DIO (Shiva) e l’Individuo (Jiva) sono una sola cosa. Chi comprende questa Verità é un Brahmajnani (ha conosciuto Brahman). Shiva e Jiva non sono differenti l’uno dall’altro perché in entrambi é presente lo stesso divino principio Atmico. E’ saggio chi comprende questa verità che é l’obiettivo della vita umana.
L’Essere umano non ha solo una forma fisica. La vita umana é qualcosa di molto più nobile. L’uomo può essere definito PAARTHA, che significa ‘figlio della madre terra’. Tutte le energie presenti nella madre terra, sono presenti anche nell’uomo.
Nessuno può visualizzare queste energie latenti, che possono essere rivelate solo dopo accurate ricerche. L’uomo, nato dalla madre terra ha anche esso un grande potenziale energetico. Le energie presenti in esso sono infinite, incomprensibili e nascoste.
Nel Mahabharata si dice che I Pandavas passarono 12 anni in esilio ed un anno in Ajnaathavaasa (‘Ajnaathavaasa’ significa vivere tra la gente senza rivelare la propria identità). Nell’uomo ci sono energie praticamente infinite, che però non sono identificabili. Sono le cosiddette ATEETA SHAKTIS (energie trascendenti), di natura psichica che gli scienziati hanno chiamato energia magnetica, energia elettrica , energia illuminante ed energia di radiazione, etc. Sono tutte energie latenti.
Mangiare, bere, muoversi, ridere o qualsiasi altra attività non serve a sviluppare queste energie. Nonostante sia stato benedetto con il dono di tutte queste energie, l’uomo si sta scordando della Divinità latente in lui e sta conducendo una vita da animale a causa della perversione dell’intelletto.
Nelle nostre antiche ‘epiche’ come il RAMAYANA, il MAHABHARATHA e la BHAGAVATA si trovano molti esempi. Krishna si recò ad HASTHINAPURA come un emissario cercando di proporre un compromesso tra i Kauravas e i Pandavas. DURYODHANA, a causa della suo intelletto perverso, non diede alcun peso ai consigli di Krishna e non praticò mai il Dharma, sebbene sapesse come fosse importante. Cosa gli é successo alla fine? Si é rovinato da solo.
Analogo é il caso di Ravana. Nonostante fosse un grande saggio e un grande penitente, non ascoltò mai i buoni consigli di sua moglie MANDODARI, di Narada, e di altri santi e saggi e alla fine si é rovinato la vita.
La stessa cosa può essere raccontata di HIRANYAKASIPU che era un grande scienziato. Gli scienziati moderni sono al massimo in grado di raggiungere la luna, ma Hiranyakasipu era in grado di andare oltre il sole e le stelle. Uno scienziato di così grande fama non aderì al Dharma ed alla fine andò incontro alla sua rovina.
Quando a VALI fu chiesto dai saggi il motivo per cui avesse bandito il fratello SUGRIVA dal regno, diede una versione fantasiosa della verità, esagerando lo sbaglio di Sugriva e nascondendo il proprio. Anche in questo caso, il motivo fu la perversione dell’intelletto.
Nel Mahabharata, AMBA incolpò BHISHMA per la sua predizione, ignorando la propria follia e sviluppando un grande odio verso di lui. Anche Viswamitra sviluppò inimicizia verso Vasishta senza alcun reale motivo.
Grandi scienziati come Galileo, Schroedinger ed altri che erano allo stesso livello di Newton o Einstein in termini di conoscenza, non riuscirono a comprendere la realtà a causa della perversione dei loro intelletto. Oggi l’uomo moderno confonde la verità con il falso , il Dharma con l’Adharma e viceversa.
Il nostro paese Bharat, sin dai tempi antichi ha dato la priorità a valori come Sathya, Dharma e NYAAYA (giustizia). Pur conoscendo cos’é la Verità e la Giustizia, l’uomo moderno non pratica nessuno dei due, a causa della perversione del suo intelletto. Non solo questo ma sta dimenticando la verità e distorcendo il significato di Dharma. Ciò che é considerata Verità da uno é considerato falso dall’altro e viceversa. Questo avviene non per colpa di Sathya e Dharma, ma per il modo errato con cui viene utilizzato l’intelletto.
La Gayatri considera l’intelletto superiore ai sensi. Ganapathi é l’incarnazione dell’Intelletto e della Saggezza. La Verità che emerge dalla Saggezza conduce all’estasi (ananda). Questo è il grande insegnamento di Ganapathi.
La Verità trascende I tre periodi del tempo. I Veda ammoniscono: “Dì sempre la verità e segui la retta via”. Nessuno da’ molta importanza a questa ammonizione. Oggi la gente pensa che la verità consista nell’esprimere in modo esatto ciò che ha visto, ascoltato o sperimentato. Analogamente il Dharma viene male interpretato come un atto di carità. Tutte queste cose appartengono a Praakruta Sathyam e Praakruta Dharma (Verità e Dharma del mondo materiale). Questo é il cammino esteriore ( Pravrutthi).
Il cammino interiore (Nivrutthi) é invece relativo alla Verità fondamentale ed alla Giustizia, ma oggi nessuno sembra accorgersi di ciò. Figuriamoci poi se si tratta di metterlo in pratica. I Veda sono la base per Sathya e Dharma. Dio é la incarnazione di Sathya e Dharma, quindi qualunque cosa Dio dica o faccia é Sathya e Dharma. E’ dovere primario dell’uomo obbedire ai Suoi comandi. Disobbedire ai comandi Divini significa trasgredire i principi fondamentali di Satya e Dharma. Verità é Dio.
Se il mondo moderno é nel caos é perché i principi di Sathya e Dharma non vengono seguiti scrupolosamente. L’uomo oggi si sente orgoglioso della sua intelligenza. La vera grandezza non consiste nel possedere intelligenza ma nel sapere trasformarla in una dote. Solo così ci potrà essere equilibrio nella vita umana. L’uomo sarà saggio solo quando saprà trasformare la sua intelligenza in una dote.
Ma a causa degli effetti dell’epoca di Kali, l’uomo, invece di trasformare la propria intelligenza in dote, fa cadere la S e l’ammazza ( E’ un gioco di parole inglesi di Swami: Dote=SKILL, togliendo la S resta KILL = Uccidere). Come risultato l’intelletto viene pervertito e si crea un grosso squilibrio nella vita umana.
In qualsiasi circostanza, non bisognerebbe mai disobbedire al Signore. Disobbedire ai comandi Divini può portare al disastro. Nessuno può sfuggire ai frutti delle proprie azioni. Si può essere ottimi scolari, venerare la divinità della famiglia, oppure andare nella foresta ad intraprendere severe penitenze, ma alla fine si dovranno sempre affrontare le conseguenze delle proprie azioni.
Che si immerga un contenitore in un piccolo lago o nel gigantesco oceano, la quantità di acqua raccolta dipende solo dalla misura del contenitore. Non ci si può attendere di più.
Analogamente viene sempre dato ciò che si merita. Si possono indossare vesti arancioni e dire il rosario molte volte, ma alla fine si dovranno sempre affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Solo se si é ricevuta la Grazia Divina, si potranno superare gli effetti di qualunque Karma.
La luce del sole fa si che l’uomo possa compiere varie azioni. Ma il sole comunque non ne resta influenzato. Egli é solo il testimone. Analogamente Dio é l’eterno testimone. Non é mai influenzato dagli avvenimenti intorno a Lui.
Le nuvole, che devono la loro esistenza al sole, a volte lo coprono. Ma questo, in nessun modo, diminuisce la brillantezza del sole. Analogamente DIO non perde nulla se l’uomo, che deve a Lui la sua esistenza, lo deride. L’uomo dovrà certamente raccogliere le conseguenze delle sue azioni, mentre Dio non é influenzato da queste. Come le nuvole hanno origine dal sole, MANAS, Buddhi e Chitta si originano dall’Atma.
La mente é responsabile per quanto si soffre e per le rinascite. Per sfuggire al ciclo delle nascite e delle morti questa dovrebbe sempre essere indirizzata verso Dio. Focalizzando la propria mente su Dio si possono superare gli effetti deleteri delle proprie azioni. Montagne di peccati spariranno come la nebbia con il sole. Solo la grazia di Dio può eliminare le sofferenze.
Per ogni azione c’é di sicuro una reazione. Tuttavia con l’aiuto della Grazia Divina, si può sfuggire alle conseguenze del proprio Karma e riscrivere il proprio destino. E’ quanto é successo a Markhandeya cui erano stati dati 16 anni di vita.
Egli non divenne cosciente di ciò prima della ultima notte nel suo sedicesimo compleanno. Quella notte trovò i suoi genitori molto tristi, e poiché chiedeva spiegazioni, gli venne rivelato che era giunta la sua fine e che questa era la causa della loro tristezza. Udendo ciò, Markhandeya andò al tempio di Eswara, abbracciò lo Shivalingam e pregò intensamente. Giunta l’ora fatale, Yama, dio della morte, mise il cappio intorno al collo del giovane Markhandeya. Poiché questo ultimo stava abbracciando il lingam il cappio scivolò intorno a entrambi.
Infuriato, Eswara apparve e maledì Yama fino alla morte. Compiaciuto dalla devozione di Markhandeya lo benedì facendolo diventare immortale. Questo significa che, tramite la preghiera sincera, si può guadagnare la Grazia divina, che aiuta in molti modi.
Dio non é separato da noi, é presente nel nostro corpo che é il suo tempio. Chi é Ganapathi? Egli é il padrone dei cinque sensi, dei cinque elementi, e dei cinque involucri. Il corpo umano é costituito da cinque involucri: Involucro del cibo (Aannamaya), Involucro vitale (Pranamaya), Involucro mentale (Manomaya), Saggezza (Vijnanamaya) e Beatitudine ( Anandamaya).
L’uomo é in grado di proseguire solo fino a Manomaya. Egli non é capace di salire fino alla saggezza ed alla beatitudine. L’unico modo per arrivare a questo livello é prendere rifugio in DIO.
L’elefante é noto per la sua intelligenza e Ganapathi é rappresentato con la testa di elefante perché é molto intelligente. Ganapathi é conosciuto anche come Vinayaka che significa ‘essere senza padrone’ (Nayaka) Egli é il signore dell’Energia (Siddhi) e dell’Intelletto (Buddhi). Pertanto quando si prega Vinayaka lo si fa per acquisire Energia e Intelligenza.
Per ottenere la Grazia di Vinayaka occorre fare un uso appropriato dell’intelligenza.
Evitate le cattive compagnie, cercando solo quelle buone. In questo modo la vostra vita sarà riscattata. Molto spesso io ricordo agli studenti: ”Frequentando cattive compagnie diventate schiavi. Dovete essere padroni e non schiavi.
Tutti sapete quel che accadde a Kaikayi che ascoltava le parole di Manthara. Poiché la sua intelligenza era perversa, essa credette a quelle parole crudeli. Quando l’intelligenza é perversa, la Verità può apparire falsa e viceversa.
A causa delle cattive compagnie la mente può venire inquinata. Quindi fin dalla più tenera età, fuggite le cattive compagnie, unitevi a quelle buone, compite azioni giuste e distinguete tra ciò che é permanente e ciò che é effimero. Non si dovrebbero sviluppare rapporti inutili. Le vostre relazioni con gli altri dovrebbero limitarsi alle cortesie di base, tipo “ Ciao , come stai? Etc
Si dice che un giorno Newton volle conoscere se la creazione fosse emersa da sola o se ci fosse una forza invisibile che la aveva governata. Per molti anni fece accurate ricerche, nel tentativo di approdare alla verità. Alla fine rinunciò ad ogni sperimentazione scientifica e rivolse la sua attenzione verso il suo interno. Nel giro di nove giorni realizzò che una mano divina era responsabile per l’intera creazione, per il mantenimento e per la distruzione.
Altri scienziati tipo Einstein, Schroedinger, etc sono giunti alle stesse conclusioni. Molti scienziati moderni non sono consapevoli della forza magnetica ed elettrica presente nel corpo umano. Il corpo può essere paragonato ad un piccolo generatore.
Jataraagni, il calore digestivo, é la fonte principale di energia nel corpo. Prima di prendere del cibo siamo soliti recitare il mantra,
Brahmaarphanam Brahmahavihi
Brahmaagnou Brahmanaahutam
Brahmaivatena Ganthavyam
Brahmakarma Samadhinaha
Immediatamente abbiamo la risposta da dentro,
Aham vaishvaanara Bhoothva
Pachaam Annam Chathur Vidham
Dio é presente in noi nella forma di Vaishvaanara e digerisce i quattro tipi di cibo di cui ci nutriamo. JaataRaagni é responsabile della energia elettrica nel corpo. Il corpo umano é un insieme di diverse facoltà – calore, luce, suono, elettricità etc. Tali energie divine vengono sprecate per correre dietro alla lussuria e alle comodità mondane.
Qualunque cosa succeda nella vita é un bene per voi. Non perdetevi mai di coraggio quando affrontate le difficoltà della vita quotidiana o venite afflitti da malattie. Abbiate ferma Fede nella forza dell’Atma. Colui che conosce questa forza, non dovrà mai soffrire.
Il miglior rimedio contro ogni sofferenza umana é cantare il nome di Dio. Abbiate ferma convinzione che voi siete DIO e non siate mai convinti che Lui é il padrone e voi i suoi schiavi. Voi non avete un padrone. Siete voi il padrone!
Ammaestrate la mente e sarete i suoi padroni ( Mastermaind). Seguite gli insegnamenti di Dio e guadagnate la sua Grazia. Null’altro ha importanza in questo mondo. Molti vivono nella illusione di avere grande successo nella vita, solo perché hanno accumulato molte ricchezze, ma non capiscono che, quando lasceranno questo mondo, dovranno andarsene a mani vuote. Non fatevi trasportare da illusioni come questa ( BHRAANTHI).
Il principio dell’unità nella diversità é Brahma, vedere la molteplicità nell’unità é BHARAMA. Le nazioni sono molte ma la terra é una; le stelle sono molte ma il cielo é uno. I gioielli sono molti ma l’oro é sempre quello. Le mucche sono molte ma il latte é sempre uguale. Questo é il modo in cui dovete visualizzare l’unità nella diversità.
Chi è Ganapathi? Fate ogni sforzo nel cercare di capire il significato dei nomi Ganapathi, Vinayaka, e Vigneshwara. Voi stessi siete Ganapathi. Questa mattina tutti voi avete ascoltato SUSHEELA cantare una canzone “ADUGADUGUNA GUDI UNDHI” ( C’é un tempio ad ogni passo). Il corpo é il tempio di DIO. “DEHO DEVALAYA PROKTHO JEEVO DEVO SANATHANAHA” ( IL corpo é il tempio ed il residente é DIO.) Lo Jeevanayothi (luce della vita) che é presente nel corpo, é PARAMYOTHI (Luce suprema). Questa luce non é soggetta ad alcun cambiamento e non può essere estinta.
Il corpo un giorno o l’altro perirà ma la mente no. La mente deve essere controllata e questa é la vera Sadhana. Non avrete alcun problema se offrirete la vostra mente a DIO. La mente é molto capricciosa. Non é ferma neanche per un minuto. Quindi, dovrebbe essere sempre impegnata in qualche lavoro. Solo così può essere controllata.
Quale lavoro dovrebbe essere assegnato alla mente? Essa dovrebbe essere il ‘guardiano al cancello delle vostre narici’. Fate in modo che osservi ciò che entra e ciò che esce. Allora la mente capirà che “SO” é inspirazione e “HAM” é espirazione. “SO” simboleggia ciò che é buono (DIVINITA’) e “HAM” ciò che non é buono (EGO).
La mente quindi capirà che la Divinità deve essere acquisita mentre l’EGO deve essere abbandonato. Il mantra “SO HAM” é conosciuto come la HAMSA GAYATRI.
La mente é come una scimmia pazza. Se non é tenuta occupata seguirà i propri capricci. L’unico modo per controllare una scimmia é far si che salga e scenda da un palo in continuazione. Nello stesso modo la mente dovrebbe essere occupata continuamente nel pensare a DIO.
Incarnazioni di Amore!
Siete sotto la falsa impressione che oggi sia il compleanno di Vinayaka, ma egli non ha né nascita, né morte. Egli non ha né un principio, né una fine. Lui é l’eterno testimone.
Tutte le festività Indiane sono soffuse di significati molto profondi e sono molto sacre. Le festività non significano solo la preparazione di cose deliziose da consumare. Sono lì apposta per ricordarci la Divinità. Nei giorni festivi siete soliti decorare le vostre case con bandierine di foglie verdi e inoltre siete soliti indossare abiti nuovi, liberandovi di quelli vecchi.
Nello stesso modo, dovreste rinunciare alle vostre vecchie e incallite abitudini e sviluppare nuove e sacre idee. Non disubbidite mai agli insegnamenti di Dio. Se lo fate vi rovinerete, cosi come é successo a Ravana e Hiranyakasipu. Essi svilupparono odio verso DIO e alla fine morirono nelle Sue mani.
Non dubitate mai della Sua esistenza. Egli é ovunque. “I nomi possono essere molti, ma Dio é uno”. Non scordatevi mai di Lui. ContemplateLo incessantemente. Questo é l’obiettivo della vita umana.
Cosa avete da offrire a Vinayaka oggi che é il suo compleanno?
La gente spende molto denaro per offrire tanta frutta a Dio. Tutte queste offerte sono fatte come dei rituali. Alla fine é la gente stessa che consuma queste cose!!! Da questo tipo di offerta non deriva alcun beneficio.
Pathram, Pushpam, Phalam, e Thoyam – queste sono le quattro cose che dovreste offrire a Dio. Stanno a sognificare: Pathram ( foglia) é il corpo. Questo corpo potrebbe scivolare via in qualunque momento. Quindi non sviluppate attaccamenti verso esso. Offritelo invece a DIO. Pushpam (fiore) significa Hridaya (cuore spirituale). Questo é un fiore che non appassisce mai. La mente può essere paragonata a Phalam (frutto) e Thoyam sta per lacrime di gioia. Tutte queste 4 cose dovrebbero essere offerte a Dio. Questa é l’offerta che Dio si aspetta da voi.
Io spero che metterete in pratica ciò che é stato detto e santificherete le vostre vite. Vi benedico tutti e con questo chiudo il mio Discorso.
Bhagavan conclude il suo Discorso con i Bhajans:
“Hari Bhajana Bhina…..” e “Pbare Rama Rasam…”