21 Luglio 2005 – Tutto dipende dalla grazia di Dio

21 Luglio 2005

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Tutto dipende dalla grazia di Dio

“Ognuno deve affrontare le conseguenze delle sue azioni.
Chi ha fatto sì che i pipistrelli pendano dai rami degli alberi
con la testa in giù? Qualcuno l’ha fatto perché li odiava? No, è il loro karma.
In egual modo, nessuno può evitare le conseguenze del karma.”

Gli uccelli volano nel cielo con l’aiuto delle ali e anche i pipistrelli volano nel cielo, ma non come gli altri volatili; essi pendono dai rami degli alberi con la testa in basso. Non è il loro destino? Si può fare qualunque attività, ma si è obbligati ad affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Questa è la legge della natura.

Come un’ombra

Studenti, ragazzi e ragazze!
La gente può agire come più le piace, ma non può sfuggire alle conseguenze delle sue azioni; che si tratti di un pâmara (un babbeo, uno stolto) o di un mahânîya (un’anima nobile), uno deve affrontare i risultati delle sue azioni. Che nessuno si illuda di poter commettere azioni malvagie e farla franca: infatti tutti dovrebbero analizzare se l’attività che stanno per intraprendere sia buona o cattiva. Dovunque andiate i risultati delle vostre azioni vi seguiranno come la vostra ombra. È tuttavia possibile sfuggire alle conseguenze delle azioni tramite la grazia di Dio. Egli è sempre al vostro fianco e dice “Tathâstu! Tathâstu!” (Così sia!) L’uomo non si rende conto di questa verità e indulge in azioni malvagie; egli sa benissimo ciò che è bene e ciò che è male, eppure è incapace di lasciare le sue cattive strade. Le esperienze della vita, buone e cattive, dipendono dalle proprie azioni. Nessuno può comprendere le vie di Dio; esse sono al di là di ogni descrizione. Forse pensate di poter commettere un errore di nascosto e ritenere che nessuno vi abbia visto, ma non potete nascondere le vostre azioni a Dio: le loro conseguenze vi perseguiteranno ovunque andiate. Le persone non dovrebbero esser giudicate secondo la loro apparenza esteriore; uno può sembrare nobile e parlare piacevolmente, ma le sue azioni possono non esser coerenti con le sue parole. Noi possiamo intraprendere molte buone attività, eppure non possiamo sfuggire alle conseguenze delle nostre azioni passate: questa verità va tenuta sempre a mente.

Meraviglie e misteri

Incarnazioni dell’Amore!
Il mondo è pieno di meraviglie e misteri. La legge che governa la vita umana e il mondo in generale sono al di là della comprensione umana. Il Principio della Divinità non è visibile a occhio nudo, ma è ciò che vi spinge all’azione e a sperimentarne le conseguenze.

La storia del Signore è stupefacente.
Essa purifica la vita delle genti in tutti e tre i mondi;
è come la falce che taglia i tralci dei legami mondani;
è come un buon amico che vi aiuta nel momento del bisogno;
è come un rifugio per i saggi e i veggenti che fanno penitenza nella foresta.

Incarnazioni dell’Amore!
Voi potete non esser capaci di comprendere appieno tutto ciò che viene detto, ma lo capirete attraverso l’esperienza. È impossibile evitare il karma phala (i frutti delle azioni). Noi leggiamo una quantità di libri, ma mettiamo forse in pratica tutto ciò che impariamo? No, no. Mettiamo in pratica solo ciò che è utile e necessario per noi e ignoriamo il resto.

Come sfuggire alle conseguenze delle azioni

Studenti!
Potreste chiedervi se ci sia un modo per sfuggire alle conseguenze delle azioni: sì, è possibile per coloro che si guadagnano la grazia di Dio. Una volta divenuti ricettacoli della grazia di Dio, non subirete i colpi del karma phala; dovreste pertanto sforzarvi di guadagnare tale grazia. Gli studiosi dicono che è impossibile sfuggire al karma; ciò che essi dicono è vero fino a un certo punto, ma, una volta che ottenete la grazia divina, anche se doveste sperimentare le conseguenze del karma, non ne subirete il dolore. Prendete, per esempio, un flacone di medicina: su di esso troverete scritta la data di scadenza, dopo la quale il rimedio perderà la sua efficacia. Similmente, la grazia di Dio farà “scadere” il karma phala, cioè annullerà gli effetti del karma. Quindi, sfuggirne le conseguenze è possibile. L’uomo dovrebbe coltivare la forza necessaria e la volontà di meritare la grazia divina. Quando l’avrete ottenuta, sarete liberi dalle catene del karma.

Quando si è oggetto della grazia divina

Il Signore Îshvara aveva assegnato solo sedici anni di vita a Mârkandeya, il quale ne era però ignaro. Una sera egli trovò i suoi genitori affranti dal dolore; in risposta alle sue domande essi rivelarono che la ragione di tale dolore era il fatto che la sua fine fosse prossima. Essi dissero: “Il Signore Îshvara ha stabilito che tu vivessi solo sedici anni e oggi è l’ultimo giorno della tua permanenza sulla terra. Domani i nostri legami terreni saranno sciolti.” Mârkandeya udì questo con sorpresa e si rammaricò di non esserne stato messo al corrente precedentemente. Egli disse: “Se avessi saputo che avrei dovuto vivere solo sedici anni avrei fatto buon uso del mio tempo.” Andò quindi al tempio di Îshvara senza perdere neanche un momento, abbracciò lo Shivalinga e cominciò a cantare Om Namah Shivâya con tutto il cuore. All’ora stabilita il Signore Yama (il Dio della morte) gettò il cappio al collo del giovane ed essendo egli abbracciato allo Shivalinga, avvolse anche quello. Îshvara si manifestò lì e protestò con Yama: “Come osi porre il cappio attorno a Me?” Compiaciuto poi della devozione di Mârkandeya, lo benedisse con il dono dell’immortalità. In effetti era Îshvara ad aver stabilito una lunghezza di sedici anni per la vita del ragazzo, ma, grazie all’intensa devozione e al completo abbandono di lui, dovette cambiare al Sua decisione.
L’episodio di Mârkandeya fornisce ampia testimonianza del fatto che si può sfuggire anche al Dio della morte se si diventa oggetto della grazia del Signore Îshvara. Contemplate quindi Dio e cantate il Suo Nome senza sosta.

Per Dio non esiste l’impossibile

Una volta, andando per il mondo, il Signore Yama notò che tutti stavano cantando il Nome divino; ovunque andasse trovò solo devoti che contemplavano Dio. Egli si chiese: “Come faccio a compiere il mio dovere se tutti cominciano a cantare il Nome Divino? Come posso gettare il mio laccio attorno a un devoto?” Così cominciò a invocare il Signore Îshvara, il quale apparve davanti a lui e disse: “A tempo debito tu puoi prendere chiunque con il tuo cappio, ma ricorda che solo coloro che hanno sperimentato i frutti delle loro azioni saranno intrappolati dal tuo laccio; esso non può toccare coloro che non hanno traccia del frutto delle azioni. Ecco perché Mârkandeya è divenuto Mia proprietà e Io ho riversato la Mia grazia su di lui.”
Questa è la ragione per cui la gente comincia a cantare i Nomi divini come Râma, Krishna e Govinda all’approssimarsi della fine. Come dimostrato da Mârkandeya, i devoti possono cambiare la Volontà di Dio con le loro preghiere sincere. Infatti, per quanto concerne la Divinità , la parola “impossibile” non esiste; Dio può fare qualunque cosa e, se vi affidate a Lui completamente, può cancellare le conseguenze delle vostre azioni e concedervi la Sua grazia. Non ci si deve sentire abbattuti e scoraggiati al pensiero di essere legati dal karma phala: Dio può cancellarlo se le vostre preghiere sono sincere. In questo modo Dio ha protetto la vita di molti devoti e alleviato le loro sofferenze in risposta alle loro preghiere. A causa dell’ego alcuni dubitano del potere di Dio e cercano di metterLo alla prova. Essi pensano: “Vediamo come farà questo”, ma Dio non può essere compreso o sperimentato attraverso tali prove che sono solo un inutile tentativo. Le qualità malvagie come l’ego, la gelosia e l’odio rovinano la vita dell’uomo. Si dovrebbe fare ogni sforzo per ottenere la grazia di Dio.

