità. L’uomo deve intraprendere le pratiche spirituali che gli consentano di visualizzare l’unità.
Sperimentare la propria intima Natura
La base primaria dell’apparente molteplicità è solo Una. Voi potete vedere molte diverse lampadine qui, che sono tutte accese a causa della stessa corrente elettrica. Se chiudete l’interruttore principale dell’elettricità, nessuna lampadina potrà emettere luce. Allo stesso modo, l’ Âtma è la corrente sotterranea che si trova in tutti i nomi e in tutte le forme. L’ Âtma è l’energia della Coscienza, della Coscienza eterna ( Nityânanda ), suprema ( Brahmânanda ), spirituale ( Yogânanda ) e non dualistica ( Advaitânanda ). L’uomo non sta facendo alcuno sforzo per conoscere il Principio del non dualismo: viene trascinato via dalla molteplicità e conduce una vita di ignoranza.
Incarnazioni dell’Amore!
Comprendete che lo stesso Âtma risiede in tutti e in tutto. Non alimentate cattive qualità come l’ira e l’odio. Sviluppate l’Amore e sperimentate la Beatitudine. Condividetela con gli altri. Infatti l’ Amore è il vostro Svabhâva (l’intima natura), così come lo è la Beatitudine. Oggi, però, la gente è ingannata dal prabhava (potere) del mondo e sta perciò dimenticando il proprio Svabhâva . Questo è l’anno di Svabhânu. ‘ Sva ‘ significa Âtma ; perciò Svabhâva significa ‘sentimento atmico’. Dovete sviluppare questo sentimento. Svabhâva simboleggia anche Chaitanya Shakti , (l’Energia della Coscienza), che è presente ovunque. Essa è in voi, con voi, attorno a voi, sopra di voi e sotto di voi. Se l’ Âtma è presente dappertutto, come può essere diviso? Non frammentate mai il Principio dell’Unità. È molto facile visualizzare l’Unità nella diversità: non pensate che Dio sia in voi; siete voi a essere in Dio, e così tutti gli altri. Oggi l’uomo non ha più paura del peccato. Questo è il motivo per cui prende cattive strade, senza preoccuparsi delle conseguenze.
A causa dell’assenza della paura del peccato e dell’amore per Dio,
gli esseri umani hanno perso la loro umanità,
con grave danno per la pace universale.
L’uomo, non avendo paura del peccato, è incapace di manifestare la propria divinità innata. La stessa Divinità è presente in tutti e in ogni cosa. La Verità è una e la Verità è Dio. Tutto il mondo si basa sulla Verità.
Dire la verità, ma in modo gradevole
La creazione emerge dalla Verità e ad Essa si riunirà.
C’è forse un posto in cui la Verità non esista?
Visualizzate questa Verità pura e immacolata.
Non avete bisogno di cercare il Principio della Verità, perché è onnipervadente. Ovunque guardiate, là troverete la Verità. Se solo fate un tentativo sincero, potete visualizzare la Verità dappertutto.
Dite la verità, ma parlate in modo piacevole
e non dite verità sgradevoli.
La Verità deve essere espressa in modo piacevole e non deve ferire i sentimenti altrui. La gente dice che Dio è onnipervadente. Senza dubbio, Egli è presente ovunque, ma si manifesta ogniqualvolta la verità venga espressa in modo piacevole e dolce. La verità detta in modo aspro non può affatto definirsi ‘verità’. Tutti gli uomini e tutte le creature sono incarnazioni dell’Amore. Tutti gli uccelli, gli insetti e gli altri animali aspirano a ottenere la felicità, proprio come fa l’uomo. Anch’essi assaporano la felicità, ma c’è differenza fra la loro felicità e quella di cui gode un essere umano. Gli uccelli, gli insetti e gli altri animali non si esaltano a causa della felicità, né si deprimono per via del dolore. Essi accettano la felicità e il dolore con equanimità. L’uomo, invece, manca del senso di equanimità. Si esalta quando i suoi desideri vengono esauditi e si sente frustrato quando ciò non avviene. Il desiderio e la collera sono come insetti nocivi, che distruggono l’albero della vita umana. Oggi il desiderio e la collera sono diventati predominanti nell’uomo.
