23 Novembre 1993 (Compleanno) – Purezza, Pazienza, Perseveranza

23 Novembre 1993 (Compleanno) 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Purezza, Pazienza, Perseveranza: passi verso la Divinità

La nostra maggior ricchezza in questa sacra terra dell’India è la Tolleranza; Fra tutti i rituali, quello più elevato è l’osservanza della Verità e della Moralità; Di tutte le dolcezze, la più grande è l’Amore materno;

Spogliandosi dell’ideale nazionale che l’onore è più grande della vita stessa, che peccato!, la gente è divenuta vittima di abitudini stravaganti!

Cosa posso dire della situazione dell’India! Il popolo di questa terra è oggi divenuto docile come un elefante inconsapevole della propria forza.

Quando il cuore di una persona è pieno di compassione, le sue mani si dedicano al servizio degli altri, ed il suo corpo s’impegna nell’aiuto costante al prossimo, allora la sua vita è sacra, nobile e ricca di significato.

L’intero Cosmo si basa sulle solide fondamenta della Verità, della Prosperità e del Benessere, e tutte le comodità ed i piaceri dipendono dalla Verità. Ovunque vi giriate, la Verità si manifesta in tutto il suo splendore. La Dea della Prosperità, Lakshmi, dimora nel regno della Verità. Il mondo non può esistere senza Verità, proprio come i raggi non possono esistere senza il sole. La Verità è il Cosmo, e il Cosmo è Verità.

L’intero Cosmo è permeato del Divino (Isavasyam idam Jagath). È folle immaginare che quanto è naturale, fisico e terreno sia irreale e che a reggere il tutto esista qualcosa di diverso. Il Cosmo è Vishnu, e Vishnu (il Supremo) è il Cosmo. Il Cosmo è una manifestazione del Divino.

Considerando questo universo, composto dai 5 elementi base, come una manifestazione divina, gli antichi saggi intrapresero una ricerca spirituale e realizzarono la Verità.

È proprio perché l’uomo ha dimenticato questa profonda ed eterna Verità che il mondo è vittima di ogni sorta di pene e di difficoltà.

I cinque elementi

Fra i cinque elementi, la Terra è quello primario. Pervade tutto. Le montagne, i fiumi, i villaggi, le città, ecc. hanno come fondamento la terra. Gli scienziati scoprirono che la terra gira su se stessa. In tal caso, anche tutti gli oggetti sulla terra dovrebbero girare, ma non è cosi. La terra ha il divino potere della gravità; essa trattiene le cose. Da ciò si evince che la sola terra non può essere considerata la base di tutto quanto su essa si trova. Se poi si ricerca più profondamente, si scopre che anche la terra è sorretta da qualcos’altro. Essa è retta da un potere più alto, il potere Divino.

Il Divino, quindi, è fermo, puro ed immutabile. Senza il potere divino, la natura ed il mondo fisico non potrebbero funzionare bene. Se, per esempio, le rotaie sulle quali viaggia una locomotiva si muovessero assieme al treno, il risultato sarebbe disastroso. Similmente, se la strada si muovesse con l’auto che la percorre, avverrebbero incidenti. È l’auto che si muove, non la terra.

Allo stesso modo, molti oggetti si muovono nell’universo, ma il Divino rimane fermo ed immutabile.

L’elemento successivo è l’Acqua, che è presente ovunque, sia che la percepiamo o no. La vita, senza acqua, non è possibile.

Poi segue il Fuoco (Agni). Questo elemento è presente in ogni essere vivente, compresi gli esseri umani, come fuoco della digestione (Jataragni). Esso non è presente solo sulla terra, ma anche nello spazio. Quando le nubi urtano l’una contro l’altra, generano fuoco sotto forma di lampo. Quando due pietre focaie inerti vengono sbattute l’una contro l’altra, da esse emana fuoco. Allo stesso modo, quando due bastoncini vengono sfregati l’uno contro l’altro, si sviluppa fuoco. Quindi, anche il fuoco è un potere onnipervadente.

Vi è poi lo spazio o Etere (akasa), che pervade ogni cosa.

Il quinto elemento è l’Aria (Vayu). Non ci può essere vita senz’aria. Voi ne sperimentate la presenza durante una bufera od una tromba d’aria, ma l’aria è presente sempre, ovunque.

Se i cinque elementi hanno tale immenso potere, potete ben immaginare quale possa essere la potenza del Divino che li sostiene. I cinque elementi sono manifestazioni del Sè Supremo (Paramatmaswarupa). Nessuno può negarNe l’esistenza, credente, ateo o agnostico che sia. Oggi, questi cinque elementi non vengono utilizzati in modo corretto; anzi, vengono usati molto male. Il loro errato utilizzo è la causa principale di tutte le sofferenze del mondo. Poiché i cinque elementi si fondano sulla Verità, gli antichi asceti (rishi) osservavano il controllo della parola, in modo da poter aderire alla Verità. Limitarsi nel parlare alimenta la Verità. Il parlare eccessivo è invece causa di grande irrequietudine. È quindi essenziale, per tutti, riconoscere il ruolo basilare dei cinque elementi e vivere in assonanza con tale consapevolezza.

La mente dimostra la natura dei cinque elementi. La fede (mathi) è emersa dalla mente. La religione (matham) è un riflesso della fede. La religione non è quello che generalmente si crede. Vi sono molte persone impegnate nella distruzione della religione. Se essa viene distrutta, anche la fede lo sarà, ed allora la mente stessa verrà annientata. Bisogna liberarsi dall’odio religioso, non dalle religioni in quanto tali. Aderire a qualunque fede significa riconoscere il potere dei cinque elementi e venerarli.

La triplice unità

Gli abitanti dell’India (Bharatiya) hanno sostenuto l’unità di pensiero, parola ed azione con la propria condotta. I Veda proclamano che il Divino è presente in tutti i cinque elementi. Questa verità viene accettata da coloro che aderiscono ad ogni credo religioso, ma, mentre essi professano di credere in questa verità e lo dichiarano, nella pratica non si comportano conformandosi ad essa. Solo gli abitanti dell’India hanno messo in pratica questa verità e hanno sperimentato la beatitudine che da essa deriva. Essi adoravano colline, uccelli ed alberi, ed i sostenitori di altre fedi ridicolizzavano queste pratiche. Tale atteggiamento nasce da ottusità ed indica mancanza di discernimento. Tutti dicono che Dio è in ogni essere ed in ogni cosa. Deridere il popolo indiano, che agisce secondo tale dettame, è pura follia. Come può qualcuno che agisce in base alle proprie parole essere considerato pazzo? Non dovrebbe essere considerato tale colui che non vive in armonia con le proprie parole? Lasciate che sia la saggezza a fornirvi la risposta giusta.

Il popolo indiano è noto per il suo agire in modo coerente con ciò che dice. Le genti di altre fedi possono professare una cosa ed agire nella maniera opposta. Non dobbiamo criticare alcuna religione. “Tutte le religioni insegnano solo ciò che è buono. La gente dovrebbe sviluppare la propria esistenza su questa base. Se le menti sono pure, come può la religione arrecare danno?” (poesia).

La gente sta rovinandosi la mente. La religione non è in errore. Ciò che serve, al giorno d’oggi, è la trasformazione delle menti e non degli uomini. Allorché le menti saranno state riformate, l’uomo, automaticamente, cambierà in meglio. L’esistenza degli uomini si fonda su quanto la loro mente pensa. Oggi, essi dovrebbero sviluppare purezza mentale e sentimenti sacri.

La realtà è una

La Suprema Realtà è una. È Dio. Gli uomini di tutte le fedi – siano essi indù, cristiani, musulmani, parsi o altro – hanno riconosciuto che Dio è uno. Solo quando gli uomini avranno sviluppato sentimenti di tolleranza, compassione ed unita, sentiranno nascere in sè sentimenti fraterni gli uni verso gli altri e promuoveranno l’uguaglianza e la giustizia. Solo quando si saranno incamminati verso l’unità dello Spirito (Ekatnabhava), l’amarezza e la discordia cesseranno. L’uomo deve agire nella convinzione che lo stesso Dio dimora in tutti gli esseri.

Il Cosmo è un organismo fatto di molteplici membra. L’essere umano ha occhi, orecchie, bocca, ecc.. Tutti questi organi sono membra del corpo umano. Il corpo è parte integrante della società. La società è una componente dell’umanità, l’umanità lo è della Natura (Prakriti) e la Natura, del Sé Supremo (Paramatma). Ciò mostra il collegamento fra gli organi sensoriali dell’uomo ed il Divino. Si dovrebbe, pertanto, fare uso appropriato dei sensi e comprendere la natura del Divino che ne è il fondamento e guida l’uomo ad una vita piena di significato.

C’è il corpo, c’è il mondo. Vi sono foreste, alberi e molte altre cose. Riferendoci a tutto questo, usiamo la parola “è”, cioè “esiste”. Questo termine “è”, significa esistenza, e sta ad indicare la realtà fondamentale dell’uomo. Vi è solo una Cosa che esiste, ma l’uomo dimentica questa Realtà Divina a causa del suo egoismo e del suo egocentrismo. Quando queste due caratteristiche saranno scomparse, allora la Divinità interiore dell’uomo si manifesterà.

Gli aspetti negativi, presenti nell’uomo, sono il risultato del cibo di cui si nutre e di altre abitudini e non provengono dal suo Spirito. Vizi quali la lussuria, l’ira, l’invidia e l’orgoglio, sono il risultato di cibi impuri ed associazioni sbagliate ed anche il prodotto di fattori esterni. Essi non provengono dal Sè interiore. Da quest’ultimo derivano i valori umani e cioè l’amore, la compassione, la considerazione per gli altri , eccetera. Dimenticando tali valori e seguendo le caratteristiche animali, gli uomini si volgono ad una esistenza animale. Questo è sbagliato. Essi dovrebbero vivere la propria esistenza in base alla loro condizione umana.

Amore Divino

La ricchezza può venire ed andare. La forza può aumentare o decrescere. Tutte le cose del mondo non sono durature, ma ve n’è una che non può morire ed è immutabile: essa è l’Amore Divino che è permanente. Tutte le altre forme di amore non sono per nulla “vero” amore: esse sono temporanee, sono attaccamenti del mondo, fondate su desideri fisici, o di altra natura.

Il vero Amore ha relazione solo con il cuore (hridaya). L’uomo, oggi, non persegue un amore così duraturo ed immutabile. Egli spreca la sua vita ricercando seduzioni momentanee. Girovagando senza scopo, alla ricerca di piaceri volgari ed effimeri, l’uomo è sprofondato in ogni sorta di difficoltà. Egli può scoprire il suo vero cammino solo ricercando l’illuminazione spirituale. Spiritualità, da parte dell’uomo, non significa praticare rituali di adorazione, bensì cercare di eliminare le caratteristiche animali insite in sé. Solo allora nell’uomo sorgeranno sentimenti sacri. Questa è la vera spiritualità. Considerate tutti gli esseri come figli di Dio. Non abbiate malevolenza verso gli altri. È a causa dell’odio e del malanimo che l’umanità è precipitata nella violenza e nello spargimento di sangue. Il sangue dell’uomo è puro, divino e di per se senza macchia. Fare cattivo uso di quel sangue è indice di natura animale o demoniaca.

Unità umana

Oggi l’India si trova in una crisi creatasi a seguito di una miriade di difficili problemi. Non solo l’India, ma anche tutti gli altri paesi stanno attraversando crisi simili. Per quale motivo? Per aver completamente dimenticato l’unità spirituale dell’umanità. Solo il senso dell’unione spirituale genera amore universale. Solamente quell’amore legherà assieme gli uomini, in unità. Questo principio d’amore dovrà provenire dal cuore. Solo allora vi sarà vera unione.

Incarnazioni dell’Amore, non vi create l’illusione che la vita vi sia donata per mangiare, bere e soddisfare altri piaceri fisici. Questa non è la ragione della nascita dell’uomo, che è una benedizione rara. Qual’è la differenza tra un essere umano e gli animali? Essa consiste in qualità quali la gentilezza, la compassione, la tolleranza e la comprensione, le quali distinguono gli esseri umani dagli animali. Ma l’uomo tende a dimenticare queste qualità intrinseche per immergersi in desideri mondani egoistici. Coloro che indossano gli occhiali dell’egoismo, non possono vedere che altro egoismo attorno a sé. Una visione difettosa produce difetti apparenti nel creato. Ma non vi è nulla di sbagliato nel creato (srishti); tutti i difetti derivano da una visione errata (drishti).

Doveri e diritti

Gli uomini devono comprendere che potranno raggiungere la vera dignità di esseri umani solo quando i cinque elementi nell’universo verranno impiegati nel modo giusto. La terra è la base sacra dell’ Essere Supremo. Gli altri quattro elementi sono ad essa sovrapposti. Senza la base, gli altri elementi non servirebbero al loro scopo. Tutti gli esseri umani che vivono sulla terra dovrebbero, quindi, cooperare, impegnarsi in attività di servizio sociale e riscattare la propria vita. Ciascun uomo ha dei doveri da compiere, e non può reclamare diritti. Oggi, la gente tende ad affermare i propri diritti senza curarsi delle proprie responsabilità e dei propri doveri. Doveri e diritti vanno assieme. Oggi, gli uomini tendono a far valere i diritti, ma non si preoccupano delle responsabilità. La totale mancanza di preoccupazione per le responsabilità è divenuta oggi una specie di epidemia che si è diffusa in ogni settore della vita.

Quando assolvete le vostre responsabilità, automaticamente assicurate i vostri diritti.

Oggi, in India, tutti reclamano vivacemente i propri diritti. Ma qual è il significato della parola “diritto”? È appunto ciò a cui avete diritto. Come lo ottenete? Potete avere il frutto senza piantare il seme? Senza l’albero vi può essere il frutto? E voi, aspirate al frutto senza piantare il seme o coltivare l’albero? Che follia è questa? Nessun essere umano può intrinsecamente vantare alcun diritto. Egli ha invece solo responsabilità. Fate il vostro dovere. Il dovere è Dio. Il lavoro è adorazione.

Se adempite il vostro dovere, acquisirete “diritto ai diritti”. Ogni uomo deve compiere il proprio dovere. Il compimento del dovere è la vostra unione col Divino (Yoga), e la vostra gioia, il vostro sacrificio. L’assolvimento del dovere e la base di ogni cosa.

Se i doveri vengono compiuti in base al ruolo che ad ognuno compete, cioè di capofamiglia, di studente, di rinunciante o di asceta, il mondo non soffrirà per mancanza di pace o di prosperità. La gente invece non svolge le proprie mansioni. Non esegue bene i propri compiti. Ignora i propri doveri e si interessa delle attività altrui.

Rispetto per tutte le fedi

Questo atteggiamento è assai diffuso anche in ambito religioso. Gli appartenenti ad una fede considerano questa come la sola “suprema” e deridono le fedi degli altri. Nessuno ha il diritto di fare tale rivendicazione. Proprio quando apprezzate la vostra fede dovete comprendere che gli altri hanno lo stesso diritto ad apprezzare la propria. Potete avere grande considerazione per la vostra fede ed aderire ad essa, ma non dovete criticare o disprezzare le religioni professate dagli altri. Purtroppo l’uomo ha perso questo senso di rispetto per chi ha una fede diversa. Se tutti riconoscessero questa verità, nel mondo non vi sarebbe spazio per conflitti e discordia.

L’uomo si batte in molti modi per la pace. Ma dove si deve trovare la pace? Non certo nel mondo esterno. La pace va ricercata all’interno. All’esterno trovate solo cocci. Dovete cercare di far affiorare la pace dentro di voi.

Esistono milioni di persone nel mondo che predicano e diffondono ciò che è buono. Ma non uno su cento pratica i buoni insegnamenti. Il mondo resterà indifferente verso chi non mette in pratica ciò che predica.

Sia che gli altri vi apprezzino o no, dovete sentirvi soddisfatti di agire secondo la vostra coscienza. La convinzione interiore di agire correttamente è il vostro miglior testimone. Non vi è comportamento più elevato dell’aderire alla Verità. Non dovrete avere alcun timore se seguirete la Verità. È il bugiardo ad essere tormentato dalla paura.

Quindi, continuate a prestare servizio sociale con fede e forza d’animo. Rifuggite dall’odio religioso che è causa di conflitto. Rispettate ogni religione.

La gente oggi parla di proteggere la nazione. La nazione non ha bisogno di protezione. Se proteggete e ricercate verità e giustizia, automaticamente la nazione sarà protetta. Con la pretesa di “proteggere il Paese”, si accumulano armi e bombe che distruggono la nazione.

All’origine di tutte le problematiche c’è l’egoismo umano. Una certa dose di preoccupazione per gli interessi personali e giustificata, ma quando qualsiasi cosa viene portata all’eccesso, si dimostra disastrosa. L’uomo è dotato di potere discriminante per controllare i propri desideri; questo potere deve essere impiegato per decidere se una azione è giusta o sbagliata.

“Essere”, “Fare” e “Parlare”

Tutti voi siete incarnazioni dello Spirito (Atma), siete manifestazioni del Divino. Lo Spirito che in voi dimora è Uno ed è lo stesso per tutti gli esseri, indipendentemente dalle differenze esteriori, così come la corrente elettrica fornisce luce alle lampadine di diverso colore e potenza. Riempite i vostri cuori d’amore. Allora potrete sperimentare la vera beatitudine. Se avrete mente ristretta e cuore arido, e vi compiacerete di usare parole magniloquenti, a nessuno interesserà ascoltarvi. Prima di tutto occorre “Essere”; siate buoni. Poi viene il “Fare”; agite di conseguenza. Quindi, viene il “Parlare”; parlate agli altri di cose buone. Solo in questo modo sarete un esempio ideale.

Non nutrite cattivi sentimenti verso alcuno. I cattivi sentimenti fanno peggio a voi che agli altri. Come si suol dire: “La propria rabbia è il proprio nemico, e la propria pace è il proprio amico e parente. La propria felicità è il paradiso, e il proprio dispiacere è l’inferno” (poesia telegu). Sviluppate sentimenti sacri e puri. Affermiamo di festeggiare i compleanni, ma il compleanno viene festeggiato veramente quando avviene la nascita di idee pure.

Voi festeggiate il compleanno di Swami. Ma ne seguite gli insegnamenti? Sperimenterete i frutti della festa di compleanno solo quando seguirete i Suoi insegnamenti.

Gesù disse: “Amate tutti”. Si festeggia il Natale, ma fino a che punto viene praticato l’amore? Nemmeno un po’.

C’è amore nel cuore di ognuno. Dividetelo ogni giorno con almeno dieci persone. Questo viene fatto di rado. La gente desidera molto di più ricevere che dare; desidera dare via solo le cose che non gradisce. In questo non vi è sacrificio.

Questo fu il messaggio trasmesso da Vyasa nei suoi 18 purana: “È meritevole aiutare gli altri. È deplorevole procurare loro del male”.

Il Dovere dei devoti

Non dovreste preoccuparvi di quanta gente sia venuta (per il compleanno di Swami), ma di quanti stiano seguendo il Suo insegnamento. Se ogni devoto fosse in grado di influenzare due persone, presto il mondo sarebbe riformato.

Incarnazioni dell’Amore, c’è solo una cosa che dovete offrirmi oggi. Pregate, affinché la gente, in tutti i paesi, anzi l’umanità intera, sia felice ed in pace (Lokas samastas sukhino bhavanthu) (“Che tutti i mondi siano felici”); solo allora vi sarà vera unione. Non auguratevi pace e prosperità solo per l’India. Pregate per il benessere di tutte le nazioni. Tutti sono nostri fratelli, sia che si trovino in Pakistan, in America od altrove.

Che lo crediate o no, cercate di comprendere che sono in grado di attrarre gente da cosi tanti Paesi grazie al Mio Amore che tutto abbraccia.

Le tre ‘P’

Se le persone osserveranno tre cose, allora saranno uno con Swami. Sperimenterete il Divino in voi. Poiché queste tre cose sono in me, posso dichiararmi con sicurezza a loro favore. Esse sono le tre “P”: Purezza, Pazienza, Perseveranza. Si trovano in Me ed attorno a Me. Chiunque possieda queste tre qualità non avrà paura, ovunque si trovi.

La qualità più importante è la “Purezza”. Oggi tutto è inquinato. L’acqua, l’aria e tutti i cinque elementi sono inquinati. Come risultato, anche la mente dell’uomo è contaminata. Come si raggiunge questa purezza? Riempite la vostra mente del pensiero di Dio, dedicate a Dio tutte le vostre azioni e considerate Dio Colui che, dal di dentro, vi stimola ad agire.

La contemplazione di Dio non è argomento di derisione. Non dovete avere paura al riguardo. Dovete avere fede completa in Dio che è il sostegno dell’universo. Egli è il protettore non Colui che punisce. Le punizioni che ricevete sono conseguenza delle vostre azioni.

Quindi, cantando il nome di Dio, seguendo i bhajan e compiendo buone azioni, impegnatevi nel servizio verso il prossimo. Coltivate l’amore nel vostro cuore. L’amore caccerà tutti i pensieri negativi ed alimenterà lo spirito del perdono.

Sai Baba ha concluso il Suo discorso con il bhajan Prema muditha manase kaho! Rama! Rama! Rama! (Dal discorso di Swami tenuto nell’Auditorium Purnachandra il 23/11/1993)