16 Aprile 1997 (Rama Navami) – Festa di Rama

16 Aprile 1997 (Rama Navami)

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Festa di Rama

Baba canta:

“ Sarvarupa Dhara Shantam,
Sarvanama Dharam Shivam,
Satchidanandarupa Advaita
Sathyam, Shivam, Sundaram.”

“Sarvarupa Dhara Shantam…….”:
Nell’intero scenario, cos’è fuori dalla Sua Pace?

“Sarvanama Dhara Shivam……”:
Tutti i Nomi di Dio sono propizi.

“Satchidanandarupa Advaita……“
Sat (Esistenza), Chit (Consapevolezza), Ananda (Beatitudine), Advaita (dottrina della Non- dualità).

“Sathyam, Shivam, Sundaram”.
Verità, Bontà e Bellezza

Queste cose possono essere sperimentate solo attraverso una visione unitaria, cioè l’ “Advaita”.

Valmiki compose il Testo Sacro (il Ramayana) dicendo che Dio, che è l’Incarnazione di tutte le Sacre Scritture vediche, nacque nella famiglia di Dasharata; Valmiki descrive, inoltre, come Rama si comportasse ed agisse come un comune essere umano. Valmiki vide e riconobbe Rama come Dio stesso, mentre Ravana vide Rama solo come un essere umano.

Il “Ramayana” è come il gioco degli scacchi ed è un grande dramma. Che cos’è un dramma?

E’ una partita a scacchi con gente giusta e retta; questa battaglia è combattuta dai due personaggi Rama, l’incarnazione del Dharma (Retta Azione) e Ravana, l’incarnazione dell’Adharma (ingiustizia).

Ravana aveva molto attaccamento al mondo tanto da dichiarare: “Non vivete le vostre vite come ho vissuto io; non rovinate le vostre esistenze!”.

Quali erano la cause della sua rovina? Non era in grado di essere padrone dei propri desideri. Egli non era capace di sopprimere, di uccidere i desideri e così rovinò tutta la sua stirpe: suo figlio venne ucciso ed anche suo fratello, gli vennero uccisi tutti i parenti, tutti gli amici e, “alla fine – spiega Ravana – anch’io venni ridotto in cenere e venni distrutto”.

Questo è il messaggio di Ravana al mondo.

Si diventa “esseri umani”, solo quando si sono uccisi i desideri. Colui che non riuscirà a vincere i propri desideri, vedrà distrutta tutta la sua stirpe. Quando un uomo è buono ed ha un comportamento giusto, è destinato a diventare una persona importante.

Ravana era una persona influente ma non era una persona buona mentre, d’altro canto, Rama desiderava diventare un buon essere umano e non un uomo importante.

Nel mondo odierno, l’ideale di Rama è molto importante.

Oggigiorno i figli non obbediscono agli ordini dei padri mentre i padri non insegnano ai figli i giusti ideali; i discepoli non rispettano i maestri ed i maestri non hanno nessun affetto per i discepoli. Gli amici diventano nemici, c’è odio fra parenti e, ai giorni nostri, questo tipo di astio ha raggiunto delle punte altissime persino nei campi della religione e della Spiritualità.

Se andiamo ad indagare sui motivi che portano a tutto questo, scopriamo che la causa è l’EGOISMO.

Tutti bevono la stessa acqua, respirano la stessa aria e lo stesso cielo si stende sulla testa di ognuno. Tutti gli esseri umani sono fratelli: questo è quello che Rama dimostrò e predicò. Egli dimostrò con l’esempio della sua vita, come mettere in pratica il Dharma individuale, il Dharma familiare ed il Dharma sociale.

Ogni uomo ha dei buoni motivi per ricordare e per studiare questa grande storia di Rama.

E’ impossibile descrivere cosa il Ramayana sia veramente, come è impossibile enumerare le qualità di Rama. Valmiki fu un contemporaneo di Rama che scrisse la Sua storia durante quel periodo. Rama era l’erede al trono di Ayodhya.

Che cosa significa “Ayodhya”?

Ogni volta che vediamo sorgere l’agitazione, le onde dell’oceano della mente aumentano e la mente diventa un campo di battaglia. Ogni volta che la gente si riunisce, ogni volta che i nemici si incontrano, c’è un posto dove l’odio ed il rancore non possono entrare: il cuore dell’uomo!

Nessuna battaglia può essere combattuta, nessun odio può essere vissuto, nel cuore dell’uomo.

Ayodhya significa: ” Posto nel quale i conflitti non possono convivere”. Questo è il luogo nel quale Rama risiede. In questo giorno, ogni cuore dovrebbe diventare “Ayodhya”; non dovrebbe esserci nessuna contaminazione ed il cuore dovrebbe essere puro e saldo affinché Rama venga ad installarviSi.

Quando Valmiki compose il Ramayana, pensò a come avrebbe potuto scrivere questo Poema in maniera appropriata; egli voleva e sperava che il sacro messaggio di Rama raggiungesse ogni cuore. Persino attraverso la prosa poteva far cantare il cuore; persino attraverso i versetti poteva rimuovere le pene degli uomini.

Valmiki pensava: “Come posso propagare al meglio questo messaggio di Rama?”.

Luv e Kush ( i figli di Rama), i quali avevano due voci meravigliose, andarono da Valmiki e si prostrarono ai suoi Piedi.

Luv e Kush erano due gemelli. E’ impossibile descrivere la sacralità delle loro vite: essi non avevano paura di nessuno e non c’era nessuno che potesse affrontarli.

Quando Luv e Kush arrivarono da Valmiki, egli disse loro: “Figli miei, è con grande sentimento del cuore che ho composto questo poema “Ramayana”: dobbiamo diffondere questa storia in tutto il mondo”. I due ragazzi obbedirono al comando di Valmiki e Lo salutarono così: “Guruji, andremo in ogni villaggio, in ogni città ed in ogni strada e divulgheremo questa storia”.

Così Luv e Kush andarono alle riunioni dei saggi e cantarono con le loro bellissime voci divine e melodiose.

I saggi restavano impressionati al loro canto: versavano lacrime di Gioia ed erano incapaci di muoversi. Anche i saggi benedissero i ragazzi e confermarono che una tale storia, capace di sciogliere e deliziare i cuori, avrebbe dovuto essere propagata per il mondo.

I due ragazzi, nel loro peregrinare, entrarono ad Ayodhya ed anche lì cantarono la storia i Rama.

La gente si commosse e rimase impietrita senza sapere bene cosa fare: essi sperimentarono il “Bhava Samadhi”, (l’Estasi che deriva dall’Adorazione). La storia di Rama venne cantata con voci dolci e melodiose ed il cuore della gente si riempì di delizia.

Ad un certo momento arrivò Rama ed anche Lui ascoltò la storia, poi ritornò a palazzo e diede ordine che i due ragazzi fossero invitati a corte per cantare la storia.

Luv e Kush si ritrovarono a cantare la storia alla gente comune, ma anche a Rama stesso!

La storia di Rama fu ascoltata da Rama stesso ed Egli ne fu deliziato! Rama fingeva, come se la storia avesse riguardato qualcun altro.

Dovete riconoscere le qualità umane di Rama.

Egli viveva come un uomo comune, mentre un uomo comune non potrebbe mai vivere come Rama: questo è l’aspetto Sacro della vicenda.

Nonostante Rama fosse Divino, Egli ha agito come un essere umano ordinario affinché gli uomini comuni imparino a comportarsi come Rama, in totale abbandono e devozione.

Non dovremmo vedere solamente l’aspetto umano di Rama, ma dovremmo riconoscere la Divinità in tutti, perché Rama dimora in ogni cuore. Rama è “Hrudaya”, Colui che dimora nel cuore.

E’ anche detto che il Ramayana sia la storia di Sita, perciò questo poema è la storia di Rama e Sita.

In questa storia sono racchiusi grandi ideali e grandi segreti, ma Rama mai, nella Sua Vita, espresse o dichiarò questi segreti. Perché? Il frutto maturo deve cadere dall’albero così Rama ha pensato che, quando la mente dell’uomo sarebbe state pronta, avrebbe sperimentato tutto naturalmente.

Rama è chiamato anche “Ramachandra murthi”, perché Egli non ha paura della critica e, nella propria vita, affronta i giudizi. Rama dichiarò che questo atteggiamento deriva da una mente equanime e, persino quando Lo criticavano, Egli non se ne curava.

Egli era equanime anche quando Lo pregavano!

Per questo Egli insegnava che gioia e dolore vanno presi con equanimità e che entrambi dovrebbero essere affrontati come se fossero la stessa cosa.

I devoti di oggigiorno si esaltano nella felicità e si deprimono nel dolore e, per questo atteggiamento, è responsabile l’attaccamento al corpo, la coscienza di avere un corpo; al tempo di Rama la gente non aveva coscienza del proprio corpo e lo dimenticava: essi si deliziavano amando l’Atma.

Dovremmo amare l’Atma e non il corpo!

Pratichiamo molte discipline spirituali, passiamo molte ore nella Contemplazione e cantiamo le Glorie del Signore, preghiamo Dio e cantiamo i Bhajan ma tutto ciò suona solo come una facciata superficiale ed esteriore!! Non c’è nessuno che si chiede perché sta facendo tutto questo! Pratichiamo tutte queste discipline con il solo fine di soddisfare il nostro egoismo!

C’erano una volta un maestro ed un discepolo.

Il discepolo obbediva agli ordini del suo maestro, ma non sapeva il perché facesse della Sadhana (disciplina spirituale). Un giorno, in accordo con le istruzioni dategli dal suo maestro, il discepolo chiuse la porta e si mise a praticare. Gli era stato detto di praticare tre volte al giorno: all’alba, a mezzogiorno ed alla sera e di fare il rituale per l’adorazione del Guru, il maestro; questi erano gli ordini.
Quel giorno il maestro andò a casa del discepolo.
Era una giornata caldissima: il sole bruciava nel cielo e non si potevano appoggiare i piedi a terra, tanto l’asfalto era bollente! Il maestro cominciò a chiamare il discepolo, chiedendogli di aprire la porta. Il discepolo chiese “Chi sei?” credendo che qualcuno volesse mettere degli ostacoli alla sua Sadhana.
“Sono il tuo maestro”, questi rispose.“
“Aspetta un po’: non posso permettere che niente ostacoli alla mia Sadhana!”
“Ma……..chi stai adorando?!?!” chiese il Maestro.
“Sto adorando te: sto facendo la Puja (rituale) al Guru”, fu la sua risposta!!!

Egli stava adorando il Guru!!! Questo è l’atteggiamento con cui si fa la Sadhana!!
Perché mai adorate il Guru? Perché mai fate tutte queste pratiche religiose?
Qual è l’utilità di adorare il Guru se poi non Gli portate rispetto?

Tutte queste azioni sono piene di attaccamento al corpo. Adorate l’Atma ed eliminate la coscienza del corpo!
E’ proprio per l’attaccamento al corpo che Ravana andò incontro ad un sacco di inconvenienti.
Questo è il Messaggio di Ravana: “Oh, gente! E’ per la troppa coscienza del corpo che sono morto: perciò fate attenzione!”.

Mentre Rama ci dice: “Oh uomo, vivi come me e raggiungi la realizzazione della tua vita”.

Esiste il destino favorevole e quello cattivo; ci sono le menti buone e quelle cattive.

Rama aveva una mente buona, mentre la mente sbagliata era quella di Ravana. Noi dovremmo sviluppare le qualità buone della mente ed avere una buona intelligenza.

Tutte le pratiche spirituali che eseguiamo solo con la mente, non ci sono di nessun aiuto; dimenticate la mente e mettete tutto il vostro cuore nella vostra Sadhana.

La Forma ed il Nome di Ramachandra Murthi rappresentano un Sacro Ideale per tutti.

Dopo che il Rituale del Sacrificio di Vishvamithra fu concluso, Vishvamithra portò Rama e Laxmana a Mithila ed i due ragazzi rimasero incantati dalla bellezza di quella città.

Il giorno seguente Rama avrebbe impugnato e sollevato l’arco che era stato donato da Shiva stesso (e che nessuno fino a quel momento era riuscito ad alzare).

Vishvamithra disse che, una volta che la gara con l’arco fosse finita, sarebbero dovuti rientrare ad Ayodhya. Ma il desiderio dei due ragazzi era quello di visitare la città e Laxmana avrebbe voluto esprimere questo desiderio a Vishvamithra.

Rama disse: “Laxmana, dobbiamo ubbidire agli ordini dati dal Guru: dobbiamo seguire le Sue direttive; non dovremmo fare niente che vada contro gli ordini del Maestro”.

Ed andarono da Vishvamithra: “Guruji, desideriamo visitare la città di Mithila”.

Vishvamithra rimase sorpreso e rispose: “Siete nati per proteggere il mondo e per rimuovere l’ignoranza della gente…………” (Baba interrompe il traduttore!!).

Rama e Laxmana iniziarono a visitare Mithila.

Di notte, mentre camminavano per le vie della città, i due ragazzi splendevano e la gente restava impietrita alla Loro Visione. La gente correva verso di Loro, Li prendeva per mano e Li invitava nelle loro case. Le persone si sentivano così inspiegabilmente attratte da questi due ragazzi!!!

Tutte le donne della città volevano vederLi! Esse buttavano piogge di fiori per attirare la Loro Attenzione! Ma gli Occhi di Rama erano concentrati in un solo punto: così era la Vista di Rama.

Egli non guardava mai una donna: abbassava la testa. Questo è uno degli importanti principi insegnati dalla vita di Rama: quando controlli la tua vista, puoi controllare la Creazione. Se volete conquistare il mondo, prima conquistate la vostra vista.

Nella storia di Rama, sono inscenati questi grandi e sacri Princìpi ed Ideali.

Una volta Dasharata stava dormendo ed ebbe un sogno: vide che tutta l’acqua dell’oceano si era prosciugata, la luna era precipitata e si era rotta in mille pezzi mentre l’elefante sacro era caduto ed era morto. Egli vide tutto questo nel sogno.

Quando si svegliò, cominciò a domandarsi che cosa tutto questo significasse, perché era credenza, e lui lo sapeva, che i sogni fatti verso l’alba diventano realtà. Egli pensò. “E’ già mattino presto: qual è il significato di questo sogno?” e la sua mente cominciò a preoccuparsi.

Si alzò dal letto e si specchiò: la sua faccia era pallida e notò che aveva dei capelli bianchi dietro alle orecchie. Volle bere un pò d’acqua ma, quando afferrò il bicchiere, la sua mano cominciò a tremare. In quel momento realizzò che era diventato debole, così invitò in assemblea il suo Maestro ed i suoi ministri per avere un consiglio e disse loro: “Ho regnato per tutto questo tempo prendendomi cura nel miglior modo possibile dei miei sudditi che considero come dei figli. Questo tipo di sentimento solo Rama lo possiede perciò dichiaro che Rama, come Principe ereditario, venga incoronato Re”.

La gente ed i ministri ebbero dei dubbi e chiesero al re di regnare per ancora un po’ di tempo.

Dasharata fraintese le loro insistenze pensando che essi non volessero incoronare Rama. Ma non era così. I consiglieri spiegarono: “Rama è un “Grande”, un uomo di nobile carattere. Tuttavia tu hai un’esperienza nel regnare che Rama non possiede, perciò rimani re e, da questa tua posizione, comincia ad insegnare a Rama come governare, guidandoLo e consigliandoLo.”

Quando Dasharata scoprì la sua debolezza, si rese conto che non era più in grado di regnare, mentre i leader ed i governanti di oggigiorno, anche se non ci vedono più, anche se non ci sentono più, continuano a voler conservare le loro posizioni di potere!!

Quello di Dasharata sì che era il Dharma Supremo (Dharma Raja), pieno di moralità!!

Luv e Kush continuavano ad andare in giro e cantare la storia di Rama in ogni villaggio; essi non temevano niente mentre, ai giorni nostri, un giovane si riempie di vergogna quando deve cantare di fronte ad un pubblico!

I giovani pensano che verranno derisi se si mettono il kum-kum (polvere rossa) nel punto fra le sopracciglia e, se viene chiesto loro di fare Padnamaskar e di prostrarsi ai Piedi del Maestro, sono convinti che la loro reputazione sarà rovinata. Ma Luv e Kush non erano fatti così, perché avevano annullato l’attaccamento al corpo; il loro è un grande insegnamento per tutta la gente dei nostri giorni.

SE NON CANTATE IL NOME DI DIO, COS’ALTRO VI RESTA DA FARE?!

(Baba canta) :

“Le orecchie anelano ad ascoltare gli scandali sulle persone ma, oh orecchie, quando si tratta di ascoltare il Nome del Signore, voi non siete pronte. Voi non vi vergognate di visitare tutti i cinema ma, oh occhi, quando si tratta di avere la Visione del Signore, voi non siete pronti per questo”.

Qual’ è lo scopo degli occhi? Perché ci sono state date le orecchie? Dovremmo pensare seriamente a questo. Dobbiamo cantare il Nome del Signore ed andare da Lui senza nessuna paura o vergogna, in completa libertà.

La gioventù odierna dovrebbe essere pronta per fare qualcosa a riguardo; si dovrebbe divulgare l’idea di Dio, senza nessuna vergogna e senza paura.

Ogni uomo deve conoscere la dolcezza del Nome, la Divinità ed i segreti della Contemplazione. Tutto dovrebbe scaturire dal cuore: questo è il vero Canto a Dio!

La storia di Rama propaga nel mondo questi grandi Ideali.

Egli è sempre l’auspicioso Rama, il “kodende” Rama, il “pattabhi” Rama e Colui che è incoronato nel cuore dell’uomo. Dobbiamo incoronarLo nei nostri cuori!!

Questo è il motivo per cui anche Thyagaraja proclamò:

(Baba canta):

“Rama Kodende Rama,
Rama Pattabhi Rama
Rama Kalyiana Rama
Raaghava.
Rama Kodende Rama.”

Rama, Colui che possiede l’arco; io Ti saluto Rama, Colui nel quale cerco Rifugio e Sicurezza. Oh Rama: io sono Tuo! Ti prego, parlami!!

“Rama Nihkokka Mata
Rama Nahkokka Mutha”

Una buona parola per voi, ma una borsa piena di beni per me.

“Rama Nih Pathe Patha
Rama Nih Bathe Bhata”

La tua Canzone è una vera Canzone; il tuo Sentiero, un Sentiero vero.

” Rama Sita Pati\ Rama Niveghati“

Rama Tu sei il Signore di Sita

“Rama Nih Kumrukkithi
Rama Nih Chejikkithi”

” Rama Kodende Rama,
Rama Pattabhi Rama
Rama Kalyiana Rama
Raaghava.
Rama Kodende Rama.“

“Rama Nama Memelu Rama Chintanechalu”

Il Nome di Rama è il Supremo e per noi è sufficiente pensare a Lui..Per noi, pensare a Rama è la cosa più bella.

Grandissimi devoti hanno cantato le Glorie del Signore in molti modi.

Una storia così sacra, così deliziosa ed incantevole, non può essere trovata in nessun’altra lingua ed in nessun’altra parte del mondo: non esiste in nessun’altra nazione.

Sono passati secoli da quando questa vicenda è avvenuta, ma noi pensiamo a Rama ancora ai giorni nostri: nella terra di Bharata (India), non c’è persona che non pensi a Rama. Persino nei piccolissimi villaggi troviamo templi dedicati a Rama. Quei templi, però, non sono importanti: il tempio del cuore è importante!

Dio risiede nel cuore. Egli non si trova a Tirupati (centro di pellegrinaggio dell’India), non risiede nel Vaikuntha (Dimora di Vishnu) e nemmeno nel Kailasa (Dimora di Shiva); tutte queste sono solo filiali, succursali, mentre la sede centrale è il cuore dell’uomo!! Dio risiede nel cuore dell’uomo.

Senza spendere una lira, senza fare lunghi e estenuanti viaggi, ma comodi in casa vostra con il Nome di Dio sulle labbra, Rama è lì, con voi!

Celebrare i compleanni dei grandi Personaggi, non è una cosa eccezionale ma dovremmo praticare gli Insegnamenti dati da questi Grandi; qual è lo scopo di celebrare solamente le Natività, senza seguire gli Insegnamenti?

La vera Fede in Dio si traduce in PRATICA.

Pratichiamo Sadhana inutili: ci sediamo in meditazione per ore e facciamo Sadhana solo attraverso il corpo. DOBBIAMO PRATICARE ATTRAVERSO IL CUORE!!

Questo corpo perirà, un giorno o l’altro; se qualcuno vi dice che questo corpo vivrà cent’anni, non credetegli! Nell’infanzia, nella giovinezza o nella vecchiaia, nessuno di noi sa quando dovremo abbandonare questo corpo; il corpo è come una bolla di sapone e la mente è come una scimmia pazza.

DON’T FOLLOW THE MIND, DON’T FOLLOW THE BODY: FOLLOW THE CONSCIOUSNESS!
Non seguire la mente, non seguire il corpo: segui la Coscienza.

Dovete seguire il vostro cuore.

Questo corpo è un ammasso di ossa, di sangue e di urina. Ogni istante escono da esso solamente degli odori sgradevoli e nessun profumo perciò questo è ciò che oggi dovreste fare: eliminate la coscienza del corpo, l’attaccamento ad esso.

Dovreste eliminare la consapevolezza che il mondo esiste e sviluppare la Consapevolezza Superiore: questa è la vera Devozione a Rama. Dovete convertire la mente ed il corpo ed abbandonarvi completamente a Dio abbandonando a Lui anche i vostri possedimenti, la moglie ed i figli.

L’uomo ha tre corpi: 1) il corpo fisico, pieno solo di escrementi ed urina; 2) il corpo mentale pieno di ogni sorta di pensieri. Ravana fu rovinato dalla troppa importanza che attribuiva a questi corpi.

Che tipo di pensieri dovremmo avere? Siccome Dio è la Forma dell’Amore dovremmo sviluppare solo pensieri d’Amore: questo è il Messaggio che Valmiki ha dato al mondo.

Valmiki disse:

“E’ grazie ai meriti acquisiti nelle vite passate, che in questa vita ho avuto questa grande fortuna!! Che tipo di meditazione, che tipo di sacrifici ha fatto Rama? Nessuno! Oh Rama, Ti ho contemplato con tutto l’Amore del mio cuore ed è per questo che ho avuto questa ricompensa! In passato ho molto peccato: ho ucciso molte persone ed ho lottato per amore dell’egoismo ma quando ho pensato al Tuo Nome, ho dimenticato il mio corpo! A causa della mia immobilità, le termiti hanno costruito le loro tane sul mio corpo, ma dentro di me “Rama, Rama, Rama….” continuava a cantare”.

Dovreste offrire a Dio la coscienza che avete di possedere un corpo ed, in cambio, sviluppare la Coscienza dell’Atma.

Tutti i tipi di sadhana passano attraverso i sensi; vi sedete in meditazione e nonostante abbiate un corpo grande e grosso, se arriva una minuscola zanzara…..che cosa succede?

Siete così deboli da non tollerare una zanzare, come pensate di raggiungere la Divinità? Non riuscite a raggiungere niente!! Dovete fronteggiare ogni difficoltà e dolore e l’unico Scopo deve essere il Divino.

Voi avete Sai, perciò non rinunciate!!

Egli vi può dare la Devozione, perciò non buttate via questa occasione!

SVEGLIATEVI, SVEGLIATEVI DA QUESTO MONDO D’ILLUSIONE!!!

E’ necessario che sviluppiate sentimenti divini, senza nessun senso di attaccamento; dovete fare il vostro dovere. Gli abitanti di Ayodhya facevano tutti il loro dovere senza desiderare, però, di diventare delle autorità ed ottenere potere. Il dovere stesso è Yoga, perciò ripetete a voi stessi. “Devo fare il mio dovere; non ho nessun diritto. L’unico diritto che ho, è il mio dovere!”.

Quando Rama andò in esilio, la gente di Ayodhya andò con Lui: “Non vogliamo le nostre vite senza di Te; non vogliamo Ayodhya e non abbiamo bisogno di niente, perché Tu sei Tutto per noi!” e così chiesero a Rama di portarli con Sé. Persino nella foresta essi dovettero affrontare delle difficoltà e sofferenze; uomini, donne, bambini, tutti versarono lacrime di dolore per la sorte di Rama. Questa è la vera Relazione, la Relazione con l’Atma; questo è l’Amore per l’Atma.

Dobbiamo riconoscere questo Principio Divino di Rama. Rama ed il Dharma sono la stessa Cosa; Rama non è differente dal Dharma; Rama è il Dharma, Ravana è l’Adharma mentre la vita è un campo di battaglia.

Ci sono due tipi di Dharma: uno è Swadharma dove Swa significa Atma; Swadharma è, perciò, il Dharma dell’Atma. Questo è ciò che si chiama la Visione della vicinanza e la Fusione. Vera Libertà è seguire l’Atma, non altre vie, perché i desideri dell’Atma, sono veri desideri.

La gente di Ayodhya aveva realizzato questa Verità.

Pensare a questa storia, oggi, è una vera fortuna; dovremmo sempre riempire i nostri cuori con questa delizia.

I ministri di Dasharata erano solo 18 ed erano tutti degni di completa fiducia perché pieni di integrità e di moralità; essi avevano sviluppato il pieno autocontrollo e mai avrebbero mentito. Persino ai giorni nostri potremmo trovare Ramaraja, se ci fosse un re come Dasharata e ministri come esistevano a quei tempi. Ma dov’è Dasharata, oggigiorno?

Dasharata rappresenta il corpo ed i cinque sensi; poi c’è il carro e l’Auriga all’interno del carro è Rama.

Dasharata aveva tre mogli, che rappresentano i tre guna ed i quattro figli che sono i quattro obbiettivi della vita: Rama = Dharma; Bharata = Liberazione; Satroguna = Piacere; Laxmana = Benessere.

Tutto questo è all’interno dei nostri cuori

Kausalya rappresenta il guna satvico; Sumitra rappresenta il guna rajasico; Kaykai rappresenta il guna tamasico. Oggigiorno, dei quattro obbiettivi della vita, voi ne avete eliminati due, Dharma (Rettitudine) e Moksha (Liberazione), cercando di realizzare gli altri due: questa non è vera devozione a Rama!!

I nostri obbiettivi dovrebbero essere la Liberazione e la Rettitudine; il piacere e il benessere non fanno per noi.

Dio ci ha creato e si prende cura di noi: dobbiamo sviluppare questa fede.

Una volta che ha piantato il seme, si prenderà anche cura di bagnarlo. La devozione e l’abbandono dovrebbero essere forti, stabili e dovrebbero portare la Pace; non serve andare nella foresta per trovare la Pace, perché non è la che la avrete!

Immergete le vostre menti in Dio ed ecco che avrete la Pace.

Ma ovunque voi andiate, non riuscite a trovare Pace da nessuna parte: per quale motivo? Come potete pretendere la Pace della mente, quando avete così tanta sporcizia nel cuore?! Dovete prima ripulire il vostro cuore dallo sporco.

Come potete pretendere di pulire la vostra casa con una scopa sporca? Prima dovete pulire la scopa! Quando mettete il ferro nel fuoco, esso si purifica da tutte le materie impure e diventa puro, così, similmente, voi dovete contemplare Rama con Amore e avere Fede: dovete credere in Rama.

I due elementi essenziali sono: Fede e Amore.

(Baba conclude cantando:)
Prema Mudita Mana Se Kaho
Rama Rama Ram…….

16 aprile 1997