31 Marzo 1975 – Vita semplice e pensiero elevato

31 Marzo 1975

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Vita semplice e pensiero elevato

[1] È il sacrosanto dovere dei figli e delle figlie della Terra di Bhārat
infondere nel cuore dei bambini gli insegnamenti basilari ritenuti
preziosi dai fondatori della cultura bhāratīya. Questa è la prima
promessa solenne che deve fare ogni genitore, ogni insegnante e
ogni persona dedita al servizio dell’umanità.
La cultura bhāratīya è il patrimonio inestimabile del mondo intero e
di ogni comunità umana. L’insegnamento che l’ātma, il Sé presente
in ogni essere, è il vero fulcro dell’universo e il sovrano supremo
del cosmo unirà certamente tutta l’umanità, e porterà pace e armonia
fra le nazioni. A cosa serve la vita se si ignora la Verità? Perché
privare i bambini di questo grande tesoro e stare a guardare se poi
conducono un’esistenza sterile e arida? L’uomo deve sforzarsi di
riconoscere la propria verità e guidare i suoi figli verso tale consapevolezza.
Ma quello che accade oggi è proprio l’opposto! I genitori, gli insegnanti
e i leader del paese infiammano gli animi dei giovani e li incoraggiano
a compiere azioni violente.
Proprio le persone che annunciano il messaggio di pace, che illustrano
i principi basilari dell’educazione infantile, che insistono a
parlare di amore, armonia, fratellanza e che stabiliscono le regole
del progresso sociale e del miglioramento nazionale, compromettono
con il loro stesso esempio ogni possibile speranza al riguardo.
La cultura bhāratīya che esalta l’umiltà, la sincerità e l’unità è la soluzione
migliore per correggere questi gravi errori. Più che perseguire
una vita piena di lussi e di comodità, più che mirare all’acquisizione
della ricchezza e del potere che sono soggetti a declinare rapidamente,
l’ideale di ‘vita semplice e pensiero elevato’, stabilito
dai saggi dell’India, darà come risultato un’esistenza felice e una
maggiore pace sociale.
[2] Oggi avete avuto un’esperienza entusiasmante nel vedere la recita
messa in scena dai bambini del corso bālvika. La rappresentazione
è stata ricca d’ispirazione, la recitazione piacevole e brillante;
il significato del dramma è andato in fondo all’animo dei bambini
come pure degli adulti che hanno assistito alla recita. Ma lasciate
che vi dica che tutto ciò non è sufficiente. Oltre ai bambini bālvika,
anche gli adulti devono sperimentare ‘vikās’ (fioritura, sviluppo) e
condurre un’esistenza esemplare fondata sulla semplicità, sulla sincerità
e sulla pratica spirituale.
Oggi i giovani sono bizzosi e caparbi perché non hanno nessun altro
esempio da seguire. Imparate la lezione del dovere, della devozione
e della disciplina dalle labbra di questi piccoli; fate in modo
che ogni bambino sia un raggio di sole che diffonda luce e amore
nella casa.
Lasciate che il desiderio dei fanciulli di servire altri bambini e soprattutto
i bimbi disabili a loro vicini sia d’ispirazione per voi. I
bambini non dicono una cosa per poi fare l’opposto, sono molto de-
terminati e innocenti. Assorbite da loro questa caratteristica poiché
gli adulti si sono allontanati molto da tale nobile qualità.
I segni sono favorevoli. La fama di questo Paese non diminuirà, anzi
aumenterà negli anni futuri, e molto presto l’India sarà libera da
ogni paura e riguadagnerà la sua antica posizione di guida dell’umanità.

New Delhi, 31.03.1975