“Dio è Amore e l’Amore è Dio. Voi potete connettervi con Dio solamente attraverso l’amore.
Suscitate in voi l’amore e raggiungete lo stato supremo del non dualismo.”
“La liberazione non scende dal cielo né emerge dagli inferi; non è neppure disponibile sulla terra. Il sacro stato di Moksha si può ottenere soltanto togliendo il velo dell’ignoranza dal cuore. L’eliminazione dell’attaccamento è Moksha: questa è la verità divulgata dai Veda.“
La Divinità permea l’universo intero
Incarnazioni dell’Amore!
Tra tutti gli esseri viventi, la nascita umana è la più rara. La nascita umana è molto sacra, nobile e sublime; è il risultato di azioni meritorie fatte in molte vite passate, e si ottiene come risultato di penitenza, preghiera e altre pratiche spirituali.
Fate un uso appropriato della nascita umana
Dopo averla raggiunta con un lavoro tanto arduo, oggi l’uomo sta sprecando la nascita umana, veramente preziosa, invece di usarla correttamente. Qual è la grandezza della nascita umana? Qual è lo scopo, la meta? A che pro avete assunto questo corpo umano? Tutti hanno bisogno di comprenderlo. In questo vasto mondo, gli animali, gli uccelli, gli insetti e anche le formiche e le zanzare eseguono i loro compiti, mentre l’uomo oggi ha dimenticato i suoi doveri e fa un uso improprio di questa nascita umana così sacra. Il tempo è fugace come un turbine di vento e la durata della vita concessa al corpo umano diminuisce come un blocco di ghiaccio al sole; va a finire che l’uomo muore ancor prima di aver capito quale sia il suo dovere e perché gli sia stata data la nascita umana. Allora, a che serve nascere umani? Dite che la nascita umana è la più rara; perché? L’uomo non comprende questa verità, non ci riflette né ne fa alcun uso. La nascita umana è altamente sacra e una nascita così sacra dovrebbe essere usata correttamente.
Questo però non accade e l’uomo spreca il tempo, l’energia e persino il corpo. Perché? La causa è la ricerca esagerata di piaceri fisici, effimeri e passeggeri. Egli pensa che lo scopo della vita sia il perseguimento dei piaceri fisici e nient’altro. Questa tendenza corrisponde a ciò che appartiene al mondo, ma l’obiettivo reale dell’uomo è la spiritualità. Nel suo correr dietro a obiettivi fisici, secolari ed effimeri, egli ha dimenticato il principio vero ed eterno della spiritualità; a che serve quindi tutta la sua istruzione?
“A che serve tutto il vostro imparare se non vi aiuta a cambiare il destino?
Quando i pensieri cattivi entrano nella mente, tutta l’istruzione e l’intelligenza diventano futili e prive di senso.”
Che cosa ottiene infine l’uomo acquisendo tutta questa istruzione secolare?
Râvana era maestro di sessantaquattro tipi di conoscenza. Anche Hiranyakashipu era molto istruito e anche Kamsa era colto.
Purificate il cuore e colmatelo d’amore
Râvana seguì grandi austerità e adorò il Signore Shiva; che cosa ottenne? Egli fece tutto questo per raggiungere obiettivi terreni, per cui, anche dopo essere diventato padrone di tanti tipi di conoscenza, dopo aver compiuto tante austerità, effettuato tante pratiche spirituali e cantato molti sacri Mantra, la sua qualità demoniaca non era cambiata. I sentimenti terreni si possono eliminare dalla mente solamente colmandola di sentimenti divini. Oggi l’uomo si è riempito la mente di sentimenti profani e terreni e conduce la vita con obiettivi passeggeri; come può quindi ottenere la felicità duratura, eterna? Non è possibile. Voi dovete purificare il cuore e colmarlo d’amore; solamente generando in voi l’amore potete ottenere la vera conoscenza. Oggi, è dovere dei giovani spargere i semi dell’amore nei cuori degli esseri umani così che producano i fiori della tolleranza e i frutti della pace. Gli studenti dovrebbero prefiggersi di diventare i tedofori della pace; nella società, oggi, c’è un grande bisogno di pace. Tuttavia, se la pace e la sicurezza non si possono acquisire dall’esterno: esse sono dentro di voi. In effetti tutto è in voi, ma voi avete dimenticato questa verità. Al presente, l’uomo ha dimenticato la sua natura effettiva; riponendo fede nell’impegno per le cose del mondo, egli va cercando la pace all’esterno, ma dovrebbe comprendere la verità secondo cui la Divinità permea l’universo intero.
“In verità, tutto questo è Brahman.”
Non esiste luogo in cui la Divinità non sia presente. Tutto ciò che vedete, udite e sperimentate non è altro che Brahman; è Brahman e soltanto Brahman, che è visto dagli occhi, udito dalle orecchie e sperimentato dalla mente. Egli conquista i cuori e suscita il sentimento di umanità; quando l’uomo comprende questa verità, nel mondo non c’è più spazio per problemi e disordini. Dovunque oggi guadiate, trovate aspri conflitti e grandi divergenze; riconoscere chi sia uomo e chi demone, chi nobile e chi malvagio, chi un essere umano e chi un animale è diventato difficile. Essendosi evoluto dal livello animale, l’uomo dovrebbe salire al livello del Divino; invece, sta andando nella direzione opposta, verso l’animalità. Questo non è ciò che gli compete: egli dovrebbe comportarsi come un vero essere umano.
“La Verità è la madre, la Saggezza è il padre, la Rettitudine il fratello,
la Compassione l’amico, la Pace la moglie e la Tolleranza il figlio.
Queste sei virtù sono le vere relazioni dell’uomo.”
Per questo i Veda esortano l’uomo a seguire il principio:
“Dì la verità, pratica la rettitudine.”
Non c’è niente di più grande di Satya (Verità).
“La Verità rimane immutata nei tre periodi di tempo, passato, presente e futuro.”
Essa rimane la stessa in eterno, dovunque e in ogni circostanza, ma sfortunatamente oggi l’uomo l’ha dimenticato.
Il moderno sistema educativo manca di educazione spirituale Per avere la visione della Divinità, non occorrono sforzi particolari; se rimuovete il velo dell’ego e dell’attaccamento che copre la vostra divinità innata, porterete a manifestazione la Verità. Oggi l’uomo è perseguitato da due pianeti, cioè il desiderio e l’odio; se vi liberate di essi comprenderete di essere Brahman voi stessi.
“Vishnu pervade tutto l’universo.”
Allora troverete che l’universo intero è una manifestazione della Divinità. Dovreste fare ogni sforzo per avere almeno una breve visione della Divinità.
Studenti!
Voi credete erroneamente che la spiritualità sia qualcosa di difficile; in effetti, essa è migliaia di volte più facile dell’istruzione secolare che acquisite. L’educazione spirituale è molto più semplice dell’istruzione secolare; voi la trovate difficile perché non conoscete questa verità. Come trovate difficile imparare l’ABCD la prima volta! Poi andate gradualmente alle classi più alte e lo trovate così facile. Oggi, in India, l’educazione è limitata alla sola istruzione secolare; in questo sistema educativo, c’è una mancanza totale di valori morali. Per questo gli studenti hanno dimenticato la loro Umanità e trascurano il Dharma. Dato che la gente, oggi, ha dato la preminenza all’istruzione secolare, i Veda e le Shâstra sono stati abbandonati, gli studenti considerano l’acquisizione di B.A. e M.A. (diplomi di laurea e dottorati – N.d.T.) come qualcosa di molto grande e non danno importanza all’educazione spirituale. Che cosa sono questi B.A. e M.A.? M.A.+D = Mad (pazzo) e B.A.+D= Bad (cattivo). È questo che dovreste imparare? In effetti, tutto il sistema educativo moderno fuorvia gli studenti e li conduce sulla strada sbagliata; oggi, essi acquisiscono l’istruzione per riempirsi la pancia e non per far fiorire il cuore e purificare la mente. La mente dovrebbe diventare pura e la Divinità sbocciare nel cuore; questo è lo scopo reale dell’educazione, ma oggi gli studenti vanno all’ufficio di collocamento e si registrano immediatamente dopo aver ricevuto il diploma. In seguito, sprecano un mucchio di tempo andandoci di continuo. Non è questo che dovrebbero fare. Non c’è dubbio che anche l’istruzione secolare e relativa alle cose del mondo sia necessaria, ma essa non promuove le buone qualità. Che cos’è essenziale che voi acquisiate? Dovreste sviluppare in voi stessi la Verità, la Rettitudine, la Pace, l’Amore e la Non violenza.
