24 Novembre 2000 – Come bolle nell’acqua

24 Novembre 2000 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

COME BOLLE NELL’ACQUA

La Divinità, l’umanità, la moralità e la propria cultura
devono essere manifestate nella pratica.
Chi mette in pratica queste cose
è un vero aspirante al progresso spirituale.
Questa è la Verità che Bhagavân mette in luce.

Il mondo è strapieno di sacre prerogative. Tra queste, il tempo è di fondamentale importanza. Il cuore è tenero e la mente è dolce come un nettare. Vivendo in un paese così risplendente di virtù dai mille risvolti, come può essere che non riusciate a riconoscerle? La gente che vive in famiglia non si rende conto che un cuore così tenero e una mente tanto dolce sono a sua disposizione. La famiglia è come un paio di occhiali che mettete davanti agli occhi: anche se potrebbero sembrare un ostacolo di fronte agli occhi, gli occhiali invece aiutano a migliorare la visione.

Non dovete mai spaventarvi degli ostacoli o delle difficoltà che vi trovate di fronte. Considerateli solo aiuti per la vostra pratica spirituale e non impedimenti. Gli aspiranti spirituali devono avere sempre ben chiara in mente questa verità. Come è il fuoco così è il fumo; come sono le nuvole così è la pioggia; come è la pioggia così è il raccolto; come è il raccolto così è il cibo.

Da tutto questo si potrebbe dedurre che il cibo gustoso nasce dal calore del cuore. Le nuvole si formano in proporzione ai sentimenti del vostro cuore. Le piogge dipendono dalle nuvole. Le azioni che compite sono conformi ai pensieri della vostra mente e i risultati dipendono dalle azioni eseguite.

Voglio farvi un esempio: se gettate una piccola pietra in uno stagno, si formano delle onde circolari che si diffondono fino a coprire l’intera superficie dell’acqua. Esse si espandono tanto da diventare invisibili per i vostri occhi. Allo stesso modo, quando nasce un piccolo pensiero nella vostra mente, come la pietra gettata nello stagno, esso crea una reazione che si estende prima in tutta la mente e poi, da lì, si diffonde nel corpo intero.

Tutto il corpo viene quindi influenzato dalla natura del pensiero. Gli occhi vedono ciò che è segnalato dal pensiero; anche le mani agiscono allo stesso modo, sono cioè guidate dalle onde del pensiero. Perfino le gambe sono influenzate dal pensiero e si finisce per andare nei posti da esso suggeriti. Per questo motivo, dovreste coltivare pensieri puri e sacri nella vostra mente. Quando i pensieri puri della mente entrano nel cuore, si diffondono a tutte le membra del corpo e lo rendono puro. Se invece i pensieri sono impuri, l’intero corpo diviene impuro. Se tutti nel mondo avessero pensieri puri, tutte le nazioni diverrebbero sacre. Per questo motivo è importantissimo che tutti coltivino pensieri santi. L’umanità diverrebbe veramente ‘umana’ se in tutti i cuori ci fossero buoni pensieri.

Allo stesso modo, la vita può diventare dolce. In quest’epoca il genere umano è saturo di pensieri impuri, sia nella mente che nel cuore. Qual è il motivo di una impurità così diffusa? Sono i cattivi pensieri a generare il male. Quando utilizzate la vostra mente, chiedetevi sempre se il pensiero che sta nascendo sia giusto o sbagliato, puro o impuro.

Si dice che il cuore è tenero, la mente dolce e il tempo sacro. Date simili premesse, com’è possibile che esistano situazioni sbagliate? Dovete fare di tutto affinché la vostra mente sia piena di pensieri sacri e puri, di pensieri dolci e gentili. Anche un grande aspirante spirituale dovrebbe, come prima cosa, coltivare un cuore amorevole; non si può sciupare questa vita umana che è un dono prezioso di Dio. Se Dio ha dato la vita a tutti è perché ha sicuramente un Suo piano.

Dio pretende che ogni singolo individuo diventi un ideale per tutta l’umanità e voi dovreste provare a diventare questo ideale che è puro e sacro. Il cuore umano è così importante proprio perché in esso dimorano purezza e santità. Quando nel cuore entrano pensieri negativi, esso diventa duro, la mente impura e le azioni perverse. Non è forse vero che tutto il vostro corpo è pervaso da pensieri e desideri? Pensate che sia giusto dire una cosa e agire in modo opposto? Pensieri e parole non hanno origini separate.

Il cuore è la sorgente unica per il flusso dei fluidi in tutte le parti del corpo. Quando il vostro cuore si riempie d’amore, i discorsi e le azioni diventano puri e sacri. I cinque sensi sono come cinque serbatoi alimentati da un serbatoio centrale. Se il serbatoio centrale viene riempito con l’acqua dei pensieri puri, come potranno mai nascere pensieri malvagi e azioni cattive? Quando il cuore è pieno d’amore puro, la lingua non pronuncerà mai parole impure, gli occhi non vedranno oscenità e le orecchie eviteranno di ascoltare suoni profani.

Tutti dovrebbero svolgere un’indagine dentro sé stessi per capire perché stiano distruggendo la propria vita tanto preziosa. Per evitarlo, dovrebbero coltivare buoni pensieri. Se per caso un pensiero cattivo entrasse nel vostro cuore, cacciatelo via, lavatelo con l’acqua dei pensieri sacri e riempitelo di pensieri puri. I cattivi pensieri non dovrebbero mai penetrare nel vostro cuore, perché esso è il tempio di Dio.

Per questo si dice che Dio è Hridayavâsin, il Residente del cuore

In ogni uomo, il riflesso della Divinità è presente nel cuore. La Gîtâ dice: Mamaivâmsho jîvaloke jîvabhûta sanâtanah, “Al mondo tutto è una scintilla divina”. Essendo nati come scintille del Divino, perché dovreste permettere ai cattivi pensieri di entrare nella vostra mente? Il vostro modo di parlare dovrebbe essere gentile, e non solo gentile e dolce, ma anche pieno di verità.

A che serve dire bugie con dolcezza? La lingua è una delle parti del corpo più importanti: non solo essa è capace di farci gustare la dolcezza, ma trasuda gioia nel cantare il dolcissimo nome di Govinda, Mâdhava e Dâmodara. Il divino nome di Dio è un dono che avete ricevuto. La massima potenzialità della lingua si raggiunge cantando i dolci nomi del Signore. È anche possibile visualizzare la forma divina. Nessuna parte del corpo è importante come la lingua. Poiché l’intera creazione emerge ed è sostenuta dalla Verità, l’organo della parola deve sempre aderire alla Verità.

Le bollicine che compaiono quando si muove l’acqua esistono per un breve momento e poi spariscono di nuovo fondendosi nell’acqua. Nara (l’uomo) è la bolla e Nârâyana (Dio) è l’acqua. Come avrebbe potuto il male entrare in un essere nato dalla divina purezza che in lui esiste, persiste e in cui egli infine si dissolverà come bollicina in una massa d’acqua? Tutte le bolle nascono nell’acqua ed è sbagliato considerarle come qualche cosa di separato dall’acqua stessa.

Riconoscete la stretta relazione esistente tra le bolle e la loro sorgente, cioè l’acqua. Nessuno cerca di approfondire questo fatto che, invece, è del tutto naturale. Proprio come le bolle, che emergono dall’acqua e alla fine si fondono in essa, l’uomo trae la sua origine da Nârâyana, la Divinità, e alla fine dovrà tornare a fondersi nella Divinità stessa. Proprio come le bolle condividono molte caratteristiche con la loro sorgente, l’acqua, così l’uomo, che trae origine dalla Divinità, condivide con Essa le qualità divine presenti in lui.

Ci si potrebbe allora chiedere da dove nascano i cattivi pensieri. Essi hanno origine nella vita materiale, la vita terrena di tutti i giorni. Pertanto si dovrebbe cercare a tutti i costi di evitare gli aspetti negativi di prakriti, la natura materiale.

Il nostro Srinivasam ci ha segnalato che la gente che ha partecipato alla Conferenza viene da 165 paesi diversi. Le nazioni sono veramente molte, ma la terra è una sola. Il numero dei paesi ha poca importanza perché, come si dice, i gioielli sono molti, ma l’oro è sempre lo stesso. Le stelle sono tante, ma il cielo è uno solo. Gli esseri sono tanti, ma il respiro vitale è uno solo. Solo riconoscendo quest’unità tra oggetti e fenomeni diversi potrete comprendere la Divinità.

Che Lo si chiami Allah, Gesù, o Zoroastro, o che si usi qualunque altro appellativo, tutti i Nomi stanno a indicare la stessa Divinità. Non dovete criticare le credenze religiose di altra gente. Ciascuno ha il suo metodo e la realizzazione della beatitudine che ne consegue avviene secondo la propria comprensione.

Come prima cosa liberatevi dei desideri e delle cattive qualità. Questo è ciò che proclamano i Veda attraverso queste parole: Na karmana na prajayâ dhanena tyâgena ekena amritatvamânasuh, “L’immortalità si ottiene non attraverso le opere rituali, le ricchezze, la progenie o per nascita, ma solo col sacrificio e la rinuncia”.

Oggigiorno si trova solo gente con un crescente numero di desideri e nessuna predisposizione al sacrificio. La gente scorda l’interesse generale del proprio paese e si cura solo si aumentare la quantità delle cose che desidera; ignora l’unità e gioisce solo della molteplicità. Ognuno consideri la propria madreterra come fosse il proprio corpo. Tutti dovrebbero approdare a un modo così aperto di vedere le cose. Certamente esiste anche gente che è capace di sacrificare anche una parte consistente delle proprie ricchezze, ma, in tutte queste azioni, c’è sempre una forte componente egoistica. Il vero sacrificio è solo quello che viene fatto per compiacere Dio.

La grande sala che è sorta qui è dovuta al sacrificio di tante persone. È grazie al loro sacrificio che un posto così puro e sacro è oggi disponibile per una assemblea tanto vasta di devoti. Le persone riunite in questa sala appartengono a paesi, religioni, credo e lingue differenti. È per cose come questa che bisognerebbe sacrificare le proprie ricchezze. I vostri sacrifici non dovrebbero essere rivolti ad azioni che possono avere conseguenze negative. Siate sempre certi che il vostro sacrificio sia orientato nella giusta direzione.

Siete tutti a conoscenza dell’istituto dedicato alla musica che è stato costruito e inaugurato l’altro giorno. Anche questa è un’opera utile al mondo intero. Dio è amante della musica ed è affascinato da essa. Solo per incoraggiare la musica, che è divina, è stato inaugurato questo istituto musicale.

Potete immaginare persone più fortunate di chi, essendo originario e vivendo in un paese straniero, sia venuto fin qui per realizzare qualche istituto in Prashânti Nilayam? Chi può essere più fortunato di così? Non fraintendeteMi pensando che Swami stia facendo il Suo gioco per ingrandirSi.

Dovunque, in ogni parte del mondo, potete trovare un qualche interesse personale nelle opere di carità, ma, negli istituti Sai, non esiste alcuna traccia di interesse personale. Quando si tratta di attività così sacre, potete intervenire finché volete. Bhagavân non sollecita alcun aiuto da voi. Bhagavân sarebbe capace di cambiare l’intero universo se solo lo desiderasse; ma il motivo per cui sta facendo tutto questo è per offrire a tutti l’opportunità di rendere la propria vita più utile e piena di significato.

C’è molta gente ricca al mondo, ma non tutti la pensano così e sono disposti a sacrificarsi. La loro è una disgrazia ereditata da molte nascite. A che serve essere molto ricchi se poi quando si muore non è possibile portarsi dietro neanche un pezzetto di terra? Chi ammassa scrupolosamente denaro e lo deposita tutto nelle banche oppure accumula denaro nero, difficilmente sente il bisogno impellente di sacrificare una parte della sua fortuna per scopi sacri. Il denaro nascosto è come spazzatura. Questo tipo di ricchezza non serve a nulla.

Il cuore deve essere puro e sacro: per questo il vostro sacrificio deve essere fatto a Dio. Se andate in un negozio e comprate un fazzoletto, lo pagherete 10 rupie. Allo stesso modo, solo se dedicherete parte del vostro benessere a Dio, potrete guadagnare amore, grazia e pace. Dio non vi chiede nulla, ma voi dovete fare comunque il vostro dovere. Basta dare anche poco all’onnisciente, onnipotente e onnipresente Dio per avere indietro enormi benefici. Non c’è assolutamente bisogno di dare cose materiali. È sufficiente che offriate il vostro amore puro e incontaminato. Riducete il vostro smodato desiderio di ricchezza.

Anche un milionario non può cibarsi di oro.
Se siete assaliti dalla sfortuna, anche uno stecco si trasformerà in serpente.
Se siete benedetti dalla buona sorte, anche la spazzatura si trasformerà in oro.
Una persona istruita può degradarsi fino a diventare un animale,
ma uno sciocco può anche diventare un grande saggio.
È possibile che la Divinità della sfortuna
possa essere attratta da un uomo ricco.
Se non siete segnati dal destino, non guadagnerete neanche un paisa.
No, no, cari amici; tenete i vostri desideri sotto controllo
State in compagnia di Sai e coltivate una mente sana.

Fate sempre il vostro dovere con diligenza e aiutate gli altri al massimo delle vostre possibilità.

Una volta c’era una vecchia signora che si stava recando in treno a un pellegrinaggio. Quando il treno passò sul fiume Krishnâ, essa gettò alcune monetine nel fiume. Un’altra persona, dall’aspetto per bene, che si trovava nello stesso scompartimento, commentò: ”Come sono sciocchi questi indù: sciupano il loro denaro gettandolo nei fiumi!”

La signora si rivolse a chi aveva parlato: ”Figlio mio, io non sono sciocca, ma forse sei tu a esserlo. Pensa solo a quanto denaro sciupi in tabacco, stimolanti e altre bevande. Io invece ho solo sacrificato due paisa per compiacere Dio. Tu consideri follia il mio piccolo sacrificio? Ricordati che i fiumi sono polmoni vitali; l’acqua pura di questi sacri fiumi ci pulisce, sazia la nostra sete e ci rende puri. Pensa, se solo l’acqua può darci simili benefici, che cosa potrebbe mai darci Dio? Ma, dal momento che tu non hai questa fede, non fai a Dio alcuna offerta”.

L’errore che si commette nel Kali Yuga è di dare poco e di pretendere molto in cambio, come per esempio nel caso si acquisti un minuscolo brinjal e si chieda in aggiunta gratis una zucca. Se volete di più, dovete sacrificarvi di più. Qui fuori ci sono tanti mendicanti. Non date loro denaro: potrebbero usarlo male. Dovete prima chiedere: “Amico, di che hai bisogno?” Se hanno bisogno di vestiti, date ciò che potete. Se sono affamati, date loro da mangiare. Dovete dare solo ciò che è necessario; l’eccessiva generosità è pericolosa, per cui evitate di fare cose strane.

Voi avete bisogno di respirare aria, ma l’eccessiva immissione di aria potrebbe anche dare delle complicazioni. Quando avete sete, bevete magari un bicchiere pieno. Sarebbe mai possibile per voi bere tutta l’acqua del Gange? Per tale ragione, non esagerate mai nelle cose e non sciupate nulla. Consumate il minimo necessario di ciò che serve. Trattenere il respiro senza espirare per troppo tempo, potrebbe rovinarvi i polmoni. Se il cibo digerito non viene eliminato, lo stomaco può subire dei danni. Quando guadagnate dovete anche sacrificare una parte del guadagno. C’è molta gioia nel sacrificio. Se tutti accumulassero ricchezze senza fare alcun sacrificio, presto o tardi sorgerebbero dei problemi.

Tyâga, il sacrificio, è yoga, unione con Dio. Yoga è la vera gioia. Tutti coloro che aderiscono al movimento Sathya Sai devono imparare a sacrificarsi al massimo. Non sciupate denaro per prendervi cura di voi stessi. Se incontrate qualcuno che sia nei guai, cercate di capire qual è il suo vero problema e poi aiutatelo quanto più possibile. A chi è senza casa, potreste costruire piccole case; a quelli che non guadagnano neanche la cifra sufficiente per comprarsi del cibo, potreste provare a dare il vostro aiuto affinché possano guadagnarsi un po’ più di denaro.

Una volta Gesù e Pietro stavano andando in barca. Quando raggiunsero la riva, un uomo li avvicinò dicendo che aveva fame. Pietro gli diede un po’ di pesce. Allora Gesù disse: “Pietro, perché dai del pesce a questo bisognoso? Se gli dai una rete potrà pescarsi il pesce da solo. In verità ti dico che non è bene provvedere con del pesce al suo sostentamento quotidiano”.

Invece di soddisfare direttamente la fame di un uomo per un giorno, provate a trovargli un lavoro con il quale possa provvedere a se stesso. A causa del Kali Yuga, molta gente si attende una ricompensa anche quando non ha fatto alcuno sforzo.

Voglio raccontarvi che cos’è successo recentemente a Prashânti Nilayam. Un po’ di tempo fa, Baba diede rifugio ad alcuni disabili. Bhagavân aveva organizzato le cose per dar loro da mangiare ogni giorno. Alcune donne, tra queste persone, cominciarono dopo un po’ a domandare foglie di betel e noci. Bhagavân venne incontro anche a queste loro richieste.

Essi, però, non erano appagati dall’aiuto ricevuto, ed erano molto più propensi ad andare al mercato a chiedere l’elemosina, guadagnando di più. Dal ricco al bisognoso, tutti corrono dietro ai soldi. Ma il denaro va e viene, mentre la moralità viene e cresce. Queste cose sono ben note a tutti i nostri membri. Sapendo ciò, non correte dietro ai soldi.

Ci sono molti che vengono da Bhagavân e Gli chiedono la pace della mente. Ma può Dio darvi la pace? L’intero Universo è già pervaso di pace. Voi stessi siete già incarnazione della pace. Solo che non ne siete consapevoli.

Insistendo su strade sbagliate, aumentando i vostri desideri, la pace che è in voi se ne va in pezzi. Dio ha già provveduto a tutti i bisogni dell’uomo. Dovunque guardiate vedete solo cose buone; ma l’uomo non guarda alle cose positive della vita; è attratto di più da quelle negative e per queste si dà da fare.

Voi siete tutti testimoni di queste cose. Siete arrivati qui a migliaia e migliaia, e abbiamo organizzato le cose in modo che il cibo vi fosse distribuito gratis. Com’era buono il cibo! Anche Bhagavân l’ha mangiato. Il cibo non solo era gustoso, ma anche puro. I cuochi lo avevano preparato con grande entusiasmo. Ma alcuni non hanno gradito questo tipo di cibo e sono andati in alberghi a cinque stelle spendendo centinaia di rupie per procurarsi da mangiare. Dovete sradicare da voi stessi egoismo e ostentazione simili. Prendete solo ciò che è necessario a soddisfare la vostra fame. Alcuni potrebbero dire che i poveri sono in realtà i più ricchi. Siccome i loro bisogni sono limitati, la soddisfazione e la pace che essi sanno godere è superiore a quella provata dai più ricchi. Di fatto, la pace è soddisfazione. L’insoddisfazione finisce in diffidenza mentale. Quindi riducete i vostri fabbisogni e utilizzate il sovrappiù per scopi meritori.

State forse risparmiando il vostro denaro per mandare i vostri figli e nipoti all’estero? Quando saranno cresciuti, Dio solo sa se andranno in America o in qualche altra parte del mondo. Se un’istruzione straniera è nel loro destino, essi l’avranno. Con questo tipo di desideri smodati, l’uomo perde la sua umanità e diventa come un animale. L’umanità deve aspirare a Dio e non alla natura animale. Il motivo per cui vi ripeto continuamente queste cose è per spingervi a metterle in pratica adesso, affinché la vostra vita divenga utile e piena di significato.

C’è poi un’altra cosa che Mi preme sottolineare. Supponete di avere qualche lavoro urgente, per esempio a Delhi o a Bombay; potete andarci in aereo. Ma se il lavoro non è urgente, perché spendere tutto quel denaro per andare in aereo? Potete andarci in treno e risparmiare un sacco di soldi che potrebbero essere utilizzati per scopi più nobili. Dovreste sapere che i viaggi in treno costano meno di quelli in aereo. Ma non avete sentito quanti incidenti aerei si stanno verificando in questi giorni? Se siete destinati a morire, questo avverrà in ogni caso, ma, se riducete le vostre spese, avrete comunque una vita più serena.

Non sciupate denaro. Il cattivo uso del denaro è un male. Non sciupate il cibo, perché il cibo è Dio. Molta gente mette nel piatto molto più cibo di quel che può mangiare e alla fine lo sciupa. Si dice: “Il cibo è Brahma“. A che serve venerare Brahma se poi sciupate il cibo che è la vera forma di Brahma? Allo stesso modo, il tempo è Dio. Si venera Dio con espressioni come: Kâlâya Namah, “Mi abbandono a Colui che è il tempo” e Kâla Kâlâya Namah, “Mi abbandono al Signore del tempo”. Quindi non sprecate il tempo, perché “tempo perduto è vita perduta”.

Non sciupate la vostra energia leggendo storie volgari o vedendo immagini oscene attraverso il cinema o la televisione. Potete sicuramente vedere cose migliori. Una gran quantità di energia viene sprecata attraverso i cattivi pensieri, attraverso la visione, l’ascolto e il parlare di cose triviali. Parlate solo lo stretto necessario. Chi indulge in chiacchiere è uno stolto. Molti di coloro che partecipano a riunioni, amano chiacchierare a modo loro. Essi non si rendono conto che le parole non necessarie portano a distruggere energie e causano una cattiva reputazione.

Dio è conosciuto come Shabda Brahma, che significa “Dio è nella forma del suono”. Voi, però, non usate male il suono! Oggi la gente è interessata a vedere foto volgari. Che beneficio ne trae? Assolutamente nessuno. Quindi non guardate ciò che è male.

La gente va per templi a cercare la Divinità, ma quando le persone si trovano di fronte al Divino, chiudono gli occhi e pregano. Stando così le cose, perché mai la gente va nei templi? Quando andate in un tempio dovreste tenere gli occhi bene aperti e gioire della bellezza della forma della Divinità. Anche quando si cantano i nostri bhajan, Bhagavân vede che molti dei nostri ragazzi, cantando, chiudono gli occhi. Non sono mica ciechi come Surdas! Si dovrebbe guardare la forma della Divinità e trasportarla direttamente nel cuore. Solo così potrà crescere la devozione.

Bhagavân vi sta spiegando anche questi minimi dettagli in modo che possiate comprenderli meglio e poi metterli in pratica. Di alcune di queste cose non siete consapevoli, e Bhagavân considera Suo preciso dovere illuminarvi in proposito. È certo che raggiungerete la Divinità se trasferirete questi insegnamenti nella pratica.

Bhagavân spesso vi dice: la Mia vita è il Mio messaggio. Seguitemi! Bhagavân ama tutti, e il Suo amore è sacro. Quando sviluppate amore, questo pian piano si trasformerà in saggezza. È grazie all’Amore che Bhagavân, da tutti questi anni, sta concedendo sacralità e divinità alla gente. Oggi vi siete radunati qui in grandissimo numero. Forse Bhagavân vi ha mandato qualche invito? No. È l’Amore di Bhagavân che vi ha richiamato qui.

L’Amore è la più grande attrazione. Siete venuti qui a sperimentare la beatitudine che non riuscite più a trovare a casa vostra, nella vostra città, villaggio, stato o paese. Installate il principio divino nel vostro cuore: ciò espanderà in voi questa beatitudine.

Munde, Munde, Matir Binnah “Le teste cambiano, e altrettanto fanno i sentimenti”. Ciascuno ha i suoi piaceri e i suoi dispiaceri. Ciò che appare buono ad alcuni può apparire cattivo ad altri. Buono e cattivo sono i sentimenti della vostra mente. Sai non ha nulla a che fare con essi. La natura di Sai è amore e solo amore. Voi rigurgitate ciò che mangiate; analogamente, siete voi a dover rispondere dei vostri cattivi pensieri.

Swami non ha assolutamente cattivi pensieri. Le Sue parole sono pure, le Sue azioni sono pure, il Suo cuore è puro. Egli è la Purezza personificata. Durante tutti questi 75 anni non ha mai chiesto un favore a nessuno. Eppure sono state fatte tante opere sociali. Com’è stato realizzato tutto questo? Forse Bhagavân ci guadagna qualcosa? Egli non possiede nulla, neanche un paisa. Eppure Egli è così pieno di tante proprietà che voi neppure immaginate.

Tutti voi siete proprietà di Bhagavân: nessun altro ha una simile ricchezza. Tutte le proprietà del mondo hanno un limite, ma l’Amore non ha alcun limite. È una proprietà illimitata. Solo l’Amore è responsabile di avervi attirato qui. Tutti quelli che hanno partecipato a questa Conferenza dovrebbero ricapitolare ciò che è stato detto qui e provare a mettere in pratica una minima parte di ciò che hanno recepito.

Lokâssamastâh Sukhino Bhavantu, “Possano tutte le persone del mondo essere felici”. Pregate per il benessere del mondo intero, non solo per voi stessi o la vostra famiglia. Senza la società, come potreste esistere voi e la vostra famiglia?

Prima di chiudere questo discorso voglio raccontarvi una piccola storia.

C’era una volta un re e una regina che governavano il popolo con molto amore. Un giorno, mentre la regina stava applicando dell’olio sui capelli del re, una lacrima le scese sulle guance. Vedendola nello specchio, il re le chiese subito perché stesse piangendo. Alle sue insistenze, la regina rispose: ”O re, ho visto alcuni capelli bianchi sulla tua testa. Questo è il primo messaggio che Dio manda a un uomo quando la sua fine si avvicina. Il secondo messaggio è contrassegnato dall’offuscamento della vista; il terzo dalla caduta dei denti e l’ultimo dalla comparsa delle rughe nel corpo. Oggi hai ricevuto il primo messaggio. Questo è il motivo per cui mi sono rattristata”.

Il re, che era molto saggio, immediatamente si recò nella foresta per appartarsi. Dopo un po’, il Signore Nârâyana gli apparve e il re Lo pregò: “O Signore, la Tua vicinanza è la mia ricchezza. Ti prego, concedimi la Tua grazia. Io desidero che tutti nel mio regno possano vivere ugualmente bene. Non ci deve essere più nessuna differenza tra ricchi e poveri. Fai che non ci sia più mancanza di cibo e che tutti abbiano un loro rifugio“.

Il Signore Nârâyana così replicò: “O re, senza dubbio il tuo è un nobile desiderio, ma non è possibile far sì che tutti siano uguali. In questa creazione la molteplicità è essenziale”. Il re però insistette tanto affinché il suo desiderio venisse esaudito che il Signore Nârâyana alla fine cedette e lo accontentò. Al suo ritorno, il re si accorse subito che nel reame le cose erano molto cambiate. Dovunque guardasse vedeva enormi palazzi e la gente si muoveva solo in auto o in aeroplano. Nessuno camminava lungo le strade.

Quando raggiunse il suo palazzo, vide che la strada tutt’intorno era molto sporca, senza che vi fosse nessuno a occuparsi della sua pulizia. Chiamò immediatamente la regina e le chiese di mandare qualcuno a pulire. Essa però rispose che non esistevano più gli spazzini, come pure il barbiere, il lavandaio e i cuochi. Essi non stavano più facendo il loro lavoro perché erano improvvisamente diventati ricchi e non sentivano più il bisogno di lavorare.

Allora il re finalmente comprese l’errore che aveva fatto nel domandare a Nârâyana la grazia che tutti fossero uguali. Anche la regina capì che non era possibile vivere in un mondo simile senza la dualità del ricco e del povero, del bene e del male. Essa allora si recò nella foresta per fare penitenza. Quando il Signore Nârâyana le comparve di fronte, essa chiese: ”O Signore, che grazia hai mai concesso a mio marito?“

Nârâyana rispose che non aveva fatto altro che accontentarlo.

Allora la regina disse: ”O Signore, a che serve che sotto la guida di un re così buono ci sia della gente cattiva? Ti prego, trasforma tutti in nobili personaggi. Fai sì che sia il re che la sua gente possano vivere per cento anni”. Il Signore Nârâyana fu compiaciuto dalla sua ampiezza di vedute e disse: ”Anche tu vivrai felicemente per cento anni”. La regina ritornò e raccontò al re l’accaduto. Ma il problema continuava a essere irrisolto, perché né il barbiere, né il lavandaio, né i cuochi erano più disponibili.

Il re allora tornò dal Signore Nârâyana e Lo pregò: ”O Signore, ciò che ti ho domandato era evidentemente sbagliato. Ti prego di non farmi scontare questo errore. Ti prego, riporta il mio reame alla condizione di prima”. E Nârâyana rispose: ”Così sia fatto!”

Il re comprese così che la felicità sta nell’unione con Dio e non nei conforti materiali. Quando tornò nel reame, ogni cosa sembrò esser tornata normale. Lo spazzino, il barbiere e tutti quelli che appartenevano ai diversi strati sociali stavano facendo il loro dovere, come al solito. Vedete bene, quindi, che qualunque cosa Dio faccia è sempre per il vostro bene. Non è giusto da parte vostra ricordarvi di Dio solo quando avete bisogno. Trattate il piacere e il dolore, il successo e l’insuccesso, in modo equanime. In ogni circostanza il vostro amore per Dio non deve mai essere messo in dubbio. La vostra fede deve essere stabile.

Studenti e delegati,

sperimentate la beatitudine praticando almeno una o due cose di ciò che avete sentito qui, e dividete la beatitudine con gli altri. Pregate per il benessere del mondo intero. L’Organizzazione Sathya Sai serve per emancipare il mondo. Essendo membri di questa Organizzazione, dovete prendere parte ad attività che servano a recare aiuto alla società. Le sole chiacchiere non servono a questo scopo. Mettete in pratica ciò che avete imparato in questa Conferenza.

La pace del mondo non si può ottenere attraverso preghiere e rituali: si può raggiungere solo attraverso un buon comportamento. Mettete in pratica piuttosto che predicare. Questa è vera devozione, questo è vero servizio. Fate rivivere l’antica cultura dell’India e trasformatela nella terra della Divinità. Solo così le vostre vite saranno santificate.

Swami ha concluso il Discorso cantando il bhajan: “Hari Bhajana Binâ Sukha Shânti Nahi…”

Prashânti Nilayam, 24 novembre 2000

Discorso di chiusura della VIIa Conferenza Mondiale

delle Organizzazioni Shrî Sathya Sai Sevâ