“O aspiranti spirituali! Sia che siate rinuncianti o capifamiglia,
che siate attaccati al mondo o no, che compiate o non compiate azioni,
quando realizzerete che lo stesso principio atmico presente in voi
è presente anche in tutti gli altri, allora sperimenterete e godrete
la compagnia di Dio in tutti e tre gli stati di esistenza.”.
I devoti devono riconoscere l’unità del Principio Atmico, che esiste in tutti gli esseri. Frequentare le persone giuste ( satsang ) è assolutamente essenziale al fine di capire l’unità del Principio Atmico.
‘Satsang’, però, non significa frequentare brava gente, altri devoti o aspiranti spirituali. ‘Sat’ è ciò che è immutabile in tutte e tre le dimensioni di tempo: è il Principio dell’ Âtma . Quando ‘ Sat ‘ e ‘Cit’ si mettono insieme, ciò che ne risulta è Ânanda (la Beatitudine).
Sat-Cit-Ânanda è la forma vera e propria dell’ Âtma. Ciò si riferisce alla Verità Trascendentale. Per capire questa Verità, occorre praticare tre mantra: ‘Bhadram Trunvantu’, ‘Bhadram Shrunvantu’ e ‘Bhadram Kurvantu ‘. Quando praticate questi tre princìpi non avete più bisogno di cercare Dio.
Bhadram Trunvantu significa: ‘io non sono diverso dall’ Âtma (da Dio)’ . Non esiste altra entità, nel mondo, al di fuori dell’ Âtma. Bhadram Shrunvantu significa: ‘non ascolto nient’altro (che cose buone)’.
Bhadram Kurvantu significa: ‘non ho bisogno di praticare alcuna disciplina spirituale’.
Se si riconosce l’unità del Principio Atmico, che bisogno c’è di una disciplina spirituale? Ogni suono che si sente è una risonanza del Principio Atmico. Chi realizza questa Verità non ascolterà nient’altro che l’ Âtma . La Divinità è l’essenza di tutte le azioni.
Bhadram Trunvantu, Bhadram Shrunvantu e Bhadram Kurvantu significano che il darshan divino (la visione di Dio), il sambhâshan (l’ascolto del Divino) e le attività divine sono incarnate soltanto in Dio. Perciò, il vero satsang è vivere sempre in compagnia di Dio. Dio è Uno: a Lui ci si riferisce con ‘ Sat ‘.
Premessa: Il canto dei bhajan in occasione di Mahâshivarâtrî, la “Grande Notte di Shiva” – festa religiosa tenuta in onore di Shiva – ha avuto inizio nel pomeriggio del 1° marzo 2003, nel Sai Kulwant Hall di Prashânti Nilayam. La sala era gremita in ogni ordine di posti e anche tutte le stradine che la circondano erano straripanti di persone provenienti da ogni parte del mondo.
Anche e quest’anno Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba, poco dopo le 19, ha creato dallo stomaco e fatto emergere dalla bocca il Lingam d’oro. Poco prima, alla fine del discorso di uno dei relatori, Sai Baba aveva materializzato (con la mano) un altro Lingam d’oro, di dimensioni più ridotte rispetto all’altro.
Il canto dei bhajan è continuato per tutta la notte ed è terminato solo alle 5,45 del mattino del 2 marzo, quando Baba ha pronunciato un altro Discorso.
Modi diversi per un’unica Verità
La Verità è Una, ma il saggio la definisce in molti modi diversi.
Sat è Ciò che resta immutabile nei tre periodi di tempo. Dovete vivere in compagnia di Colui che è immutabile, mantenendo una mente stabile e una salda visione.
I vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni devono essere stabili e sacre. A causa dell’impatto dell’era di Kali, la gioventù moderna trova difficile controllare i propri pensieri, le proprie parole e le proprie azioni.
I giovani d’oggi non hanno una visione stabile; non mantengono la parola data. Le loro attività smentiscono i loro pensieri e le loro parole.
Il vero satsang
Coloro i cui pensieri, parole e azioni
sono in completa armonia sono anime nobili;
coloro a cui quest’armonia manca, sono malvagi.
Le vostre parole devono essere in armonia con i vostri pensieri e con le vostre azioni. Il vero satsang consiste nell’armonizzare i pensieri, le parole e le azioni. Il vero satsang consiste nello sperimentare l’Unità del Sé. L’ Âtma è solo Uno e attrae il mondo intero. Che cos’è prakriti (la natura)? Essa consiste di oggetti che illudono l’uomo. Nella natura tutti gli oggetti sono transitori. Non vi trovate nulla di permanente. Gli oggetti attraggono l’uomo e lo illudono. Essi, che in natura sono temporanei, vi daranno solo una felicità momentanea. I Veda parlano del principio di ‘ Ritam ‘ (l’Ordine-Armonia universale). Esso simboleggia la Verità, che è immutabile. Tutte le cose del mondo sono soggette a cambiamento. Se sviluppate Ritam riuscirete a comprendere la Divinità eterna e immutabile.
Potete chiedervi: “Come posso avere la visione di Dio?” Oh, sciocchi! Non avete bisogno di cercare Dio! Ovunque guardiate, Egli è là, e pervade ogni oggetto. Non riuscite a vederLo perché vivete nell’illusione delle apparenze esteriori.
Quello che possiede solo la visione esteriore è l’animale.
Dio è ovunque
Qualsiasi cosa vediate e qualsiasi cosa sperimentiate, non è altro che la manifestazione di Dio. Infatti, voi stessi siete Dio. I Veda esortano l’uomo a sviluppare la fede: “Io sono Dio e Dio non è altri che me stesso.” I nomi e le forme sono molti, ma Dio è Uno.
In verità, tutto è Brahman.
Si deve realizzare questa Unità nella Divinità. C’è un’Unità sottostante all’apparente diversità.
Satsang significa esperienza dell’Unità. Oggi la gente pensa che satsang significhi aggregarsi ad altri aspiranti spirituali. La gente frequenta compagnie di questo tipo e pensa di fare satsang , ma non è satsang nel vero senso del termine, perché la gente che ritenete buona oggi, può diventare malvagia domani. La gente cambia. Come può un’associazione temporanea conferire una felicità che duri per sempre? È impossibile. Fino ad oggi, la gente non ha capito il vero significato di satsang e la sua importanza.
‘Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei’. Se vi associate alle cose effimere, i risultati sono destinati a essere transitori. Dovete sviluppare amicizia con la Divinità, che è la sola a essere Unica ed Eterna. La Divinità è assolutamente presente in voi. Non potete trovarLa al di fuori di voi stessi. Il mondo esterno è soggetto a cambiare: esso non è altro che una combinazione di materia. Tutto a questo mondo è transitorio. Niente è permanente. Tutto ciò che si vede nel mondo è illusorio, e solo l’invisibile Principio Atmico è vero ed eterno.
Tutto il mondo è nelle Mani di Dio
Se ponete la domanda: “Dov’è Dio?”, alcuni risponderanno: “Dio è in me”, indicando il proprio corpo. Il corpo non è permanente. Perciò questa risposta non è giusta.
( Swami tiene in mano una rosa – N.d.T. ).
Se dico che ho un fiore in mano, il fiore sarà necessariamente più piccolo di Me. Allo stesso modo, se dite che Dio è in voi, si dovrà presupporre che voi siate più grandi di Dio! Ma tutto il mondo è nelle mani di Dio! Quindi, non potete dire che Dio è in voi. Siete voi a essere in Dio. Tutti sono in Dio. Lo stesso mondo è una manifestazione di Dio.
Questa è la Verità trascendentale e immutabile. La parola ‘ Shivam ‘ simboleggia la Verità. Qui la Verità non corrisponde al vostro corpo, bensì all’immutabile ed eterno Sat . Oggi la gente si rifà ai significati mondani e fisici, e come risultato guasta la propria mente. La vita umana può essere paragonata a un albero. Asûyâ (la gelosia) e ahamkâra (l’ego) sono come degli insetti nocivi che distruggono l’albero della vita. Il giorno in cui l’uomo si libererà di essi, diventerà un vero essere umano.
Ciò di cui dovete venire a conoscenza, oggi, è il Principio della Verità eterna e immutabile.
La Beatitudine è la forma dell’Âtma
Il nostro Narasimhamurthi ( uno degli speaker che ha parlato prima – N.d.T.) ha detto che la Divinità è la forma del Principio Atmico. Come si può visualizzare l’ Âtma?
L’ Âtma non ha forma. Come si può visualizzare ciò che non ha forma? La Beatitudine è la forma dell’ Âtma , ed è presente in tutti. L’uomo è l’incarnazione di Ânanda (la Beatitudine). Egli, però, non è capace di sperimentarla, perché viene illuso dagli oggetti materiali. Non si devono desiderare spasmodicamente i possedimenti materiali. Per quanto tempo possono durare?
Qui c’è un fiore. Ora è fresco, ma domani appassirà. Allo stesso modo, tutti gli oggetti sono destinati a cambiare col passar del tempo. L’ Âtma è permanente. La Beatitudine è permanente, e può solo essere sperimentata. Non può essere espressa a parole e nessuno può spiegarne la natura. Si può capire solo tramite l’esperienza. Come vi ho detto prima, la vostra drishti (visione), il vostro shravanam (udito) e le vostre karman (azioni) devono essere costantemente focalizzati sull’ Âtma . Solo allora potrete sperimentare la vera Beatitudine, che è eterna e non dualistica.
Le persone si siedono a meditare per un po’ di tempo e versano lacrime di gioia. Dicono di aver sperimentato la Beatitudine. Non è altro che la loro immaginazione. La Beatitudine non è qualcosa che va e viene. In qualsiasi stato vi troviate, stato di veglia, di sogno o sonno profondo, dovete poterla sperimentare continuamente.
Lo stesso Âtma è presente in tutti gli esseri
Incarnazioni dell’Amore!
Dovete desiderare di ottenere la Beatitudine Atmica fin dalla più giovane età. Questo deve essere il vostro unico sforzo. I vostri pensieri, le vostre parole e le vostre azioni devono essere finalizzati solo a ciò. Solo questo può essere definito vero satsang. Le esperienze mondane, anche quando se ne può godere a lungo, non potranno mai conferire la Beatitudine eterna.
Potete sperimentare la Beatitudine eterna solo in compagnia di Dio. Tutte le attività e le esperienze mondane sono destinate a cambiare; solo l’ Âtma è immutabile. Questo è ciò a cui ci si riferisce, in sanscrito, con la parola ‘ Ritam ‘. Per sperimentare questo Principio eterno, dovete rinunciare agli attaccamenti corporei e capire la Verità secondo cui l’ Âtma in voi è lo stesso che è anche negli altri. Proprio come la stessa corrente elettrica fluisce nelle diverse lampadine, lo stesso Âtma è presente in tutti gli esseri.
Lo stesso Âtma è presente in tutti gli esseri.
La nascita più rara
Oggi l’uomo, tuttavia, non ha questa apertura mentale. Per sperimentare la Divinità, che è la forma vera e propria dell’Amore, dovete diventare la vera personificazione dell’Amore. La Divinità e l’Amore non sono separati. Dato che l’uomo è dotato di questi princìpi divini e sacri, viene detto:
“Di tutte le nascite possibili, quella umana è la più rara.”
Oggi l’uomo non si chiede quale sia gamyamu (lo scopo della vita). Invece di cercare di conoscere lo scopo della vita, è tutto teso a janmamu (la vita del mondo). Anche gli animali e gli insetti si occupano solo della propria vita nel mondo. Non è essenziale conoscere il segreto della vita: si deve conoscerne lo scopo. Questo è molto importante. Lo scopo della nostra vita è la Verità che è simbolizzata dal Principio Atmico. Invece di indagare sullo scopo della vita, l’uomo sta cercando di scoprire il ‘segreto’ della vita. È un futile esercizio: nessun numero di nascite garantirà mai questa conoscenza. Fissate la vostra mente sullo scopo; non preoccupatevi della vita. Âdi Shankara disse: ”Oh, Signore! Sono catturato in questo ciclo di nascite e di morti; sperimento continuamente l’agonia di stare nel grembo materno. È molto difficile attraversare questo oceano della vita nel mondo. Ti prego, fammi attraversare questo oceano e concedimi la grazia della Liberazione.”
Ciò che porterà a compimento la vostra vita
Voi nascete e rinascete, vedendo, facendo e sperimentando ciò che già avete visto, fatto e sperimentato. Dovete realizzare che siete nati per non rinascere di nuovo. Dovete vedere e sperimentare Ciò che porterà a compimento la vostra vita: l’Unità del Principio Atmico. Una volta che avrete sperimentato l’ Âtma , non avrete più bisogno di sperimentare nient’altro. Migliaia di persone sono convenute qui oggi. Ognuno di voi ha una forma diversa e un diverso comportamento, ma lo splendore atmico che risplende in ognuno di voi è Uno e lo stesso. Quando una lampadina è accesa, qualcuno può sedersi a fare i compiti, altri possono sedersi a fare dei conti… e fare dei calcoli sbagliati, altri ancora possono scrivere delle lettere con intenti malvagi. Qualsiasi cosa venga fatta, la luce non ne viene influenzata o toccata. Essa rimane un testimone. Allo stesso modo, anche l’ Âtma rimane un eterno testimone di tutto ciò che l’uomo fa. Le attività esterne sono soggette ai cambiamenti, ma l’eterna Verità dell’ Âtma resta la stessa, sempre.
Dio è Uno; lo scopo è uno. Questo viene trasmesso con la seguente affermazione: “Io sono nella Luce; la Luce è in me; io sono la Luce”.
Qui la parola ‘Io’ simboleggia l’amore e la devozione, e la Luce sta per ‘Saggezza’. Quando dite: “Io sono nella Luce”, significa che la devozione è contenuta nella saggezza. L’affermazione: ‘La Luce è in me’ significa che la saggezza è contenuta nella devozione. La Luce e l’Amore: dovete capire l’unità di questi due. La devozione è un prerequisito essenziale per conoscere la Realtà. Dovete sviluppare l’Amore sempre di più e alla fine trasformarlo in saggezza. Non dovete seguire le peregrinazioni della mente. Succeda quel che succeda, la vostra visione deve rimanere fermamente impiantata nell’ Âtma . Con una simile devozione, così focalizzata, i saggi e i veggenti dell’antichità facevano penitenze e sperimentavano la Beatitudine. Oggi le persone cantano i mantra e ripetono il Nome di Dio, ma lo fanno per propria soddisfazione mentale. Intendono ottenere la Pace, ma, ciò che ottengono da queste pratiche, non è pace ( peace ), ma…pezzi ( pieces )!
Il potere d’attrazione del Divino
Un rosario ha 108 grani, ma il filo che li tiene insieme è uno e lo stesso. Esso simboleggia la Divinità.
La Divinità è come un magnete che attrae il mondo intero. In alcuni luoghi questo potere di attrazione è massimo. È qualcosa di molto speciale. Eccovi un esempio. Siete in molti a essere convenuti qui. Chi vi ha invitati? È la calamita divina che vi ha attirati qui. Questa calamita non è presente solo qui: è qui, là e ovunque. La Divinità è presente sotto forma di Âtma. Qui potete sperimentare il potere dell’attrazione divina. Questo potere non si può acquisire con una mera richiesta; si può acquisire solo con l’Amore. L’Amore è qualcosa che ha origine dalla ‘fonte’. Non si può ottenere con la forza. La conoscenza mondana può essere trasfusa in voi, ma l’Amore deve sgorgare dall’interno, in modo naturale. L’Amore è Dio. Solo l’Amore può conferire la Saggezza autentica.
Conoscenza è Liberazione
Solamente con la Conoscenza si può ottenere la Liberazione.
La conoscenza del mondo è associata alla molteplicità; l’Amore vi rende capaci di visualizzare l’unità nella molteplicità. Dovete pertanto sviluppare l’Amore e capire la verità fondamentale secondo cui lo stesso Sé è presente in tutti. Gente diversa si nutre di cibi differenti per soddisfare la propria fame. Gli alimenti sono di tipo diverso, ma la fame è la stessa. Dovete capire questa unità. Ognuno di voi può intraprendere una sâdhanâ (pratica spirituale) diversa; ma, di qualsiasi disciplina si tratti, deve essere perseguita con sentimento atmico. Dovete sforzarvi di capire il Principio dell’Unità: solo esso costituisce la vera sâdhanâ. Il principio dell’Amore, in voi, deve rimanere stabile. Nella gioventù moderna l’Amore continua a vacillare. Un giorno esso è sacro, e il giorno dopo non lo è più. Questo tipo di amore non può essere definito ‘devozione’.
Al di là dell’unione e della separazione
La Divinità è Una.
Voi siete nella Luce e la Luce è in voi: tenetelo bene a mente. Infine realizzerete che: “Io sono Io”. Se volete comprendere il Principio dell’ Âtma , non dovete lasciare spazio alla molteplicità. Tutto ciò che vedete e udite a questo mondo sono solo riflessi, reazioni e risonanze. La realtà è dentro di voi. Vedo molti studenti qui. Da dove vengono? Sono i Miei riflessi, altrimenti non potrebbero essere visti. Allo stesso modo, ogni persona e ogni oggetto sono un vostro riflesso. La vita è come un oceano, con le onde di samyoga (l’unione) e viyoga (la separazione). Dovete trattare la dualità con equanimità. Il Principio Atmico è al di là dell’unione e della separazione. Per Me, non esiste né unione né separazione. La separazione esiste solo se esiste l’unione. Entrambe sono solo una vostra immaginazione. Per realizzare il Principio Atmico, dovete liberarvi dell’immaginazione e sviluppare fede nel fatto che la Divinità è una. La Divinità è una e non due: è immutabile e rimane la stessa in tutti i tempi e in tutti gli stati di esistenza. Dovete fare satsang per conoscere questa Verità.
Questo corpo è angamu (un membro) della società. In esso c’è sangamu (un insieme di attributi), in cui si trova jangamu (un’anima individuale), che racchiude Lingamu (il Paramâtma o Sé Supremo). ‘ Lingam ‘ è l’ Âtma , che è il nostro vero e proprio principio vitale. Ecco perché all’ Âtma viene attribuita la forma del Lingam . Un Lingam non ha né inizio né fine; non ha né testa, né piedi. Quindi, durante la vostra adorazione, potete tenerlo in qualunque modo desideriate. L’ Âtma ha un nome, ma non ha una forma specifica. La Beatitudine è la Sua vera forma, ed essa è presente in noi.
Quando cominciate a desiderare ardentemente la felicità esteriore, perdete la vostra Beatitudine innata.
Per compiacere Dio
Oggi è Shivarâtrî, giorno di grande auspicio. Che cosa vuol dire ‘ Shivam ‘? Significa ‘di buon auspicio’. Dio è l’incarnazione di Satyam (Verità), Shivam (Buon Auspicio) e Sundaram (Bellezza). Tutto ciò che vedete, udite e sperimentate deve essere offerto a Dio.
Offrite una foglia trilobata di bilva al Signore Shiva, il Signore dai tre occhi e col tridente in mano, che distrugge i peccati di tre nascite.
La gente intraprende svariate pratiche spirituali e diverse forme di adorazione, sulla base della propria immaginazione. Quale che sia la sâdhanâ scelta, non dovete mai rinunciare alla decisione di portarla avanti. Si deve focalizzare l’attenzione su un solo punto, dare ascolto solo al principio di unità e offrire a Dio tutte le proprie azioni.
Il vostro dovere è l’azione; il frutto non vi riguarda.
(B.G. 47.2)
Qualsiasi cosa facciate, fate in modo che sia gradita al Signore.
Compite tutte le azioni per compiacere Dio.
Nessun peccato, allora, vi sarà addebitato. Non esiste un sentiero più facile di questo per sperimentare il Principio Atmico. Oggi, a causa del fatto che ognuno segue un sentiero differente, i problemi crescono. L’illusione porta alla confusione. Come risultato di questa confusione, salta il ‘fusibile’ che vi collega a Dio. Infatti voi siete Dio. Io sono Dio, lui è Dio. Tutto è Dio. Per capire questa Verità dovete salire dal livello umano a quello divino. Dovete conoscere il Principio di Sat , che è l’Unità sottostante alla diversità. Non lasciate spazio alle differenze basate su âkâra (la forma). Dovete sperimentare la Beatitudine stando in compagnia di Dio. Dio è la vostra vera proprietà. Se sperimentate Ânanda diventate voi stessi Dio. Rinunciate alle differenze: tutti sono in Dio.
Tenete a mente questa Unità. Essendo studenti, voi dovete portare avanti i vostri studi; ma essi vengono perseguiti a livello fisico. Assieme ai vostri studi, sviluppate la contemplazione del Principio di Unità a livello mentale.
Tutto il creato è permeato di Dio
Allah, Gesù, Râma, Krishna… i Nomi sono diversi, ma Dio è Uno: abbiate una fede incrollabile nell’Unità della Divinità. Intraprendete la pratica spirituale che vi permetterà di realizzare il Principio immutabile ed eterno della Verità.
Se attribuite a Dio vari Nomi e Forme, non potrete realizzare la Verità.
I nomi e le forme sono soggetti a cambiare. Chi era Râma? Era il figlio di Dasharatha. E Krishna? Krishna era il figlio di Yashodâ. A questo modo, stiamo ricordando solo le loro relazioni fisiche. Quando adorate Dio senza attribuirGli nessun particolare nome o forma, non possono esserci discussioni sulle Sue relazioni fisiche e non vengono fatte differenziazioni di alcun genere. Chi è la madre di Dio? Dio è la madre di tutti. Oggi troviamo differenze perché attribuiamo vari nomi, forme e relazioni fisiche a Dio. Dovete liberarvi di queste relazioni.
Il creato intero è permeato di Dio. Dio è l’Abitante di ogni essere.
Se contemplate questi due princìpi gemelli, potete visualizzare l’Unità nell’umanità. Ci sarà un’intima relazione fra uomo e uomo. Pensando alla Divinità, non dovreste percepire alcuna differenza o difficoltà. Le difficoltà vanno e vengono, come nuvole di passaggio. Non dovete preoccuparvene. Mantenete la vostra visione ferma sul sole. A volte le nuvole lo coprono, ma voi sapete che non c’è da preoccuparsi; bisogna avere pazienza. Quando le nuvole si muoveranno, il sole sarà nuovamente visibile. Allo stesso modo, le nuvole dell’illusione mondana intersecano la strada della Visione Atmica. In queste situazioni non dovete permettere alla vostra mente di vacillare. Abbiate pazienza. Le nuvole recederanno e il sole riapparirà.
Focalizzarsi su Dio
Incarnazioni del Divino Âtma! Potranno sopraggiungere in voi dei pensieri, che sono come nuvole. Non permettete loro di portarvi via! Non prestate loro attenzione; non permettete a nessuno di essi, indistintamente, di rovinarvi. Dovete elevarvi al livello del Divino e non degenerare al livello di un demone! Per innalzare il proprio livello fino a quello del Divino, il satsang è essenziale. ‘Il pensiero, la visione e l’azione’: questi tre devono essere unificati.
Shivarâtrî viene celebrata per riconoscere l’Unità della Divinità.
Quando stanotte canterete i bhajan , avrete un solo pensiero.
Sperimenterete la Beatitudine di Bhagavân, che è una Beatitudine non dualistica. Perché viene prescritto che cantiate i bhajan per tutta la notte? Per controllare la mente e focalizzarla sulla Divinità. Alcuni discutono di argomenti mondani persino mentre stanno cantando i bhajan . Non dovete neppure avvicinarvi a gente siffatta.
Rinunciate alle cattive compagnie, frequentate gente buona e compite azioni meritevoli giorno e notte.
Dovete pensare costantemente al Principio Atmico. I vostri genitori possono raccontarvi alcuni fatti mondani. Essi possono mancare di discriminazione; ma perché dovreste ascoltare queste storie, se siete pienamente coscienti che sono inutili?
Che essi dicano pure quel che vogliono: voi non lasciatevi distogliere dal sentiero che avete scelto.
Dovete convincere vostra madre dicendo: “Mamma, tu hai le tue preferenze e le tue avversioni, e io ho le mie. Tu sei mia madre e io sono tuo figlio, ma i nostri pensieri e sentimenti sono diversi. Dato che sono tuo figlio, ti servirò e ti esprimerò la mia gratitudine, ma non posso deviare dal sentiero della Verità.”
Stasera avrà luogo il Lingodbhâvam (la creazione del Lingam ). Ho creato questo Lingam in risposta alla preghiera di Narasimhamurthi ( che ha chiesto a Swami, per evitarGli sofferenza fisica, di farlo uscire dal palmo della mano anziché dal Suo stomaco – N.d.T. ) , ma anche un altro Lingam uscirà da Me. A questo modo posso crearne innumerevoli. Tutto è nelle Mie mani. I Lingam che fuoriescono dalle Mie mani, dal Mio stomaco, dalla Mia bocca, sono tutti Uno e lo stesso. Ovunque vi giriate a guardare, là vedrete il Principio Atmico. Capite questa Unità. Assieme alla vostra istruzione, sviluppate il sentimento dell’ Âtma . Se svilupperete il sentimento atmico, le qualità negative, quali l’odio, la gelosia, ecc., non vi si avvicineranno. Non verrete turbati né dal dolore né dalla sofferenza. Sarete in uno stato di non dualismo. Questa è vera Beatitudine. Focalizzate la mente su Dio. Seguite il Suo comando. Solo allora verrete redenti.
Ed ora, potete cominciare con i bhajan.
(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Satyam Jñânam Anantam Brahmâ …”).
Prashânti Nilayam, 1° Marzo 2003, pomeriggio
Sai Kulwant Hall
Festività di Mahâshivarâtrî
(Traduzione tratta dal testo inglese pubblicato sul sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam)