(Il pomeriggio del 13 febbraio, Swami ha tenuto un Discorso imprevisto nel Purnachandra, prima dell’inizio del programma culturale della sera. Il Suo Discorso è stato preceduto da quello del professor Anil Kumar, riguardante il significato storico della celebrazione dell’Anno Nuovo Cinese a Prashanti Nilayam.
Qui di seguito è riportato quanto Swami ha detto).
Quando persone provenienti da ogni parte del mondo si radunano qui per una grande festa, vengono definiti “stranieri”, mentre i residenti di Prashanti. Nilayam vengono chiamati “nativi”. Ma chi sono i nativi e chi gli stranieri? Esaminando a fondo la domanda, si vedrà che chiunque rispetti la Verità e la Rettitudine è un nativo. Per contro, essere nati in territorio indiano non vi rende automaticamente nativi.
La cultura indiana proclama: “Dì la verità e agisci rettamente”. Chiunque metta in pratica queste due virtù è un Indiano.
Il mondo intero è come un grande palazzo, le cui diverse stanze sono le varie nazioni. Perciò dovreste considerare il mondo come un’unica casa. Quando considerate che tutte le membra fanno parte del corpo, pensate alla funzione del cuore: esso porta sangue in ogni punto dell’organismo. Ugualmente, la Verità e la Rettitudine sono il sangue che vitalizza tutte le nazioni.
Il Devoto e Dio
Dio viene considerato ed adorato come Creatore. Egli creò gli esseri viventi, ma anche questi esseri creano Dio. Perciò anch’essi sono creatori. Dio non Si crea da solo; sono i devoti a crearLo.
Prahlâ da, sommo devoto, per la sincerità e l’intensità della sua devozione, fu in grado di far apparire Dio in una colonna; il piccolo Dhruva fece comparire Nâ râ yana nella foresta. Ne consegue che ogni essere è un creatore. Ogni essere umano è divino, ma, a causa dell’identificazione col corpo, l’uomo si crede un essere comune. La differenza tra Creatore e creazione si riferisce soltanto alla forma esterna. Ignorando la forma esterna, ciò che resta è la Realtà spirituale.
Cina ed India
Nelle diverse parti del mondo, ogni popolo celebra le proprie feste. Questo giorno è considerato, dai Cinesi, l’inizio dell’anno nuovo. Non c’è differenza tra India e Cina per quanto riguarda il calendario. Anche i Cinesi hanno dei giorni che rappresentano i movimenti apparenti del sole verso nord (Uttarâ yana) e verso sud (Dakshinâ yana). In India, abbiamo mesi solari e lunari come in Cina. In alcune zone del nostro paese, l’inizio di Uttarâ yana segna anche l’inizio del nuovo anno. È un calendario basato sulle fasi lunari. In altre zone, si basano sul calendario solare. In Cina, esistono sia l’anno solare che quello lunare. Secondo gli Indiani, c’è un rapporto molto stretto fra luna e mente e fra sole ed occhi.
L’Unità fra gli Uomini
Da questo punto di vista, possiamo notare che, fondamentalmente, non esistono differenze tra i diversi paesi per quanto riguarda gli almanacchi e le celebrazioni delle festività. La radice di tutte le cose è il cuore umano. L’ideale dell’unità fra gli esseri umani si realizzerà quando l’idea di unità germoglierà nel cuore.
(Swami recita alcuni versi con cui aveva cominciato il Discorso)
“Sarvarûpadharam Shâ ntham
Sarvanâ madharam Shivam
Satcidâ nanda Rûpam Advaitam
Satyam Shivam Sundaram”.
“L’Uno assoluto, che è Essenza-Coscienza-Beatitudine, è l’incarnazione della Pace in tutte le Sue forme. I Suoi nomi sono tutti propizi ed i Suoi attributi sono Verità-Bontà-Bellezza”.
Verità, Bontà, Bellezza
Verità, Bontà, Bellezza sono i tre elementi che costituiscono la natura umana. Platone, il filosofo greco, parlò di questo triplice principio; i Greci riuscirono a cogliere l’unità inerente ai tre attributi. Sebbene il linguaggio usato sia un altro, il concetto è identico. Nella metafisica indiana, nelle dottrine cristiane ed in altre fedi esiste un’analogia di concetti relativa al rapporto tra uomo, natura e Dio.
Il Principio dell’Amore
A causa delle differenze etniche ed ambientali, i popoli hanno sviluppato culture e religioni diverse, ma l’essenza ed il principio su cui si basano è lo stesso: l’Amore. Non esiste al mondo un individuo privo d’amore. Tuttavia, l’amore si esprime in varie forme. In un manicomio ci sono persone con diversi tipi di illusioni. In un certo senso, si può paragonare il mondo ad un manicomio, in cui vivono persone pazze per i soldi, altre ossessionate dalla salute e dalle malattie e altre maniache del potere e della posizione sociale. Ogni individuo è ossessionato da questo o quel desiderio. Ci sono anche quelli ossessionati dall’idea di Dio. Di tutte le forme di pazzia, quella per Dio è la più benefica.
Dalla nascita alla morte, l’uomo è perseguitato da dodici preoccupazioni (Swami canta una canzone che descrive i diversi tipi di preoccupazioni e conclude con un invito agli uomini a liberarsene, concentrando la mente in Dio). Concentrandovi su Dio: preoccupandovi di Lui, vi libererete di tutti gli altri affanni. Dovete sforzarvi di conoscere Ciò che, una volta conosciuto, può darvi ogni conoscenza e Ciò che, una volta raggiunto, vi conferirà ogni altro potere. Affermano le Upanisad: “Se bussate, le porte si apriranno; se chiedete, avrete risposta; se cercate, Egli vi darà ciò che volete”.
Tutti bussano alla porta e chiedono: ma che cosa chiedono? Bussano alla porta giusta? La porta alla quale dovete bussare è quella della Liberazione. Oggi, molti bussano a quella che conduce all’inferno. L’uomo, che dovrebbe cercare la beatitudine dello Spirito, smania per i piaceri materiali. Invece di cercare la presenza del Signore, come suprema beatitudine, l’uomo se ne allontana.
Parole ed Azioni
Voi dovete pregare il Divino e redimere la vostra vita. Dovete entrare per la porta della Liberazione. Oggi la gente non cerca la grazia di Dio, ma si rivolge al diavolo per ottenere favori. Come può simile gente sperimentare la Divinità? Non occorre andiate da nessuna parte per compiere tale ricerca, perché tutto ciò che dovete scoprire è ciò che vi appartiene. Le vostre parole e i vostri scritti non appartengono a voi: soltanto le vostre azioni vi appartengono. Oggi non c’è coerenza tra ciò che si afferma e ciò che si fa. Ciò che scrivete non ha relazione con la vostra reale esperienza. Quindi, siete incapaci di sperimentare la vera beatitudine.
È meglio agire che parlare. Parlare è facile, mettere in pratica è difficile! La disciplina spirituale è sincera solo quando si pratica ciò che si predica. Ci deve essere perfetta armonia tra pensieri, parole ed azioni. Gli antichi proclamarono la suprema virtù di questa armonia, di questa triplice purezza. Il Vedanta dichiara che il male è l’incongruenza di questi tre fattori. La triplice armonia è invece l’emblema degli esseri molto evoluti. La disarmonia è tipica dei malvagi.
Merito e Peccato
La gente dovrebbe sviluppare unità e triplice armonia. Allora si manifesterà la Divinità. Il Divino è in voi. Il peccato ed il merito sono in rapporto con le vostre azioni. Perciò gli uomini dovrebbero compiere soltanto azioni pure e sacre. Vyâ sa definì il merito e il peccato in termini di bene e male che si fa agli altri È meritoria ogni azione che vi avvicina alla Realizzazione ed è peccaminosa quella che vi allontana da essa. Il Sé, unico, è presente in tutti gli esseri. Creare differenze tra i diversi esseri è peccato. Considerare separato ciò che è Uno, è peccato. “Aiutare gli altri è meritorio”(Paropakâ rah punyâ ya). Il vero significato di questa affermazione è: la vicinanza al Divino è meritoria. Il merito consiste nell’avvicinarsi al Sé. Questo è il significato più profondo dell’affermazione di Vyâ sa.
L’Uno ed il Molteplice
Pertanto non dovreste considerare i paesi come separati né i linguaggi come barriere. Dovete comprendere l’unità di base. Persone differenti usano parole diverse per descrivere la stessa cosa, per esempio la parola acqua. Al di là delle parole usate, la sostanza rimane la stessa. È essenziale vedere l’unità che sta dietro l’apparente diversità. Più numerosa sarà la gente in grado di riconoscere tale unità, più veloce sarà la risoluzione dei problemi del mondo. I conflitti sociali cesseranno non appena l’uomo imparerà a percepire l’unità di tutti gli esseri nel Divino. È l’odio che nasce dai sentimenti separatisti a causare la letale discordia all’interno della società. Il principio spirituale è lo strumento di liberazione. L’auto-controllo è il mezzo per assicurarsi la grazia divina.
La Trasformazione è Vitale
Incarnazioni dell’Amore, non occorre celebrare l’anno nuovo. Ogni secondo è l’inizio di un anno nuovo. Ogni anno si celebra un nuovo anno; solo nella vostra vita non c’è nulla di nuovo. Il corpo cresce di anno in anno, ma la vita, intanto, si accorcia. Dovreste preoccuparvi di questo: il tempo è preziosissimo! Dio è il Signore del tempo. Tempo sprecato, vita sprecata. Il tempo sprecato è irrecuperabile. Non perdete tempo in futili chiacchiere. Oggi state celebrando l’avvento dell’anno nuovo invece di pensare a Dio, che è il Sovrano degli anni.
Dio è il fondamento di tutto ciò che esiste. Affidatevi a Dio piuttosto che alle cose che da Lui dipendono. Abbiate fede in Dio. Questa è la lezione che Gesù diede ad un uomo che stava morendo di fame. Il primo giorno, Gesù gli diede del pesce per saziare la sua fame; il giorno seguente Gesù gli disse: “Hai mangiato il pesce che ti ho dato ieri. Oggi che cosa mangerai? Devi imparare il modo in cui procurarti da vivere. Allora non ci sarà più bisogno che tu dipenda dagli altri”. Ciò che ognuno oggi deve apprendere è come imparare ad aver fiducia in sé e a non dipendere dagli altri. Come si diventa autonomi? Sviluppando fiducia nel Sé Dal momento in cui gli Indiani hanno perso la fiducia nel Sé, tutte le istituzioni nazionali hanno cominciato a degenerare. La gente deve sviluppare la fede nel Divino e aderire alla Verità ed alla Rettitudine.
Chiunque abbia fede nel Sé e segua verità e rettitudine è un nativo dell’India. Non basta nascere in questa terra per essere considerati Indiani. È necessario mettere in pratica i principi fondamentali. Non si dovrebbero usare termini come nativo e straniero per le considerazioni territoriali. I termini hanno valore se ci si basa sulla fede e sulla pratica.
Verità e Rettitudine
La gente dovrebbe comprendere, come disse Shankara, che solo la Verità e la Rettitudine sono eterni e che tutte le altre cose, incluso il corpo, la ricchezza e i parenti sono di passaggio. Manifestate la verità che è in voi e mettetela in pratica. Ciò di cui avete bisogno per progredire spiritualmente è possedere un cuore libero da attaccamenti e da odio, avere una lingua non macchiata dalla falsità ed un corpo non contaminato dalla violenza. Chi possiede queste tre qualità è di nascita nobile e sacra. Senza questi tre requisiti, ogni penitenza ed ogni pratica religiosa sono inutili. Dovete pregare incessantemente il Divino affinché vi conceda la grazia di conferirvi queste tre qualità. Cercate di comprendere che il Divino è in voi.
È per farvi sperimentare la beatitudine eterna per mezzo del corretto uso del corpo, della mente, dell’intelletto e dell’organo interno che vi è stata data la vita. Dovete acquisire la saggezza per condurre una vita basata sull’Amore di Dio.
Swami conclude il Discorso con il bhajan: Prema mudita manase kaho…
Prashanti Nilayam, pomeriggio del 13 Febbraio 1997 Sai Kulvant Mandap
(Trad. da Sanathana Sarathi, n. 3/1997)