16 Ottobre 1974
Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
Onorate parenti e amici
[1] Volontari! Incarnazioni del divino ātma! Il servizio reso senza
egoismo è il primo gradino del progresso spirituale dell’uomo,
poiché vi abitua a trascendere tutte le distinzioni artificialmente
imposte dalla storia e dalla geografia e vi fa comprendere che la
comunità umana è una e indivisibile. Apprendete tale verità e sperimentatela
nella pratica. Questo è il dovere dell’organizzazione di
servizio ‘sevādal’.
Come può un uomo essere considerato divino (in verità, ogni uomo
lo è), finché non è radicato in un profondo senso di unità e non
ha plasmato le sue azioni di conseguenza? L’uomo è stato creato
affinché possa godere della sua eredità, ovvero della beatitudine
che deriva dalla realizzazione dell’Uno.
Ogni attività che punta soltanto al vantaggio individuale è sterile,
perché la comunità è essenziale per l’individuo e per la sua sopravvivenza.
Il vostro servizio conferirà a voi e alla comunità in
cui vivete benefici incalcolabili, e vi darà anche un beneficio invisibile
ma potente: la Grazia di Dio.
Il sevā, il servizio altruistico, è un elemento importante delle nove
forme di devozione; in tal modo potrete vedere, percepire, comprendere
ed entrare in sintonia con altri simili a voi, e quindi avrete
un motivo in più per offrire loro il vostro servizio e aiuto.
[2] Se non sentite la ‘chiamata’ nel vedere la sofferenza umana, la
malattia o l’allontanamento dalla retta via, come potrete fare appello
alla vostra determinazione e dedizione necessarie per servire
l’invisibile, imperscrutabile e misterioso Dio? Se non amate l’uomo,
il vostro cuore non potrà amare Dio; se disprezzate il vostro
fratello non vi sarà possibile, contemporaneamente, venerare Dio
e, anche se lo fate, Dio non accetterà una simile ipocrisia. Dio è il
Residente di ogni cuore, quindi servendo l’uomo, quel servizio
raggiungerà il Dio in lui e vi conferirà la Sua Grazia.
Un cuore che non si scioglie alla vista di persone attanagliate dall’ignoranza,
dalla malattia e dalle privazioni è definito demoniaco:
chiamarlo animale è un insulto alle bestie. Liberatevi dall’egoismo,
dalla sensualità e dalla cupidigia, saturate i vostri cuori di
rinuncia, di fede nella gloria dell’ātma e di amore. Ecco il modo in
cui potrete diventare efficienti lavoratori del sevādal.
In occasione delle festività arrivano a Praśānti Nilayam migliaia di
persone fra le quali ci sono numerosi malati, anziani e bambini.
Dovete servire questi pellegrini con grande cura e amore. Non andate
in giro vantandovi del vostro distintivo e del vostro foulard;
andate umilmente tra la gente con amore nel cuore e dolcezza nel
parlare e nell’agire. Quello è un distintivo che solo un servitore
può indossare, e non un padrone che vuole dominare gli altri.
Il distintivo è messo sui vostri cuori, non è così? Se il vostro cuore
è pieno di orgoglio e di un senso di superiorità verso quelli che
non portano quel distintivo sul petto, il cuore stesso sarà colpito
dal male provocato da quella decorazione.
Se trascurate o non rispettate il distintivo, trascurate e non rispettate
la vostra realtà interiore.
Il cartellino e il foulard non vi autorizzano a girare per il mercato,
ad oziare in qualche ristorante fuori da Praśānti Nilayam e a
chiacchierare in modo volgare; inoltre non vi permettono di esercitare
l’autorità su nessuno o di appropriarvi di qualcosa prendendolo
ad altri. Il distintivo è un invito e una sfida per voi, affinché
doniate benessere e consolazione a coloro che ne hanno bisogno,
affinché troviate metodi e mezzi per aiutare gli altri e contribuire
alla loro gioia.
[3] Siate all’altezza di questo dono di Grazia e attenetevi agli alti
ideali dell’organizzazione sevādal. Tale opportunità vi è stata concessa
per pura Grazia, non per effetto di qualche regola o richiesta;
non vi vincola, ma vi conferisce distinzione e obblighi. Se, dopo
averla ottenuta, vi astenete dal servire o esitate a farlo, significa
che siete sulla strada sbagliata.
La gente viene alla divina Presenza per liberarsi dai peccati e accumulare
meriti spirituali. Se voi disonorate il distintivo, vi terrete
i vostri peccati e ne accumulerete ancor di più. Ricordate che con
ogni atto di amore e servizio vi avvicinate alla Presenza Divina,
con ogni atto di odio e di egoismo vi allontanerete sempre più.
L’ideale del servizio deve ispirare coloro che hanno autorità, ricchezza
e che sono dotati di talenti, intelligenza, salute e tempo libero.
Servite la comunità, ed essa servirà voi. Abusatene, e ne sarete
sterminati. Mettete fine alla pigrizia, seppellite il vostro ego
presuntuoso, sopprimete la sete di potere e di denaro; allora avrete
la qualifica necessaria per essere un membro del sevādal.
So che qualcuno presta ad altri il distintivo e il foulard dell’organizzazione
per sfuggire al lavoro o per compiacere gli amici. Ciò è
molto sbagliato; questi simboli del servizio sono vitali per voi
quanto il vostro stesso respiro. Se li date a un altro, causerete un
grave danno al vostro respiro. Ci sono alcuni poi che li tengono
nascosti agli occhi degli altri quando bevono, giocano d’azzardo,
fumano e compiono azioni pericolose e vergognose. Anche questo
è veramente deprecabile!
[4] Ecco ora alcune cose che dovrete ricordare quando servite la
gente che viene qui e si ferma per le festività. Distribuite acqua a
chi ha sete, aiutate gli anziani a trovare un posto lontano dalla
pioggia scrosciante o dal sole cocente. Ai raduni, cercate di far sedere
le persone che vengono qui per la prima volta da molto lontano,
ansiose di avere il darśan, in posti dai quali possono godersi
la festa in tutti i suoi aspetti. Se vedete che qualcuno sta male,
chiamate subito un medico e aiutate il paziente a trovare sollievo,
non tardate. Se c’è bisogno del vostro servizio, non accorrete in
molti, andate solo nel numero necessario. Troppe persone entusiaste
possono solo ostacolare il lavoro, mentre il servizio in altri settori
ne soffrirà.
[5] Io sono prema, Amore divino, e voi dovete attenervi a prema
come metodo di servizio. Un linguaggio dolce raggiunge il cuore
più velocemente e profondamente. Spiegate con parole gentili il
perché non permettete di fare certe cose o richiedete di farne altre.
Garantitevi la collaborazione spontanea delle persone, e non il loro
risentito consenso.
Non ricorrete a un comportamento brusco o a mezzi violenti: questo
è un metodo in cui molti ‘scivolano’ senza realizzare che, così
facendo, vengono scherniti e considerati cani alsaziani o bull-dog
da chi subisce le loro dure attenzioni. Non usate la vostra posizione,
in nessun caso, per mostrare preferenze verso i vostri parenti e
amici. Tutti sono vostri parenti e amici nella famiglia Sai.
Questa è la vostra casa, e le migliaia di persone che vengono qui
sono vostri parenti e amici. Date loro il benvenuto come accogliereste
i vostri familiari più cari, e fate di tutto per rendere la loro
permanenza confortevole.
Il fazzoletto e il cartellino che indossate vi conferiscono il diritto di
proclamare che Praśānti Nilayam è la vostra casa. Ricordatevene e
non comportatevi in modo da macchiare la luminosità di simile
dichiarazione, poiché la vostra condizione è un dono prezioso.
Non oltrepassate i limiti stabiliti dall’organizzazione, non disubbidite
alle regole prescritte e non deviate dai principi stabiliti. Procedete
dritti, e raggiungerete la meta!
Praśānti Nilayam, 16.10.1974