Chi è pieno d’ira percepirà delle differenze e comincerà a sviluppare odio. Nei quotidiani, trovate molte notizie che testimoniano l’ira, l’odio e la gelosia dell’uomo. Queste tendenze malvagie sono gli aspri nemici dell’uomo. La gente è preoccupata per via degli effetti dannosi che possono avere certi pianeti; ma i pianeti che causano i danni maggiori all’umanità sono proprio il desiderio e l’ira. Sì, i desideri sono necessari per l’uomo; ma i desideri eccessivi causano danni.
Senza disciplina non c’è benessere.
I desideri devono essere contenuti. L’uomo talvolta ha in sé l’amore, e altre volte è sopraffatto dall’ira. Questa tendenza è il risultato di un’alimentazione errata e di abitudini improprie. Non traducete mai affrettatamente i vostri pensieri in azione.
Prendete tempo e chiedetevi se ciò che state per fare è giusto o sbagliato.
Un risultato per ogni azione
Oggi è cominciato il nuovo anno. Le persone celebrano l’arrivo del nuovo anno festeggiandolo con allegria, ma il loro entusiasmo e la loro felicità sono di breve durata. Non è questo il modo di celebrare l’arrivo del nuovo anno. La vostra felicità dovrebbe durare per sempre. La vera felicità non è qualcosa che viene e va, come una nuvola di passaggio. Al tempo della nascita il vostro cuore è puro e voi siete pieni di beatitudine. Dovete mantenere quella purezza per il resto della vostra vita e godere di una felicità senza fine.
Quando l’uomo esce dal grembo della madre,
non ha alcuna ghirlanda al collo,
non ha gioielli fatti di perle, né luccicanti ornamenti d’oro su di sé.
Non ha collane di pietre preziose, come smeraldi o diamanti,
ma una collana al collo ce l’ha: Brahmâ fa una ghirlanda con le
conseguenze delle vostre azioni
e ve la mette al collo al momento della nascita.
C’è sempre un risultato per ognuna delle vostre azioni, per quanto piccola e insignificante possa essere. Supponete di stare rammendando i vostri vestiti con l’aiuto di un piccolo ago e del filo. L’ago può essere piccolo, ma, se vi punge il dito, il risultato è istantaneo, sotto forma di una fuoriuscita di sangue. In questo caso l’azione e la conseguenza hanno luogo quasi contemporaneamente.
Il cibo che mangiate necessita in media di circa due ore per essere digerito. Qui c’è un intervallo di due ore fra l’azione e il suo effetto. Se piantate un seme, esso ha bisogno di circa una settimana per crescere fino a diventare un germoglio. Similmente, le conseguenze di certe azioni si raccolgono dopo alcuni mesi, altre dopo qualche anno e altre ancora dopo alcune nascite. Tutti devono affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Tuttavia, non dovete deprimervi o scoraggiarvi, pensando di non poter sfuggire ai risultati delle azioni malvagie che avete compiuto in passato.
Potete certamente sfuggire, alle conseguenze delle azioni passate, se vi guadagnate la Grazia di Dio, sviluppando l’Amore nei vostri cuori. Tutti i risultati si basano sui vostri pensieri e sulle vostre azioni. Dovete intraprendere attività sacre per santificare il vostro corpo. Non c’è alcun merito nel fare buone azioni con intenzioni cattive. Il seme che piantate germinerà e crescerà fino a diventare un albero che darà i suoi ‘frutti’. Alcune persone sono mosse da motivi perversi, che coprono con un velo di bontà. Tali atteggiamenti pretenziosi non raccoglieranno mai risultati positivi. Innanzitutto, dovete piantare dentro di voi i semi dei pensieri sacri.
L’Amore genera Amore
Forse state speculando su che cosa questo nuovo anno abbia in serbo per voi. Dovete intraprendere azioni sacre se volete godere di pace e felicità. Dovete fare ‘ satsang ‘, che significa stare in compagnia di ‘ Sat ‘ ( la pura Essenza – N.d.T .), che è immutabile nei tre periodi di tempo. ‘ Satsang ‘ non significa soltanto cantare i bhajan e ascoltare discorsi spirituali.
Vedi il bene, ascolta il bene e fai il bene.
Questi sono i tre importanti mantra che l’imperatore Manu ha dato all’umanità. Gli insegnamenti di Manu costituiscono le basi del Dharmashâstra . L’uomo deve aderire strettamente a questi tre mantra nella sua vita di tutti i giorni. Per redimersi non c’è bisogno di nient’altro. I Veda dicono:
“Ascoltate, voi tutti, figli dell’immortalità.”
Non siete meri mortali; siete i figli dell’immortalità. Dovete comportarvi in maniera tale da far onore alla vostra statura di figli dell’immortalità.
I pensieri malvagi dell’uomo sono responsabili dell’agitazione e dell’inquietudine che trovate oggi nel mondo. Per liberarvi dei pensieri cattivi, dovete innanzitutto rifuggire dalle cattive compagnie. Dovete frequentare buone compagnie; allora vedrete solo il bene tutt’intorno a voi. Se incontrate una persona che vi odia, non ricambiate quel sentimento negativo. La tensione monterà se vi esternerete l’un l’altro rabbia e odio. Salutate, invece, quella persona con amore. Allora essa ricambierà il vostro sentimento d’amore e diventerà vostra amica. Le parole hanno un ruolo vitale nel rafforzare i legami di amicizia. Parlate sempre dolcemente e a bassa voce.
Potete annullare l’odio e l’ira che predominano a questo mondo con un modo di parlare piacevole. L’amore genera l’amore.
Dove c’è Fiducia, c’è Amore.
Dove c’è Amore, c’è Pace.
Dove c’è Pace, c’è Verità.
Dove c’è Verità, c’è Dio.
Dove c’è Dio, c’è Beatitudine.
L’Onore dovuto ai genitori
Per godere la pace dovete rinunciare all’odio e sviluppare la fiducia nel vostro Sé. Dovete considerare vishvâsa (la fede) come il vostro shvasa (il respiro vitale).
State godendo della Grazia Divina giorno dopo giorno. In quale modo state mostrando la vostra gratitudine a Dio per tutto ciò che sta facendo per voi? Dio non si aspetta nulla da voi, ma voi dovete fare il vostro dovere esprimendo la vostra gratitudine. Una persona ingrata è peggiore di un animale crudele. È per via dei vostri genitori che siete venuti al mondo.
Onorate il padre e la madre come Dio.
Vostra madre vi ha tenuti nel suo grembo per nove mesi, vi ha fatto nascere e vi ha allevati affrontando molte difficoltà. Quanto dovete essere grati a vostra madre per tutto ciò che ha fatto per voi! Allo stesso modo, vostro padre ha sacrificato le sue comodità e si è occupato di voi con ogni cura e amore. Come gli esprimete la vostra gratitudine? I vostri figli vi tratteranno nello stesso modo in cui voi trattate i vostri genitori.
Il buio dell’ignoranza
Alcune persone hanno sentimenti malvagi dentro di sé, ma parlano in modo piacevole quando si trovano davanti agli altri. Queste persone sono veri e propri demoni. È noto che i demoni diventano potenti di notte. In questo caso la notte simboleggia la malvagità e l’oscurità dell’ignoranza. La luce del giorno simboleggia Sujñâna (la più alta sapienza) e la notte simboleggia Ajñâna (l’ignoranza di ordine metafisico). Chi è immerso nel buio dell’ignoranza, vede ovunque solo malvagità. Una persona siffatta non può essere definita un “essere umano”; in realtà si tratta di un demone vero e proprio.
Fra tutte le nascite, quella umana è la più rara.
Avendo ottenuto questa nascita umana, così sacra, è una vera disgrazia che l’uomo si comporti come un demone. Persino gli animali esprimono il loro amore e la loro gratitudine ai loro padroni. L’uomo ha il senso della gratitudine innato dentro di sé. Essendo nato come essere umano, egli dovrebbe comportarsi come ci si aspetta da lui e santificare la propria vita.
La vera Beatitudine risiede nell’unità
Incarnazioni dell’Amore!
Amate tutti! Fate che in voi non ci sia neppure una traccia di odio. Date la mano ai vostri simili in spirito di tolleranza e amore. I Veda hanno insegnato:
“Possa Egli proteggerci e nutrirci!
Che possiamo lavorare assieme con grande energia!
Possa il nostro studio essere vigoroso e accurato
e non esserci mai odio fra di noi!”
Tali sacri insegnamenti dei Veda sono stati dimenticati. Al contrario, l’uomo sta sviluppando tendenze malvagie. Il suo comportamento non si confà alla statura di un essere umano. La beatitudine è la vera natura dell’uomo. Pertanto, egli deve sempre avere un’espressione gioiosa. Possiate, voi tutti, condurre una vita beata in questo nuovo anno! Possiate riempire la vostra vita d’amore! Possiate sviluppare l’unità e la fratellanza! La vera Beatitudine risiede nell’unità. Dio è l’incarnazione della Beatitudine.
Dio è l’Incarnazione della Beatitudine eterna.
Egli è l’assoluta Saggezza, l’Uno senza secondo,
al di là delle coppie di opposti,
Espansivo e Pervadente come il cielo,
la Meta indicata dal grande detto vedico:
‘Tu sei Quello’, l’Eterno, il Puro, l’Immutabile,
il Testimone di tutte le funzioni dell’intelletto,
al di là delle condizioni mentali
e dei tre guna di sattva, rajas e tamas.
Invece di godere di questa sacra Beatitudine, l’uomo lascia spazio alla malvagità e alla sofferenza: perché? Questa è una cosa contraria alla natura umana. Considerate tutti come incarnazioni della Divinità. Chiunque voi incontriate, che lo riveriate o ridicolizziate, egli raggiungerà comunque Dio. Offrite pertanto il vostro rispetto a tutti. Condividete il vostro amore con tutti. Non odiate mai nessuno. L’odio in voi vi tornerà indietro come risonanza e vi farà soffrire.
Quindi, incarnazioni dell’Amore!
Sviluppate l’Amore in voi. Sperimentate l’Amore e condividetelo con gli altri. Questo è il messaggio più importante di questo nuovo anno, Svabhânu . Non siete meri mortali. Siete scintille della Divinità, e dovete condurre una vita adeguata alla vostra natura. È solo comprendendo la vostra origine divina che i vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni diventeranno sacri.
O uomo! Esaminati e indaga tu stesso sulla grande felicità
che hai raggiunto utilizzando
tutto il tuo tempo, dall’alba al tramonto,
sforzandoti di riempire lo stomaco, dimenticando Dio!
Alzatevi dal letto con una mente pacifica. Pensate a Dio. Ci sono alcune persone che si alzano dal letto con la mente agitata e disturbata. Se i genitori cominciano a criticarsi non appena si alzano dal letto, i figli faranno ancora peggio e cominceranno a picchiarsi l’un altro non appena si sveglieranno il mattino. Sarà ovvio che essi emuleranno i genitori; quindi, i genitori devono essere d’esempio per i figli. Devono insegnar loro mediante la pratica, e non solo a parole. In ogni circostanza, non lasciate spazio all’ira o all’odio. Potete dover affrontare alcune difficoltà e dispiaceri, ma non importa. Restate calmi e composti. Che cosa vi ho detto all’inizio?
Trascendere il corpo
Comprendete che non siete il corpo.
Voi siete l’incarnazione dell’eterno Âtma . Se capite questa verità, non sarete più affetti da sofferenze fisiche. Voi sapete bene che Io vi mostro questa verità con l’esempio. Io so di non essere il corpo; perciò non Mi curo del dolore che può affliggere il Mio Corpo. Il corpo fisico dell’uomo è destinato a esser colpito dalle malattie una volta o l’altra nella vita. Non bisogna preoccuparsene troppo. Il corpo, infatti, nasce e cresce attraversando svariati problemi. Esso non può sfuggire alle difficoltà, ma non dovete preoccuparvene. Le difficoltà e le sofferenze sono assolutamente normali per il corpo umano. La Beatitudine è naturale per l’ Âtma . Seguite la natura dell’ Âtma e non quella del corpo. Rinunciate all’attaccamento al corpo.
Questo corpo è un ricettacolo di sporcizia, soggetto alle malattie,
ed è destinato a cambiare col tempo.
Esso non riesce ad attraversare l’oceano del samsâra.
O mente! Non sottostare all’illusione che il corpo sia permanente.
Prendi invece rifugio ai Divini Piedi di Loto.
Perché vi preoccupate di questo corpo effimero? Pensate a Dio, invece. Le sofferenze fisiche vanno e vengono, e sono come nuvole di passaggio. Questa è la natura del corpo umano ( pravritti ). La natura dell’ Âtma ( nivritti ) è quella di trattare le dualità della vita con equanimità.
I problemi del corpo vanno e vengono. Nonostante il dolore, Io vado in giro come al solito; non cambio la Mia routine quotidiana. Non Mi curo del dolore. Soffrirete solo quando vi identificherete col corpo. Io non sono questo corpo. Se dite: “Questo è il mio fazzoletto”, (significa che) siete diversi da esso. Qualsiasi cosa accada al fazzoletto, non ne sarete toccati. Allo stesso modo, non dovete lasciarvi affliggere dalle sofferenze fisiche.
Il corpo è composto da cinque elementi ed è destinato a morire prima o poi,
ma l’Abitante non ha né nascita né morte,
né ha attaccamenti di alcun genere.
In verità, l’Abitante è Dio Stesso nella forma dell’Âtma.
L’Abitante è l’ Âtma , che è la vostra stessa identità. Non preoccupatevi, dunque, del vostro corpo. Se qualcuno vi critica, non vi agitate. Se vi critica ad alta voce, le sue parole svaniranno nell’aria. Se vi critica dentro di sé, farà del male a se stesso. Infatti, né la lode né il biasimo vi raggiungeranno. Non dovete lasciarvi affliggere da nessuno di essi. In questo modo, trascenderete le dualità della vita. Diventerete un vero essere umano solo quando la vostra mente si fisserà sull’ Âtma vero ed eterno. Oggi comincia un anno particolarmente sacro; perciò dovete sviluppare dei pensieri altrettanto sacri. E non solo quest’anno, ma per tutta la vita, dovete coltivare pensieri sacri. Il corpo è fatto di cinque elementi, perciò è destinato a soffrire. Non dovete esser coinvolti da esso. Questa è la vostra vera sâdhanâ (disciplina spirituale). Tutte le altre sâdhanâ si dimostreranno futili se non rinunciate all’attaccamento al corpo.
Il canto dei bhajan
Alcune persone dicono il rosario in modo meccanico ritenendo di fare sâdhanâ . I grani del rosario girano loro in mano, mentre la loro mente è al mercato. Si può, questo, chiamare japa ( ripetizione del Nome del Signore – N.d.T .)? Mentre fate meditazione il vostro corpo può essere fermo, mentre la mente vaga: a che cosa serve una simile sâdhanâ ? Un vero aspirante spirituale è colui che ha una mente ferma e una visione inamovibile. È nella natura della scimmia avere una mente instabile. Oggi, però, l’uomo sta sviluppando una mente di scimmia. Dovrebbe invece riempire il proprio cuore di gentilezza, perché egli appartiene all’umanità.
(Baba ha cantato il bhajan: ‘Prema muditâ manase kaho …’. Poi ha continuato il Discorso).
Incarnazioni dell’Amore!
Quando cantate i bhajan , mantenete il ritmo giusto battendo le mani. Le mani vanno battute in accordo con i bhajan , che devono essere cantati in modo intonato e con tutto il cuore. Le tre sillabe del nome Bhâ-ra-ta ( nome tradizionale dell’India – N.d.T .) stanno per bhâva (il sentimento), râga (la melodia) e tâla (il ritmo). Questo significa che i bhâratîya (gli indiani) sono coloro che cantano la gloria del Signore con bhâva , râga e tâla . Oggi ci sono molti cantanti che, mentre cantano i kriti di Tyâgarâja, tengono il ritmo battendo una mano sul proprio grembo. Invece, dovrebbero battere le mani l’una contro l’altra, perché le cinque dita di una mano simboleggiano i karmendriya (i sensi d’azione) e quelle dell’altra mano indicano i jñânendriya (i sensi di percezione). Quando cantate la gloria del Signore, ci deve essere armonia fra le due mani. Se esse non sono armonizzate, anche i vostri sentimenti non saranno stabili. Fu Guru Nanak a introdurre il concetto di canto comunitario nel Punjab. Tutti devono cantare la Gloria Divina all’unisono. Questo fu l’ideale propagato dai nostri antenati. Oggi, invece, la gente ha messo da parte tali ideali e agisce secondo i propri capricci e le proprie fantasie. Tutte le nostre azioni devono compiacere Dio. Potete chiamarLo Râma. Krishna. Govinda…, ma Dio è Uno. Sviluppate il sentimento di Unità e ottenete la visione del Divino Âtma .
Whitefield, 2 Aprile 2003
Sai Ramesh Hall
Festa di Ugâdi
(Traduzione tratta dal testo inglese pubblicato sul sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam)