Non esiste malattia peggiore dell’ avidità.
Non esiste peggior nemico dell’ira.
Non esiste afflizione maggiore della povertà.
Non esiste gioia più grande della saggezza.
(Proverbio Telugu)
I quattro aspetti della vita
Incarnazioni dell’Amore!
Un tipo od un altro di avidità affligge ogni uomo a questo mondo. Anche quando ha ricchezze in abbondanza, l’uomo non riesce a godersele, né è capace di darle agli altri. Non riesce a farne esperienza. Che cosa le tiene a fare? Solo per avidità.
Non c’è nemico peggiore dell’ira. L’uomo può essere totalmente privo di virtù, mancare di fermezza, ma l’ira ha preso possesso di ogni uomo e lo affligge. Per l’uomo, nessun nemico è peggiore della sua propria ira. È solo l’ira che indossa la forma di tutte le energie. Indebolisce la natura umana, allontanando la Divinità e distruggendo l’umanità. (nel senso di “insieme di qualità proprie dell’essere umano” n.d.t.).
Non esiste afflizione peggiore della povertà. Per l’uomo, non esiste afflizione peggiore della povertà. Si può essere poveri perché avari, in quanto l’avarizia non permette che si godano le proprie ricchezze, o per effettiva povertà, cosa questa che provoca sofferenza per la mancanza effettiva dei beni necessari.
Non c’è gioia più grande della saggezza. La felicità è l’attributo più evidente in un uomo saggio. Poiché il Jnani (colui che ha la conoscenza spirituale) possiede tutte le buone qualità, il dolore non ha alcuna possibilità di dimorare in lui.
Oggi gli esseri umani hanno l’avidità da un lato, l’ira dall’altro lato, la povertà sul terzo lato e la saggezza sul quarto. Perciò vivono sperimentando quattro diversi generi di vita.
Cambiare l’introduzione: “fratelli e sorelle”
Anche se l’uomo d’oggi sa tutto, fa finta di non sapere niente. Come ho detto ieri, i ragazzi d’oggi ripetono pedissequamente: “Fratelli e sorelle”, ma condividono il fardello delle preoccupazioni altrui, o la loro felicità? Io dico di no, che non lo fanno.
Oggi hanno cambiato il saluto in “devoti” o “gente presente alla riunione”. Questo è un grave errore. Fratelli e sorelle, questa è la frase corretta. (Il pubblico resta a bocca aperta per la sorpresa). Perchè? Ogni studente dice che Swami è madre, madre, madre. Dicono proprio questo.
Se tutti mi chiamate “madre, madre” siete tutti fratelli, più anziani o più giovani. Questa non è affatto una cosa sbagliata! Allo stesso modo, quando Vivekananda è andato a Chicago, si è rivolto alla gente dicendo: “Fratelli e sorelle”, nello spirito della cultura indiana.
Dio non è solo padre, Matha, Pitha. È sia madre che padre. Nella Bhagavad Gita viene dichiarato:
‘Tu sei madre e padre, sei parente ed amico
sei la conoscenza ed ogni ricchezza.
Tu sei tutto, mio Signore, mio Signore!’
(Verso Sanscrito)
Tutti sono fratelli e sorelle
Se si dice: “Signore, Tu sei madre e padre”, allora tutti saranno fratelli e sorelle… non è vero? Perchè non riuscite ad avere una mente aperta a sufficienza da poter afferrare questi nobili sentimenti? Anche quando li ricevete, non sapete capirli chiaramente. Se ne aveste capito il significato, non vi sarebbe stato assolutamente possibile cambiare queste parole!
Tutti sono veramente fratelli e sorelle. È a causa del fatto che non siete riusciti a capire il significato di queste parole che oggi le avete cambiate. Qualunque cosa dicano gli altri, non dovete mai deviare da ciò che ritenete essere la verità e dal vostro proposito, che deve rimanere stabile.
I bambini di oggi sono incapaci di capire il significato di queste parole. Sanno solo seguire ciecamente ciò che viene loro detto dagli altri e cercano di guastarsi.
Quando si dice: “Tu sei mio padre e mia madre” perché non dovrebbero essere tutti fratelli? Perché non dovrebbero essere tutte sorelle? E allora, che significato ha il fatto che voi avete cambiato le parole? Non c’è fermezza in voi. Non c’è stabilità. Non avete ferma determinazione. È per questo che delle parole sacre come queste vengono cambiate.
Malati di avidità
Come si è detto all’inizio, “Non c’è malattia peggiore dell’ avidità”. Non esiste una malattia peggiore dell’essere avidi. La storia della sacra India è una prova di questo. Nel Mahabharata, a causa dell’aviditá, Duryodhana e Dussasana divennero deboli, sebbene avessero ottenuto tutti i poteri, sebbene fossero re di molti re, e a capo di molti regni. L’avidità diventò una malattia impossibile da curare. Il loro ‘essere malati’ di avidità li distrusse. E non distrusse soltanto loro. Distrusse la stirpe intera.
Perciò, quando dentro si hanno sentimenti negativi, questi non faranno soffrire solo la persona depositaria di tali sentimenti, ma anche tutti coloro che le vivono attorno.
Dobbiamo condividere con gli altri ciò che abbiamo senza avidità, dobbiamo sperimentare questa condivisione e renderne partecipi gli altri. Sulla base di questa condivisione, nei Veda si legge:
‘Nel mondo odierno il sacrificio non si trova più da nessuna parte. Per quale motivo? Il sacrificio non può emergere a causa dell’aumento dell’avidità. Quindi, la maggior causa della mancanza di sacrificio è l’avidità’.
Krishna andò rappresentando i Pandava. “I Pandava soffrono molto. Date loro cinque villaggi!” Quanto ebbe da pregare Krishna! In un paese grande come l’India, i Kaurava non avevano il potere di dare ai Pandava cinque villaggi?! “Non daremo loro neppure lo spazio di una punta d’ago!”, risposero.
Esiste un’avidità maggiore di questa? A guardare le cose con onestà, di chi era il regno? Del Re Pandu, del padre dei Pandava, di Re Pandu, che era il figlio primogenito. Dhritarastha (Dhritarastha era suo fratello, nato cieco) pensava che il regno spettasse a lui. Ma non era il suo regno. Lui sentiva il regno come suo, ma non lo era. I Pandava, che avevano il diritto al trono, furono allontanati.
Il desiderio di Ravana
L’avidità è stata la causa principale di molte guerre in India. Per esempio, Ravana nel Ramayana. A Ravana non mancava proprio niente. Si costruì una fortezza d’oro, ‘Lanka’, e là dentro era al sicuro. Alla sua vista , persino Rama disse: “È il paradiso?”
Anche in un periodo di grande abbondanza e benessere, la cupidigia (Kama) aumentò, solo a causa dell’avidità. L’oscurità lo avvolse solo per colpa di essa.
‘Nel periodo della distruzione, nasceranno propositi perversi’.
(Verso Sanscrito)
Sebbene avesse un tale regno, sebbene ci fossero moltissime regine, alla fine disse: “Voglio Sita”. Sita non gli apparteneva. Era di Rama. Chi è Rama? Dio. Quindi, vai a rubare la proprietà di Dio?!
Ma se Dio viene pregato, forse la cede…
Ma Dio disse: “Non farlo, tu stai rubando”. Allora lui la rapì, ma questo, forse, gli procurò felicità? No, nessuna felicità. E per quale motivo? Solo a causa della sua avidità, a causa della sua natura collerica. Kama significa collera, ira. Fu per colpa dell’ira che Rama disse: “No”. Ed era stato per amore che Ravana aveva detto di volere Sita.
Chi era Sita? Era figlia della terra (Bhujata). E la terra è proprietà di Rama. É in questo modo che rinunciamo al nostro sostegno (Adhara) e desideriamo ciò che è pignorabile (Adeya). Alla fine non potè nemmeno goderselo, in quanto ciò che aveva fatto portò alla distruzione della sua ricchezza, del suo Lanka e di tutto quello che aveva.
Poi ci furono Hiranyakasipu e Hiranyaksha. Anche loro si facevano trasportare dall’ira. Alla fine, quale fu il loro destino? Non solo vennero annientati loro stessi, ma anche tutto il loro gruppo di demoni (Rakshasa) fu sterminato. È a causa dell’ira (Kama) e dell’avidità che la natura umana viene rovinata. Ci dovrebbe essere un limite a tutto.
Subito dopo la nascita, il grembo (odi) della madre è un grande tempio (gudi) per il bambino. Solo il grembo della madre è la scuola (badi) per il bambino. Il grembo della madre rappresenta tutto per lui. A causa dell’ abbandono del grembo della madre, del fatto di allontanarsi da esso e diventare proprietà d’altri, si soccombe ad afflizioni di vario genere.
Tutto é dentro di noi.
Incarnazioni dell’Amore!
Ciò che veramente dobbiamo riconoscere nella nostra vita quotidiana, è la Verità in ogni esperienza che facciamo.Ogni singolo uomo ha un desiderio od un altro. Ma ciò a cui egli realmente aspira lo trova soltanto in se stesso. Ma la sua visione non è diretta all’interno di se stesso. A causa del fatto che egli ha sviluppato una visione al di fuori di sè, non è in grado di riconoscere la sua vera natura. Tutti gli esseri umani si trovano in questa situazione.
Beatitudine? Pace? Santità? Si trovano tutte dentro di loro. Incapace di riconoscere queste qualità sacre che sono in lui, l’uomo è preda dell’illusione, che gli fa credere che esse si trovino all’esterno. E a causa di questo inganno egli soffre di numerose afflizioni. Una volta che la visione venisse volta all’interno di sè, in se stessi si potrebbe trovare tutto.
Dov’è Dio? ‘Nel tempio’. Dov’è Dio? ‘Nella sua dimora’ (Kailasa). Dov’è Dio? ‘In paradiso’. Dov’è Dio? ‘Nella casa del Signore’. (Vaikuntha). Rispondete in vari modi, ma dov’è Vaikuntha? Dov’è il paradiso? Non lo capite.
Nel “Sumathi Shatakam” viene detto: ‘La nostra propria felicità è il nostro paradiso, il nostro dolore è il nostro inferno’. La propria felicità è il paradiso, e l’inferno non è altro che il proprio dolore. Perchè l’uomo cerca al di fuori di sé, se egli stesso ci si identifica? Questo significa dire una cosa e farne un’ altra e, di conseguenza, l’uomo soccombe ai dolori ed alle preoccupazioni (baadhas).
Bisogna mettere in pratica ciò che si dice. Si devono dire le cose come stanno (esporre la verità). Solo allora ci sarà vera beatitudine. Dio non è “da qualche parte”. Il tempio non è “da qualche parte”.
Il vostro cuore (‘gunde’ in telugu) è il tempio (‘Gudi’). Se Dio è nel vostro “gunde”, perchè cercare delle pietre (‘bandu’). Questo significa abbandonare il Dio nel vostro cuore per adorare Dio nella pietra. Significa lasciare ‘Nandi’ (il veicolo di Shiva, il toro) a casa ed adorare la pietra nel tempio.
Nell’umanità si è sviluppata una meschinità, una bassezza d’idee che è in continuo aumento. Non ci sono sentimenti elevati. Il giorno in cui i sentimenti gretti spariranno, nell’uomo nasceranno i buoni sentimenti.
La virtù è la strada maestra che conduce al cuore
Dalla virtù nasce la retta condotta (il Dharma). Solo il Dharma porta all’unità. Attraverso l’unità si avrà un aumento della disciplina, e la disciplina porterà la pace. Dalla pace deriverà la virtù. Solo la virtù è la strada maestra che conduce al cuore. La virtù sola è la porta principale vera e propria del tuo cuore.
Tenendo dentro la virtù, sprovvisti di pace, soccombete a così tante sofferenze. Oh uomo! La beatitudine deriva dalla virtù. La virtù deriva dall’ unità. L’unità viene solo dalla disciplina. La disciplina si ottiene seguendo il proprio Dharma.
Perciò, si devono innanzitutto compiere le azioni del proprio Dharma. Il Dharma non è più presente in noi. Non si sa più che cosa sia il Dharma. Bisogna saper riconoscere il proprio Dharma.
Il dharma è in relazione all’età
Voi siete tutti bambini. Innanzitutto, voi siete bambini. Siete bambini piccoli. Dovete seguire il Dharma proprio della vostra età. Un bambino piccolo deve sedersi in grembo alla madre. Deve ascoltare che cosa la madre gli dice, perché essa è la sua scuola. Tutto ciò che la madre dice dovrebbe essere fonte di adorazione, come un tempio.
Poi, gradualmente, si cresce. Si diventa dei giovani. Bisogna seguire allora il Dharma della gioventù. A quel punto dovete lasciare indietro il Dharma dei bambini piccoli.
Le giuste azioni proprie di una determinata età che vengono messe in pratica, sono il Dharma. Dalla gioventù, si passerà all’età adulta. Dall’età adulta, alla vecchiaia. Nella vecchiaia, si deve seguire il Dharma corrispondente all’età avanzata.
Sviluppate il carattere durante la gioventù
Non si deve pensare che il Dharma sia lo stesso per tutti. Il Dharma si basa sull’età. Oggi siete studenti. Siete giovani. Dovete seguire il Dharma della gioventù. Qual è il vostro Dharma? Il carattere è molto importante per i giovani. Infatti, si dice che ‘lo scopo dell’ educazione è la formazione del carattere’.
Dovete far sì che il vostro buon comportamento divenga ancora migliore. Dovete sviluppare delle buone abitudini e dei buoni sentimenti. Dovete sviluppare la bontà del vostro cuore. Il vostro cuore è nelle vostre mani. Anche le vostre azioni sono nelle vostre mani. Ed anche il fatto che possiate essere felici o tristi dipende da voi.
Il bene ed il male del paese potranno subire cambiamenti a seconda di come si comporteranno gli uomini. Se gli esseri umani, i cittadini, avranno buone qualità, anche il paese avrà buone qualità. “I sentimenti produrranno frutti ad essi corrispondenti”
Quindi, quelli che sono giovani devono sviluppare il carattere. I più anziani dovranno essere oggetto di rispetto. Quando ci si ritrova davanti ai più anziani, si dovranno manifestare umiltà ed obbedienza. Anche le vostre parole devono manifestare umiltà.
Visione pura
Tutto ciò che si deve perseguire alla vostra età, va perseguito. Anche la visione (lo sguardo, la vista) dev’essere sotto controllo. La cosa che Buddha controllava, era innanzitutto la visione (insegnava il controllo su ciò che si guarda).
Visione. Lui diceva che bisogna avere un visione pura. Dopo aver sviluppato una visione pura, diceva che bisognava avere sentimenti puri. E dopo i sentimenti puri, diceva, vengono le buone azioni. E dalle buone azioni, i buoni propositi. Innanzitutto, si deve mantenere pura la vista.
Oggi la visione dei giovani non è di buona qualità. Al contrario, è una brutta visione. Guardano tutto ciò che vogliono. Guardano tutto ciò che non dovrebbero vedere. Mangiano tutto ciò che non dovrebbero mangiare. Fanno tutto quello che non dovrebbero fare.
Con questo comportamento, come si può dire “sono un essere umano”? Solo le cose che devono essere fatte, vanno fatte. Bisogna mangiare soltanto le cose che devono essere mangiate. Solo ciò che deve essere visto, va visto. Solo comportandovi in questo modo diventate ‘esseri umani’.
Cambiate la vostra visione, cambiate i vostri sentimenti, se non cambiate e vi comportate di conseguenza, come potete diventare degni di essere chiamati ‘esseri umani’? Avere umanità significa avere concordanza fra pensiero, parola ed azione. Avere solo uno qualsiasi di questi non è sufficiente. Solo quando tutt’e tre sono stati conseguiti, solo allora è sufficiente. Dovete ottenere unità di pensiero, parola ed azione. Questo è il Dharma che dovete seguire.
L’intelligenza senza la virtù è inutile
Ai loro tempi, i Kaurava, Ravana, Hirayaksha e Hiranyakasipu avevano un comportamento tutt’altro che privo di colpe. Per tutta la vita, non ebbero mai pace. Avevano una grande istruzione. Hiranyakasipu era un grande scienziato. Al giorno d’oggi non si trovano scienziati come Hiranyakasipu né in India né in qualsiasi altro paese. Tutti gli scienziati di oggi sono stati solo capaci di andare sulla luna. Hiranyakasipu invece andò fino alla stella polare (Dhruva). Cercò anche di muoverla. Ma anche se era così grande, che profitto gli derivò da questo? Aveva molteplici possibilità. Aveva l’istruzione e l’intelletto, aveva un corpo forte ed un intelletto (Buddhi) molto acuto. Ma non aveva la forza della virtù. Anche se è presente qualsiasi altra capacità, tutto è inutile per chi non ha la forza della virtù.
Innanzitutto dobbiamo sviluppare le buone qualità. Buone qualità, intelletto (Buddhi), devozione, disciplina, dovere. Innanzitutto quindi sviluppiamo la disciplina. Dobbiamo mantenere la nostra vista sotto controllo. Se non lo facciamo, soccomberemo a numerosi pericoli.
Vita lunga con le virtù
Innanzitutto la prima cosa che dobbiamo riconoscere è che non solo la gioventù, ma tutti gli esseri umani desiderano una vita lunga (Deergh) mentre nessuno desidera una vita divina (Divya). Una lunga vita. Tutti vogliono una vita lunga. Quando qualcuno viene a dare un saluto (Namaskar) l’augurio comune, dato persino dai Pundit (coloro che sono depositari di Dharma e saggezza), è: “Che tu possa vivere cento anni, figliolo!”
Che senso ha la vita di colui che non possiede buone qualità, anche se la sua vita avrà lunga durata? Ciò che chiediamo è una lunga vita. Ma se abbiamo una vita lunga e niente cibo da mangiare, se non abbiamo una casa in cui vivere e dei vestiti da indossare, per che cosa dovremmo voler vivere a lungo? Solo quando tutto va alla giusta maniera dovremmo vivere a lungo.
Ciò che giustifica una vita lunga è la virtù. Se non si hanno qualità elevate perché dovremmo desiderare di vivere a lungo?
Tutto ciò che gli esseri umani desiderano oggi, sono desideri senza vero significato. Uno dice: ”Swami! Benedicimi affinché io possa vivere a lungo!” Ma per avere una vita lunga devono essere presenti anche buone qualità, non credete? Qualità elevate, giusto? Se si desidera una lunga vita e nel contempo si distrugge la parte più elevata di noi stessi, che cosa succederà?
Non è del tutto sbagliato che noi desideriamo ciò che dovremmo desiderare. Però dovete anche compiere il vostro dovere.
Le lodi mi fanno venire il mal di testa
Perdiamo tempo ricordando, descrivendo ed adorando qualcuno, dicendo: “Divinità, Dio”. Due bambini parlavano, entrambi lodavano Swami; le lodi non mi piacciono mai, il sentirle mi fa venire un gran mal di testa.
Fate le cose che dovete fare, comportatevi bene, praticate le virtù che vi competono. Solo da questo deriva la mia felicità, non dalle vostre lodi, dal sentire: “Il nostro Swami è così e così, solo così; questo è solo, SOLO, una presa in giro. Sarete anche voi fra quelli che imbrogliano la gente che viene qui.
Lodare, lodare, lodare… lodate affinché gli altri vi sentano? Starete pure lodando, ma queste lodi manifestano una convinzione sincera? Se lo fate senza convinzione, è assolutamente inutile, non credete?
Dite la veritá, incarnazioni dell’amore
Per coloro che pensano: “Dio è madre e padre per noi”, tutta questa gente, bambini, anziani e giovani dovrebbero essere sorelle e fratelli, non è vero? Perché non avete fede in questo fatto? Pur non avendo fede in questo fatto, però, alla gente convenuta a questa riunione vi rivolgete dicendo: ”Oh, devoti!”. Come potete sapere che sono devoti? (Il pubblico ride) Questa è solo una bugia.
Se credete che dire ‘fratelli e sorelle’ sia sbagliato, chiamarli ‘devoti’ è un errore ancora maggiore. Chi sono i devoti (Bhaktulu), chi sono gli edonisti (Bhuktulu), chi sono gli imbroglioni (Yuktulu) e chi sono i potenti (Shaktulu)?
Non dovremmo dare a loro tutti un unico nome. Dovrebbe essere espresso solo ciò che è. Ecco perché ogni volta che mi vedete IO vi chiamo “Incarnazioni dell’ Amore” Ciò che si trova in tutti è l’amore. Questa non è adulazione. Non è dire qualcosa che non è. Dico la verità.
Perciò, “Incarnazioni dell’Amore!”, se io dico la verità, perché non dovreste dirla anche voi?
Il mondo intero ha avuto origine dalla Verità,
è sostenuto nella Verità ed alla fine si unisce alla Verità.
Questa è la pura verità!
(Proverbio Telugu)
Tutto è solo verità. La verità, pertanto, dovrebbe venire compresa bene. Solo allora la pura verità emergerà in noi. O altrimenti tutte queste verità artificiali usciranno. E tutti proveranno disgusto.
Se uno qualsiasi di voi bambini si troverà nella condizione di tenere un discorso, dovrà parlare di argomenti utili alla gente che verrà, argomenti necessari, che facciano loro superare i loro dispiaceri a che li sollevino dai loro problemi. Date loro la beatitudine che sperimentate voi. Questo sì che va bene, ma non mi piace che lodiate Swami, parlando in quel modo: “Swami è così e così”. La gente deve capire che siete devoti di Swami dalle parole che pronunciate e dalle cose che dite.
Sul palcoscenico, pronunciando tutti quegli elogi, siete come degli eroi. Ma quando tornate a casa siete degli zero nella pratica. Invece, ovunque vi troviate, dovete essere sempre eroi. Solo allora mi renderete molto felice. Dovete rappresentare degli ideali. Dovete essere benevoli e le vostre vite devono essere depositarie di beatitudine, solo così potrete rendermi molto felice!
Progredite nel Dharma
Perciò, Incarnazioni dell’Amore,
può darsi che, consciamente od inconsciamente, voi stiate compiendo qualche passo falso. Ma se mettiamo un piede avanti, questo deve essere messo nel Dharma. Oggi facciamo dei passi, ma dove mettiamo i piedi? Nell’Adharma (il contrario di Dharma). La verità dovrebbe entrare in ogni parola che pronunciamo. Dovremmo sviluppare una visione elevata, selezionando ciò che vediamo con gli occhi. L’egoismo dev’essere distrutto nelle cose oggetto dei desideri. Anche Dio sarà felice quando vivete e vi comportate a questo modo.
Dio è eterna Beatitudine
Se credete di poter dare beatitudine a Dio, sappiate che Dio non aspetta la vostra beatitudine. La Sua stessa forma è Beatitudine. La Sua natura è beatitudine. Egli è la beatitudine della natura. Tutto è beatitudine.
Ecco perché vien detto:
“La Beatitudine Eterna, la Suprema Felicità, la Forma della Saggezza,
al di là di ogni attributo, esteso nell’universo,
l’Ultimo, l’Uno, l’Eterno, il Purissimo, l’Eterno Testimone.”
(Verso Sanscrito)
Voi, nati dalla Divinità, dovete essere sempre immersi in beatitudine.
Abbiate spirito di cooperazione e natura gentile
Nella vita umana, vanno sviluppati sia una natura dolce e gentile (Saumyamu) che lo spirito di cooperazione. La co-operazione… I bambini dicono “co-operazione”.
Levano il “co” e fanno l’ “operazione”.
L’aiuto agli altri, la cooperazione; ecco due cose che dovete incrementare. Tutto dovrebbe mescolarsi e muoversi all’unisono. Questi sentimenti aperti e senza riserve dovrebbero essere sviluppati giorno per giorno. Anche se siete qui da molti anni, non c’è traccia di questo tipo di sentimenti. Solo i sentimenti meschini crescono di giorno in giorno, quelli aperti e senza riserve non subiscono sviluppo alcuno. I bambini crescono, ma le virtù diminuiscono. Invece le virtù devono crescere più di voi. Allora voi potrete dirvi pienamente istruiti. Voi desiderate un’ istruzione elevata, ma IO non desidero questo per voi.
Bontà e grandezza
Ravana era altamente istruito. Che cosa traeva da tutta questa conoscenza? Si teneva aggrappato al sentiero sbagliato e tutta la sua istruzione divenne cenere. Rama era un uomo buono. Anche lui era istruito. In Lui c’erano sia la bontà che la grandezza. Dovete riconoscere le differenze fra i due.
Che cosa significa bontà? Sentire e sperimentare la Divinità in tutti. Anche voi dovete riconoscere la Divinità nell’uomo. Dovete riconoscere la Divinità anche nei dèmoni.
È un grave errore considerare demoniaco il Divino. Sebbene Rama fosse Dio, Ravana in Lui riconobbe solo le qualità umane. Non riconobbe la Divinità. Rama invece riconobbe la Divinità persino in Ravana.
Diceva a Lakshmana, che Gli sedeva accanto: “Ah! Come risplende Ravana! Sai, Lakshmana, Ravana sembra lo stesso Indra!”.
Vibhishana, che gli sedeva a fianco, disse: ”Swami! Ma stai parlando di Ravana!
E Rama rispose: “Mio caro! Sì egli risplende, è così istruito, ha molteplici buone qualità, e alla fine è solo per una singola cattiva qualità che si degrada”.
Aveva un aspetto maestoso, che tutti decantavano.
Insegnare a Ravana
Ma nessuno ne lodava il comportamento; neppure sua moglie Mandodhari lo approvava, anzi, gli impartiva degli insegnamenti.
“Quando suo marito era malvagio e si riproponeva di commettere cattive azioni,
proprio come il Primo Ministro consiglia il Re, allo stesso modo Mandohari consigliava Ravana
(Detto Telugu)
Diceva: “Ravana, tu sei un grande imperatore! Hai grande forza e grande intelligenza. Ma fai anche molte cose di cui dovresti vergognarti. Perché insisti a voler portare la grande madre Sita qui? È un grave peccato rapire la moglie di un altro! Con un piccolo esempio, forse lo capirai da te. Se qualcuno venisse a rapire me, tua moglie, come soffriresti! Cercheresti di ucciderlo! Allo stesso modo, a seguito del rapimento di sua moglie, Sri Ramakrishna Chandra si procurerà un’armata e verrà a farti guerra. Questo è il suo dovere, è il suo Dharma. È la sua natura, agire a questo modo gli verrà spontaneo.
Quando dici con rabbia: “È venuto perché vuole la guerra” dimostri poca intelligenza. Se qualcuno rubasse qualcosa di nostro, quanto soffriremmo! Se noi rubassimo qualcosa che appartiene a qualcun altro, quanto sofferenza gli procureremmo! Quindi, innanzitutto dovete riconoscere questo sentimento: proprio come soffro io, soffrono anche gli altri.
Gli studenti di oggi diventeranno i sostenitori del paese di domani. Dovete pertanto coltivare le vostre qualità ed i vostri sentimenti più aperti. Il tempo scorre e ruba al corpo tempo vitale, ma le qualità non subiscono alcun incremento. Invece la virtù deve crescere con la crescita del corpo.