“Tutta la vostra istruzione, le posizioni di autorità, gli atti di carità e di servizio hanno ben poco valore senza le virtù di Satya, Dharma, Shânti e Prema che sono in verità i pilastri della residenza del Sanâtana Dharma.”
I Valori sono le solide fondamenta della residenza della vita Quattro muri sono necessari per costruire una casa; la residenza della vita umana è costruita con i quattro muri di Satya, Dharma, Shânti e Prema. Oggi, questi quattro muri sono franati, l’uomo ha perduto il suo rifugio reale e conduce una vita molto artificiale; possiamo chiamare questo “Umanità”? Se vivere è importante, non vivono forse anche tutti gli animali? Che conto in banca hanno? Che casa costruiscono per se stessi? Essi vivono nel presente e sono felici; non si preoccupano del domani, mentre l’uomo prepara piani quinquennali e decennali.
“Voi lottate duramene nella vita semplicemente per riempirvi la pancia,
acquisite molte forme di conoscenza in vari campi,
ma non sapete godere della felicità completa.
Prendete allora rifugio in Dio e meditate su di Lui:
Egli sicuramente vi mostrerà la via giusta.”
“O uomo! Esamina e indaga tu stesso su quale grande felicità tu abbia ottenuto impiegando tutto il tempo, da mane a sera, ad acquisire conoscenza secolare e a guadagnare ricchezza dimenticando nel contempo Dio.”
Di che cosa abbiamo bisogno oggi? Prima di tutto ci servono i valori morali, etici e spirituali che sono come il respiro vitale. Eppure oggi i valori morali, etici e spirituali hanno toccato il nadir; non li trovate in alcun luogo. La rettitudine e la giustizia sono in una landa desolata, i villaggi sono diventati paradisi d’ingiustizia, della disonestà e della menzogna. Può esserci una cura per ogni malattia, ma non c’è cura per la malattia del desiderio e dell’odio. Perché? La ragione sono l’egoismo e l’interesse personale.
Studenti!
Senza dubbio, ognuno ha una certa quantità di egoismo, ma questo dovrebbe rimanere entro i limiti. Voi vi sottoponete a grosse sofferenze a causa dei desideri illimitati. Che cosa vi dà la felicità? È mangiare, bere, far figli e ammassare denaro? No, no; non si trova felicità vera in nessuna di queste cose. La felicità che se ne trae è solamente momentanea.
“Non siate orgogliosi della ricchezza, della progenie e della giovinezza: l’onda del tempo può distruggerle in un istante.”
I piaceri del mondo sono temporanei; essendo studenti, lo sapete. Voi pensate che sarete felici ottenendo lauree e dottorati, ma sarete veramente felici dopo averli acquisiti? No, volete qualcos’altro. Ora volete un lavoro redditizio. Siete felici dopo esservi assicurati un lavoro? Lo siete per un paio di mesi, poi cominciate a desiderare una promozione: siete felici dopo averla ottenuta? No. Volete sposarvi pensando che così sarete felici. Dopo il matrimonio lo siete? Dopo sposati, volete un figlio poi una figlia. Siete felici dopo aver ottenuto un figlio e una figlia? No. Il marito e la moglie si impantanano in litigi senza fine. Allora ricordate Dio e pregate “O Signore! Perché sono invischiato in queste preoccupazioni? Soccorrimi, Ti prego.” In effetti, tutta questa sofferenza è dovuta ai vostri desideri illimitati. Nel soddisfare i desideri non c’è felicità permanente; la felicità che fa seguito ai desideri è soltanto temporanea, come le nubi che passano. Allora, quando sperimenterete la felicità reale? Voi non siete felici neppure da anziani, quando avete trasferito tutte le responsabilità ai figli: cominciate a preoccuparvi pensando a quale malattia potrebbe affliggervi e a chi potrebbe prendersi cura di voi se vi ammalerete. Quando avete novant’anni e siete allettati, anche allora desiderate la felicità e le comodità. Quando il medico viene a farvi un’iniezione, lo pregate: “Per favore, signore, fatemi l’iniezione con delicatezza senza farmi soffrire.” In questo modo, dalla nascita alla morte, voi anelate la felicità. Dov’è la felicità reale?
La felicità vera si trova solamente nel sacrificio
Tyâgarâja disse: “O mente, dimmi se la felicità si trova nella ricchezza o nella vicinanza a Dio.” Egli rifiutava tutte le ricchezze e i doni preziosi che gli venivano offerti dal re. La vera felicità si trova soltanto vicino a Dio. Nel trarre felicità dalle cose del mondo non c’è alcun male, ma questo dovrebbe essere mantenuto nei limiti e voi dovreste essere sempre focalizzati sulla spiritualità. Soddisfate i desideri per quanto necessario; questo è sufficiente. Voi godete del mangiare, ma, se esagerate, avrete lo stomaco in disordine e farete un’indigestione. Voi inalate l’aria, ma non potete trattenerla dentro: tanta ne inalate, tanta dovete esalarne. Allo stesso modo, potete guadagnare denaro, ma dovete farne un uso corretto e spenderlo in atti di carità e aiutando i poveri e i bisognosi. Fin dai tempi antichi, la cultura di Bhârat ha divulgato questa grande lezione per l’umanità: “L’immortalità non si raggiunge tramite l’azione, la progenie o la ricchezza: si ottiene soltanto con il sacrificio.” Potete effettuare quanti riti o rituali volete, potete procreare tutti i figli che desiderate, potete guadagnare tutta la ricchezza che vi aggrada, ma nessuna di queste cose può darvi l’immortalità. Essa si trova solamente nel sacrificio. La felicità vera giunge soltanto a seguito del sacrificio; non c’è felicità maggiore di quella che si ottiene con il sacrificio. A che cosa dovete rinunciare? Forse alla casa e alle proprietà? Dio non si aspetta che rinunciate a queste cose: vuole che rinunciate alle qualità malvagie. Che cosa dovreste offrire a Dio? Egli non vi chiede di offrirGli le vostre virtù; vi chiede i vostri aspetti malvagi perché nessuno li accetterebbe, neppure i vostri genitori.
Studenti!
Potete pensare che l’amore dei genitori o quello della moglie e dei figli sia il più grande, ma questa è una concezione molto sbagliata: l’Amore che Dio ha per voi è il più grande. I genitori vi amano perché pensano che li renderete felici quando crescerete e otterrete una posizione importante; nel loro amore c’è una punta di egoismo e lo stesso è vero per l’amore della moglie e dei figli. Soltanto Dio vi ama senza neppure una traccia di egoismo o interesse personale. Voi dovreste offrire le vostre qualità malvagie a Dio che è totalmente privo di egoismo.
Offrite le vostre qualità malvagie a Dio
Quando ero nella stanza dei colloqui poco tempo addietro con il nostro vicerettore e altri, ho detto loro: “Supponete di aver spiegazzato e sporcato completamente un biglietto da cento rupie in modo tale che neppure un mendicante lo accetterebbe; se lo gettate nell’immondizia, neppure la persona che la raccoglie lo toccherebbe. Nessuno lo vorrebbe, ma lo stesso biglietto verrebbe accettato dalla Banca Centrale che ve ne restituirebbe uno nuovo. In modo simile, nessuno accetterà la vostra mente sporca che è come una banconota da cento rupie insudiciata e spiegazzata. Neppure vostra madre, vostro padre, la moglie e i figli la accetterebbero; quindi offritela a Dio che è come il direttore della Banca Centrale. Egli vi restituirà una mente pura. (Forti applausi). Se offrite tutte le vostre qualità malvagie a Dio, esse non vi daranno più problemi, sarete felici e anche il mondo sarà felice. Non tenete con voi le qualità malvagie e non contaminatene gli altri; offritele solamente a Dio con senso di affidamento totale.
Tvameva Matacha Pita Twameva,
Tvameva Bandhuscha Sakha Twameva,
Tvameva Vidya Dravinam Twameva,
Tvameva Sarvam Mama Devadeva.
“O Signore! Tu solo sei mio padre,
mia madre, l’amico e parente,
la saggezza e la ricchezza.
Tu sei il mio tutto.”
Che cosa si intende per “offrire tutto a Dio”? Non certo mettersi seduti senza fare alcun lavoro. Fate il vostro lavoro, assolvete i vostri doveri, ma offrite tutto a Dio con il sentimento di fare tutto per compiacerLo. Se agite senza aspettarvi i frutti delle azioni e offrite tutto a Dio, Egli vi procurerà ciò che è bene per voi. Voi scrivete una lettera, la imbustate e la spedite; il vostro compito finisce lì e la lettera raggiungerà la destinazione che sia in America, in Germania o in Giappone. Una volta che l’avete spedita, non occorre che vi occupiate del suo giungere a destinazione o meno: è il servizio postale che lo garantisce. Essa può andare prima a Mumbai e poi a New York: qualunque sia il sistema di inoltro, arriverà dove deve. Similmente, voi dovreste assolvere le vostre responsabilità terrene e offrirle a Dio: sta a Lui decidere che tipo di felicità vi deve dare. Sfortunatamente, però, oggi l’uomo manca di fede che è invece estremamente necessaria. La fede è come il respiro vitale per l’uomo: la persona senza fede è come un corpo senza alito vitale. La fede deve essere colma d’amore: la vita senza amore è inutile.
Le relazioni terrene sono false
Un giovane, nello sforzo di acquisire la conoscenza di molti argomenti spirituali, incontrava giornalmente il suo Guru che viveva fuori dal villaggio. Un giorno questi gli disse: “Le relazioni come la madre, il padre, i fratelli, le sorelle e gli amici non sono reali. Anche la casa e gli averi sono illusori, quindi guardatene, guardatene!”
“La nascita è una sofferenza, la vecchiaia è una sofferenza, la famiglia è una sofferenza e la morte è una terribile sofferenza.
Quindi stai attento! Stai attento!”
Allora il discepolo disse: “Swami, tutti questi insegnamenti possono essere importanti per i rinuncianti come te, ma non per persone come me. I miei genitori mi amano molto, tanto che aspettano ansiosamente il mio ritorno sulla soglia di casa. Anche mia moglie mi ama talmente che non prende cibo se non sono con lei; quindi la tua affermazione non ha senso per me.” Il guru ascoltò tutto questo e gli dette una pillola dicendo: “Figliolo caro! Io proverò quanto ho detto dandotene la prova diretta. Prendi questa pillola: arrivato a casa, mettila in bocca e bevi un po’ d’acqua.
Per un certo tempo sarai come morto, ma potrai udire tutto ciò che accade intorno. Allora potrai conoscere la verità.” Lo studente acconsentì subito a questa prova; i giovani di oggi vogliono sperimentare e vedere loro stessi prima di credere a qualunque cosa; gradiscono molto le verifiche. Il giovane andò a casa e fece quanto suggeritogli dal Guru. Vedendolo a terra privo di sensi, tutti gli abitanti della casa cominciarono a piangere considerandolo morto. La moglie singhiozzava amaramente e diceva: “Io sono figlia unica e ora ho perduto il marito: che ne sarà di me?” Anche piangendo per il marito, ella era preoccupata solamente per il suo futuro.
Arrivarono anche i vicini a consolarli; erano tutti molto addolorati dato che il giovane era un buon ragazzo che seguiva la via spirituale. Poco dopo arrivò anche il guru, fingendo di passare di lì per cose sue; dopo aver ascoltato la cronaca dell’accaduto, egli disse: “Lo riporterò in vita, ma dovete fare come vi dico.” Tutti i parenti del giovane gli risposero: “Swami! Faremo certamente ciò che ci chiedi!” Allora il guru replicò: “Guardate, per resuscitarlo bisogna che ognuno di voi sia pronto a morire. Io spruzzerò dell’acqua su di lui dal mio kamandalu (recipiente per l’acqua) dopo aver pronunciato un mantra ed egli si alzerà.” Dicendo questo, chiese per primo alla madre del giovane: “Ammâ! Sei pronta a morire per tuo figlio?” La donna rispose: “Swami! Io ho altri figli da allevare; chi si occuperà di loro se muoio? Che cosa accadrà a loro se non ci sarò più?” Allora il Guru fece la stessa domanda al padre, ma questi disse: “Io ho la responsabilità del mantenimento di tutta la famiglia, non è così? Come posso morire?” Poi, il Guru chiese alla giovane moglie: “Figliola cara, per una moglie, il marito è tutto, non è vero? Penso che tu non obbietti a morire per lui.” La moglie disse: “Io sono figlia unica: i miei genitori sarebbero molto addolorati se morissi”, dopodiché i tre entrarono in casa e concertarono un piano. Poco dopo, il padre del giovane uscì e disse al guru: “Venerabile Guru! Tu sei l’incarnazione della compassione e non hai alcuna responsabilità; quindi perché non sacrifichi la tua vita per mio figlio? Noi ti costruiremo un sepolcro di marmo e ti adoreremo con devozione e dedizione grandi.”
Quando il guru spruzzò l’acqua sulla faccia del discepolo, questi si alzò ed egli disse: “Vedi che cosa tuo padre, tua madre e tua moglie hanno detto? Tutti e tre mi hanno chiesto di sacrificare la mia vita. Almeno ora cerca di comprendere che tutto il mondo è irreale; nessuno è parente di nessuno in alcun modo.”
Sviluppate la fiducia in voi stessi
L’amore che le persone si mostrano reciprocamente è solamente attaccamento corporeo; l’egoismo e l’interesse personale sono la base di questo amore. Solamente Dio è completamente altruista. Nel mantenere delle relazioni con gli altri non c’è niente di errato, ma amate Dio con tutto il cuore. Considerate qualunque lavoro facciate come lavoro di Dio e rispettate chiunque vediate come incarnazione di Dio. Come afferma la Bhagavad Gîtâ, Dio è presente in tutti: “Io sono presente in tutti gli esseri come Âtma”, quindi non ridicolizzate o odiate nessuno. Nel contempo, non abbiate troppa fede negli altri; invece di aver fede in loro, riponete tutta la vostra fede in Dio.
(Swami mostra il Suo fazzoletto)
Questa è una stoffa fatta di molti fili; questa stoffa è diventata forte perché molti fili si sono messi insieme, ma, se voi li separate, potete strapparli con le dita. Quindi dirigete tutto il vostro amore su Dio, amate tutti, servite tutti considerando ognuno divino, ma non credete in nessuno. Abbiate fede solamente in Dio.
“Questo corpo è un ricettacolo di sporcizia succube delle malattie.
È soggetto a cambiare di continuo e non può attraversare l’oceano del Samsâra.
Esso non è altro che una struttura di ossa.
O mente, non illuderti che il corpo sia permanente.
Rifugiati piuttosto ai Divini Piedi di Loto.”
Nella situazione presente, in questa era moderna, in questo Kali Yuga, prendete Dio, con piena fede, quale unico rifugio. Poiché la gente ha perso la fede in Dio, è nello scompiglio assoluto, nel caos. Sviluppate valori morali, seguite il sentiero della rettitudine, sperimentate la spiritualità e otterrete anche la felicità terrena. Dato che non c’è educazione spirituale né nelle scuole né nelle università, oggi gli studenti si stanno perdendo, ma questo non è un errore loro: l’errore si annida nel Ministero dell’Istruzione che non ha provveduto all’insegnamento spirituale nelle scuole di ogni grado. Come può la residenza della vita sostenersi senza il fondamento della spiritualità? La fiducia in se stessi è il fondamento, la soddisfazione di sé costituisce le mura, il sacrificio di sé è il tetto e l’autorealizzazione è la vita; quindi sviluppate fiducia in voi stessi. Quella è la spiritualità. Senza di essa non potete affrontare neppure un compito minimo. Concentrate i pensieri su Dio invece di sprecare il tempo in chiacchiere inutili, di dare spazio a pensieri negativi e andare per la strada sbagliata. La contemplazione di Dio è la ricchezza reale che vi garantisce il futuro; guadagnatevi tale ricchezza permanente e un buon nome. Solamente allora la vita diverrà significativa. Servite la società e mirate al suo benessere, diventate cari a tutti sradicando l’ego e abbandonando l’attaccamento al corpo. Per che cosa vi è stato dato questo corpo?
“Il corpo è stato dato per compiere azioni rette.”
Conservate nel cuore almeno uno o due buoni insegnamenti di Swami tra ciò che udite ogni giorno; ricordare tutto può non essere possibile, ma ricordate almeno uno o due insegnamenti importanti e metteteli in pratica.
(Bhagavân ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari Bhajan Binâ Sukha Shânti Nahin…”)
Prashânti Nilayam, 16 agosto 1996
Sai Kulwant Hall
(Da “Sanâtana Sârathi”, luglio 2013)