“La terra di Bhârat è patria di anime nobili che si sono guadagnate nome e fama in diversi continenti.
Essa è il campo di battaglia da cui furono respinti i soldati di Paesi invasori,
ottenendo la libertà dal dominio straniero.
Questa terra ha guadagnato grande reputazione e fama per la sua vasta erudizione.
È la terra divina che ha prodotto grandi intellettuali nel campo della musica,
dell’arte, della letteratura e in varie scienze.
Ragazzi e ragazze, essendo nati in un Paese tanto nobile,
è vostra responsabilità proteggerne e sostenerne la rettitudine.”
I grandi valori dell’India
La fama e la fortuna dell’India sono davvero grandi. Mentre parecchi Paesi del mondo hanno dovuto affrontare calamità di vario genere, essa è rimasta stabile. È una terra dotata di numerose ricchezze.
La tolleranza è la vera bellezza del sacro Paese di Bhârat.
Di tutti i rituali, l’aderenza alla verità è l’austerità più grande.
L’amore verso la propria madre è il dolcissimo sentimento di questo Paese
e il carattere viene considerato molto più della vita stessa.
La gente ha dimenticato i princìpi fondamentali di questa grande cultura e sta imitando quella occidentale.
Ahimè! Gli abitanti dell’India non sono consapevoli della grandezza del loro retaggio culturale,
proprio come il poderoso elefante non è consapevole della propria forza.
Nel corso della storia, la ricchezza materiale e intellettuale dell’India ha sempre predominato. Essa è stata guidata da grandi monarchi e saggi governanti, e numerose donne, note per la loro castità, hanno avuto i natali in questa terra. Grazie al potere della sua castità, Sâvitrî riuscì a riportare in vita il defunto marito, Satyavat. È forse possibile trovare al mondo donne altrettanto nobili e caste?
La terra di Bhârat ha dato i natali a molte nobili donne come Sâvitrî che riportò in vita il marito defunto;
Chandramatî che, col potere della verità, spense un violento incendio;
Sîtâ, che dimostrò la sua castità uscendo illesa da un fuoco divampante;
e Damayantî, che col potere della sua castità, ridusse in cenere un malvagio cacciatore.
Questo Paese, ricco di devozione e nobiltà, ottenne abbondanza e prosperità,
e divenne maestro di tutte le nazioni della terra grazie alla castità delle sue donne.
Come elefanti, inconsapevoli della propria forza
Purtroppo oggi, però, numerose persone nate in terra indiana stanno soccombendo lasciandosi tentare da cose insignificanti. La loro percezione è negativa, ascoltano cose empie e anche il loro comportamento è cattivo. Che gran disastro! Gli abitanti di Bhârat, oggigiorno, sono come l’elefante che è inconsapevole della propria forza. Con un movimento della coda, può far cadere un uomo e gettarlo lontano diversi metri. Un animale tanto potente sa umilmente obbedire ai comandi del mahout (conduttore di elefanti), seguendo pedissequamente ciò che egli gli chiede di fare. Allo stesso modo, gli abitanti dell’India, oggi, stanno cedendo ai dettami di persone straniere diventandone schiavi. Lo stile di vita degli Indiani è regolato dalla Verità e dalla Rettitudine in base alle ingiunzioni vediche: “Satyam vâda” (Di’ la Verità) e “Dharmam chara” (Segui la Rettitudine). Di fatto, la Verità e la Rettitudine sono il tesoro vero e proprio degli Indiani. Essi però, oggi, hanno purtroppo dimenticato questi grandi valori e diventano pertanto schiavi nel loro stesso Paese. Lo stile di vita ha subìto un cambiamento in cui la Verità e la Rettitudine non trovano posto. Sinceramente parlando, nessuno al mondo può conquistare l’India. I suoi abitanti nascono con i grandi Valori Umani di Satya (Verità), Dharma (Rettitudine), Shânti (Pace) e Prema (Amore).
“Io sono un essere umano”
Ogni individuo deve indagare circa la propria vera natura (domandandosi): “Chi sono io?” La risposta che giunge da dentro è: “Io sono un essere umano.” Rispondendo in tal modo, occorre assicurare a se stessi: “Non sono un animale.” Quella è la vostra vera natura. Considerandovi esseri umani, dovete manifestare qualità umane. Quali sono? Innanzitutto, Satyam (Verità). Dalla Verità deriva la Rettitudine (Dharma). È detto:
Satyannâsti paro dharmah
“Non c’è Dharma più grande che aderire alla Verità”.
Satya e Dharma, assieme, portano a Shânti (Pace) e Prema (Amore). Dove c’è Amore non possono esservi odio e gelosia. Purtroppo la gente oggi ha perso la grande qualità dell’Amore. Anche un cane ama il suo cucciolo; anche gli uccelli amano la loro prole. L’essere umano, invece, non ama i suoi simili. L’assenza di unità fra le persone è la causa primaria, in India, dell’attuale stato delle cose. Non c’è unità nella famiglia, nella società e nel Paese. Dove c’è unità ci sarà purezza; dove c’è purezza ci sarà divinità. Oggi, unità, purezza e divinità sono necessarie.
La casa dei valori
Gli scienziati odierni inventano numerose cose; è stato fatto volare un aereo a due piani. Tuttavia, assieme ai grandi progressi in campo scientifico e tecnologico, è anche molto diffusa la perdita di qualità della vita umana. Non era così nei tempi passati. Molte persone erano solite vivere assieme sotto lo stesso tetto, in pace e serenità. Non esisteva affatto il senso di paura! Oggi, invece, esso è ovunque. Da dove proviene? È dovuto alla mancanza di fiducia in sé. La gente non ha fede nel proprio Sé interiore. È detto:
Nâyamâtma balahînena labhyah
“La consapevolezza atmica non può essere ottenuta dai deboli di mente”.
La gente ha acquisito fede in tutto ciò che riguarda il mondo, ma non nel proprio Sé. Dove esiste fiducia in se stessi, ci sarà soddisfazione di sé; dove esiste soddisfazione di sé, ci sarà sacrificio di sé e, dove questo si manifesta, ci sarà realizzazione spirituale. È risaputo che, dove le fondamenta sono forti, i muri saranno sicuri e, dove i muri sono sicuri, il tetto sarà resistente. Solo in una casa del genere si può vivere in tutta tranquillità. Oggigiorno le stesse fondamenta non sono forti; come possono dunque i muri essere resistenti? Per l’essere umano la fiducia in se stessi costituisce le fondamenta, la soddisfazione di sé forma i muri, il sacrificio di sé il tetto e la realizzazione spirituale la vita. Fra questi quattro elementi, pertanto, deve esserci armonia. A causa dell’uso indiscriminato della tecnologia, in tutto il mondo l’aria, l’acqua, il cibo e tutto il resto sono inquinati e avvelenati. Per fortuna la terra di Bhârat è stata risparmiata da tale inquinamento tanto diffuso. Non bisogna correre dietro alla scienza e alla tecnologia. La scienza senza umanità è densa di pericoli per la stessa esistenza umana. Non c’è potere più grande di quello umano. Alcuni si chiedono: “Dov’è Dio?” La risposta è molto semplice: in verità tutti sono Dio, voi siete Dio. I Veda dichiarano:
Chandramâ mânaso jâtah chakshos sûryo ajâyata
“La luna è nata dalla Mente dell’Essere Supremo, il sole dai Suoi Occhi”.
Rg Veda, 10,90
La vera forza proviene dal nostro Sé interiore e non ha eguali.
Nonostante la sua istruzione e intelligenza, lo stolto non conoscerà il suo vero Sé
e la persona meschina non perderà le sue cattive abitudini.
L’istruzione moderna porta solo alla discussione, non alla completa saggezza.
A che serve farsi un’istruzione che non guida all’immortalità?
Acquisite la conoscenza che vi renderà immortali!
L’istruzione moderna non fornisce quella vera conoscenza che matura in saggezza; aiuta solo a procurarsi di che vivere e alimenta solo l’acquisizione e il cattivo uso della ricchezza. Col denaro ottenuto in vari modi, la gente manda i giovani in Paesi stranieri per quanto riguarda l’istruzione superiore. A tale scopo, si spendono centinaia di migliaia di rupie, ma, quando tornano in patria, i ragazzi sono completamente rovinati.
Un emblematico, singolare episodio
Vi narrerò un piccolo episodio avvenuto qualche tempo fa. Prima che partisse per l’estero per i suoi studi, i genitori di un ragazzo indiano portarono il figlio al tempio dicendogli: “Figlio caro, questa Divinità è la Madre di tutti; è la Madre dell’universo. Non dimenticarLa mai e contemplaLa sempre, ovunque tu sia.” Riuscirono a quel punto a strappargli la promessa che avrebbe agito secondo la loro volontà, poi il giovane partì per gli Stati Uniti d’America. Però, non appena vi mise piede, dimenticò completamente la Madre, assorbito com’era da quel nuovo ambiente. Trascorsi tre anni, fece ritorno al Paese natio, l’India, completamente assuefatto allo stile di vita americano. I genitori lo condussero al tempio direttamente dall’aeroporto perché avesse il darshan della Madre Divina. Non appena entrò nel tempio, il giovane, invece di chinarsi facendo namaskâr al cospetto della Divinità, salutò la Madre in inglese dicendo: “Come va, Signora?” I genitori sgridarono il ragazzo per la sua impertinenza e la mancanza di rispetto per la Madre Divina. Essi si rammaricarono molto che al loro figliolo, cresciuto in una famiglia tradizionale, non interessasse offrire il suo pranam (rispettoso inchino) alla Madre Divina e che fossero andate sciupate tutte le centinaia di migliaia di rupie spese per la sua istruzione all’estero. Infine, essi decisero di consigliare tutti quei genitori che desideravano mandare il loro figlio all’estero per un’elevata istruzione, di non farlo. È indiscutibilmente vero che gli studi superiori all’estero danno come risultato persone che acquisiscono pensieri, abitudini e comportamenti negativi. Non bisogna amare alla follia l’istruzione all’estero. La ricchezza educativa e culturale disponibile in questo Paese non è riscontrabile in nessun’altra parte. Dobbiamo essere orgogliosi di essere nati nella grande Bhârat; è infatti un enorme privilegio essere definiti Bhâratîya. Occorre pertanto sviluppare fiducia in sé. Dobbiamo alimentare interesse nel condurre una vita morale, virtuosa e spirituale. Purtroppo, oggi, la gente non ha moralità. Com’è dunque possibile vivere un’esistenza felice e pacifica? In nessun altro Paese è possibile trovare la grande ricchezza spirituale disponibile in India.
“Tutti Mi amano perché Io amo tutti”
Le persone di diversi Paesi Mi invitano a visitare i luoghi dove abitano, offrendoMi anche aerei speciali, ma declino regolarmente le loro richieste. Io sono sempre felice qui in India. Non Mi servono aerei o altre simili comodità. Voglio solo devozione. Non ho mai incontrato qualcuno che Mi odi e, finora, non ho avuto affatto nemici. Tutti Mi amano perché Io amo tutti. La gente, però, non comprende adeguatamente il Mio Amore. Grazie al Mio Amore universale, anche la gente di Paesi lontani giunge da Me. Perché, dunque, dovrei andare all’estero? Molti fraintendono, interpretano male il Mio Amore. Alcuni sviluppano perfino avversione verso di Me per il fatto che, in qualche occasione, non li ho favoriti soddisfacendo le loro richieste. Infatti, progredirebbero forse nel sentiero spirituale se Io acconsentissi a tutte le loro richieste? No, assolutamente. Al contrario, essi si rovinerebbero. Questo è il motivo per cui, fin dall’infanzia, desidero che i ragazzi e le ragazze rimangano entro i dovuti limiti. Potete notare che, nelle nostre istituzioni educative, nessuno nutre per Me il minimo odio. Tutti gli studenti si riuniscono attorno a Me chiamando amorevolmente: “Swami! Swami!” Quando Me ne vado dopo aver fatto visita ai loro campus, essi si congedano da Me con le lacrime agli occhi. Dove potete trovare una simile situazione così diffusa nelle altre istituzioni educative? I college e le università esterne sono forse templi dell’istruzione? Persino i genitori che visitano i rettori di tali istituzioni educative non sono trattati con il dovuto rispetto. I genitori sono sacri. La cultura indiana esorta la gente:
Mâtru devo bhava! Pitru devo bhava!
La madre è Dio! Il padre è Dio!
Tutti gli esseri umani sono Incarnazioni di Dio. Di fatto, l’intera creazione è Dio.
Incapace di comprendere questa grande Verità, diciamo: “Questa persona mi è nemica, mi ha maltrattato”, e sviluppiamo avversione verso quella persona. Come pensi, così sei (yad bhavam tad bhavati); l’amore genera amore e l’odio genera odio. È normale aiutare chi ti aiuta, ma è solo Sai che è tanto amorevole da aiutare, ignorando le loro colpe, coloro che cercano di farGli del male. Dovete amare persino quelli che vi danneggiano. Questa è vera umanità. Dovete sviluppare una simile qualità umana. Chiunque incontriate, trattatelo come un’incarnazione della Divinità. È detto:
Daivam mânusha rûpena
“Dio viene in forma umana”.
Potete osservare l’immagine di qualunque forma di Dio: Egli vi è riprodotto in forma umana. Râma, Krishna, o qualunque altra Divinità, sono tutte solo in forma umana. Potete riferirvi a Dio in diverse forme e nomi, ma tutti sono Incarnazioni del Sé Divino.
Comprendete che il Principio Atmico è lo Stesso in tutti
L’Âtma Tattva (il Principio Atmico) è lo Stesso in tutti gli esseri umani, indipendentemente da nome e forma. È detto:
Ekâtma sarva bhûtântarâtma
“L’unico Âtma risiede come Abitante Interiore in ogni essere vivente”.
Si devono coltivare tali nobili sentimenti fin dall’infanzia. Potete pensare che ciò sia difficile; no! Non c’è nulla di più facile di questo sentimento di uguaglianza.
Supponete che una persona che considerate nemica vi si avvicini; le offrite i vostri pranam e chiedete: “Salve, come va, fratello?” Immediatamente l’altro risponderà: “Tu come stai, fratello?” Non si arrabbierà. Perché? Poiché l’avete chiamato fratello, egli vi tratterà allo stesso modo. È nel linguaggio che si dimostra l’amore e la fede, oppure l’inimicizia e la diffidenza verso l’altro.
Dovete elevarvi al livello in cui sarete in grado di visualizzare in tutti lo stesso Âtma Tattva. Allora diverrete veramente Incarnazioni del Divino Sé (Divyâtma Svarûpa). Dovete fare la seguente considerazione: “Sono l’Incarnazione del Divino Sé. Tutte queste differenti forme degli esseri umani sono solo miei riflessi. Posso vedere me stesso in quei corpi che sono come specchi.” Solo quando sarete in grado di raggiungere quello stadio, godrete di vera pace. Non la sperimenterete semplicemente ripetendo il Nome del Signore costantemente (japa), facendo penitenze (tapas), yoga o riti sacrificali come yajña e yâga.
La gente ha un ardente desiderio di pace e intraprende diverse discipline spirituali a tale scopo, ma non la trova da nessuna parte. Ovunque si guardi, nel mondo esterno ci sono solo pezzi (pieces), ma, se si dirige la propria visione interiormente, vi si potrà trovare la pace (peace). La pace interiore è visibile esteriormente e solo una persona con la visione interiore può essere definita essere umano nel vero senso del termine. Gli animali, invece, non hanno tale visione interiore né l’intelletto discriminante; essi pertanto manifestano crudeltà.
Voi non siete animali, ma esseri umani. Pertanto, conducete una vita consona a tale stato. Dite di esserlo, ma vivete la vita di un animale crudele. Come potete dunque essere definiti esseri umani? Vivete come esseri umani autentici; liberatevi delle qualità animali come il desiderio (kâma), l’ira (krodha), l’avidità (lobha), l’attaccamento (moha), la superbia (mada) e l’invidia (mâtsarya). Non odiate nessuno. Io non ho mai provato ira verso nessuno; ecco perché tutti Mi amano. Posseggo solo una qualità: l’Amore verso tutti. Pertanto, anche se vado in una foresta, la gente Mi segue fin là. È unicamente il Mio Amore che attira la gente a Me. Tuttavia, alcuni nutrono antipatia nei Miei confronti; non è colpa Mia, ma la loro stessa immaginazione.
Le persone si chiedono come Swami sia così divinamente sereno e in grado di interagire con tante persone dalla mattina alla sera. In effetti, la pace Mi è naturale; sorrido sempre e ho continuamente un’espressione serena. Non ho mai un’espressione di disgusto. Sono sempre felice e sorridente ed esorto anche voi a fare altrettanto. Quando siete tutti felici, lo sono anch’Io: la vostra felicità è la Mia felicità.
Qual è la ragione per cui milioni di persone Mi amano? Che cosa vi ha condotto qui in numero così elevato? Vi ho forse mandato qualche invito? È solo il vostro amore che vi ha portato qui. Possono gli inviti attrarre le folle? Anche se non ci sono inviti, la gente accorre a Me se viene a sapere che sto passando da un certo luogo. Quale può esserne la ragione? Solo l’Amore. L’Amore è Dio; vivete in Amore. È ciò che dovete imparare e coltivare. L’Amore è la principale qualità che dovete coltivare. Prendetevi in questo sacro giorno un impegno a tale proposito.
Tutti si definiranno “Bhâratîya”
Molto presto il mondo intero sarà unito. In verità, passati 28 anni, il mondo stesso diventerà Bhârat. Ognuno si definirà un Bhâratîya (chi è colmo di devozione; chi ha attaccamento a Dio). Nessuno si riferirà a se stesso come appartenente a questo o a quello Stato, a questa o a quella regione. Potete andare in qualunque Paese, ma fate riferimento a voi stessi come appartenenti al Paese di Bhârat. Per esempio, può esserci lo Stato del Karnâtaka o del Tamil Nadu ecc., ma essi fanno tutti parte di un Paese più vasto che si chiama Bhârat. Senza i Paesi, gli Stati non possono esistere. Siete tutti, dal primo all’ultimo, Bhâratîya; pertanto, dite di venire da Bhârat.
I diversi Stati possono aver sviluppato alcune particolarità linguistiche o geografiche, ma sono tutti parte di un unico Stato che è Bhârat. Apparteniamo tutti a un unico partito; il partito dell’Amore. Amore, Amore e solo Amore. Tenendo l’Amore come forza guida, potete andare in qualunque Paese e la gente vi rispetterà, vi considererà come fratelli e sorelle e vi darà tutto l’appoggio di cui avete bisogno.
L’Amore è disinteressato. L’essere umano non deve mai essere egoista. Le persone, però, spontaneamente, sviluppano qualità malvagie come egoismo, odio e ira. Sono gli esseri umani stessi a coltivare queste caratteristiche; esse non vengono donate da Dio. Egli ha dato a tutti gli esseri umani solo una nobile qualità: l’Amore. Esso è eterno.
La forza fisica, il coraggio o il valore non potranno mai eguagliare il potere dell’Amore.
Quando Sîtâ fu tenuta prigioniera a Lankâ, sotto il controllo dei râkshasa, fu il suo Amore per Râma a darle l’ardire e la fiducia di affrontare coraggiosamente tutte le avversità. Durante quel periodo, ella contemplò costantemente il Divino Nome di Râma e, alla fine, l’Amore di Râma la salvò. Durante quei dieci mesi, nessuno riuscì a toccarla. Se solo coltiverete un simile Amore divino, esso vi farà ottenere tutto. Dovreste tutti diventare Incarnazioni dell’Amore.
Pregate costantemente così: Samastalokah sukhino bhavantu, che è la sola preghiera che dovete tutti formulare. Allora, la gente di tutti i Paesi sarà felice e in pace.
Io vi amo tutti; non ho nemici. Nessuno Mi odia. Talvolta parlo duramente a voce alta, ma ciò è solo esteriore. Non ho malanimo verso nessuno. Pertanto, se seguirete l’esempio dato da Swami e amerete tutti, la vostra vita sarà santificata e i vostri genitori, fratelli, sorelle, parenti e amici saranno felici.
Prashânti Nilayam, 22 novembre 2008,
Sai Kulwant Hall
27a Convocazione dell’Università Shrî Sathya Sai
(Tradotto dal testo inglese pubblicato da: www.sathyasai.org)