Sarvadâ sarva kâleshu sarvatra hari cintanam
Dovunque, in ogni momento e in tutte le circostanze meditate su Dio.

È per questo che Swami vi esorta a intraprendere una sâdhanâ spirituale. Il nâgarasamkîrtana è una delle sâdhanâ prescritte per i devoti. Nessuno sa quando la propria fine si avvicini; al momento di gettare il suo laccio, Yama non tiene conto di ciò che uno sta facendo, bene o male che sia. Si possono lasciare le proprie spoglie mortali anche mentre si canta il nâgarasamkîrtana; si dovrebbe pertanto esser sempre pronti a incontrare Yama cantando il Nome divino. Dovreste intraprendere la pratica spirituale e guadagnare la grazia divina in modo da esser liberi dal karma phala. Non dovete abbattervi e arrendervi al destino: con la preghiera sincera lo si può vincere facilmente. La storia di Mârkandeya testimonia ciò al di là di ogni dubbio. Tutto dipende dalla grazia di Dio.

Neanche per un momento

Incarnazioni dell’Amore!
Potete intraprendere quante pratiche spirituali volete, ma non dimenticate il Nome di Dio neanche per un momento: solo allora sarete protetti. Non fate mai niente che vi allontani da Dio. Attraverso la preghiera potete ottenere qualunque cosa; non occorre che preghiate a voce alta: basta pregare mentalmente. Alcuni credono erroneamente che Dio non li salverà se non pregano a voce alta, ma Dio risiede nel vostro cuore e ascolta le vostre preghiere. Se aspirate a ottenere la Sua grazia dovete meditare su di Lui incessantemente. Le difficoltà terrene vanno e vengono e non si dovrebbe dar loro molta importanza; tramite la preghiera, tuttavia, si può superare qualunque difficoltà. Soltanto la grazia di Dio è vera e perenne; bisognerebbe sforzarsi di ottenerla.

Incarnazioni dell’Amore!
Cantate il nome di Dio dall’alba al tramonto: questo solo vi proteggerà in ogni momento. Proprio come l’aria è dappertutto, Dio è presente in voi, con voi, intorno a voi, sotto di voi e sopra di voi; dovreste quindi essere in costante comunione con la Divinità. Maturando la fede nella Divinità avrete spontaneamente l’unità, per cui non vi sarà spazio per l’inimicizia. Non dovete officiare alcun rito al fine di ottenere la grazia di Dio; è sufficiente che facciate il Nâmasmarana (la ripetizione del Nome di Dio) dal profondo del cuore.

Bhajana binâ sukha shânti nahin
Non si può ottenere pace e felicità senza cantare la gloria di Dio.

Se cantate incessantemente il Nome divino di “Râma”, nulla di male potrà mai accadervi.

“A qualunque Nome, Io risponderò”

Incarnazioni dell’Amore!
È grazie alla vostra buona fortuna che oggi voi tutti siete qui riuniti; non gettate via questa opportunità e fate il miglior uso della vostra permanenza, ottenendone il massimo beneficio. Ricordate che Dio è sempre con voi dovunque siate.

Dio è il vostro unico rifugio ovunque siate,
in una foresta, in cielo, in una città o in un villaggio,
in cima a una montagna o in mezzo al mare profondo.

Studenti, Incarnazioni dell’Amore! Io sono ben cosciente del fatto che voi pensate sempre a Swami. Non importa se cantate il Nome divino a voce alta o in silenzio: Io vedo soltanto il sentimento che c’è dietro. Niente si può frapporre tra Dio e il Suo devoto. I rishi di un tempo andarono sull’Himâlaya per usare il loro tempo in contemplazione di Dio. Dovunque siate Dio ascolta le vostre preghiere. Fate i bhajan con sincerità: Swami vi ascolterà certamente. Non date mai spazio ad alcun tipo di debolezza; siate sempre coraggiosi. Se vi attenete alle parole di Swami, il potere di Sai si manifesterà in voi. Cantate qualunque nome a vostra scelta, Îshvara, Râma, Krishna ecc., ma ricordate sempre che Dio è uno. Io non vi costringerò mai a cantare un nome particolare; non si deve limitare Dio a un nome o a una forma particolari. Voi potete chiamarMi con qualunque nome: Io risponderò.

Un episodio singolare

Recentemente è accaduto un fatto strano: Subramaniam, della Larsen & Toubro, e il Capo Ingegnere Kondal Rao erano andati nella regione del Godâvarî Est e Ovest a proposito dei lavori del Water Supply Project (Piano di Fornitura di Acqua Potabile). Mentre stavano facendo un’ispezione in un tratto di foresta furono affrontati da un gruppo di nativi che chiesero loro: “Chi siete? Perché siete venuti qui? Chi vi ha mandato? Come osate entrare nella nostra zona senza il nostro permesso?” I due risposero: “Siamo venuti qui nel vostro interesse; data la scarsità d’acqua in questa regione, Bhagavân Shrî Sathya Sai Baba ci ha inviati a prendere accordi per l’approvvigionamento dell’acqua potabile.” I nativi, nell’udire ciò, erano stupefatti e pieni di gioia, e dissero: “Noi viviamo nelle foreste e quindi non siamo al corrente delle splendide attività di servizio che Swami ha intrapreso.” Essi guidarono gli ingegneri nel luogo ove posare i tubi e mettere i rubinetti; ora vengono tutti qui per il darshan di Swami.

“Il vostro benessere è il Mio benessere”

I lavori per il Water Supply Project nei distretti del Godâvarî Est e Ovest sono prossimi al completamento. Noi abbiamo già tracciato i piani per la stessa cosa anche nel distretto del Krishnâ. Sto intraprendendo e completando questi progetti di Mia volontà, senza che nessuno lo abbia chiesto. L’acqua è davvero essenziale per la sopravvivenza di ognuno; essa è la sostentatrice della vita. Che cosa può essere di maggiore utilità del fornire acqua potabile a chi ne ha bisogno? Essa è la fonte e il sostentamento della vita. Io non Mi aspetto alcun rituale o adorazione da parte vostra; sto facendo questo per il Mio Amore verso di voi. I distretti del Godâvarî Est e Ovest e del Krishnâ sono ora compresi nello Shrî Sathya Sai Drinking Water Supply Project. Le persone di quei distretti sono estremamente felici. Non può esserci servizio più grande che servire acqua potabile. Questo è ciò che ho fatto; non c’è bisogno che lo chiediate: Io ve lo do di Mia iniziativa. Fino a oggi, nessuno e nessun governo si sono assunti il compito di fornire acqua potabile al distretto del Krishnâ; è solo Sai che sta fornendo acqua a tutti. Io sono sempre impegnato in simili progetti umanitari e non Mi coinvolgono altri lavori. L’acqua è essenziale per la vita umana e quindi Io sono deciso a fornire l’acqua a tutti. I devoti dovrebbero pregare che tutti abbiano l’acqua da bere, dovrebbero pregare per il benessere di tutti. La preghiera è la necessità del momento. Voi potete essere angustiati del fatto che Swami non sia in condizioni di camminare, ma ricordate sempre che Swami non è il corpo. Io non ho legame con il corpo, sono sempre felice e in buona salute. Non pregate Dio per la soddisfazione dei vostri desideri; pregate per il benessere di tutti. Quando sono caduto, la gente del Godâvarî Est e Ovest è venuta e pregava: “Swami, noi vogliamo solo la Tua salute e non l’acqua”, ma Io ho detto loro: “Il vostro benessere è il Mio benessere.” Essi stanno portando un elicottero per Me con la preghiera che Io visiti i loro distretti; lo farò molto presto.
Riassumete e assaporate i momenti pieni di gioia che avete passato qui. Fate il Nâmasmarana.

Prashânti Nilayam, 21 Luglio 2005
Celebrazioni per la ricorrenza del Gurupûrnimâ

(Tradotto dal testo inglese pubblicato sull sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam)