Chiunque realizza la verità che:
“Esiste un solo Spirito che è presente in me così come in chiunque altro”,
Mi è caro.
Incarnazioni dell’Amore! Dio risiede sempre nell’essere umano che ha fede nel fatto che lo Spirito presente in lui e lo Spirito presente negli altri è Uno. Sia esso un Grihasta (capofamiglia), un Virakti (rinunciante) o un Rakti (colui che vive nel mondo), egli diventerà Dio.
Nessuno può conoscere la vera Natura di Dio; tuttavia molti Lo criticano. Colui che comprende Dio è estremamente fortunato, al contrario di coloro che Lo criticano.
Baba canta:
Nessuno, miliardario o povero che sia,
può vivere mangiando oro.
Questo è il principio dell’equità nell’umanità. Infatti Dio è in tutti. Egli è nella verità e nella menzogna, nella giustizia e nell’ingiustizia, nel merito e nel peccato. Dio è ugualmente in ogni cosa. Per riconoscere questa sacra unità, fin dai tempi antichi numerosi saggi compirono diversi tentativi. Essi fecero degli esperimenti, delle ricerche, e alla fine questo fu quello che dichiararono i Veda:
Vedaham Etam Purusham Mahantam Aditya Varnam Tamasah Parasthat
Percepisco la Forma dell’Essere cosmico
che possiede lo splendore del Sole, al di là delle tenebre.
Tuttavia, nei tempi moderni, compiendo numerosi esperimenti e ricerche, gli eruditi hanno insegnato questo concetto in altro modo.
Tutta la creazione procede regolata da tre azioni: la prima è la caratteristica della creazione; la seconda è la cura della sua protezione; la terza è la caratteristica che distrugge. Creazione, protezione e dissoluzione: l’intero Universo è regolato da queste tre azioni.
Nessuno può negare questa verità, né gli scienziati possono affermare che non sia vero. Questo fenomeno può essere constatato nel mondo in ogni momento. Infatti, ciò che è creato, è anche mantenuto; ciò che è mantenuto, alla fine è dissolto. Questa è la prova diretta. Perciò, quando indagheremo su queste tre azioni della creazione e cercheremo di riconoscerle, noi vedremo Dio.
Dobbiamo accogliere Dio, il quale è presente nella vita umana, latente nelle esperienze fisiche, terrene. Perciò, anche quando il mondo non è il Principio primario di Dio, esso diventa il simbolo che prova la Sua esistenza.
Questa mattina sono arrivati i leoni.[1] Benché essi non siano leoni veri, attraverso di essi ci è possibile riconoscere (come sia) un leone vero. Allo stesso modo, ogni singola cosa nel mondo ed ogni esperienza, fanno in modo che si riconosca Dio.
La dolcezza della canna da zucchero, il piccante del peperoncino, l’asprezza del tamarindo, l’amaro del neem… tutte queste cose ci permettono di conoscere Dio. Le stelle brillano, le onde s’infrangono, il sole splende, la luna ci dona gioia… tutte queste sono prove della natura di Dio. Perciò, anche quando Egli non è dimostrabile, questi elementi dimostrano la Sua Natura.
Quando si analizza come vanno le cose nel mondo fisico, (si vedrà che) qualcuno diventa Ministro dell’Istruzione, un altro diventa Ministro delle Imposte, un terzo diventa Capo della Polizia. In questo modo ogni operazione ed ogni pratica è determinata da ogni incaricato.
Così come questi Ministri sono sotto il controllo del Primo Ministro, allo stesso modo ci sono Nomi quali Brahma per la Creazione, Vishnu per la Conservazione e Shiva per la Dissoluzione. Essi sono gli Incaricati di questi tre reparti; tuttavia il loro leader è Dio.
I mussulmani Lo chiamano Allah; ognuno Lo chiama con Nomi differenti. Comunque sia, che siano indiani o stranieri, essi insegnano a chiamarLo Dio. Quali sono le lettere che compongono la parola God (Dio)? G – O – D.
G = Generazione, per creare;
O = Organizzazione, per preservare;
D = Dissoluzione, per distruggere
(applausi)
Nella parola Dio sono contenuti i princìpi della creazione, della conservazione e della dissoluzione. Coloro che non sono in grado di riconoscere la Divinità (suprema), propagano l’idea di Dio basandosi su questi 3 princìpi (Brahma, Vishnu e Shiva). Tuttavia, che la si dica o no, la Verità rimane sempre Verità.
Dio esiste. Dove si trova? Egli è in ogni cosa, in tutte le forme, per questo le differenze non andrebbero considerate. La Divinità presente nell’umanità, può essere constatata in ogni situazione. Infatti la prova concreta dell’Amore (divino) presente in ognuno, è che così tante centinaia di migliaia di persone, amando Swami, sono venute qui, oggi. Con questo Amore, voi state mantenendo il Mio scopo ultimo. Non c’è Beatitudine più grande di questa!!
Incarnazioni dell’Amore! Atma Vishwasam (fiducia nel Sé, fiducia in sé stessi) è una caratteristica permanente, di conseguenza qualsiasi lavoro compiuto con fiducia sarà un successo. La fiducia in sé stessi è infatti una qualità davvero essenziale per ogni essere umano.
Se vogliamo ricevere l’Amore degli altri, prima di tutto dobbiamo essere noi ad amarli. Se vogliamo che gli altri ci rispettino, dobbiamo essere noi i primi a rispettare loro. Non è possibile pretendere che gli altri ci rispettino se noi non rispettiamo loro. Allo stesso modo, se noi amiamo Dio, Dio amerà noi. Tutta la vita, infatti, è una reazione, un riflesso, un’eco. Per questo dobbiamo amare tutti. Solo così diverremo degni d’Amore.
Dobbiamo rispettare tutti; in questo modo tutti rispetteranno noi. Qualsiasi cosa desideriamo, prima di tutto dobbiamo praticare questo principio e comprendere che ogni azione che compiamo è una reazione, un riflesso ed un’eco. Come prima cosa, dunque, rispettate gli altri e donate loro Amore. In questo modo anche loro vi ameranno.
Incarnazioni dell’Amore! Che cosa vi posso dire, oggi? Quando la visione di tutti voi appare davanti ai Miei occhi, il Mio cuore palpita colmo d’Amore. Il fatto che Io sia degno di così tanto Amore, significa che la mia Beatitudine non ha limiti.
Né io né nessun altro vi ha invitati qui. È stato il Mio Amore ad invitarvi! Queste due qualità (Amore e Beatitudine) sono il messaggio appropriato della Divinità. Quale altro messaggio dovrebbe essere dato? Io dono e voi ricevete; voi donate ed Io ricevo. La nostra è una relazione basata sul donare e il ricevere.
“Sarva Bhuta Hitam Yevam –
possano tutte le creature viventi essere felici, sane e salve”.
Tutti voi dovreste stare bene, essere beati e sviluppare il principio della spiritualità, la quale dev’essere praticata nel mondo.
La situazione del mondo moderno è molto caotica. Ovunque si guardi ed anche qualsiasi cosa si ascolti, procura agitazione, inquietudine (Ashanti). Per questo dobbiamo stare attenti e ricordare che per ogni cosa esiste una reazione, un riflesso ed un’eco.
Ognuno di voi deve vivere con la consapevolezza che la Divinità presente in tutti è una. Dio ha creato le cose così, affinché tutti abbiamo la possibilità di sperimentare (Dio).
Il Governo ha istituito il Corpo di Polizia e l’Esercito. A cosa servono? Per proteggere la nazione. Se un poliziotto picchia qualcuno che ha commesso un crimine, lo fa per correggere il suo errore. Se la persona non ha commesso nessun male, non sarà in alcun modo possibile che venga picchiata dalla polizia.
Allo stesso modo, Dio ha fornito il mondo di alcuni poteri. Egli ha attribuito dei buoni risultati alle buone azioni e dei cattivi risultati alle azioni cattive commesse. In questo modo, Dio ha creato il “risultato delle azioni” (karma).
Noi diamo la colpa delle nostre sofferenze al risultato delle azioni, ma questo è un grave errore. L’uomo dovrebbe solo stare lontano dalle cattive azioni stesse. State lontani da tutti i sentimenti non sacri; state lontani dai cattivi sentimenti e vedrete che nessuno vi punirà. Persino gli addetti alle punizioni verranno a proteggervi! Dobbiamo perciò fare attenzione che nessun errore sia in noi.
Ho detto che “essere umano” significa Atma Swarupa – Incarnazione dello Spirito; ho detto che egli è immortale; ho detto che lo Spirito è eterno. Poiché possediamo lo Spirito, in noi devono sorgere solo sentimenti eterni. La creazione del mondo, il governo del mondo, la protezione del mondo sono leggi di Dio; Egli è Colui che le mette in atto.
Sarva Bhuta Nirantana – Egli è presente in tutte le creature viventi
Tenendo conto di questo Principio, chi e in quale modo può essere criticato? Chi e in che modo può essere adorato?
Con la fiducia in sé, in qualunque nazione si vada, va bene; qualsiasi azione si compia, va bene: otterremo il completo successo. Nel Principio della Divinità, infatti, è insegnato che voi dovete aver fiducia in voi stessi, ossia: CONOSCETE CHI SIETE.
Ci interessiamo di tutto ma non ci chiediamo mai: “Chi sono io?”. Ma la risposta esatta non è rispondere: “Sono il Tal dei Tali”, basandosi solamente sul nome e sulla forma (esteriori). Questo è solo un dialogo in senso materiale. La risposta è errata anche se rispondiamo: “Vengo dalla tale nazione”. Anche dire: “mi chiamo Tizio e faccio il tale lavoro” non corrisponde a verità. Ma allora, qual è la risposta giusta? Quando vi viene fatta la domanda: “Chi sei?”, andrebbe risposto: “Io sono l’Atma – lo Spirito”.
Il corpo è momentaneo, la mente è impermanente. Commettete un grave errore pensando di essere solamente un corpo. Rinunciando all’attaccamento al corpo ed alla mente, dovete riconoscere che è lo Spirito a dare potere a questi due.
Ogni individuo è la forma dell’Atma, ma non di Anya (qualcun altro o qualcos’altro). Infatti solo Dio è onnipervadente. Egli è lo Spirito cosmico che pervade tutto e tutti. Dobbiamo cercare di riconoscere questa Forma cosmica. Voi credete che sia un problema, mentre invece è molto facile. Non c’è niente di più facile. Tuttavia, a causa dell’attaccamento al corpo, questa cosa è da voi vista come un grosso problema. Invece, è una via semplice.
Sarva Bhuta Tiraskaram Keshavam Prati Gacchati
L’insulto fatto a qualunque creatura vivente, raggiunge Keshava (Dio)
Sarva Bhuta Namaskaram Keshavam Prati Gacchati
L’omaggio reso a qualunque essere vivente, raggiunge Keshava (Dio)
Non importa chi riveriamo: equivale a riverire Dio stesso. Perché? Perché la Divinità presente in tutti è UNA. Krishna ha dichiarato:
Mamaivamsu Jivaloke Jivabhuta Sanatanah
Tutti gli esseri sono scintille della Mia eterna Realtà.
Tutti sono scintille. Tutti sono le diverse parti dello stesso Essere. Quando entrate in una stanza piena di specchi, potete vedere la vostra forma. In quella circostanza voi non avete solo una forma, poiché una forma viene vista in ogni specchio. Ora supponete che un uccello che possiede meno intelligenza di voi, entri nella stessa stanza. Si preoccuperà. “Ayyo, quanti nemici. Sono arrivati tutti questi altri uccelli e potrebbero darmi dei problemi”. Pensando così, in lui crescerà la rabbia.
Beccando, beccando e beccando, ridurrà lo specchio in pezzi, ma ogni pezzo rotto farà crescere il numero degli uccelli. Alla fine lo specchio andrà in frantumi e nessuna forma potrà più essere vista. Allora l’uccello prenderà la sua strada e se ne andrà via. Questo è il sentimento d’ignoranza. Al contrario, se nella stanza entrerà un uomo saggio, pensando: “questi sono tutti miei riflessi”, egli proverà profonda felicità e correggerà tutti gli errori in se stesso. Questo è un vero essere umano.
Colui che riconosce e pratica la verità che “sono tutti un mio riflesso”, è un vero essere umano. Quando lo diventerà? Sentire che tutto ciò che è presente all’esterno si trova all’interno, è vera Saggezza. Dobbiamo sviluppare una simile connessione fra oggetto e riflesso.
Dovreste cercare di riconoscere la Verità che: “io e voi siamo uno”. Il nome, la forma e le capacità, possono essere visti come diversi, ma queste sono solo le caratteristiche dei riflessi, mentre riconoscere l’unità è la realtà.
La Divinità è presente dentro di voi e non è separata. Dio non è presente in qualche moschea a Dargahas[2]. Tutto ciò che esiste (all’esterno), è in voi. Quando andate a Dargahas, non fate altro che ricevere il darshan di tutto ciò che è in voi. È il vostro riflesso. Quando entrate nella moschea, avete il darshan di voi stessi! Perciò, non importa quali pratiche spirituali compiate, sono tutte azioni che permettono di realizzare la Verità all’interno di se stessi.
Esistono la nascita e la morte per ogni singolo essere umano. Fra queste due, c’è la vita, che cresce (più lunga) o diminuisce (meno lunga). La vera caratteristica umana, invece, né cresce, né diminuisce. Il corpo che l’uomo indossa aumenta e diminuisce, mentre il Sé non cresce né diminuisce.
Quando è piccolo, lo si chiama bambino; quando è adulto, lo si chiama uomo; quando è vecchio lo si chiama nonno. Ma il bambino, l’uomo ed il nonno sono la stessa persona. La forma esteriore è cambiata, ma l’Essere interiore resta immutabile.
Allo stesso modo, nella natura creata da Dio le forme possono cambiare, mentre il vero Potere è uno.
Ekam Sat Vipra Bahuda Vadanti
La Verità è una, ma i saggi la chiamano con nomi diversi
Oggi dovete riconoscere questa Verità. Dobbiamo rispettare chiunque vediamo; dobbiamo amare tutti. Se sperimentiamo la Beatitudine di questa Verità, ci trasformeremo in Dio.
Sarva Bhuta Hitam Yevam
possano tutte le creature viventi essere felici, sane e salve
Quando verrà realizzato che la Divinità presente in tutti è una, non avremo più sentimento di separazione e non faremo differenze. Le persone credono che sia molto difficile realizzare tutto ciò. Non è difficile! Non c’è niente di più facile. L’errore risiede in Drishti (visione, punto di vista) e non in Srishti (creazione). Purtroppo voi, basandovi sugli errori della vostra visione e senza correggerla, state cercando gli errori nella creazione. Ma in essa non esistono assolutamente errori! Nella creazione tutto è unità, mentre nella vostra visione tutto è dualità. Se avendo fiducia nel Sé vi impegnate in qualunque attività, senza ombra di dubbio avrete successo. Veramente, vi si deve far riconoscere questo punto.
Lincoln nacque in America, in una famiglia molto povera. Suo padre faceva il falegname. Sua madre si chiamava Nancy e rammendava vecchi abiti; con i soldi guadagnati in questo modo, cresceva il ragazzo. Lincoln andava a scuola insieme a ragazzi di ricca famiglia, i quali si facevano sempre gioco di lui. Vedendo i suoi abiti e la sua situazione di povertà, lo prendevano in giro moltissimo. Il bambino era giovane e un giorno, incapace di sopportare oltre, andò piangendo da sua madre: “Mamma! Tutti gli altri bambini mi fanno vergognare. Confezionami un abito nuovo; dammi dei bei gioielli!”
La madre lo tirò a sé: “Figlio mio! Prima di tutto è necessario riconoscere la nostra situazione famigliare. Devi capire la posizione della nostra famiglia. Noi siamo molto poveri e non abbiamo abbastanza da mangiare. Come potremmo indossare abiti eleganti? Perciò, accetta la difficile situazione. Un giorno tu avrai successo. Devi solo avere fiducia in te stesso. Non importa quanto gli altri ti possano prendere in giro; non importa quanto gli altri ti umilino: non farci caso. Il Sé è il supporto di ogni cosa. Figlio mio! Cerca di vivere con questa fiducia nel Sé”. E, per fargli coraggio, gli portò molti esempi appropriati affinché lui li seguisse.
Da quel momento Lincoln ebbe una grande fiducia in se stesso. Lavorò duramente e studiò con grande impegno. Non importava ciò che gli altri dicevano: lui non ci faceva caso. “Quello è ciò che piace a loro; questo è ciò che piace a me. La mia fiducia nel Sé protegge ogni cosa. Anche se non posseggo ricchezza, oro, proprietà materiali e automobili, la ricchezza della fiducia in me stesso è completamente viva in me”. Egli viveva con questa fede.
Nel frattempo sua madre morì, ma nonostante ella non ci fosse più, gli insegnamenti da lei impartiti rimasero saldi in lui. Suo padre si risposò. Questa è una cosa naturale nella nazioni straniere. Anche la seconda moglie si prese cura di Lincoln con molto amore. Un giorno gli disse: “Figlio. Come ti ha già insegnato tua madre, fai crescere la fiducia in te stesso”. Anche lei gli impartì lo stesso insegnamento.
Tempo dopo Lincoln si laureò e da quel momento la sua vita divenne estremamente difficile. Egli non era in grado di vivere con il mestiere del padre; pensò allora di cercare un impiego. “Chi! (espressione di disgusto) Non ho bisogno di un impiego. Colui che, come me, fa affidamento sul proprio Spirito (Sé) perché dovrebbe aver bisogno di un impiego? Dipenderò solamente dal mio potere e dalle mie capacità”. E così si mise in affari, in proprio.
Come portava avanti i suoi affari? Egli entrò totalmente nel sentiero della verità. Gradualmente, poiché egli difendeva e praticava la verità, coloro che erano (in affari) con lui, lo imbrogliarono. Nessuno riesce a sopportare di vedere il bene a questo mondo! Nessuno, vedendo il progresso (di qualcuno), lo riesce a sopportare! E questo continua ad accadere, fin dai tempi antichi.
Comunque, grazie alla fede nelle parole della madre, egli proseguì senza preoccuparsi di nessuno. Alla fine egli fallì negli affari perciò dovette vendere tutto il materiale e pagare i debiti.
Esiste dispiacere più grande dei debiti?
Esiste carità più grande dello sfamare?
Esiste Dio più grande dei genitori?
Esiste disgrazia peggiore dell’avere nemici?
Esiste Dharma più grande della Compassione?
Esiste conquista più grande della compagnia dei giusti?
Cosa c’è di più grande di questo?
Esiste morte peggiore dell’infamia?
Esiste ricchezza più grande della buona reputazione?
Esiste dolore più grande dei debiti?
Esiste supporto più grande del ricordo di Dio?
Lincoln possedeva questa fede. Egli affermò: “Non bisogna avere debiti del genere. Non dovremmo fare debiti con nessuno”. Così, vendette alcune macchine da scrivere ed altri piccoli, piccoli macchinari, saldando i debiti in questo modo.
Questa volta alcuni amici che si accorsero della sua natura onesta, gli dissero: “Lincoln! Adesso si presentano molte opportunità. Preparati a diventare Membro del Parlamento. Presto ci saranno le elezioni: tu presentati e noi ti aiuteremo”.
Con fiducia, egli si candidò e vinse. Dopo questa vittoria, tutti i membri degli altri partiti lo lodarono grandemente; essi si unirono e lo elessero Presidente. Egli allora realizzò i benefici delle parole di sua madre e della fiducia in sé stessi. Solo dopo aver fatto questa esperienza, in lui sorse la piena fede nelle parole di sua madre. Le sue parole erano state parole di verità ed anche le cose che ella compì furono azioni veritiere.
In quella nazione, all’epoca esistevano sostanziali differenze fra bianchi e neri. I bianchi facevano del gran male ai neri. Dopo che fu diventato Presidente della nazione, tutta la gente di colore andò da Lincoln e gli disse: “Signore, eliminate in qualche modo le nostre difficoltà. Trattateci secondo uguaglianza!”
Egli rispose: “Tutti sono uguali a questo mondo. Tutti sono figli di Dio. Perché dovremmo avere queste differenze? Non dovrebbero esistere!” e così corresse la situazione. Egli fece ottenere alla gente di colore la vittoria dell’unità. Grazie a questo successo, tutti, soprattutto i neri, lo elogiarono immensamente.
Nel mondo sta avvenendo la lotta fra bene e male ed essa sta succedendo per colpa di uomini stupidi che non comprendono chi fa del bene. Se qualcuno progredisce acquisendo una buona reputazione, alcune persone creano delle storie contro di lui. Vengono inventate cose inutili che non sono vere. Noi non dovremmo prestare loro alcuna attenzione.
Critica e lode sono tutte cose che naturalmente arrivano agli esseri umani. Una buona reputazione o la diffamazione sono cose che continuano a capitare. Tutti i grandi Esseri che guadagnarono grandi nomi nella nostra nazione di Bharata, affrontarono tali situazioni. Nonostante ciò, da ognuna di queste situazioni essi uscirono vittoriosi.
Noi siamo coloro che vivono in Verità; noi siamo coloro che vivono con Amore; noi siamo coloro che hanno preso decisioni determinate:
NESSUN DANNO POTRA’ MAI ESSERCI FATTO!
Il corpo se ne deve andare, un giorno o l’altro. Non dovreste percorrere una cattiva strada solamente per salvaguardarlo. Se il corpo se ne va, lasciatelo andare, ma la nostra Verità rimarrà in eterno! Per questo dobbiamo lottare per essa.
Tutto è stato creato dalla Verità;
tutta la creazione si reimmergerà nella Verità.
Non si può trovare luogo dove il Miracolo della Verità non sia.
Vedete questa pura Verità!
Ovunque si vada (si noterà che) non appena i desideri delle persone vengono esauditi, esse iniziano ad agire in modo contraddittorio (irragionevole). Ma questo è un loro sbaglio, non Mio.
Quanti sono nel mondo coloro che criticano Dio? Ce ne sono di quattro categorie:
– Coloro che non hanno fede in Dio, Lo criticano. Questa è la prima categoria.
– Nei rapporti fra le persone, se un amico progredisce, l’altro, incapace di sopportare ed accettare tale avanzamento, critica. Questa è la seconda categoria.
– La terza categoria critica Dio perché i loro desideri non vengono esauditi. Questa è la terza categoria.
– Poi ci sono quelli che piangono perché non ottengono la posizione e l’onore che gli altri ricevono.
Non esiste al mondo nessuno che critica Dio per ragioni diverse da queste.
Alcuni ricorrono a metodi bassi, meschini, spregevoli. Essi hanno dei desideri: “Swami devi fare questa cosa per me. Io voglio dei soldi. Ho iniziato questa società; ho costruito una scuola, voglio abbastanza soldi per realizzare (il progetto)”.
Io risponderò: “Figlio Mio – questa è la Verità – Figlio: la tua nazione è un’altra, questa nazione è differente. La valuta di questa nazione non viene cambiata nella tua, perciò come potresti prendere questi soldi e portarli nella tua nazione? Non è possibile. Imbroglieremmo il Governo ed io non lo accetto. Io non voglio (fare) cose simili!”
In situazioni del genere, queste persone coltiveranno odio (nei Miei confronti); provando odio, esse Mi insulteranno in moltissimi modi. Ma qualunque cosa venga fatta, la Mia Verità è la Mia Verità.
Nessuno di voi dovrebbe far caso in nessun modo a chiunque critica o a chiunque loda. Perché? Perché la vostra fede è la vostra. Essa dipende dalla vostra fiducia in Dio ed essa non può essere data a nessuno. Essa è nostra, appartiene a noi.
Gli indiani affermano: “Dio esiste” mentre altri affermano: “Dio non esiste”.
Egli non esiste per coloro che dicono “NO”;
Egli esiste per coloro che dicono “SI”.
I “SI” e i “NO” appartengono solo alle vostre bocche
mentre per Swami è sempre Sì, Sì, Sì!!!
La mente delle persone è la loro testimone, per questo non dovremmo far caso a nessuno. Non dovremmo abbandonare la nostra fede, il nostro credo, il nostro Spirito. Molte persone vedendo il successo degli altri crescere ogni giorno di più, diventeranno gelose. La gelosia è come un demone terribile. Un albero da frutto produce frutti. Senza che nessuno se ne accorga, in un albero così fertile, nelle radici entra un parassita che le distrugge, e così l’albero cade. Che colpa ha l’albero di questo? Nessuna!
Chi è geloso coltiva dentro di sé il sentimento della gelosia. Questa è la natura dei malvagi. Tuttavia, dal Mio punto di vista, la Mia opinione è che queste persone non sono cattive. Le loro azioni cambieranno, oggi o domani.
Io ho una sola Verità: TUTTI SONO MIEI! Tutte le Mie proprietà si riassumono in una sola: l’Amore. Con questo Amore, io tratto quelle persone gentilmente.
SE COLORO CHE VENGONO PIENI DI GELOSIA NEI MIEI CONFRONTI PRENDERANNO RIFUGIO IN ME, IO LI BENEDIRO’
Io non cercherò i loro sbagli e correzioni. Non cercherò le loro colpe. Io vedo solo il Mio Amore. Tutti devono riconoscere la natura che fa riconoscere ciò (l’Amore). La Purezza sorgerà in noi, solamente quando ci sarà questa unità. Quando c’è questa Purezza, inizia la Divinità. Perciò, se vogliamo sviluppare la Divinità, la Purezza dovrebbe essere in noi. Se desideriamo la Purezza, dovremmo mescolarci insieme (agli altri). In questo modo otterremo il giusto risultato.
Incarnazioni dell’Amore! Oggi dicono che questo Corpo ha 75 anni. Ma io non faccio caso all’età. La cosa importante per Me, è il benessere del mondo. La Mia importante caratteristica è trattare gentilmente tutti gli esseri viventi che sono in difficoltà. Il Mio importante dovere è rimuovere le difficoltà di coloro che stanno soffrendo. Di conseguenza la Mia determinazione è una, indipendentemente da tutto ciò che viene divulgato.
Quando avete afferrato ciò che va afferrato,
non mollate la presa finché non l’avrete ottenuto.
Dopo aver chiesto ciò che va chiesto,
resistete finché non lo avrete avuto.
Dopo aver desiderato ciò che va desiderato,
non andatevene finché il vostro desiderio non sia esaudito.
Alla fine, o Dio cederà per puro e semplice sfinimento,
o voi dovrete chiedere ancor più intensamente.
Ma se voi abbandonate e tornate sui vostri passi, questa non è la determinazione del vero devoto!! Tenete salda la presa di ciò che desiderate finché la richiesta non sia esaudita. Questa è la nostra determinazione. Questo è il tapas, la penitenza degli esseri umani.
Tapas, infatti, non vuol dire andare nella foresta e mettersi a piedi in aria e testa in giù. Sono le nostre parole che dobbiamo sostenere; la verità va protetta; dobbiamo avere gratitudine; dovrebbe essere mantenuta la fiducia nel Sé. Questa è l’importante vita di un devoto.
Anche quando arriva qualunque tipo di problema, senza farci caso, dobbiamo continuare a tenere la nostra esperienza come base. Aumentate la fiducia in voi stessi. Aumentate il rispetto per il vostro Spirito e vedete di sacrificarGli ogni cosa.
Il vostro Spirito è in voi ed in nessun altro così come lo Spirito degli altri è in loro. Tuttavia lo Spirito presente in ognuno è solo uno e non è diviso in tante parti. Ogni Spirito è parte della stessa unità. Di conseguenza non misurate dicendo: “Questo è giovane… quello è un uomo adulto… la sua fede è grande… la sua fede è piccola…”. La fiducia nel Sé non dipende dall’età e non cambierà mai. La QUALITA’ (dell’Anima) presente in ognuno è una, mentre la QUANTITA’ potrebbe differire.
Incarnazioni dell’Amore! Se oggi vogliamo correggere nel giusto modo la nostra nazione di Bharata, tutti dovrebbero essere uniti. Tutti i nostri leader del passato si sacrificarono, mantennero salda la loro determinazione ed ottennero l’indipendenza (della nazione).
Tuttavia essi ottennero l’indipendenza ma, sfortunatamente, non realizzarono l’unità (degli indiani). A queste condizioni, a cosa serve l’indipendenza? Senza unità, stiamo soccombendo a problemi simili! Ovunque si guardi, si vede solo odio. In un partito esistono 10 fazioni; in una famiglia quattro diverse opinioni.
Se è davvero così, quale felicità saremo in grado di ottenere? Perciò, non è questo ciò che dobbiamo imparare. Dobbiamo riconoscere l’unità in tutti. “Questa è la mia famiglia; questa è la mia cara madrelingua; questa è la mia religione”.
Se non siete capaci di sollevare la testa e affermare questo,
potete solo essere comparati a dei cadaveri!
Dovete provvedere al rispetto della vostra famiglia; dovete provvedere al suo benessere. Provvedendo a ciò, anche il benessere del prossimo verrà salvaguardato.
L’uomo moderno ha perso entrambi gli occhi della fede, perciò egli è cieco. Oggigiorno, colui che non ha fede diventa cieco. Anche se non avete fede in nessun altro, avete pur sempre fede in voi stessi, non è vero? Ebbene, anche questo è Amore per Dio.
Fiducia in voi stessi, fiducia in Dio.
Questo è il segreto della grandezza, questo è il segreto della grandezza.
La fiducia in voi stessi equivale ad avere fiducia in Dio. “Tu sei me”. Se avete fiducia in questo, siete come Dio. Egli infatti non ha una Forma separata. L’ IO, IO, IO (Aham) è Dio, abbiate perciò fede in questa unità. Se tutti si uniscono e con unità proteggono la nazione, ci sarà possibile realizzare qualsiasi Potere divino ed, inoltre, avere successo in qualunque sentiero.
Incarnazioni dell’Amore! La santità di Bharata non è presente in nessun’altra nazione. Questa è la ragione per la quale numerosi Avatar sono sorti in questa terra di Bharata. Per questo la nazione di Bharata è la madre di tutte le altre nazioni. In quale modo, invece, stiamo pensando ad una madre tanto santa? In modo errato, errato, errato! La madre deve essere rispettata. La madre terra: questa è la giusta meta della vostra vita.
Il Signore Râma disse: “La madre e la madre-terra sono più del paradiso stesso”. Egli affermò: “La mia madre-terra e mia madre sono uno”. Ai giorni nostri dovete riconoscere e praticare questa verità.
Le persone adorano e contemplano: “Râma, Râma, Râma, Râma”. Ma chi di esse pratica le Sue parole? Assolutamente nessuno! Quando si tratta di ricordare “Râma, Râma” sono tutti degli HERO (eroi), ma quando è il momento di praticare, diventano tutti degli ZERO! In verità: perché colui che ha fede non dovrebbe praticare?
Ai giorni nostri le vie del Dharma sono molte. Viene detto che qualsiasi cosa venga vista, è divina. I Veda insegnarono quattro enunciati:
Tat Twam Asi – Tu sei Quello (Dio).
Si dice: “Quello ed Io siamo UNO”. Tuttavia: chi agisce in accordo a ciò?
Prajñanam Brahma – La Consapevolezza è Brahma (Dio)
(Swami corregge: “Non Consapevolezza. Consapevolezza TOTALE e COSTANTE)
Si dice che quella Consapevolezza sono Io.
Esiste solo una cosa. Che cosa? Ekam Sat – una sola Verità. Essa è tutto ciò che Dio è.
Ayam Âtma Brahma. In inglese potete dire: I am – ayam (io sono) l’Âtma ed anche Brahma (Dio). Io sono l’Âtma; Io sono lo Spirito. Questo significa Ayam Âtma Brahma.
Questi sono i significati appropriati insegnati nei Veda. Tuttavia noi stiamo solo ripetendo queste sacre parole ma nemmeno uno li mette in pratica. Quanti insegnamenti stiamo ripetendo? Quante discipline spirituali stiamo compiendo? Quanti insegnamenti stiamo dando? Ma chi li mette in pratica?
TUTTE LE PAROLE CHE NON VENGONO PRATICATE
SONO SOLO MENZOGNE!!
Sono solo atteggiamenti di sfoggio ed esibizionismo. Affermando: “Dio è presente in ognuno”, dovremmo anche amare tutti. Invece diciamo solo parole, ma in realtà affermiamo: “Io lo odio. Quello è un mio nemico”. Queste sono parole estremamente contraddittorie!
Amate tutti. Se per caso odiate qualcuno, non parlate con lui. State in silenzio. Sviluppate amore dentro di voi; non odiate nessuno; non abbiate disgusto per nessuno; non accusate nessuno. È necessario che oggi impariate questa sacra unità.
Io amo tutti; non provo odio per nessuno e non c’è nessuno che provi odio per me. Per Me sono tutti amici, sono tutti devoti, sono tutti figli, sono tutti UNO. Perciò, anche voi dovete praticare una simile natura. Dovete sviluppare questo tipo d’amicizia.
Qual è il nostro libro (dal quale apprendere)? Questo mondo è il nostro libro e lo Spirito interiore è il nostro Guru (insegnante). Chi è il nostro Amico? Dio è il nostro Amico. “Solo Dio è il Mio vero Amico. Il mondo è il mio libro. Il mio Spirito interiore è il mio guru”.
Il tempo è Bhogam (piacere, gioia, divertimento). Tenendo il tempo come fondamenta, esso deve essere santificato. Questa è la vera Sâdhanâ. Non buttate via il tempo. Tempo perso è vita persa. Il tempo è la Forma di Dio.
I Veda affermano: “Dio è l’Incarnazione del tempo. Egli lo trascende e ne è il Padrone”. Padrone del tempo. Nel tempo tutto è contenuto.
Incarnazioni dell’Amore! L’Amore in voi e l’Amore in Me è lo stesso. L’Amore in tutte le creature viventi e l’Amore in voi, è uno. Tuttavia il vostro amore contiene della mâyâ (illusione) ed è rivolto ai possedimenti materiali ed alle automobili. Il Mio Amore non ha desideri di automobili. Esso è totalmente puro, completamente incontaminato.
Al contrario, l’amore presente in ognuno a volte cambia e si trasforma in negativo. Questo è perché si mischia ai desideri. Nessuna cosa negativa verrà invece trovata in Me, nemmeno se venisse cercata. Ciò che Mi riguarda è tutto sempre e solo positivo! Ciononostante, senza il positivo, il negativo è inutile; senza il negativo, il positivo è inutile, perciò: IO E VOI SIAMO UNO. Unite questo positivo con il vostro negativo: non ci sarà felicità al mondo che non potremo sperimentare.
Incarnazioni dell’Amore! Solamente quando svilupperemo questa intima, stretta relazione, nella nostra vita ci sarà smisurata Beatitudine. Quale tipo di Beatitudine? Brahmânanda (Beatitudine di Brahma, Beatitudine divina). Se realizzeremo tale Beatitudine, per noi sarà Parama Sukhadam – una Gioia (estasi) suprema – e diventeremo l’Incarnazione di Dio.
Non è necessario compiere nessuna sâdhanâ. Se vi piace farla, fatela, non è sbagliato. Ma sappiate che la state facendo solo per la soddisfazione della vostra mente e non per la soddisfazione dello Spirito. Sentire che esiste unità in tutti e condividere l’Amore presente in ognuno: questa è la vera sâdhanâ.
Ogni Forma di Dio, ogni Nome, sono tutti UNO.
Eka Prabhu Anek Nam
Dio è uno ma possiede numerosi Nomi
Come ci dovremmo rapportare di fronte a tutti questi Nomi? Supponete di volere, un giorno, recitare i 1.000 Nomi di Dio. Prendete un buon libro (sul quale leggere i Nomi), prendete dei fiori ed iniziate. In questo modo, ogni volta che recitate un Nome “Keshavaya Namah….Madhavaya Namah…”, offrite un fiore.
Tuttavia: ha ognuno di questi Nomi una sua Forma? No. Voi state adorando la stessa Forma alla quale vengono dati diversi Nomi. Perciò: dov’è Dio? In voi, dove tutte le forme di Dio si sono fuse in una.
Questo rituale viene anche chiamato Anga Pûjâ[3]. (Durante la Puja) viene detto: “Netram Samarpayami – io offro i miei occhi”. Com’è sbagliato fare una pûjâ simile! Che soddisfazione otteniamo da una simile pûjâ? Assolutamente nessuna! Ed anche Dio non l’accetterà.
Significa Netra Samarpayami che state dando i vostri occhi? No. Significa che prendete un fiore, lo portate agli occhi dicendo Netra Samarpayami. “Occhi” è la parola pronunciata, ma ciò che viene offerto è il fiore. Tutte queste parole e azioni sono solo una sorta d’imbroglio a Dio. Perché mai offrire a Dio le parti del corpo che Egli stesso vi ha donato? Sono vostre; il corpo è vostro; le parti del corpo sono vostre. E anch’Io sono vostro così come voi siete Miei! Quando fra noi nasce una simile relazione, non abbiamo bisogno di nessuna pûjâ.
Tuttavia, coloro che non sono in grado di raggiungere questo stato elevato, hanno bisogno di progredire compiendo piccoli, piccoli rituali; non è sbagliato. Si può far meditazione; non è sbagliato. Si può far japa (ripetizione del Nome di Dio); non è sbagliato. Nonostante ciò, tutte queste discipline avvengono con la pratica.
È necessario invece ridurre tutte le cattive abitudini; andrebbero distrutti tutti i sentimenti negativi. Giorno dopo giorno, dobbiamo incrementare i pensieri positivi.
Supponete di venire insultati mentre stare camminando per la vostra strada. Quando lo sentite, dovete trasformarlo in positivo: “Quella persona mi ha insultato; mi sta biasimando. Ma questi insulti sono solo riferiti al corpo. ‘Malvagio!’: questo è solo un insulto riferito al corpo; ‘Truffatore!’: anche questo è un insulto al corpo. I miei genitori mi hanno dato un nome; i miei amici mi hanno dato un altro nome; questa persona cattiva, me ne sta dando un altro ancora. Possono essere dati così tanti nomi a questo corpo!”
Perciò, non prendete in alcun modo le difese del corpo. Dovreste voi sentirvi insultati solo perché esso viene insultato? No, no, no! Tuttavia, se c’è del male in voi, affrontatelo e purificatelo. “Devo purificare le mie negatività”. Infatti, indipendentemente da chi ci critica, dobbiamo in qualche modo cercare di correggere le nostre colpe.
Molte persone, nel Kali Yuga, quando i desideri che hanno in mente non vengono esauditi, sviluppano l’attitudine di criticare Dio. Questo succede in ogni nazione. Ma noi non dovremmo assolutamente considerare questi bassi, impuri, spregevoli sentimenti, poiché la malvagità di questa gente riguarda solo loro.
Per questo motivo Tyagarâja ai suoi tempi disse: “Enta Matramuna, Evaru Telichina Anta Matrame Nivu – Dio si manifesterà a voi nello stesso modo in cui voi vi ponete nei Suoi confronti”. In qualunque modo si pensi, (la realtà) prenderà la stessa forma. Se sviluppate buoni sentimenti, essi si manifesteranno (nella vostra vita).
Incarnazioni dell’Amore! Quanto più ci è possibile dovremmo amare tutti, senza provare odio per nessuno e senza insultare nessuno. Se a volte non è proprio possibile, rinunciate pure ad amare, ma nemmeno insultate. Io spero che voi sviluppiate questo tipo di unità.
Per questo Corpo stanno passando i giorni, stanno passando i mesi e persino gli anni. Io non ho mai avuto il desiderio di celebrare questo Compleanno. Tuttavia, poiché i devoti si riuniscono tutti insieme qui in questa occasione, Io devo celebrare questo giorno come festa. Ma a Me non piace.
LA RELAZIONE FRA ME E I MIEI DEVOTI
E’ LA RELAZIONE A CUI TENGO.
Migliorate la qualità del vostro Amore. Tenete sempre a mente la meta del benessere della nazione. Questa nazione di Bharata è così sacra!
Perché desiderare del rame e dell’ottone, se abbiamo l’oro?
La Divinità è presente in tutte le forme; sperimentatela con Beatitudine e sviluppate amore ovunque andiate. Questo amore è sufficiente. Dobbiamo vivere con questo amore; dobbiamo proseguire le nostre vite con questo amore; dobbiamo condividerlo.
Brahma è la forma di Dio ed è pieno d’Amore.
L’Amore dovrebbe unirsi all’Amore.
Quando l’Amore è saldo, si ha l’autorità di sperimentare l’unicità.
Voi realizzerete questo divino splendore; dovete solo sviluppare questo Amore.
Oggigiorno, nel mondo, odio, invidia, esibizionismo ed ostentazione stanno aumentando sempre più. Se vogliamo eliminare tutte queste cattive qualità, solo una qualità è sufficiente: quella dell’amore.
Che i nostri desideri siano esauditi o no, lasciate perdere (non ha importanza). Tutto capita per il nostro bene. Bisogna riconoscere e praticare questa verità. “Desideravo un lavoro e non l’ho ottenuto”. Quando questo loro desiderio non è stato esaudito, perché queste persone dovrebbero criticare o odiare? Cosa succede per colpa di questo odio? Svaniranno anche i risultati positivi.
“Ho subìto questa perdita; ho affrontato questa difficoltà. Ma anche in questo c’è del bene”. In qualunque cosa capiti c’è del bene. Il bene ed il male camminano insieme. Senza loro due, non succederebbe niente. Senza male, non capiterebbe il bene; senza il bene, non capiterebbe il male. Nel bene c’è il male; nel male c’è il bene. Prendete i due essere uno.
Sukha Dukhe Samekrutva, Labha Labho Jaya Jayo.
Trattate allo stesso modo gioia e dolore,
vittoria e sconfitta, guadagno e perdita.
Il piacere è un intervallo fra due dolori. Nel mezzo di due difficoltà, possiamo sperimentare la felicità. Perciò non dovremmo alimentare i desideri, bensì ridurli.
Se il desiderio per il Divino è incrementato, esso ci donerà indicibile felicità. In questo modo sperimenteremo così tanta delizia! Se invece vengono coltivati i desideri materiali, essi non avranno più limite e continueranno ad aumentare sempre più.
Le persone pensano: “Aumento i desideri materiali per diminuire la mie sofferenze”. Ma questo è un grandissimo errore, un grandissimo errore! Infatti la felicità diminuisce in proporzione all’aumento dei desideri; quanto più i desideri diminuiscono, tanto più aumenta la felicità.
“Non sono felice, non sono felice!”. Qual è la ragione? State aumentando, aumentando, aumentando i desideri! E così la Beatitudine sta diminuendo. Diminuite i desideri e, senz’ombra di dubbio, la vostra felicità aumenterà.
Tutti voi conoscete (questa storia). Satyabhama, con sentimenti di totale egoismo, voleva che Krishna fosse suo. Lo mise su una bilancia e cercò di comprarLo. Ella era molto ricca; possedeva moltissimi gioielli e così pesò oro equivalente allo stesso peso di Krishna. Satyabhama pensava che avrebbe potuto farLo suo, dando l’equivalente del Suo peso. Ma non importa quanto oro continuasse a mettere sulla bilancia, il piatto sul quale Krishna era seduto rimaneva sempre abbassato. La bilancia non si muoveva!
Cosa poteva fare? Mise sulla bilancia tutto ciò che possedeva. Ma Dio non può essere ottenuto con l’oro! Egli non potrà mai essere conquistato con la ricchezza, ma solo con le virtù.
Satyabhama corse da Rukmini, la quale era occupata a fare Tulsi Pûjâ (adorazione con le foglie di tulsi). Ella prese una foglia di tulsi, la tenne in mano ed uscì, poiché Satyabhama l’aveva chiamata. Nârada, che in quel momento si trovava là, raccontò a Rukmini tutto quanto era accaduto. Dopo aver ascoltato la storia, Rukmini disse: “Cara sorella! Non è bene per te agire in questo modo. Dio non può essere ottenuto con la ricchezza. Egli può essere conquistato solo con le buone qualità. Guarda. Te lo dimostro”.
Rukmini spiegò: “Satyabhama. Il Nome (sta) alla Forma e la Forma (sta) al Nome: entrambi sono in perfetto equilibrio. Krishna! Il Tuo Nome è l’equivalente perfetto della Tua Forma”.
Nârada si trovava nel mezzo: “Madre. Per dare la forma fisica di Krishna, voglio qualcosa che abbia forma fisica. Adesso Lui appartiene a me. Quando anche tu mi darai qualcosa che abbia una forma, io ti darò quest’altra Forma”. Rukmini non aveva niente: Ma c’era la foglia di tulsi. La mise sul piatto della bilancia:
Baba canta:
“Una foglia, un fiore, un frutto.
Se è vero che Tu sei compiaciuto di donarTi a chiunque ti offra una foglia,
un fiore, un frutto o qualsiasi altra cosa donata con devozione,
possa questa foglia di tulsi bilanciare il Tuo peso”.
E quando la foglia di Tulsi venne posata sull’altro piatto della bilancia, il piatto con su Krishna si sollevò ed il piatto con su la foglia si abbassò! Questo significa che Rukmini aveva fatto questa offerta con totale amore.
La foglia. Qual è la nostra foglia? Il corpo è la foglia.
Il fiore. Il cuore è il fiore.
L’acqua. Le lacrime di Beatitudine sono l’acqua.
Foglia, fiore, acqua e frutto.
Quale frutto? Il frutto della mente.
“Se è vero che Tu ti sottometti a colui che ha devozione,
possa Tu bilanciarti con questa foglia di tulsi”
Questa era la differenza fra Rukmini, devota suprema, e Satyabhama che invece incrementava i desideri. Ma da quel giorno, dopo quel fatto, prendendo d’esempio quel buon ideale (mostrato da Rukmini), anche Satyabhama adorò Dio con Amore.
Incarnazioni dell’Amore! Anche voi, se desiderate che ogni vostro desiderio venga esaudito, sviluppate Amore. In questo modo i vostri desideri saranno sicuramente soddisfatti. Non odiate. Questo è il giusto ideale per voi. Questo è un messaggio importante.
Dovreste essere incarnazioni dell’Amore; dovreste avere cuori colmi d’Amore. Voi stessi dovreste essere pieni d’Amore. La Beatitudine dell’Amore deve essere sperimentata. Questo è il prezioso regalo che oggi Io vi dono. Questa è la Mia sola ricchezza.
Infatti tutti questi (costruzioni, progetti) non sono Miei. Sono stati i devoti a costruirli, a progettarli. La Mia proprietà è una sola: solo Amore, solo Amore, solo Amore! Perciò vi darò tutto questo Amore, quanto ne vorrete. E sono anche pronto (se necessario) a dare (sacrificare) il Corpo (per voi). Vivete beati; vivete come ideali: solo così Io proverò vera Beatitudine. Qualsiasi altra cosa diate, non è vera Beatitudine per Me.
SOLO IL VOSTRO AMORE E’ LA MIA BEATITUDINE!
SOLO IL MIO AMORE E’ LA VOSTRA RICCHEZZA!
Io spero e benedico che voi lo proteggiate e con questo concludo il Mio Discorso.
Che tutti voi, oggi, possiate avere, possiate avere, possiate avere,
devozione permanente ed una vita pura, lunga e felice!!
Possano tutti i vostri problemi essere risolti.
Perciò, senza più pensare alle vostre difficoltà, sperimentate la felicità raggiunta.
Swami conclude cantando: Prema Mudita Mana Se Kaho…..
Puttaparthi, “Hill View Stadium”
1 Swami si riferisce allo spettacolo dei Leoni cinesi eseguito quella mattina per i festeggiamenti del Suo Compleanno.
[2] Dargahas: luogo mussulmano di pellegrinaggio.
[3] Anga significa parte del corpo. Questa puja (rituale) viene compiuta offrendo tutte le nostre parti del corpo. Oppure l’offerta viene fatta adorando ogni parte del corpo della statua di Dio.