11 Aprile 2004 – La Verità, sempre e ovunque

11 Aprile 2004

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

La Verità, sempre e ovunque

“Il fulgido Signore che risplende in ogni atomo e
pervade l’intero universo vi proteggerà sempre.
Egli è l’Onnipotente Signore di Parthi
che vi concede devozione e vi aiuta in ogni vostro sforzo.
Che altro si può comunicare a quest’assemblea di nobili anime? ”

Incarnazioni dell’Amore Divino!
Dio non ha bisogno di alcun aiuto o sostegno: volontariamente si prende cura di tutto ed elargisce la Sua Grazia a tutti.

L’umanità non può esistere senza la Divinità

Devoti!
Non pensate che Dio sia confinato in un luogo particolare e che voi dobbiate cercarLo. Cercare Dio, che è ovunque in ogni momento, è segno d’ignoranza. Innanzitutto dovete indagare e comprendere chi è Dio. Egli è Colui che pervade ogni molecola e ogni atomo della creazione ( prakriti ), la quale è la Sua diretta manifestazione. Non c’è nulla che Dio non possa compiere. Egli vede tutto, sempre. Voi non sapete riconoscere il Divino Potere di Dio nella natura; perciò ritenete erroneamente che Egli non risponda alle vostre preghiere e non accorra in vostro soccorso. La devozione e la grazia divina sono interdipendenti e in correlazione fra loro. Tuttavia, a causa dell’illusione ( mâyâ ), l’uomo non è in grado di capire il Potere di Dio. Qualsiasi cosa Egli faccia è per il bene del mondo, e neppure il Suo più piccolo atto è privo di scopo; ma l’uomo resta confuso perché non sa comprendere il significato recondito delle azioni di Dio. La terra ruota attorno al suo asse a una velocità di mille miglia l’ora, determinando così il giorno e la notte. Il sorgere e il tramontare del sole, come pure il crescere e il calare della luna, favoriscono e promuovono tutte le attività sulla terra. Non solo: la terra gira intorno al sole a una velocità di 66.000 miglia l’ora, dando origine alle varie stagioni, le quali sono di beneficio all’uomo in svariati modi. La formazione di nubi e la caduta della pioggia lo aiutano a coltivare i prodotti per il suo nutrimento. In tal modo la terra fornisce cibo e sostentamento a tutti gli esseri. Può un essere umano o un governo realizzare opere così immense? No, no! L’uomo, non comprendendo che questi benèfici interventi di Dio sono di una grandezza straordinaria, spreca la sua vita nell’illusione e nel dubbio. Se effettuaste delle ricerche approfondite, scoprireste che il Potere Divino è all’opera ogni istante. Ogni kana (atomo), ogni kshana (millesimo di secondo) e ogni yuga (era cosmica) sono governati dalla Volontà Divina. Dio è ovunque ed è manifesto nella forma della natura. Incapace di realizzare tale Verità, l’uomo dubita dell’esistenza di Dio. Tutto è sorretto e sostenuto da Dio. Mânavatvam (l’umanità) non potrebbe esistere senza Daivatvam (il Principio Divino). La vostra vita sarà santificata quando capirete questa Verità.

Offrite a Dio ogni vostra azione

Dio non spreca neanche un solo istante. Per la totalità del Suo tempo, Egli è impegnato in opere che promuovono il bene di tutti; in ogni momento è l’unico rifugio di tutti, e niente è impossibile a Lui che pervade e compenetra tutti i piani: quello terrestre, quello celeste e quello cosmico. Ogni secondo della vita dipende dalla Volontà Divina, ogni singolo respiro è governato da Dio; senza la Sua Volontà non sarebbe possibile neppure un solo respiro. La gente, incapace di riconoscere tale Divinità onnipresente e onnipotente, spreca il tempo in futili dispute circa la Sua esistenza e, per mancanza di fede nel Dio onnipotente, non gode neppure di un briciolo di gioia. Una volta Arjuna chiese al Signore Krishna: “Swami! Per quale motivo sei sempre impegnato nell’azione?”
Krishna rispose: “Arjuna! Io compio karma (l’azione) per mostrare a tutti un ideale da emulare. Se eseguo l’azione, la gente seguirà il Mio esempio; l’intero universo si arresterebbe se Io non agissi. Il valore dell’azione è indescrivibile”.

Na me pârthâsti kartavyam trishu lokeshu
kimchana nânavâptam avâptavyam
varta eva cha karmani
Non c’è nulla nei tre mondi,
o figlio di Pârtha (Arjuna),
che Io debba compiere,
né alcuna cosa non raggiunta
che Io debba raggiungere.
Eppure, sono costantemente immerso nell’azione.
(B.G. 3.22)

Io non opero per Mio interesse, e non traggo alcun vantaggio dalle azioni compiute. Non c’è nulla che Io abbia bisogno di ottenere da tali azioni. Qualsiasi cosa faccia è per il bene del mondo; voi dovete capire questo, e sforzarvi di emulare il Mio esempio. Dio vi insegna ogni cosa, non solo con i precetti, ma con la pratica. È solo mediante un’adeguata ricerca che riuscirete a capire questa verità. Dovete quindi indagare con onestà e fede salda. Se non avete fede, non capirete niente, per quanto lunga possa essere la ricerca. Ogni Mio passo ha uno scopo, un proposito preciso. Ogni Mia azione rispecchia un certo aspetto del Dharma ; nulla può accadere nel mondo se non per Mia Volontà; ma voi siete incapaci di comprendere il Mio Volere e il Dharma . Dio si è incarnato non per proprio interesse, ma per il bene di tutti gli esseri. Dio è la Realtà, e il mondo ne è il riflesso. È quindi naturale che il riflesso segua la Realtà. Qualsiasi cosa Dio faccia è per il vostro bene. Analogamente, qualsiasi cosa voi facciate deve essere per compiacerLo.

La moralità attira la Grazia Divina

Voi potete proclamare pubblicamente che tutte le vostre azioni sono intese a compiacere Dio, ma ciò non significa che Egli sia realmente contento di voi. Dio sarà soddisfatto soltanto quando coltiverete il timore del peccato, l’amore per Dio e la moralità nella società. Se non avete moralità, non potete essere definiti esseri umani nel vero senso del termine. La moralità è la caratteristica distintiva di un essere umano. Il vero genere umano è quello che osserva strettamente la moralità. Sviluppate, innanzitutto, Amore per Dio. L’Amore per Dio farà sorgere il timore del peccato, che, a sua volta, svilupperà la moralità nella società. Pertanto, l’Amore per Dio è la base su cui poggia l’intera struttura della vita umana. L’umanità potrà progredire solo quando ci sarà moralità nella società; l’uomo moderno, però, non ha una chiara comprensione del termine ‘moralità’. Persino gli uccelli e le bestie seguono il codice di condotta loro prescritto, mentre l’uomo non segue le regole morali. Se solo osservasse la moralità, Dio gli elargirebbe sicuramente la Sua Grazia. La moralità non è qualcosa che dovete imporre a voi stessi: è la vostra stessa natura. Come prima cosa dovete, dunque, sviluppare la moralità; solo allora la Divinità sboccerà in voi. Il mondo intero sarà prospero e l’uomo potrà condurre una vita felice attenendosi alle regoli morali. Ovunque siate, qualsiasi cosa facciate, considerate la moralità come le fondamenta della vostra stessa vita. Di fatto, la vostra vera reputazione è la moralità stessa: con essa potrete conseguire la grazia di Dio.

‘Verità’ è l’autentico Nome di Dio

Che cos’è il culto, l’adorazione? Non è offrire semplicemente dei fiori a Dio e compiere qualche rituale, ma è l’implicita obbedienza ai Comandi Divini e la stretta osservanza delle regole morali nella vita quotidiana. Questa può essere definita ‘vera adorazione di Dio’. Oggi molti pregano Dio e cantano la Sua gloria, ma a Lui non serve nulla di tutto ciò. Voi pregate Dio soltanto per vostro piacere, non per amor Suo. Intraprendete varie pratiche spirituali, come la ripetizione del Nome, le austerità, lo yoga, ecc. solo per vostra soddisfazione. Di fatto, non serve che facciate tutto ciò per adorare Dio: basta che adempiate il vostro dovere in modo appropriato. Allora Dio vi donerà sicuramente il Suo Amore e vi conferirà la Sua grazia. Se, invece, non fate il vostro dovere con serietà, come potete aspettarvi di beneficiare dell’Amore di Dio? Egli pensa al vostro benessere in ogni momento. Dov’è Dio? È ovunque. In qualsiasi luogo siate, là vi sarà Dio.

Sarvatah pâni pâdam tat sarvatokshi shiro mukham
sarvatah shrutimalloke sarvam âvritya tishthati
Con mani, piedi, occhi, testa, bocca e orecchie
che pervadono ogni cosa,
Egli permea l’intero Universo.

È pura ignoranza pensare che Dio sia confinato in un luogo particolare. Come ha detto Mukundan (l’oratore che ha parlato prima di Swami – N.d.T.): “La Verità è Dio, Dio è Verità”. Dobbiamo perciò proteggere, difendere la Verità.

Satyam vâda, dharmam chara
Dite la verità, comportatevi rettamente.

La Verità e la Rettitudine sono i due principali pilastri su cui poggia l’intero universo. Se proteggiamo la Verità e la Rettitudine, esse a loro volta ci proteggeranno ovunque. La Verità è la sorgente di ogni felicità; se non vi attenete alla Verità, come potete aspettarvi di avere felicità? La Verità è il principio fondamentale della vita. Tuttavia, oggi i pensieri, le parole e le azioni dell’uomo sono macchiati di falsità e iniquità. Ecco perché egli non può avere felicità nella vita. La cultura di Bhârat (l’India) insegna:

Satyam bruyât priyam bruyât
na bruyât satyamapriyam
Dite la Verità, ma ditela gentilmente.
Non dite verità sgradevoli o che causino dolore.

Dio protegge coloro che proteggono Satya e Dharma (la Verità e la Rettitudine). In questo mondo non c’è niente di più grande della Verità. Essa pervade l’universo intero. La gente, invece, ignorando tale principio, che tutto pervade, sopprime la Verità e si abbandona alla falsità. È per questo motivo che l’iniquità e l’ingiustizia dilagano nel mondo.

Incarnazioni del Divino Amore!
La Verità è la vostra stessa vita. Non c’è altro Dio al di fuori della Verità. Solo la Verità vi proteggerà sempre. Sin dai tempi antichi, la cultura di Bhârat ha fatto rilevare la necessità di osservare la Verità e la Rettitudine. Sono lieto che i devoti del Kerala vivano in modo ideale coltivando amore per Dio, timore del peccato e moralità nella società. Se avrete amore per Dio, potrete ottenere tutto; se nella vostra vita mettete in pratica Satya e Dharma, ogni momento sarà colmo di felicità. Chi non riesce a ottenere gioia permanente deve venire da Me, e Io gli mostrerò la via che conduce alla felicità. Se voi promuovete la Verità e la Rettitudine, Dio sarà sempre con voi per proteggervi. Che cos’è la Verità?

Trikâla badhyam satyam
La Verità rimane immutata nei tre tempi:
passato, presente e futuro.

Ciò che subisce mutamenti a causa del passare del tempo non può essere definito Verità. Purtroppo oggi i ragazzi non vengono educati alla consapevolezza del reale significato di ‘Verità’ e ‘Rettitudine’. I bambini piccoli non comprendono il corretto significato di ‘Verità’. Non basta insegnar loro a praticare la verità nelle parole e nella condotta; dovete insegnar loro che la Verità è Dio e che solo la Verità li proteggerà. Se non Ne trasmettete il corretto significato e l’importanza, come potete aspettarvi che essi La seguano ? La nostra intera vita si basa su Verità e Rettitudine; non c’è Dharma senza Satya.

Satyannâsti paro dharmah
Non c’è Dharma più grande che seguire la Verità.

La Verità è la radice, la Rettitudine i rami e i ramoscelli, la felicità il frutto dell’albero della vita. Pertanto, vivete tenendo la Verità e la Rettitudine come base di tutte le vostre azioni. Molti compiono rituali d’adorazione con gran sfoggio e sfarzo. Tale loro ignoranza Mi fa ridere: queste non sono discipline spirituali vere. Come possono simili sâdhanâ (pratiche spirituali) portare a sâkshâtkâra (la visione di Dio)? Praticate invece la Verità e la Rettitudine. Senza di queste, tutto ciò che fate è puro esibizionismo. La Verità è immutabile ed eterna, trascende il tempo, lo spazio e ogni circostanza. Essa deve essere la base di tutte le vostre azioni. Se le vostre attività non si fondano sulla Verità, sono solo artificiali. La Verità nasce dal vostro cuore e deve essere praticata. Dovete pregare Dio con purezza di pensiero, parola e azione. Non abbandonate mai la Verità in nessuna circostanza e per nessun motivo. Solo così Essa vi proteggerà.

“Verità” è l’autentico Nome di Dio

Che cos’è il culto, l’adorazione? Non è offrire semplicemente dei fiori a Dio e compiere qualche rituale, ma è l’implicita obbedienza ai Comandi Divini e la stretta osservanza delle regole morali nella vita quotidiana. Questa può essere definita ‘vera adorazione di Dio’. Oggi molti pregano Dio e cantano la Sua gloria, ma a Lui non serve nulla di tutto ciò. Voi pregate Dio soltanto per vostro piacere, non per amor Suo. Intraprendete varie pratiche spirituali, come la ripetizione del Nome, le austerità, lo yoga, ecc. solo per vostra soddisfazione. Di fatto, non serve che facciate tutto ciò per adorare Dio: basta che adempiate il vostro dovere in modo appropriato. Allora Dio vi donerà sicuramente il Suo Amore e vi conferirà la Sua grazia. Se, invece, non fate il vostro dovere con serietà, come potete aspettarvi di beneficiare dell’Amore di Dio? Egli pensa al vostro benessere in ogni momento. Dov’è Dio? È ovunque. In qualsiasi luogo siate, là vi sarà Dio.

La coscienza di essere il corpo è causa dell’illusione

Incarnazioni dell’Amore Divino!
Non serve attenersi alla Verità e alla Rettitudine, se in voi sono presenti atteggiamenti negativi: è come costruire castelli in aria! Qualsiasi azione fatta con un atteggiamento negativo è destinato a dare risultati negativi; sviluppate, perciò, atteggiamenti positivi e riempite d’amore la vostra vita. L’uomo ha compiuto grandi opere, ma a che servono se non è in grado di comprendere l’importanza di Satya e Dharma ? Nessuno è superiore all’uomo. Nell’umanità c’è la Divinità; ma, a causa dell’influenza di mâyâ (l’illusione), l’uomo non sa realizzare la sua innata Divinità. Egli deve esercitare ogni sforzo per riconoscerLa, perché solo la Divinità può redimere l’umanità. Ma invece di realizzare la sua innata Divinità, l’uomo si invischia nella mondanità. Che esperienza occorre fare, oggi? La Divinità, la Divinità, soltanto la Divinità. Essa è eterna e sarà sempre con voi ovunque andiate. Non dovete mai dimenticarvi di quest’Energia positiva, neppure per un istante. Eliminate i sentimenti negativi e sviluppate fede in questo Potere positivo che è la Divinità. Essa è presente in voi sotto forma di coscienza che vi guida e vi protegge. Se prendete una strada sbagliata, la vostra coscienza vi metterà immediatamente in guardia e vi mostrerà la retta via. Sarà però impossibile fare esperienza della Divinità se ignorate i dettami della vostra coscienza. Tutto quello che vedete è Dio e nient’altro. Supponiamo che indichiate un individuo e diciate: “Io lo vedo come un’altra persona. Com’è possibile che sia Dio?” Da dove proviene quell’uomo? Egli è emerso da Dio. Tutto, ogni cosa è Dio. Come potete avere la visione di Dio se vedete la molteplicità nell’unità? In questo mondo, ovunque volgiate lo sguardo, c’è unità e soltanto unità. La Verità è una, non due. Pertanto, Dio, che è l’Incarnazione della Verità, è Uno soltanto.

Ekam sat viprâ bahudhâ vadanti
La Verità è una, ma i saggi la indicano con molti nomi.

Potete chiamarLo con qualsiasi nome e adorarLo con qualunque forma, ma ricordatevi sempre che c’è un unico Dio. Potete chiamarLo Allah, Gesù, Râma o Krishna, ma Egli è Uno. Una volta capito tale principio di unità, se vi radicherete in esso, certamente conseguirete la Divinità. Dite sempre la Verità, che è il vero nome di Dio. Se volete pregare Dio, basta che diciate:

Satyasvarûpâya namah
M’inchino con reverenza alla Personificazione della Verità.

Tutti gli altri nomi sono solo dei duplicati. La Verità è Dio. Tale Verità risiede nel vostro cuore; realizzandola, potrete conseguire la meta ultima della vita. È possibile realizzare questa Verità in un istante. Lo stesso Principio Divino è presente in tutti: nella madre, nel padre, nel figlio, ecc., ma voi ve ne siete dimenticati. Voi pensate che Dio appaia solo in una forma specifica, ma di fatto Dio non ha alcuna forma specifica. Ovunque guardiate, Egli è là. Tutti sono Sue Forme. Comportatevi seguendo questo sacro sentimento: questa è vera devozione. Abbandonate l’attaccamento al corpo. Chiunque incontriate nella vita, che sia giovane o vecchio, consideratelo come l’incarnazione di Dio. Se sviluppate un tale sacro sentimento, la vostra devozione diverrà salda e costante. Se non abbandonate l’attaccamento al corpo e la vostra mente continua a oscillare, finirete nella confusione più totale. La coscienza di essere il corpo è la causa dell’illusione; perciò, liberatevi della coscienza corporea e sviluppate la coscienza divina. Non lasciatevi portar via dal mondo illusorio; sviluppate l’Amore per Dio. Allora, gradualmente, sarete in grado di superare la coscienza corporea e la vostra devozione diverrà forte e salda. Per quale motivo le persone non possiedono una devozione costante? Perché non contemplano un Nome e una Forma di Dio. La vostra devozione diventa stabile allorché, nel vostro cuore, collocate un solo Nome e una sola Forma.
Quando fate lakshârchana, ripetete molti Nomi come Keshavâya namah , Mâdhavâya namah , Nârâyanâya namah . (Con reverenza m’inchino al Signore Keshava, al Signore Mâdhava, al Signore Nârâyana.). Potete cantare un numero infinito di Nomi, ma state adorando un unico Dio. Dovete pregare Dio tenendo ben saldo nel cuore questo principio di unità.

Ovunque guardiate, c’è solo Dio.
Non dubitate mai che Dio sia qui e non là.
In qualsiasi luogo Lo cerchiate, Egli è là.

Se contemplate il Sé costantemente, vedrete la Divinità ovunque. Fate quindi ogni sforzo possibile per riconoscere l’unità, realizzatela e diventate una cosa sola con essa. Se volete realizzare la Divinità, è sufficiente che vi atteniate al Principio di Verità. La Verità ha un nome e una forma: rimanete saldamente aggrappati ad essa, seguitela senza altro pensiero; solo così la Divinità vi sarà rivelata.

Tutto è Manifestazione di Dio

Non lasciatevi ingannare dai nomi e dalle forme. I giovani d’oggi non hanno una mente stabile perché si lasciano trascinare dai nomi e dalle forme. Abbiate una fede ferma nel fatto che Dio è Uno, la Verità è Una. Considerate Dio come il vostro solo e unico rifugio; allora ovunque andrete e qualsiasi cosa guarderete, là troverete la Sua manifestazione. Ovunque volgiate lo sguardo, Egli è là; non è confinato in un posto soltanto. Egli è ovunque. Che cosa accadde al malvagio Kamsa che seguì il sentiero di pravritt i (la via rivolta al mondo materiale)? Ogni volta che Kamsa pronunciava il Nome ‘Krishna’, Egli era lì; ma Kamsa pensava che fosse una semplice illusione, e non riuscì a comprendere la Divinità di Krishna a causa del suo attaccamento al corpo. Potrete avere la visione del Divino solo sviluppando Âtmâbhimâna (l’attaccamento e amore per il Sé). L’ Âtma è uno e uno soltanto. Considerate, ad esempio, queste tre parole: Dehâtma (la coscienza di essere il corpo), Jîvâtma (il Sé individuale racchiuso nel corpo umano) e Paramâtma (il Sé Universale). La parola Âtma è comune a tutti e tre. Dovete contemplare sempre il Sé e avere una salda fede nel fatto che l’ Âtma è Dio stesso. L’ Âtma è sempre con voi, in voi, attorno a voi, sopra e sotto di voi. Oltre all’ Âtma , non esiste nessun’altra entità in questo mondo.

Incarnazioni del Divino Amore!
Non sprecate tempo! Voi sprecate non solo kâlam (il tempo), ma anche kâyam (il corpo). Anche se eseguite delle pratiche spirituali, non siete in grado di superare l’illusione del mondo. Dovete considerare tutto quello che vedete come la manifestazione di Dio. Persino una zanzara è una forma di Dio. Anche una formica è una forma di Dio. Ecco perché il santo Tyâgarâja cantava così:

“O Râma! Tu pervadi ogni cosa,
dalla formica a Brahmâ.
Tu sei in Shiva e in Keshava.
Ti prego, vieni in mio soccorso”.

La Divinità è presente persino in una formica. Sapete bene che, se una formica vi morde, vi fa male. Non solo: le formiche sanno costruire grandi formicai che diventano poi le dimore dei serpenti. Se non fosse per la presenza interiore della Divinità, come potrebbe un piccolo insetto come la formica essere dotato di una tale forza? La Divinità compenetra ogni cosa, dal microcosmo al macrocosmo. Non ignorate il microcosmo, poiché il Divino pervade tutto. I giovani d’oggi non capiscono la Divinità a causa dell’età. Quando si è giovani, il sangue è caldo e la mente instabile. Com’è possibile capire la Divinità con una mente instabile e oscillante? Come prima cosa, tenete la mente ferma: solo allora potrete realizzare la Divinità. La Verità è il miglior amico dell’Amore, e la Rettitudine è in relazione sia con la Verità sia con l’Amore. Termini come Verità, Amore e Rettitudine possono variare, ma il Principio Fondamentale della Divinità presente in essi è uno e il medesimo. Incarnazioni del Divino Amore! Oggi tremila giovani sono arrivati dal Kerala per l’immenso amore che hanno per Swami. Giorno dopo giorno sviluppate amore, e consideratelo come Dio. Solo l’amore verrà in vostro soccorso nei momenti di bisogno.
Mentre Surdas, un devoto cieco del Signore Krishna, camminava in una fitta foresta, Krishna andò in suo aiuto nella forma di un bambino, e gli disse: “Surdas! Sto andando a Brindavan. Prendimi per mano, ti porterò con Me”. Quando udì il nome Brindavan, la gioia di Surdas non conobbe limiti. Il bambino gli aveva detto di tenerGli la mano. Essendo però sotto l’influsso di mâyâ (l’illusione), Surdas teneva il bastone che Krishna aveva in mano. Per Divina Volontà di Krishna, il bastone divenne gradualmente sempre più piccolo, finché la mano di Surdas fu prossima a toccare quella di Krishna. Fu allora che Krishna rivelò la Sua identità. Egli disse: “Surdas! Dio è il tuo unico rifugio, ovunque tu sia: in una foresta, nel cielo, in una città o in un villaggio, in cima a una montagna o nelle profondità del mare. Ecco perché sono venuto in tuo soccorso”. Non appena la mano di Surdas toccò quella di Krishna, egli conseguì la Divinità. Fino a quel momento egli parlava a Krishna e ascoltava le Sue dolci parole, ma non Lo aveva ancora toccato. L’istante in cui Surdas toccò Krishna, andò in estasi e chiamò a voce alta: “Krishna! Krishna!” Si afferma:

Darshanam pâpa nâshanam sparshanam
karma vimochanam sambhâshanam sankata nâshanam
“La Visione del Signore distrugge tutti i peccati.
Il Suo tocco distrugge i legami del karma.
La conversazione con Lui distrugge tutte le difficoltà”.

Dio s’incarna per concedere ai Suoi devoti darshan , la Sua Visione, sparshan , il contatto, e sambhâshan , la conversazione con Lui. Krishna andò da Surdas per mostrargli la via per Brindavan; poi cominciò a conversare con lui, e infine gli concesse il Suo tocco. Fu così che lo liberò dal legame del karma . Pertanto, darshan , sparshan e sambhâshan sono essenziali. Non dovete accontentarvi del solo darshan; dovete aspirare a ottenerli tutti e tre. Trattate tutti come Forme di Dio; ciò significa che ogni individuo è l’incarnazione della Divinità. Tutti i nomi e le forme sono Suoi. Qui avete la possibilità di vedere migliaia di forme di Dio. Quanto siete fortunati! È un segno di ignoranza considerare voi stessi deboli, dimenticando la vostra innata Divinità. In realtà, voi non siete semplici mortali: siete l’incarnazione della Divinità immortale. Dio stesso sta recitando il ruolo di essere umano in questo dramma cosmico.

Daivam mânusha rûpena
Dio si incarna in forma di essere umano.

Sviluppate, quindi, il fermo convincimento che tutti sono divini: in tal modo vi libererete della vostra coscienza individuale e diverrete Uno con la Divinità. Vedere la molteplicità nell’unità è dovuto a mâyâ , l’illusione. Quando comprenderete l’unità, il vostro jîvatva (il sé individuale) verrà trasformato nel Daivatva (il Sé divino).

(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hare Râma Hare Râma Râma Râma Hare …”).

Prashânti Nilayam, 11 aprile 2004
Sai Ramesh Krishan Hall
Inaugurazione della “Conferenza della Gioventù del Kerala” (Traduzione tratta dal testo inglese pubblicato sul sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam)