10 Aprile 1996 (Kodaikanal) – Devozione è offrire tutto a Dio

10 Aprile 1996 (Kodaikanal) 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Devozione è offrire tutto a Dio

Incarnazioni d’Amore,

la devozione (bhakti), dimostra la verità eterna che il devoto e Dio sono davvero uno. In questo mondo ci sono molte sofferenze. Tre sono quelle che affliggono l’uomo: quelle legate al corpo; quelle dovute agli elementi primi del piano grossolano, come pioggia, tuoni, terremoti; quelle spirituali.

I disturbi mentali stanno aumentando sempre più, causando tante tribolazioni. Soltanto la devozione può dare sollievo nei tre casi di malattia. Oggi l’uomo è schiavo di numerose forme di attaccamento: la famiglia, la proprietà, gli affari, ecc. Queste sono cose che lo rendono molto debole. La devozione cura ogni debolezza e può condurvi alla liberazione.

Come? Che cos’è l’attaccamento? Il devoto è attaccato al mondo ed esistono tre categorie d’attaccamento, che costituiscono tre tipi di legami: moglie, figli e proprietà. Il mondo è pieno di questi tre legami. Allorché indirizziamo questo attaccamento alla sfera dell’amore, soffriamo. Quando si ama, qualunque cosa si veda, si oda, si dica, rende felici. Ma tutto ciò è illusione, non certo devozione.

Tutto quello che è latente ed intenso dovrebbe essere rivolto a Dio. Noi siamo attaccati a questo mondo. Per quanto tempo, però, il mondo può appagarci e fino a che punto? I soldi vanno e vengono: dopo la morte, potranno darvi felicità? La ricchezza e transitoria come le nuvole.

Siete attaccati alla moglie, ma non siete nati insieme. Ella è arrivata in un certo momento e, così com’è venuta, ad un certo punto se ne andrà. Non potrete neppure seguirla. Perciò si tratta di un falso attaccamento. Lo stesso vale per i figli. I tre legami, quindi, sono illusori. Dio, invece, c’era prima che nasceste, c’è quando vivete e ci sarà dopo che sarete morti. Egli esiste sempre ed è, dunque, la vostra meta. V’ingannate quando vi attaccate a tutto e a tutti fuorché a Dio. Tutto va offerto a Lui. Certo, dovete fare il vostro dovere. Il corpo serve per agire. Trasformate l’azione in dharma; con l’amore essa diventa azione divina. Karma è l’azione fatta da mani e piedi; combinate il dharma con l’amore ed essa diverrà divina.

Un’automobile, ad esempio, è fatta di diverse parti e funziona con delle batterie. Lo stesso avviene per il corpo (l’orecchio ascolta, la bocca parla, etc.). Questi organi funzionano grazie alla mente. Ogni organo ha una funzione specifica: l’occhio non parla, ma vede, le orecchie odono, ecc. Nel Vedanta si dice che la mente è la causa di tutto. In questo momento, siete seduti qui nell’auditorio ad ascoltare il discorso. Se occhi e orecchie sono qui ma la mente è altrove, non ne troverete alcuna utilità. Dharma significa unire la mente all’azione. Il corpo vi è stato donato per compiere azioni divine. Perciò, seguire il sentiero spirituale e dharma. Il corpo ha bisogno di cibo e di abiti. Dal cibo si ricava energia (Shahti), astraendosi dalle cose del mondo si arriva al distacco, attraverso la devozione (bhakti) si raggiunge la Liberazione (mukti).

Queste parole hanno tutte in comune la sillaba finale ti. Bha significa splendore infinito e trascendentale. Come si può notare, nella parola bhakti, bha viene prima e ti dopo. La parola che indica l’attaccamento è rakti. Per formare la parola rakti, la sillaba ti è dunque importante, come per tutte le altre parole terminanti per ti.

Tutti gli esseri umani hanno bha e ti in comune. La devozione conduce all’energia, la devozione è la causa di ogni potere. Dovremmo sempre agire in modo sacro. Perché? Swami è effulgenza, pura e senza ego. Nessuno dovrebbe vedere, né cercare il male negli altri.

Una volta, c’era una signora che viaggiava in treno da Tokyo a Kyoto e portava con sé dei panni sporchi dentro un pezzo di stoffa pulita. Una persona le chiese: “Perché tieni i panni sporchi avvolti in una stoffa pulita?” Ella rispose: “Non ho alcun diritto di mostrare i miei panni sporchi in pubblico. Mostrare solo cose buone e belle agli altri è lo scopo della vita”. In tutti ci sono azioni e pensieri cattivi; ma una mente buona li ricopre. Prendete il corpo come esempio. Al suo interno si celano odori sgradevoli e feci, ma all’esterno esso è coperto da uno strato di pelle. Nello stomaco vi sono lunghi tubi intestinali, nervi e muscoli. Se l’uomo si vedesse dentro resterebbe atterrito. Dio ha perciò nascosto il tutto: questa è la nostra bellezza. Ci vantiamo della bellezza esterna, dimentichi di ciò che il corpo nasconde al suo interno. Dimenticate tutto ciò che è cattivo, non mettete in mostra il male, come fece giustamente la signora giapponese.

Costituisce un esempio perfetto l’episodio dei Deva e dei demoni che agitavano l’oceano. Da esso uscì del veleno che avrebbe distrutto la terra; perciò il Signore Shiva lo bevve. Questa è una lezione divina, Dio insegna: “O uomo stolto, tieni il male dentro! Non ferire e non nuocere ad alcuno”. Shiva porta la luna sui capelli. La luna dona refrigerio e conforto. Egli, inoltre, manda la sacra acqua del Gange a tutti. Ciò insegna che ogni cosa dev’essere compiuta per il beneficio di tutti.

Dopo la nascita, il bimbo piange. Con il suo pianto, il suo sangue comincia a circolare. Il piccolo piange per il suo bene. La vita inizia con un pianto, ma dovrebbe terminare in beatitudine. Nel mondo, c’è il bene ed il male. Dovremmo mostrare solo ciò che è buono e omettere il male. Sfortunatamente, oggi avviene l’opposto e indaghiamo sulle colpe altrui. Cercate piuttosto le vostre. Anche Gesù disse che dobbiamo rimuovere la trave dai nostri occhi, piuttosto che cercare la pagliuzza negli occhi degli altri. Se lo facciamo e guardiamo noi stessi, otterremo la Realizzazione.

Per ottenere la devozione, cercate di riconoscere le vostre colpe e di donare a Dio bene e male. Grazie a questo contatto intimo col Signore, il male si trasformerà in bene. Se avete, ad esempio, una banconota da cento rupie in cattivo stato, nessuno la accetterà, tranne la banca, che ve ne restituirà una nuova. Allo stesso modo, se offrite a Dio ciò che è male, Egli lo trasformerà in bene. Dio vi ha donato l’Amore, quindi è a Lui che voi dovete offrirlo.

Offrite tutto ai Suoi piedi di loto: questo significa devozione e resa di sé. Non c’è uomo esente dal male. Non vi è giorno senza notte o aria fresca senza caldo. Ciò è spiegato nel capito della Bhagavad Gita intitolato Kshetra Vibhaga Yoga. Prende, ad esempio, l’arancia. Essa è coperta di scorza amara, il dolce succo risiede all’interno.

Allo stesso modo, la creazione divina è una combinazione dei due. Occorre discernere e scegliere solo ciò che è buono. La devozione consiste in ciò: offrire tutto al Divino. I valori umani non sono solo carità, compassione, ecc. Essi sono innati. Festeggiamo il compleanno di un bambino, ci rallegriamo che egli cresca senza capire che la vita si sta accorciando. All’inizio c’è felicità, ma poi segue il dolore. Offrire ambedue le cose a Dio è devozione. Anche l’infelicità è un dono di Dio. Occorre vedere la presenza universale di unità in Dio. Questa è devozione.

Ora gli studenti stanno registrando su nastro canzoni e discorsi. Se togliete la cassetta dal registratore non potrete sentire né le canzoni né i discorsi. Poi dovrete attaccare la spina o mettere delle batterie per poter sentire il contenuto. C’è il bene ed il male. Ci colleghiamo a Dio per mezzo della concentrazione. Solo allora sarà possibile udirLo. Gli occhi non possono vedere la divinità. Solamente tramite la devozione si vede Dio e quella è la visione diretta. A Dio solo vanno offerte tutte le azioni. Nel passato, si offrivano a Dio tutte le membra del corpo; oggi si prendono dei fiori, si toccano con essi gli occhi e il cuore, poi si offrono i fiori a Dio. Si offrono i fiori, però, non gli occhi o il cuore! Questo significa che si pensa una cosa e se ne fa un’altra. In telegu c’è un proverbio che afferma: “Ad un’azione corrisponde una reazione!” Ciò che fate, vi ritorna indietro. Dio è soltanto il riflesso del vostro modo di agire.

Nel mantra del cibo, si offre a Dio ciò che si mangia e Dio risponde: “Sì, sono presente in voi e digerisco il cibo per voi. Digerisco i quattro tipi di alimenti e li distribuisco in tutto il corpo. Non ho egoismo, non lo trattengo per Me!”. L’Amore di Dio è sacro, ma gli egoisti non possono comprenderlo ed accusano Dio di quanto accade. Ogni individuo dipende da Dio, poiché Egli risiede in tutti come Coscienza. Questa Coscienza è Dio: solo Essa fa funzionare il corpo. Credete con piena fede che Dio è insito in voi. Come si fa ad avere fede? Dovete rivolgere la mente a Dio con Amore. Sviluppate dunque fede in Dio e nel Suo amore. La devozione è l’unico metodo per risolvere problemi e sofferenze.

Gli stadi della vita umana sono quattro: studente, capofamiglia, eremita e rinunciante. Oggi è tutto stravolto e da ciò nasce l’infelicità. Non è necessario fare alcuna penitenza; fate solo il vostro dovere. Non cedete, offrite tutto a Dio. Quello della devozione è il sentiero più facile. La vita, si sa, è piena di condizioni penose, come la vecchiaia, le malattie,ecc. I membri della famiglia non sono nati insieme a noi; la nostra relazione con loro comincia ad un certo punto della vita. Allo stesso modo, non se ne andranno assieme a noi. Alla nascita, non abbiamo neppure i vestiti e non sappiamo dove andremo. Se, ad esempio, imbuchiamo una lettera, dobbiamo prima aver scritto su di essa il destinatario ed il mittente, altrimenti essa verrà cestinata. Anche voi dovreste sapere da dove siete venuti e dove andrete. Cercate di scoprire almeno uno dei due indirizzi. Almeno cercate. Voi venite dallo Spirito (Atma) ed è naturale che gli esseri ritornino alla propria origine.

Per esempio, il vaso fatto di terra ritorna alla terra. Solo nello stadio intermedio è un vaso. Il corpo è temporaneo come il vaso, ma al suo interno dimora Dio. Perciò pregate Dio e offriteGli ogni cosa. Questa è devozione. Le sofferenze sono solo nuvole passeggere. Anziché fare penitenza e rituali, offrite a Dio solo puro Amore. Quando il bambino piange, la madre accorre. Non importa in che modo egli si lamenti e strilli, perché essa pensa solo a soccorrerlo. Lo stesso fa Dio. Egli guarda il cuore. Questo è l’Amore della Madre divina che si aspetta solo amore divino e risponde solo ai cuori puri. Offrite solo cuori pieni d’amore. Questa è suprema devozione.

Nel bhajan “Chittachora Yashoda Ke Bal”, si dice che Dio è un ladro. Di solito se date a qualcuno del ladro, egli si adira. Ma il ladro, in questo caso, ruba solo i cuori, non i beni materiali. Perciò, purificate il cuore. Questo è il primo passo.

Kodaikanal, Sai Shruti, 10 Aprile 1996

(tratto da: Mother Sai n° 4/96)