Crescita stentata della virtù
Avete visto quali sono i veri scopi della vita. Il vitello nasce dalla mucca. Quando cresce, gli crescono le corna. Nella credenza che se crescono le corna forse il corpo rimpicciolirà, mettono dell’acido sulle corna affinché queste non crescano. Allo stesso modo, quando un essere umano nasce, anche le qualità dovrebbero continuare a crescere.
Ma non lo fanno, a causa della mente che afferra un sentiero perverso. Le qualità che dovrebbero crescere vengono così distrutte. Lo facciamo con le nostre mani. In noi dimorano sentimenti puri. Le qualità, le buone qualità, se non sono nell’uomo non si trovano da nessun’altra parte. Esse sono sacre. Stiamo rovinando le qualità che si trovano negli esseri umani, che sono sacri, con le nostre proprie mani.
Non abbiate fretta
Quando sentiamo sorgere dei cattivi sentimenti in noi, lo sforzo da fare è quello di distruggerli. Prendete tempo. Chiedetevi: è bene o male? È giusto o sbagliato?
Non abbiate fretta. Con la fretta, sopraggiungeranno molti pericoli. ‘La fretta porta allo spreco, lo spreco crea la preoccupazione. Perciò non abbiate fretta’
Non abbiate fretta e lasciatevi tempo per pensare. Qualche sentimento arriverà. Chiedetevi: “È per il mio bene o no? Sono nato come essere umano. Vivo il ruolo dello studente. Avere questo genere di sentimenti negativi è una cosa molto sbagliata”.
Nel pronunciare queste parole, la testa dovrebbe chinarsi per la vergogna. Quando la testa deve essere alzata, allora alzatela. Ma se deve essere china, non esitate a chinarla.
Il consiglio di Hanuman a Ravana
Hanuman si avvicinò a Ravana, e lo rimproverò quanto più ritenne opportuno:
“Ti sto dando un consiglio, perciò ascolta. Non avere vergogna, ascoltami e basta. Analizza le mie parole col tuo stesso intelletto. Ti meriti di morire, perchè nella tua mente alberga il peccato”.
Pensate che questa fosse una cosa giusta da fare? Sebbene egli fosse un grand’uomo, sebbene avesse un’ alta istruzione… ma le cose che faceva erano proprio malvagie.
‘Ho parlato a Sita. Ha ricevuto l’anello che le ha spedito Rama. Ho ucciso i demoni di guardia a te, o peccatore. Mi avevano preso per una scimmia e si sono messi a combattere contro di me, ma ora sono tutti morti. Ora guardate i risultati che ne sono seguiti. Son qui che osservo la riunione di corte. Non è forse ciò che intendevo vedere? Solo per questo ho permesso che la freccia di Indrajit mi catturasse. Perchè dovrei dirtelo ancora ed ancora? La vita non è nelle tue mani!’
Lo disse coraggiosamente, a questo modo ed aggiunse: “Visto che si tratta di Ravana, mi comporterò con coraggio, senza chinare la testa . La testa la inchinerò soltanto davanti a Dio. Davanti ad un debole terrò la testa alta, davanti al mio Rama, inchinerò il capo, in quanto egli è virtuoso. Tu sei solo forte. Non presterò la mia attenzione alla mera forza. Ma concederò il mio rispetto alla Virtù”.
Insegnò molte cose a questo modo. Ed è allo stesso modo che anche voi, anche se siete come scimmie (il pubblico ride), tutti voi, dovete insegnare le giuste verità. Perché? Perché non siete scimmie. Siete scimmie con l’intelletto (“Buddhi”).
Mente di scimmia. Cambiate la vostra mente di scimmia (monkey mind) in umanità (mankind). Solo quando essa verrà trasformata in umanità, voi diventerete come Hanuman. A quel punto, il male cercherà di rubarvela. La Scimmia invece si sforzerà di nutrirla.
Quindi, nutrite il bene, uccidete il male. Diventate ottimi studenti con queste belle qualità. Ottenete un’educazione elevata, diffondetela nel mondo intero. Non c’è niente di cui si deve avere paura. L’unica cosa di cui dobbiamo aver timore è la verità. Dovete vivere con amore. A quel punto starete bene in ogni situazione. In certe cose non dovete mai darvi per vinti.
Il comportamento è più importante della lode
Le cose che dobbiamo fare oggi non sono quindi qualche lode o qualche canto a Dio. Che cosa sono i vostri canti a Dio? E le vostre lodi? C’è così tanta gente che innalza lodi a Dio nel mondo. Perciò la lode non è qualcosa che ci interessi. È la condotta che è importante. Comportatevi bene, mantenete una retta condotta. Fra le qualità esistenti, coltivate solo quelle buone. Solo se seguirete queste direttive, il vostro nome ed i vostri ideali saranno eccellenti (Uttama) per il paese.
Una vita lunga con una mente aperta
Non è sbagliato desiderare una lunga vita. Ma dovete sviluppare delle qualità che siano appropriate ad una lunga vita. Se avete una vita lunga e tutti dicono di voi: “È un uomo cattivo, è un uomo cattivo!”, allora una vita corta sarà meglio di una vita lunga. Con una vita lunga, si dovrebbe sviluppare anche una mente aperta. Allora la vostra lunga vita avrà anche una buona reputazione. Oggi gli esseri umani, tutti, non appena si alzano da letto, pregano: “Benedicimi con una vita lunga, Swami!” Nessuno chiede: “Benedicimi con sentimenti Divini!”, mai! Ma i sentimenti Divini dovrebbero sempre accompagnarsi ad una vita lunga. Devono essere usati su un sentiero nuovo e fresco: solo allora cresceranno dentro di noi.
Desiderate la felicità di tutti
Studenti! Giovani!
Voi siete molto giovani. Dovete sviluppare così tante cose durante la vostra giovinezza. Tutto il bene ed il male del mondo sono sulla vostra testa. Ma anche la forza di sopportare questo peso si trova dentro voi. Dovete desiderare il bene di tutti i paesi, non solo dell’India. Non dovreste desiderare “Che la nostra India stia bene” , e basta.
‘Il mondo intero è pervaso da Vishnu’ Il mondo intero è il paese di Dio. Infatti ogni giorno diciamo: ‘Loka Samastha Sukhino Bhavantu’ (Che tutti gli abitanti di tutti i mondi siano felici).
Tutto il mondo dovrebbe essere felice. Non dovremmo pensare: “Oh no, ci attaccano! Che muoiano, che muoiano!” Non dovremmo avere pensieri di questo genere. Non sviluppate brutti sentimenti nei confronti di nessuno. Coltivate buoni sentimenti per tutti allo stesso modo. Sviluppate la qualità dell’Amore e sentimenti di Unità verso chiunque.
Io evito chi si comporta male
Voi seguite questi insegnamenti di Swami, perciò Swami ama tutti. Ma certe volte, mostro meno amore, cioè non vi guardo, non vi parlo, vi passo davanti evitandovi. Non per rabbia verso di voi. Nè per alcun genere di antipatia. Ma nella mente sono disgustato dal vostro comportamento e non Mi piace vedervi. Se c’è il comportamento giusto, vi guarderò senz’altro e parlerò con voi. Quando questo non c’è, non mi girerò nemmeno nella vostra direzione.
Avete notato? La gente ha della roba dentro lo stomaco ma quando la espelle… (Swami scoppia a ridere) non la vuole vedere.
Ugualmente, IO ho l’Amore nel Mio cuore. Ma quando viene fuori in un brutto modo, non lo voglio vedere.
Fate ciò che siete venuti a fare
Sviluppate una buona condotta. Voi fate sempre l’opposto di ciò che IO dico! Non parlate fra di voi se non è necessario. Queste vostre amicizie sono una brutta cosa. Avete troppi contatti. Essi rovinano la vostra vita. Siete venuti… Che cosa siete venuti a fare? “Vengo a studiare”. Tenete presente lo scopo dell’educazione in voi. Solo questo. Perché tutte queste relazioni, con questo, con quello, con questi e con quelli?!
Lo scopo per cui siete venuti è cambiato, ecco perché si è arrivati al punto che in una certa misura non mi piacete. Se fate il lavoro per cui vi trovate qui continuerò a parlarvi. Tutto ciò che faccio serve a correggere il vostro intelletto (Buddhi) ma io non odio mai nessuno.
L’educazione conferisce umiltà
Noi mostriamo la nostra umiltà in presenza di altri, ma il nostro ego dovrebbe essere assente anche quando gli altri non ci sono. Tutta la nostra vita dovrebbe essere all’insegna dell’umiltà.
Come dev’ essere uno studente?
‘L’educazione conferirà umiltà. L’umiltà porta il merito.
Il merito porta il benessere materiale.
Il benessere materiale porta al Dharma (retta condotta)’
(Verso Sanscrito)
Attraverso di esso, le appropriate qualità positive dovrebbero essere coltivate, le sole che sono il giusto tipo di protezione per l’educazione. Mantenetevi sul giusto sentiero. Parlate poco e abbiate un comportamento controllato. Sviluppate la retta condotta.
Bhagavan conclude il Suo Discorso Divino con il Bhajan: ‘Govinda Krishna Jay…’
Prashanti Nilayam 03 ottobre 2000
Dasara Sandesh
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