Discorsi Divini
15 Settembre 1963 – Costruire, non mendicare!
15 Settembre 1963
Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
Costruire, non mendicare!
[1] Io stesso ho detto a Sunandhamma di radunarvi tutti qui questo pomeriggio in modo che possa parlarvi del grande servizio sociale in cui siete impegnati. Questa mattina ho posato la prima pietra del vostro istituto; benedico i vostri sforzi poiché state servendo donne e bambini, soprattutto i bambini mentalmente ritardati e fisicamente disabili. So che vi avvalete dell’aiuto di psicologi esperti che sanno comprendere i loro particolari problemi. Fin qui tutto bene. Poiché nella vostra funzione di amministratori fiduciari avete deciso di aiutare Sunandhamma in questa missione di carità, vi consiglierei di cominciare prima la costruzione delle stanze per i ricoverati e per le classi. La sala delle preghiere può aspettare; l’atmosfera del luogo in cui viene svolto un lavoro simile non può essere altro che di preghiera. Quella che state facendo è proprio penitenza, ed i bambini e gli adulti che osservano i vostri sforzi non necessitano di un’ispirazione più grande. Sunandhamma mi ha detto che alcuni di voi desiderano che l’edificio rievochi l’antica architettura indiana, una sorta di tempio, mentre altri preferiscono uno stile moderno, semplice e poco costoso, senza elaborati motivi ornamentali. Ora, nel ventesimo secolo non potete riportare in auge le capanne di foglie degli eremitaggi. Dovete trovare una via di mezzo fra l’antico ed il moderno, ed Io desidero che lo spirito antico alberghi nei vostri cuori, non nei mattoni e nella malta. Poiché i bambini appartengono a quest’epoca e sono influenzati dalle sue attrattive e tendenze, come può lo stile dell’edificio in cui risiederanno modificare il loro punto di vista? E cosa dire poi degli insegnanti? Essi sono pregni delle passioni e dei pregiudizi dell’epoca attuale. Trasformate il loro cuore in un eremo, colmo degli ideali e delle aspirazioni dei saggi di questa Terra, motivato dalla semplicità e dalla sincerità, mosso dalla necessità di diffondere amore a tutti gli esseri; allora lo stile della costruzione non sarà più così importante. Se i bisogni dell’era moderna richiedono un cambiamento, modificate ciò che non è essenziale. Non diluite la verità al punto di farle perdere la sua genuinità.
[2] Se qualcuno preferisce bere bevande di colore blu o rosso, non mettete dei coloranti nella bottiglia, piuttosto versate la bevanda in un bicchiere blu o rosso e poi offritegliela; sarà sufficiente. Allo stesso modo, se si dovrà dare la preferenza ad uno stile architettonico, costruite pure la struttura, ma non modificate gli elementi essenziali del lavoro che vi si dovrà svolgere o il modo di vedere di chi vi lavorerà. Piacevolezza e moderazione, queste sono le direttive! Fate in modo che l’edificio non sia troppo appariscente, instabile o troppo costoso, ma neanche troppo debole. Adottate la via di mezzo: ciò vi darà i massimi vantaggi. Il desiderio per gli oggetti dei sensi non può essere abbandonato completamente, quindi trasformatelo in uno strumento d’adorazione. Dedicate tutti i vostri sforzi al Signore ed accettate sia i successi sia i fallimenti come prove della grazia di Dio. La Sua Volontà ha decretato che così doveva accadere. Trasformate le sei passioni malvagie [desiderio, ira, avidità, attaccamento, orgoglio, gelosia] in strumenti di elevazione spirituale. So anche che siete preoccupati per i fondi necessari al completamento dei vostri progetti. Sunandhamma ha chiesto anche a Me in che modo procedere. Colui che finora vi ha indicato la via continuerà a farlo anche in seguito. Questo progetto verrà ultimato, altrimenti non avrei posto la prima pietra. Le opere buone non languiscono per mancanza di fondi, perché il Signore andrà in loro aiuto. L’arancia è molto amara quando è verde, ma gradualmente si addolcisce e diventa un frutto delizioso. La pazienza e gli sforzi instancabili saranno ricompensati.
[3] Devo dirvi, tuttavia, che per le buone cause come questa non dovete raccogliere denaro con mezzi ambigui. L’aiuto deve provenire da cuori devoti, da denaro guadagnato onestamente, da persone che conoscono ed apprezzano lo scopo della loro donazione. Pertanto non approvo gli spettacoli di beneficenza in cui attirate la gente con la danza, con un’opera teatrale o un film per raccogliere denaro al fine di realizzare i progetti che vi stanno a cuore. Sono contrario anche alle lotterie perché la lusinga di vincere un grosso premio viene strumentalizzata per raccogliere i fondi; per di più, il premio è ottenuto con i soldi versati da altri, senza aver fatto niente. Lasciate che ognuno di sua iniziativa offra dal profondo del cuore quello che può dare, dopo aver esaminato bene il progetto e le future prospettive dell’istituto. Il vostro dovere è solo informare; astenetevi anche dal persuadere! Andare a mendicare per compiere un lavoro che è intrinsecamente buono è un insulto alla natura umana: chi fa la questua e chi la riceve, entrambi ne sono sviliti. Pertanto voglio infondervi coraggio e fiducia. Procedete con spirito d’umiltà e forza d’animo, ed avrete successo!
Riunione degli amministratori, Mysore City, 15.09.1963
da DISCORSI 1963 (Sathya Sai Speaks-Vol.III) ed.Mother Sai Publications