“Com’è che ogni giorno, con perfetta regolarità,
il sole sorge al mattino e tramonta la sera?
Come mai le stelle risplendono incantevoli nel cielo la notte
per poi nascondersi durante il giorno?
Com’è che il vento soffia incessantemente
e sostiene gli esseri viventi senza neppure un attimo di riposo?
Come mai i fiumi gorgogliano nel loro perenne fluire?”
Il mondo intero, anzi, ogni singolo individuo è permeato dei pañcha bhûta (i cinque elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere). Che cos’è prapañcha (il mondo)? ‘ Pra ‘significa “vasto” e pañchamu “permeato dei cinque (elementi)”. Perciò, prapañcha significa il vasto spazio permeato dei cinque elementi. Ovunque guardiate, troverete lo splendore dei cinque elementi che avviluppano questo vasto mondo.
Tutto è volontà divina
Incarnazioni dell’Amore!
Dio è l’origine e il sostegno di tutta la creazione. Nessuno può mettersi a far domande sui motivi per cui Dio agisce in una particolare maniera. Egli è il Signore supremo dell’universo e può agire secondo la Sua divina Volontà. La creazione, il sostegno e la dissoluzione dell’universo sono tutti espressione del Suo Volere. Tuttavia, qualunque cosa Egli compia, è per il bene esclusivo del mondo. Ad esempio, è impossibile trovare un luogo o un momento in cui non vi sia aria. Sebbene l’aria non sia visibile, è possibile sperimentarla. Tutto ciò che accade in questo mondo, anche il più piccolo evento, dipende dalla Sua Volontà. Ad esempio, un’azione particolare di Dio può procurarvi disagio o sconforto. Questa è l’esperienza a livello individuale. Ma nella creazione divina la sofferenza non esiste.
Solo per il bene dell’umanità
Qualunque cosa Dio faccia è per il bene dell’umanità. Alcuni si sentono avviliti e si lamentano perché Dio ha inflitto loro sofferenze e dispiaceri. Ma tutto ciò è qualcosa che ci procuriamo da noi. Dio non fa discriminazioni e non causa dolore a nessuno. Pene e afflizioni sono solo vostri sentimenti. Tutto, nella creazione divina, ha lo scopo di conferire felicità e beneficio agli esseri viventi.
Vado sottolineando ripetutamente che, nella sofferenza come nella gioia, dovete pensare sempre che ciò che accade è per il vostro bene. Dovete sviluppare la ferma convinzione che qualsiasi cosa Dio faccia è per il vostro bene e non per mettervi nei guai. Incapace di comprendere questa verità, l’uomo sperimenta ogni sorta di difficoltà e sofferenze. Non è questo il giusto atteggiamento. Occorre sforzarsi di riconoscere la verità che si cela dietro la creazione di Dio.
Nel mondo, esiste una varietà infinita di persone con sentimenti differenti. Molti tentano di affinare il loro intelletto, ma ben pochi cercano di coltivare qualità nobili. Se non si coltivano tali nobili qualità, a che serve la sola intelligenza? Tutti gli antichi rishi (saggi) hanno esortato la gente a coltivare qualità nobili. È un grave errore considerarsi particolarmente intelligenti e ben istruititi per il solo fatto di aver conseguito prestigiosi titoli di studio! La sola intelligenza e l’acquisizione di titoli di studio non significano niente. Assieme all’istruzione e all’intelligenza, si devono coltivare qualità nobili. L’intelligenza, se non accompagnata da qualità nobili, è indesiderabile.
I veri occhi dell’uomo
Oggi è il primo giorno delle celebrazioni di Navarâtrî , che si protraggono per nove giorni. Tutte le festività religiose hanno lo scopo di rammentare al genere umano che dovrebbe coltivare nobili qualità impegnandosi in attività benefiche a favore di se stessi e della società. Qualsiasi attività intraprendiamo, dobbiamo analizzare noi stessi, per determinare se le nostre intenzioni e le nostre decisioni sono buone e se, nell’intraprenderle, potremo sviluppare nobili qualità.
A causa dell’effetto del Kali Yuga , l’uomo ha potuto sviluppare l’intelligenza in diversi settori grazie a un coscienzioso sforzo, ma non sta facendo il minimo tentativo di coltivare qualità nobili! Egli ha perso fiducia in se stesso. Pur essendo capace, con la sua intelligenza, di occupare alte posizioni nella vita mondana, la mancanza di nobili qualità rende tutto inutile. Per l’uomo, quindi, la necessità del momento consiste nell’approfondire la propria fede. La fede è paragonabile ai due occhi di un uomo. Senza di essa, l’uomo è cieco. Solo se ha fiducia in se stesso, egli può averla anche in Dio. Alcuni dichiarano: “Non ho fede in Dio!” Questa è un’affermazione priva di senso. Infatti, se non hanno fede in Dio, in chi altri possono averla? È solo quando si sviluppa la fede in Dio che si può averla in qualsiasi altra cosa.
Quindi, in primo luogo, si deve sviluppare la fede in Dio: se si ha fede in Dio, qualsiasi impresa sarà coronata da successo. Chi ha fede in Dio, sarà capace di aver fiducia in tutti gli individui. Infatti, una tale persona svilupperà la ferma convinzione che Dio è immanente in ogni essere vivente. Le Upanishad dichiarano: “L’universo intero è permeato del Divino.” E anche: “Dio è l’Abitante di tutti gli esseri.” Dio è immanente in ogni essere come sentimento di fede. Quindi, il primo e più importante dovere è coltivare la fede in Dio. I Veda , le Upanishad e le altre Scritture sottolineano che questo è il compito dell’uomo.
Oggi, l’uomo ha fede in tutti gli oggetti del mondo materiale. Ad esempio, quando compare una notizia in un giornale che il tal dei tali è deceduto in Russia in determinate circostanze, noi ci crediamo con assoluta certezza. Come abbiamo prestato fede a quella notizia? Chi ce l’ha fornita? Solamente un giornale. Siamo disposti a credere a un giornale, ma siamo incapaci di credere all’esperienza nata dalla verità eterna e dalla sua messa in pratica nella vita ordinaria. Per sviluppare una salda fede nella Verità eterna dobbiamo coltivare qualità nobili. È nostro primario dovere. Così facendo, anche la fede in Dio diverrà più profonda. Purtroppo, oggi mettiamo da parte la nostra fede in Dio e prestiamo ascolto a ciò che dicono gli altri. È per questo che ci incamminiamo sul sentiero sbagliato. Dobbiamo sviluppare, innanzitutto, fiducia in noi stessi: soltanto allora potremo sviluppare fede verso ogni aspetto della creazione di Dio.
Cari studenti! Devoti!
È di somma importanza, oggi, sviluppare fede in Dio. L’uomo sviluppa l’ego, credendo di sapere tutto in questo mondo. In realtà, questo ego è segno di ignoranza. Senza fede in Dio, se si afferma di credere nelle cose del mondo, questa forma di fede è priva di solide fondamenta. Oggi, l’uomo crede in tutte le cose materiali, anche a ciò che non ha mai veduto. Tuttavia, non è pronto a credere a ciò che è proprio davanti ai suoi occhi: la manifestazione del Divino in tanti modi diversi.
Il fuoco è latente nel legno dei rami di un albero, ma si manifesta quando un ramo sfrega contro un altro generando attrito. Chi può negare l’esistenza del fuoco nei rami di un albero? Ma perché l’uomo non sa riconoscere questa verità (la Divinità)? È a causa del suo ego. Proprio come il fuoco scaturito dai rami di un albero incenerisce l’albero stesso, così anche l’ego, nato dall’essere umano, lo distrugge. Pertanto, è necessario che l’uomo sviluppi una salda fede nell’esistenza di Dio, perché senza questa fede l’uomo degenera e diventa un demone.
L’importanza di una fede costante
Studenti! Insegnanti! Responsabili dell’educazione!
Dovreste comprendere il vero significato di istruzione. Essa non consiste nella pura e semplice acquisizione di conoscenze libresche!
Potete forse definire “istruiti” tutti coloro che sanno leggere e scrivere?
Si può chiamare “istruito” un individuo
soltanto perché è in possesso i titoli di studio?
Come potete conseguire la conoscenza eterna se non conoscete il vostro vero Sé?
Dovreste tentare di conoscere la vostra vera identità. Tutta la vostra istruzione sarà totalmente inutile se non sapete chi siete realmente. Quando siete seduti qui, ascoltate i Discorsi con rapita attenzione, ma, una volta che lasciate questo posto, dimenticate tutto e perdete la fede in ciò che avete udito qui. Un essere umano non si comporta in questa maniera. Dovete avere una fede totale negli insegnamenti spirituali, metterli in pratica e sperimentare la beatitudine.
La fede è la qualità principale e più importante che l’uomo possieda per nascita. La prima persona in cui l’uomo ripone la propria fiducia è la madre. Quest’ultima può anche rimproverare o perfino picchiare il figlio, ma ciò non altererà la fede che egli ha verso la propria madre. In ciò consiste la grandezza dell’amore di una madre. L’uomo deve sviluppare tanta fede in Dio quanta ne ha verso la propria madre. Purtroppo, egli ha perso questa fede nel Divino.
Tutti aspirano ad avere la visione diretta di Dio. Chi è Dio? Dov’è? Si può affermare che il sole sia la diretta manifestazione di Dio poiché ci dona la luce e sostiene la nostra vita. Il Dio sole riversa il suo amore su tutti sotto forma di luce. Se non avete fede nella luce dell’amore, la vostra vita sarà dominata dall’oscurità.
La brocca e l’acqua
Una volta, un discepolo chiese al suo maestro: “Dov’è Dio?” Il maestro rispose che era dappertutto e in tutti gli esseri. Il discepolo manifestò il dubbio che Dio potesse trovarsi in tutti gli esseri. Allora il maestro gli disse di portare dieci brocche e di riempirle d’acqua. Il sole si specchiava in tutte le brocche indistintamente. Allo stesso modo Dio è presente in tutti gli esseri. I recipienti possono variare, ma il riflesso del sole è uguale in tutti. Quindi, il sole è Pratyaksha Paramâtma (una manifestazione diretta della Divinità). Senz’acqua, comunque, non può esserci alcun riflesso. Il nostro corpo è paragonabile alla brocca e le nostre vâsanâ (tendenze innate) all’acqua. Se avete pensieri e sentimenti buoni, potete vedere il riflesso della Divinità con chiarezza. Se avete pensieri impuri e cattivi, non potete visualizzare la Divinità. L’errore risiede nei vostri pensieri, non nel riflesso.
Allo stesso modo, voi siete gli unici responsabili della vostra felicità o infelicità. Quindi, innanzitutto, coltivate nobili e sacri sentimenti. Sono solito ripetere che il corpo è una bolla nell’acqua e la mente una scimmia pazza. Perciò, non fate affidamento sul corpo o sulla mente: abbiate una salda fede nel vostro vero Sé! È dal Sé che il corpo e la mente hanno avuto origine.
Pianeti interiori
Studenti!
Se avete fede nel vostro Sé, non sperimenterete difficoltà e dolore. Perciò dovreste almeno fare affidamento sugli insegnamenti degli anziani e seguirli incondizionatamente. Il sole è uno benché appaia distinto nelle diverse parti del mondo. Quando sorge in America, in India tramonta. Gli indiani diranno che il sole tramonta, e gli americani affermeranno che sta sorgendo. Questo non costituisce motivo di disputa. L’orario può variare, ma ambedue i punti di vista sono corretti!
Una parte della celebrazione del Navarâtrî, prevede che si adorino diverse forme della Divinità. Sviluppate sentimenti sacri e sperimentate la Divinità. Qual è il significato simbolico del Navarâtrî? Le nove (nava) notti (râtrî) rappresentano i nove pianeti; ciascun pianeta ha il proprio significato. Tuttavia, questi pianeti non sono fuori, ma all’interno. Se avete sentimenti impuri ed empi, il risultato (delle vostre azioni) sarà conforme ad essi. Voi siete i responsabili del bene e del male che pensate e sperimentate. Essi non sono prodotti del mondo esterno: sono la reazione, il riflesso e la risonanza del vostro stato interiore. L’uomo fronteggia le vicissitudini della vita ed è condizionato da questi tre (reazione, riflesso e risonanza). Tuttavia, ne ha perso la consapevolezza e quindi cerca altre soluzioni ai propri problemi.
Egli pensa di essere molto intelligente, ma non si tratta di vera intelligenza. Manca di fede nella Divinità. Questa è la causa reale della sua sofferenza. Dio è uno. Anche gli esseri umani sono una cosa sola, sebbene âkâra (le forme) e âcharana (i comportamenti) possano variare. È a causa di questa ristrettezza di vedute, che l’uomo non riesce a comprendere tale unità.
Se mangiate un mango, il vostro rutto non saprà di cetriolo. Similmente, tutto ciò che sperimentate è la conseguenza dei vostri stessi pensieri e sentimenti. Nessuna forza esterna ne è responsabile. Non lasciatevi fuorviare dalle influenze esterne. Seguite i sentimenti sacri che hanno origine nel vostro cuore. La celebrazione del Navarâtrî simboleggia le nove forme di energia. Ciò che dobbiamo coltivare durante Navarâtrî è il sentimento di unità. Sebbene vi siano nove forme di energia, la verità che sta alla base di tutte è la stessa. Questo è il principio dell’Âtma. Esso è onnipervadente. È presente non solo negli esseri umani, ma in tutti gli esseri viventi.
Con l’ombra sotto i piedi
Se camminate verso ovest quando il sole sta sorgendo all’est, la vostra ombra si muoverà davanti a voi, molto più grande della vostra forma. Mentre il sole gradualmente si alza, la vostra ombra si fa più piccola. A mezzogiorno, quando il sole è proprio sopra la vostra testa, l’ombra sarà sotto i vostri piedi. Similmente, quando svilupperete l’equanimità, il vostro ego sarà soggiogato così come l’ombra sotto i vostri piedi. Innanzitutto, dovete rinunciare all’ego se volete comprendere l’unità dell’ Âtma .
Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti
Il Dio che i saggi chiamano con diversi nomi è Uno!
Ekam eva advitîyam brahma
Dio è l’Uno indiviso!
L’illusorietà del molteplice
Soltanto l’unità esiste: la molteplicità è soltanto immaginazione. Il difetto risiede nel vostro modo di vedere, non nella creazione. Dobbiamo sforzarci di comprendere il principio di unità. Per prima cosa sviluppate la fede in voi stessi. Vedete negli altri solo ciò che è buono. Se in essi vedete il male, quello è un riflesso dei vostri sentimenti. Sviluppate âtmâbhimâna (amore per il Sé) e âtmashakti (forza di volontà). Esercitate il potere di autocontrollo. Solo per mezzo dell’autocontrollo potrete ottenere soddisfazione. Visualizzate l’unità nella molteplicità.
Un solo cuore, un solo Spirito
Incarnazioni dell’Amore!
Voi siete Ekâtma Svarûpa (Incarnazioni dell’unico Principio Atmico). Avete un cuore solo, non due. Se aveste due cuori, dovreste essere ricoverati all’ospedale. Similmente, c’è un solo Spirito: questa è la Verità suprema. Sviluppate, dunque, il sentimento di unità. Se seguite il sentiero della verità, troverete la manifestazione della verità ovunque. Il Principio d’Amore è unico in voi, ma voi lo frammentate in diversi modi. Pensate che ci siano diverse forme d’amore, ma è solo una vostra immaginazione. Compite uno sforzo per comprendere il Principio della Spiritualità. Abbiate la ferma convinzione che siete Incarnazioni dell’ Âtma e che non c’è una seconda entità a questo mondo. Tutti i tipi di parentele, come quello di madre, di moglie, di figlio ecc., sono vostre creazioni. Sono rapporti solo temporanei, non la realtà. Non dovreste farvi illudere da questo tipo di relazioni. La vostra vera “nazionalità”, quella in cui dovreste confidare davvero, si chiama “ Âtma ”! Non credete nel mondo! Credete in voi stessi! Sappiate che Dio è onnipervadente.
Sarvatah pâni pâdam
tat sarvatokshi shiro mukham
sarvatah shrutimalloke
sarvam âvritya tishthati
Dio pervade l’intero universo
con le Sue migliaia di mani,
piedi, occhi, teste, bocche e orecchie.
Tuttavia, voi percepite la dualità a causa della vostra errata identificazione e a causa della vostra illusione. Incarnazioni dell’Amore!
L’amore è in voi; non c’è bisogno di prenderlo dall’esterno. L’amore terreno si basa sulle relazioni fisiche. Chiunque amiate, amate il vostro riflesso: è un errore credere di amare qualcun altro. Voi indicate qualcuno e dite: “Questo è un mio amico.” In realtà, però, Dio è l’unico vostro amico. Egli non vi tradirà mai. Talvolta, potreste diffidare del vostro vero Amico, ma Egli non dubiterà mai di voi né mai vi abbandonerà. I vostri sentimenti mutano con il passare del tempo e secondo le circostanze, ma Dio non muta. Egli ha un unico sentimento: quello di unità. Se considerate Dio come il vostro vero Amico, tutti vi saranno amici. A dire il vero, voi non avete nemici. Non esistete nient’altro che voi a questo mondo. Se non esiste una seconda persona, come può esservi un nemico? Tutti sono come nuvole di passaggio; siete voi che pensate che siano permanenti e confidate perciò in loro. Di conseguenza, siete incapaci di aver fede in Dio che è puro e privo di ego. State dimenticando l’Amore divino, inebriati come siete dal forte vino dell’amore terreno.
Incarnazioni dell’Amore!
Se volete conoscere Dio, imbevetevi del principio di Unità. Quando avrete il sentimento di unità, potrete vedere la manifestazione diretta del Signore. I saggi del tempo dei Veda adoravano il sole come diretta manifestazione di Dio, com’è descritto nel Gâyatrî Mantra. Dio sia per voi madre, padre, amico e anche tutto il resto.
Tvameva matascha pitâ tvameva
tvameva bandhuscha sakha tvameva
tvameva vidyâ dravinam tvameva
tvameva sarvam mama deva deva.
Signore, Tu sei mia madre, mio padre, mio parente,
mio amico, la saggezza e la ricchezza.
Tu sei il mio tutto, il mio Dio, il mio unico Dio.
L’unico rifugio
Purtroppo, la gente ha dimenticato Dio e brama soltanto i piaceri effimeri. Nulla è eterno in questo mondo: tutte le relazioni terrene sono temporanee. La vostra stessa vita è temporanea. Stando così le cose, come potete considerare qualcuno vostro amico permanente? C’è un solo amico permanente: Dio. Se volete sperimentare il vero Amore, abbiate piena fede in Dio. L’amore di Dio è stabile: non diminuisce mai. Potete subire ogni sorta di sofferenze: eppure voi appartenete a Dio. Voi siete Suoi ed Egli è vostro. Nessuna terza persona può interporsi fra voi e Dio. Soltanto a causa della vostra illusione ritenete che vi sia una terza persona. Dite: “Questo è il mio compagno di classe… Questo è il mio compagno di squadra.” Nessuno di questi, però, può venirvi in aiuto. Siete voi a dover badare a voi stessi. Dovreste aver fede in voi stessi. Solo così potete comprendere la Verità.
Incarnazioni dell’Amore!
Non dimenticate mai l’Amore. L’Amore è la forma di Dio. L’Amore è Dio. Vivete nell’Amore! Soltanto allora potrete comprendere la Realtà. Non state a sentire ciò che dicono gli altri: seguite la vostra coscienza. Non perdete mai la fede in Dio in alcuna circostanza.
A volte, anche i vostri genitori potrebbero cercare di dissuadervi dall’intraprendere il sentiero che conduce a Dio. Rispondete loro che per voi Dio è tutto! Egli è il vostro vero Amico.
Voi amate vostra madre perché è colei che vi ha dato la nascita e vi ha allevati. Considerate qualcuno il vostro maestro perché da lui avete appreso delle lezioni. Considerate in modi diversi vostra madre, vostro padre, il vostro insegnante ecc., in base ai rapporti (con loro) e all’esperienza. In verità, tutte queste relazioni vanno e vengono come scene di un film in uno schermo cinematografico. Non fatevi illudere dalle immagini che appaiono sullo schermo. Abbiate l’immagine di Dio impressa nel cuore. Sviluppate la ferma convinzione che Egli è l’unico rifugio e consideratelo tale. Solo così potrete avere la visione di Dio.
Stamani è venuta da Me una signora russa. Nel corso della conversazione Mi ha detto: “Swami, ho un amico.” Quando le ho chiesto chi fosse, ha preso il portafoglio e Mi ha mostrato una piccola fotografia. Allora le ho risposto: “Madre, è tuo marito, non tuo amico! Non considerare il marito un amico, né un amico come tuo marito!” Mi ha risposto: “Swami, è quello che ho fatto tutti questi anni. È un errore?” Ho ribattuto: “Sì, è un errore; è senz’altro un errore!” Poi le ho chiesto quando lo avesse incontrato la prima volta. Ha risposto di conoscerlo da tre anni. Io le ho detto: “Questo genere di relazione è temporaneo. Soltanto Dio è il tuo vero Amico. Tu puoi dimenticarLo, ma Egli non si dimenticherà mai di te. Sarà con te anche dopo la tua morte. Perciò, considera Dio come il vero Amico. Alla fine, diventerai una cosa sola con Lui!”
Imparare a vedere e sperimentare Dio
Incarnazioni dell’Amore!
Molti in questo mondo non comprendono che cosa sia la vera spiritualità e quindi dimenticano la Realtà. Solo Dio è il vostro vero Amico: questa è la realtà. Egli è madre, padre, maestro ecc. Sviluppate questa ferma convinzione: allora Dio si prenderà sempre cura di voi.
Se coltiverete il sentimento di unità, in voi si manifesteranno tutte le qualità divine. Diverrete un esempio per il mondo. Sarete liberi da sofferenze. Non subirete né morte né punizioni. Realizzerete la vostra vera identità.
Se qualcuno vi domandasse chi siete, rispondete con ferma convinzione: “Io sono Io!” Non identificatevi mai con il corpo. Chi comprende questa Verità è veramente benedetto. Parlerò di questo argomento nei prossimi giorni. I guru del mondo cambiano col passare del tempo. Solo Dio è immutabile e solo Lui è il vostro vero Guru. Abbiate totale fede in Dio: sviluppatela giorno per giorno. Soltanto allora potrete esser definiti veri mânava (esseri umani).
Daivam mânusha rûpena
Dio si incarna in forma umana.
Quindi, consideratevi divini. Affermate in piena convinzione: “Io sono Io!” Se vivete con un sentimento così sacro, la Divinità sicuramente si manifesterà in voi. Non abbiate mai l’erronea impressione che Dio sia da qualche altra parte. Egli è sempre in voi. Il vostro riflesso è il riflesso di Dio. La vostra reazione è la Sua reazione. Tutto in natura è fondamentalmente divino. È Dio che vi fa giocare il vostro ruolo in questa recita cosmica. È Lui che vi fa cantare, danzare ecc. Egli è il Regista Cosmico. Con qualunque nome Lo chiamiate, Dio è solo Uno. Incarnazioni dell’Amore,
se volete raggiungere Dio, sviluppate il sentimento di unità: allora potrete certamente vederLo e sperimentarLo ovunque.
(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Prema Mudita Manase Kaho…”).
Prashânti Nilayam, 17 Ottobre 2004
Sai Kulwant Hall
Festività di Dasara
(Traduzione tratta dal testo inglese pubblicato sul sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam)