“I visnuiti dicono che il più grande è il Signore Vishnu,
mentre gli scivaiti dicono che è Shiva a essere il più grande di tutti.
La gente può parlare in base ai propri sentimenti,
ma, in verità, c’è un solo Dio, con molti Nomi.”
Se i vostri pensieri e le vostre parole non sono coerenti fra loro, non sarete rispettati. Potete parlare con dolcezza, ma, se la vostra mente è piena di pensieri malvagi, come potrete guadagnarvi il rispetto altrui? Si può esser definiti ‘esseri umani’ solo se i pensieri, le parole e le azioni sono in totale armonia.
Dio non ha Nome né Forma
Incarnazioni dell’Amore!
La festività di Navarâtrî viene celebrata in tutta l’India, ma nessuno sembra fare alcuno sforzo per comprenderne il profondo significato. Hridaya (il cuore) è la dimora dell’ Âtma . Nessun essere può esistere senza il principio dell’ Âtma . Dio, che dimora in tutto come principio atmico, non ha né un nome né una forma specifici. Però, la gente Gli attribuisce varie forme e nomi diversi. Gli adoratori di Ganapati considerano Ganapati il più grande; gli scivaiti ritengono che nessuno sia superiore al Signore Shiva. I devoti di Sai ritengono che sia Lui a essere il più grande. Solo alcuni devoti riconoscono che tutto è Uno.
Vera preghiera è quella tradotta in azione
In effetti, tutti i nomi e le forme appartengono allo stesso Dio. Egli risponde alle preghiere dei devoti, qualunque sia la forma in cui Lo adorano. Ciascuno ritiene che la forma che adora sia superiore alle altre, ma, credere che una forma sia superiore a un’altra, è segno d’ignoranza. Ciò che è importante è che le vostre preghiere non siano confinate alle sole parole. Esse devono essere tradotte in azione. Parlare è facile; il difficile è tradurre le parole in pratica. La vera preghiera è quella che viene tradotta in azione.
La verità è una e la medesima per tutti
Durante la festa di Navarâtrî , la Madre Divina viene glorificata con molti nomi e forme. Tutti i nomi e le forme poggiano sui vostri sentimenti. Dio non ha differenze di alcun genere. Nessuno può comprendere la natura della Divinità. In realtà, la Divinità consiste nel principio dell’Amore, che esiste in tutti gli esseri. L’Amore non ha una forma specifica. Il Divino trascende nomi e forme. L’Amore è Dio: vivete nell’Amore. La Verità è Dio. Essa è onnipervadente.
La creazione emerge dalla Verità e ad essa torna a unirsi. C’è un posto in cui la Verità non esista? Visualizzate questa pura e immacolata Verità.
Non ci sono verità diverse per Paesi diversi, cioè una verità americana, una russa, una indiana, una giapponese ecc. La Verità è una e la medesima per tutti. Essa è presente in tutti in modo uniforme. La vera celebrazione della festa di Navarâtrî consiste nella contemplazione di Satyasvarûpa (l’Incarnazione della Verità). Rispettate tutti, perché il Divino Âtma è presente in tutti. La vera adorazione consiste nel rispettare tutti. Se volete essere rispettati, dovete essere innanzitutto voi a rispettare gli altri. Date rispetto e otterrete rispetto. Comprendete il principio dell’unità, che è la Divinità. I Veda dichiarano: “La Verità è Una, ma il saggio si riferisce ad essa chiamandola con vari nomi.”
Ovunque c’è amore c’è Dio
Potete chiamarLo con qualsiasi nome e adorarLo sotto qualsiasi forma, ma Dio è uno. Questo principio di unità deve essere saldamente installato nel vostro cuore. Dio è presente in tutti sotto forma d’amore. Ovunque andiate, Egli è con voi; è l’eterno Testimone. Condividete il vostro amore con gli altri e, a vostra volta, ricevete amore. L’amore è la vostra più grande virtù. L’amore conferisce il massimo della gioia e della beatitudine. Dio risiede nel cuore pieno d’amore: ecco perché è essenziale che riempiate i vostri cuori d’amore. Ovunque c’è amore, c’è Dio. Non avete bisogno di cercarLo: Egli è sempre in voi, con voi, intorno a voi, sopra e sotto di voi. Aderite al principio dell’Amore. Non odiate mai nessuno. L’odio è il vostro peggior nemico.
Una volta che avrete sviluppato l’amore dentro di voi, l’odio, automaticamente, svanirà. Se incontrate un vostro acerrimo nemico, salutatelo con amore; anch’egli vi contraccambierà con lo stesso sentimento. Come potete aspettarvi che gli altri vi amino, se non provate alcun amore per loro?
Che cosa si aspetta Dio?
È l’Amore, solo l’Amore ciò che Io metto in pratica e diffondo. Cercate di capire il potere dell’amore, che è la vostra ricchezza più grande. Nessuno può valutarne appieno il valore. Che cosa si aspetta Dio da voi? Solo il vostro amore. L’amore è la tassa che dovete pagare a Dio per tutto ciò che vi ha dato. A Navarâtrî , durante l’adorazione, dovete esprimere il vostro amore per la Madre Divina in nove modi diversi: shravanam (l’ascolto delle storie relative alle glorie di Dio), kîrtanam (il canto delle Sue lodi), vishnusmaranam (la contemplazione di Vishnu), pâdasevanam (il servizio ai Suoi piedi di loto), vandanam (l’atteggiamento di profondo rispetto verso tutte le forme di vita), archanam (l’adorazione rituale), dâsyam (l’atteggiamento di servo dedito e fedele verso Dio), sneham (il sentimento di amicizia verso di Lui), Âtmanivedanam (la completa resa a Dio).
La compassione di Dio
Dio vuole solo il vostro amore e nient’altro. Esso non deve ramificarsi in varie direzioni, ma fluire direttamente verso Dio. Se amate gli altri, sarete amati a vostra volta. Se parlate con parole aspre, esse, come risonanza, vi torneranno indietro. Riempite il vostro cuore d’amore e compassione.
Il cuore ( Hri-daya ) è ciò che è pieno di compassione ( dayâ ). La compassione è il segno di riconoscimento del vero devoto. Chi manca di compassione non può esser definito ‘essere umano’. Se praticate la Verità e la Rettitudine, tutti i vostri sforzi saranno coronati da successo. Ecco perché i Veda insegnano: “Dite la Verità e agite in Rettitudine.” I vostri cuori dovrebbero sciogliersi di compassione quando vedete dei poveri o dei bisognosi.
Incarnazioni dell’Amore!
Avendo trascorso questo Navarâtrî ad adorare la Madre Divina, i vostri cuori dovrebbero esser pieni d’amore e di compassione. Un cuore senza amore e senza compassione è un cimitero vero e proprio. Dall’alba al tramonto l’amore deve essere la corrente sotterranea di tutte la vostre attività. La mattina, quando vi alzate dal letto, prendete la decisione di seguire il sentiero dell’amore: solo allora potrete avere la visione di Dio, che è l’Incarnazione vera e propria dell’Amore.
La preghiera senza amore è inutile
La vera pratica spirituale consiste nel connettere l’amore all’amore. L’amore può trasformare in burro persino il più duro dei sassi. Swami insegna sempre il principio dell’amore. Basta che chiamiate Baba con amore, dal profondo del vostro cuore, ed Egli accorrerà in vostro aiuto. Dovete considerare l’amore come il vostro respiro vitale. Se nella vostra preghiera non c’è amore, essa sarà inutile. L’amore deve venire dal profondo del cuore; non deve essere artificiale. Siate amichevoli con tutti e abbiate sempre un aspetto sorridente. A che serve parlare con dolcezza se il vostro cuore è pieno di astio? Solo l’amore può riempire il vostro cuore di sentimenti delicati e gentili.
L’amore entra nei cuori quando il male si allontana
Incarnazioni dell’Amore!
Tutta la vostra vita si basa sull’amore. Senza Amore, non potete esistere neppure per un istante. Perciò sviluppatelo, considerandolo la vera e propria forma di Dio. La giornata di oggi segna il culmine della festa di Navarâtrî . La Madre Divina viene adorata per distruggere, in voi, le qualità malvagie e incrementare le virtù. Più vi allontanate dal male, più vi avvicinate al principio dell’amore. Non c’è bisogno che facciate alcuno sforzo per acquisirlo. Nel momento in cui vi libererete del male, l’amore entrerà automaticamente nei vostri cuori.
“Io e voi siamo uno”
Studenti!
L’amore è insito in tutti voi! Voi, però, lo dirottate verso le cose del mondo. Il vero amore riguarda il principio atmico. L’amore del mondo è destinato a cambiare col passare del tempo, mentre l’amore spirituale è permanente. Persino il vostro respiro parla della presenza dell’amore in voi. Quando inspirate, emettete il suono ‘ So ‘, e quando espirate, ‘ Ham ‘; insieme, i due suoni formano la parola ‘ Soham ‘, che significa ‘Io sono Quello’. Il principio dell’‘Io’ è presente in modo uniforme in tutti, e può essere sperimentato seguendo i nove sentieri della devozione. Non date mai alcuna importanza alle differenze. Capite il principio di unità ‘ Io e voi siamo Uno’. Il vostro amore si frammenta se fallite nel visualizzare l’unità nella diversità. C’è solo un cuore, che è immutabile. Le vostre parole possono variare, ma il vostro cuore rimane stabile. Le gopî (pastorelle devote a Krishna) erano solite pregare così:
“O Dio,Ti offro il mio cuore, che Tu stesso mi hai dato.
Che cos’altro posso offrire ai Tuoi piedi di loto?
Ti prego, accettalo!”
Il cuore non è di vostra proprietà: esso appartiene a Dio. Non c’è niente al mondo che possiate definire ‘vostro’. Potete considerare le ricchezze materiali e le cose del mondo come vostre proprietà, ma esse non sono permanenti. Il Signore Krishna disse:
“Essendo giunto in questo mondo effimero e colmo d’infelicità,
se vuoi salvarti adora Me.”
(B.G. 9.33)
Soltanto l’Amore divino è vero e immutabile. La bussola punta sempre verso nord; allo stesso modo il vostro amore deve essere sempre diretto verso Dio.
Non potete pretendere di appartenere all’umanità se in voi non c’è gentilezza. La vostra vita deve essere soffusa d’amore e di gentilezza. Dovete dedicare la vostra esistenza ad amare. Potete chiedervi come pregare Dio. In realtà non dovete pregare Dio, ma lasciare che il vostro amore fluisca incessantemente verso di Lui. Allora, capirete l’unità ‘ Io e voi siamo Uno’. Non c’è una seconda entità.
Dio pervade tutte le membra
Incarnazioni dell’Amore!
Voi vedete il corpo, ma non comprendete i sentimenti ad esso associati. Il corpo è composto dai cinque elementi e dai cinque sensi, ma voi non siete il corpo.
Il corpo è fatto dei cinque elementi ed è destinato a morire prima o poi.
Ma l’Abitante non ha né nascita né morte,
Infatti l’Abitante, che è nella forma dell’Âtma, è Dio stesso.
Voi dite: “La mia testa”, “il mio cuore” ecc.; ma allora, chi siete voi? Se effettuate un’autoindagine, comprenderete che siete diversi dal corpo. Dio pervade ogni membro del vostro corpo in forma di essenza. Ecco perché Egli viene salutato in questo modo: “Omaggi a Colui che è, in forma di essenza, in tutte le mie membra.”
È un errore confinare Dio a una forma particolare. Fino a quando limiterete Dio a una forma, non Lo otterrete. Dovete comprendere che Dio non ha attributi, non ha forma, ed è l’essenza vera e propria della vita. La forma fisica è destinata a cambiare.
Un bambino diventa un ragazzo che poi diventa un uomo, che a sua volta diventa un nonno. In questo modo, la vostra forma fisica sottostà a continui cambiamenti, ma voi rimanete gli stessi. Voi siete l’Incarnazione del Divino. Una volta compresa questa verità, i cambiamenti che il corpo subirà non avranno effetto su di voi.
La salute di Swami
Molti sono in ansia, perché pensano che Swami ultimamente non stia bene; la Mia salute, invece, è eccellente. La vera salute non ha niente a che vedere con il corpo. Se identificate Swami con questa cornice fisica, vi sembrerà che Swami non stia bene.
Come è il sentimento, così sarà il risultato.
Non identificateMi con questo corpo fisico. Io non sono dehasvarûpa (il corpo), bensì il Dehin (Colui che risiede nel corpo). Non c’è differenza fra Me e voi! Io ho in Me tutti i poteri. Voi, però, siete immersi nell’illusione e vedete solo la Mia forma fisica. Tutto ciò che faccio è per soddisfare i medici e alcuni devoti, ma, in Me, non esiste alcuna traccia di malattia. Io sono sempre sano. Non solo oggi: fino al compimento del 96° anno d’età sarò sempre così. Posso fare tutto ciò che voglio, ma, coloro che Mi giudicano dalla forma fisica, credono che Io stia invecchiando. La gioventù e la vecchiaia sono collegati al corpo e non a Me. Io sono sempre lo stesso; posso fare qualsiasi cosa. Comunque, questo Corpo è vostro: è venuto per voi. Potete cambiarLo come vi pare. Se pensate che Swami sia forte e sano, sarà così. Non c’è alcuna debolezza in Me. Le Mie membra possono sembrare deboli, ma Io non sono Angasvarûpa (le membra, un corpo fisico): Io sono Âtmasvarûpa (l’Incarnazione dell’ Âtma ). Ovunque siate, adorate Dio come Incarnazione dell’ Âtma . Non identificateLo con la forma.
Rinunciate alla coscienza del corpo e sviluppate la Consapevolezza atmica. Solo quando condurrete una vita spirituale sarete in grado di visualizzare l’Incarnazione dell’ Âtma.
Se Mi identificate con il corpo, non potrò fare nemmeno due passi. Non pensate alla forma. Abbiate fede nel fatto che Io sono l’Incarnazione dell’ Âtma : allora, resterò sempre sano. Comprendete fino in fondo che l’ Âtma è la vostra vera vita. Ognuno di voi è dotato di Energia Divina, ma voi ne fate un cattivo uso. La vostra gioventù è nelle vostre mani; la vostra vita è nelle vostre mani. Voi non siete il corpo: siete il principio vitale. Il corpo deve servire come strumento nella vostra ricerca della Verità. Lo stesso Âtma è presente in tutti. Ecco, qui vedete una coppa d’argento, con dentro dell’acqua. La coppa rappresenta la base per l’acqua, l’argento è la base per la coppa e la Divinità è la base per l’argento. La Divinità non è fatta di materia. Perciò, rinunciate al punto di vista materialistico. Comprendete appieno che il vostro Swami non è limitato dalla forma; Egli è pieno di Ânanda (Beatitudine). Se sviluppate una tale fede, anche voi sperimenterete la Beatitudine. Molti devoti erano preoccupati: “Perché Swami non ha più fatto Discorsi la scorsa settimana, e ha lasciato parlare molta altra gente?”
Naturalmente, tutto ciò che dico è Amore in forma verbale, ma ricordatevi che, ogni volta che vengo fra di voi, l’Amore, la Beatitudine e la Forza che si manifestano in Me non possono essere descritti a parole. Infatti, Io non ho bisogno né di mangiare né di bere: il Mio cibo è la Beatitudine. Sviluppate questa fede!
Il potere di mâyâ
Il saggio Vishvâmitra portò Râma e Lakshmana con sé a protezione degli yajña (i riti sacrificali) che doveva officiare. Come raggiunsero le rive del Sarayu, Egli disse loro: “Miei cari, voi venite con me per salvaguardare la riuscita dei riti sacrificali. Per essere in grado di portare a termine il vostro compito, sarete costretti a stare senza mangiare e senza bere e a ingaggiare una furiosa battaglia con i demoni, per lunghi periodi e senza pausa alcuna. Per liberarvi della fame e del sonno, vi insegnerò pertanto due mantra (che vi libereranno da queste esigenze).” Questo è il potere di mâyâ (l’illusione). Quando il re Dasharatha, che aveva paura dei demoni, si era mostrato riluttante a concedere ai suoi due figli di accompagnare Vishvâmitra, il saggio gli aveva detto: “O re, non farti ingannare dall’illusione alla vista della forma fisica dei tuoi due figli! Essi non sono comuni mortali. In verità, essi sono divini.”
Quando però arrivarono sulle rive del Sarayu, il saggio fu sopraffatto dall’illusione e insegnò ai due giovani i mantra , come se questi fossero stati due ragazzi qualsiasi. Disse loro: “Non identificatevi con il vostro corpo fisico. Voi siete Incarnazioni dell’ Âtma , siete Chaitanyasvarûpa , e siete dotati di poteri divini. Tenetelo sempre a mente. Sarete liberi dalla fame e dal sonno.”
Dopo aver protetto i riti sacrificali, Râma andò a Mithilâ con il saggio. Camminarono a lungo, per sedici giorni; tuttavia, Râma era sempre allegro e pieno di beatitudine. Infatti, la Beatitudine era la Sua forma. Sviluppate sempre di più la beatitudine! Non confinate Dio a una forma fisica. Io non sono questo Corpo. Il corpo è un derivato del cibo che si ingerisce.
Il corpo è un ricettacolo di sudiciume, è incline ad ammalarsi
ed è soggetto a cambiare nel tempo.
Non può attraversare l’oceano del samsâra.
Esso non è altro che un mucchio di ossa.
O mente! Non farti sviare dall’illusione che il corpo sia permanente.
Prendi invece rifugio ai divini Piedi di Loto.
Rinunciate all’attaccamento al corpo
È un grave errore identificarsi col corpo. Rinunciate all’attaccamento al corpo e sviluppate la Coscienza atmica. Solo allora capirete e sperimenterete la vostra vera forma, che è l’ Âtma . Altrimenti, al minimo malessere fisico, come un mal di stomaco o un mal di testa, starete in ansia. Le malattie fisiche sono come nuvole di passaggio. Fino a quando vivrete nella coscienza corporea ne sarete affetti. Una volta che riuscirete a rinunciare all’attaccamento al corpo non sarete più legati ad esso e alle sue limitazioni. Se vi sedete a meditare, dimenticate il corpo; ‘meditazione’ significa rinunciare a dehâbhimâna (l’attaccamento al corpo) e sviluppare la consapevolezza atmica. Tutti, quando si riferiscono a se stessi, usano il termine ‘Io’, indicando il principio dell’ Âtma . Voi non siete il corpo: esso è solo il vostro strumento. ‘Io’ è la vostra vera identità. Potete aggiungere tanti ‘Io’ quanti ne desiderate, ma rimarrà sempre ‘Io’. Questo principio di unità è presente in tutti. Esso è lo stesso per voi e per Me; non c’è alcuna differenza. Se non rinunciate all’attaccamento al corpo, tutta la vostra istruzione sarà inutile. Dovete capire che non siete il corpo. Voi siete ‘Io’. Non dimenticate mai questa verità. La forma fisica è destinata a cambiare.
Incarnazioni dell’Amore!
La vera celebrazione di Navarâtrî consiste nel rinunciare all’attaccamento al corpo e nello sviluppare attaccamento all’ Âtma . Vedrete da voi stessi che splendido risultato otterrete non appena avrete abbandonato l’attaccamento al corpo! Potete essere mentalmente e fisicamente deboli, ma,quando svilupperete la consapevolezza atmica, ogni vostra debolezza svanirà in un batter d’occhio. Ancoratevi a quella salda fede (che vi fa credere): ‘Io sono Dio’.
(Baba ha concluso il Discorso con il bhajan: “Hari Bhajana Binâ Sukha Shânti Nahin…”).
Prashânti Nilayam, 5 Ottobre 2003
Sai Kulwant Hall
Celebrazione di Vijayâdashamî
(Tradotto dal testo pubblicato nel sito internet dello Shrî Sathya Sai Central Trust di Prashânti Nilayam)