22 Novembre 1980 – Vivere secondo gli ideali Sai

22 Novembre 1980

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Vivere secondo gli ideali Sai

[1] Come fonte originaria della vita e dell’azione, l’uomo ha in sé
un’entità chiamata ātma, il Sé divino. I Veda e le upaniṣad hanno
avuto origine per soddisfare il bisogno dell’uomo di prendere coscienza
di tale misteriosa entità.
Il Brahmasūtra1 che comincia tracciando le linee di questa ricerca, nel
suo primo aforisma, afferma:
athāto brahmajijñāsā
janmādyasya yataḥ
Ora, conosciamo il Brahman
da cui questo [mondo] origina.
Le prime quattro parole ‘atha ato brahma jijñāsā’ meritano uno studio
attento perché contengono la vera essenza dei quattro Veda e dei
loro insegnamenti, i quali hanno l’obiettivo di favorire la ricerca o
l’indagine sul Brahman, il Divino Principio atmico nel Suo aspetto
universale.
Il termine atha ha molti significati: ‘di buon auspicio, dopo, all’inizio,
interrogativo, universale’, ecc. Ma nel caso specifico, ‘dopo’ è il
significato più appropriato. Ma dopo che cosa? Ecco qui la risposta:
dopo aver acquisito i requisiti richiesti, vale a dire:
1. Discriminazione tra quello che è transitorio e permanente.
2. Distacco: essere consapevoli che il mondo oggettivo non ha un
valore duraturo.
3. Autocontrollo sia dei sensi esterni sia degli impulsi interni.
4. Anelare alla liberazione dall’illusione e dai desideri che l’illusione
genera.
5. Prestare ascolto a cose buone e virtuose.
6. Usare i sensi per scopi benefici: questo è il motivo per cui sono
stati donati da Dio.
7. Riflettere su quello che è udito, visto, assaporato, ecc.
8. Mettere in pratica quello che si ritiene di beneficio.
Questi punti rivelano la verità e conferiscono la piena beatitudine.
[2] Dal 1917 in Russia, Stalin favorì e incoraggiò il materialismo e
l’ateismo, anche se non riuscì a sopprimere completamente le forze
opposte. In quello stesso periodo, si mise in luce una potente perso-
nalità spirituale di nome Wolf Messing2 che, avendo una coscienza
purificata, rivelò una profonda intuizione caratterizzata da qualità
divine.
Stalin decise di eliminarlo e lo mandò da Hitler. Messing rivolse
una preghiera a Dio: “Signore! Io cerco solo di diffondere la Tua
gloria sulla terra, perciò non sono spaventato dagli stratagemmi di
questi uomini malvagi.”
Durante il suo viaggio per recarsi da Hitler, a Vienna incontrò Einstein
e Freud; quest’ultimo era uno studioso impegnato a fare ricerche
sulla mente umana. Freud rimase sorpreso nel constatare gli
straordinari poteri di Messing, e si rese conto che le sue indagini, al
confronto, erano davvero insignificanti, perciò rivolse la sua attenzione
alla ricerca dei più alti livelli di consapevolezza dell’uomo.
Stalin era attratto da Freud e da Messing, ma non osò rinunciare all’immagine
che si era costruito, perciò continuò a seguire la via più
facile, a consolidare il materialismo e l’ateismo e a infondere la non
religiosità nel cuore dei giovani.
[3] Domani questo corpo compie 55 anni d’età, e fino a oggi non ho
mai rivelato a nessuno la seguente vicenda.
Era il 1937 e questo corpo aveva 11 anni. A quel tempo stavo tutto il
giorno con gruppi di ragazzi che si radunavano attorno a Me. Un
giorno ero vicino alla stazione di Kamalapur con i Miei compagni.
Quando mi vide, un uomo corse verso di Me, mi abbracciò e mi baciò;
con le lacrime che gli scendevano lungo le guance, pronunciò
queste parole: “Sono così felice, sono così felice!” E mentre danzava
come un matto dalla gioia, ripeteva: “Ti amo, Ti amo.”
I Miei compagni erano molto meravigliati nel vedere quella scena e
si chiesero: “Chi è quest’uomo bianco? Sembra un pazzo! Evidentemente
sta progettando di rapirlo.” Quando noi cominciammo ad
allontanarci, egli rimase inchiodato sul posto e continuò a guardarmi
con uno sguardo nostalgico finché Io scomparvi dalla sua vista.
Quell’uomo era Messing!
[4] Messing era venuto in India per conoscere e realizzare il Principio
atmico, tanto che eseguì numerose pratiche spirituali per raggiungere
l’obiettivo; infine come risultato, acquisì la visione divina.
Incontrò Gandhi e molti santi impegnati in discipline ascetiche sulle
montagne dell’Himālaya; quindi ritornò al suo Paese, grato di aver
ottenuto quello che desiderava ardentemente.
Solo coloro che cercano quello che deve essere cercato possono raggiungere
la meta. Solo coloro che conoscono il Principio Divino
sanno riconoscerlo.
Messing teneva sempre a mente l’ātma, il divino Sé, per questo motivo
poté annunciare che aveva conseguito la Consapevolezza divina.
Egli predisse anche che il regime di Stalin sarebbe caduto e,
proprio come da lui profetizzato, subito dopo Khrushchev subentrò
e apportò numerosi cambiamenti.
[5] Anche il fotografo Kiril contribuì a raggiungere la trasformazione
di quel regime. Egli effettuò molti esperimenti nel suo laboratorio
sulla costa del Mar Nero nella Russia meridionale.
Egli dimostrò che si può scorgere un’aura multicolore attorno al
corpo umano, che può essere fotografata; la scienza invece non era
al corrente della sua esistenza. In tal modo Kiril convalidò la veridicità
del detto vedico:
īśāvāsyam idaṁ sarvaṁ
Dio pervade l’intero universo.
(Īśāvāsya upaniṣad)
Un giorno, mentre viaggiava in treno, Kiril vide un disco volante e
dichiarò che esistono mondi al di là della comprensione umana e
ritenne che ci sia la vita su sfere molto distanti. Vicino alla Via Lattea
ipotizzò l’esistenza di un’altra galassia di stelle in cui è possibile
ritenere che ci sia la vita.
Tutti questi sviluppi dimostrano che, mentre il materialismo guadagna
il consenso popolare, anche i valori morali, l’umanesimo e
una profonda fede nella spiritualità conquistano il cuore della gente.
Senza alcun dubbio, nel giro di alcuni anni, gli atei verranno trasformati
in credenti.
Oggi, gli studenti e coloro che ritengono di essere degli studiosi deridono
quelli che credono in Dio e traggono consolazione da Lui.
Ma come può l’educazione rivolta ad acquisire specializzazioni secolari
e successo materiale offrire allo studente la conoscenza della
Realtà eterna? Solo gli studenti sinceri possono ottenerla! Solo chi è
buono, fa il bene e desidera il bene può essere un vero ricercatore
della conoscenza.
Siate come l’ape che non danneggia il fiore da cui trae il nettare, ma
contribuisce solo alla sua impollinazione; e il nettare che essa raccoglie
viene apprezzato e gustato come miele. Guardate invece la mosca:
cerca soltanto cose sporche e, se riposa su cose pulite, rende
sporche anche quelle. Gli studenti degli Istituti Sathya Sai devono
essere come l’ape ed evitare il comportamento della mosca. Raccogliete
il bene e offrite il bene.
[6] Nei campi militari, tutti devono assistere alle parate e imparare
l’uso delle armi, anche se un individuo è un lavandaio, un cuoco o
uno spazzino. Allo stesso modo, qualsiasi lavoro facciano i ‘vecchi’
studenti del college, avere fede in Dio è un obbligo per loro; altrimenti
che beneficio possono trarre dall’associazione ‘Il Regno di
Sathya Sai’ se non acquisiscono la coscienza spirituale? Per nessun
motivo devono deviare da una vita disciplinata e ligia ai doveri.
Tuttavia ci sono alcuni, ma solo alcuni, che appena lasciano l’istituto
si danno al culturismo, portano i capelli lunghi, i basettoni e i
baffi. Il coraggio, l’audacia, il senso di sacrificio, il distacco, la disciplina,
l’autocontrollo, il divino anelito per la verità e la giustizia:
queste sono le qualità che contraddistinguono gli uomini.
Se gli studenti si predispongono a condurre una vita ideale e a offrirla
al mondo, gli Istituti Sathya Sai e Sathya Sai stesso saranno
felici.
Non coltivate cattivi desideri, non abbiate bramosia per i piaceri
materiali e non riducetevi al livello animale. Sviluppando le qualità
spirituali, promuoverete la rinascita di questo Paese e della sua cultura.
Prendete in seria considerazione l’avvertimento che tutti i sacri
Testi danno!
[7] Il demone Somaka rubò i Veda; Rāvaṇa rapì Sītā; Duryodhana3
si impadronì di un impero; Kaṁsa4 trucidò molti bambini; ma nessuno
di loro riuscì a soddisfare il proprio desiderio e i loro nomi sono
disprezzati dalla storia. La sentenza di morte tocca a tutti indistintamente,
e questa stronca ogni orgoglio e ostentazione.
Alcuni giovani credono che il lavoro che hanno sottomano dia loro
grande piacere, ma non pensano alle future conseguenze che questo
può comportare. Se volete ottenere risultati benefici, dovete impegnarvi
a fare azioni benefiche. Ogni vostro atto compiuto consapevolmente
produce risultati in campi non immediatamente visibili,
perciò dovete essere sempre vigili. Coltivate l’abitudine di dedicarvi
a studi sacri, di sviluppare l’umiltà e il rispetto, venerate e servite
i vostri genitori e siate un esempio e un ideale per gli altri.
Vi benedico affinché possiate realizzare questo obiettivo!

Praśānti Nilayam, 22.11.1980