8 Ottobre 1981
Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
Un’università speciale
[1] Oggi vi preannuncio un evento che vi riempirà di gioia. Sai è sempre pieno di gioia; l’ansia, il dolore e l’irrequietezza non posso-no avvicinarsi a Sai, ma neppure stare a milioni di miglia da Lui. Che lo crediate o no, Sai non prova la più piccola ansietà perché è sempre consapevole della ‘formazione e trasformazione’ delle cose, delle bizzarrie del tempo e dello spazio e di tutti gli eventi correlati. Chi invece ignora tutto ciò e si lascia coinvolgere dalle circostanze cade preda del dolore, così come coloro che si lasciano intrappolare dalle spire del tempo e dello spazio. Anche se Sai è implicato in eventi condizionati dal tempo e dallo spazio, Egli è sempre pienamente consapevole di quel Principio che li trascende. Sai non è mai condizionato dal tempo, dal luogo o dal-le circostanze. Dovete perciò riconoscere l’eccezionalità della Volon-tà di Sai (Sai saṅkalpa). Sappiate che questa Volontà è irremovibile (vajrasaṅkalpa). Potete ignorarne le manifestazioni giudicandole inconsistenti e in-significanti, ma una volta che quella Volontà si è costituita non po-trà più essere modificata, mentre tutto il resto è soggetto a muta-mento.
[2] Quindici anni fa, durante l’inaugurazione dell’istituto superiore femminile di Anantapur, affermai che sarebbe presto diventato un’università; i presenti pensarono che con quelle parole Sai Baba volesse solo accrescere il loro entusiasmo. L’anno scorso è stato fondato un istituto superiore a Praśānti Ni-layam e all’inaugurazione avevo annunciato: “L’anno prossimo, quest’istituto diventerà un’università, perciò è necessario assicurar-gli delle solide basi.” Il Dr. Bhagavantam commentò: “È impossibile!” – e fra sé e sé pen-sò: “Alcuni istituti hanno lavorato per venti o trent’anni ottenendo molte benemerenze e tenendo corsi di specializzazione, senza tutta-via raggiungere quel traguardo, e ora Svāmī fa una simile dichiara-zione! Quale direzione prenderà la Sua Volontà?” Egli sapeva quale direzione avrebbe preso, tuttavia dubitava che quell’istituto potesse diventare un’università già al secondo anno della sua esistenza. Questo è il secondo anno di vita dell’istituto superiore di Praśānti Nilayam, e poiché il Volere di Sai è Onnipotente, le autorità gover-native hanno acconsentito a inaugurare qui una nuova università. Pertanto oggi, nella ricorrenza di vijaya daśamī1, sia l’istituto di Praśānti sia quello di Anantapur vengono riconosciuti come istituti affiliati a questa nuova università. La facoltà di botanica non si limiterà a far conoscere gli alberi pre-senti in natura, ma diffonderà la conoscenza dell’albero della vera vita; l’università non impartirà solo la conoscenza delle materie
economiche, ma includerà anche i principi etici; non insegnerà la sola chimica, ma rivelerà anche il mistero dell’Incarnazione Supre-ma della dolcezza: l’ātma; insegnerà non solo le scienze secolari ma anche quelle spirituali; non farà distinzioni fra la materia e la non-materia, e non considererà irrilevante tutto quello che non è mate-riale. Ho deciso che proprio queste peculiarità costituiranno l’unici-tà della nuova università. [3] Contrariamente a quanto avviene altrove, le facoltà di quest’ate-neo non graveranno gli studenti di lauree e titoli da usare come piattini della questua per elemosinare un posto di lavoro, ma confe-riranno il coraggio e la fiducia, la conoscenza e le capacità che aiu-teranno gli studenti a forgiare la loro carriera, grazie agli sforzi per-sonali e alla fiducia nella propria forza. Ho pertanto deciso che in questa università l’educazione spirituale sia integrata armonicamente con l’insegnamento delle materie eti-che, fisiche e metafisiche. Pochi minuti prima di giungere qui, ho consacrato il luogo (bhūmi pūjā) in cui sorgerà l’edificio amministra-tivo dell’università. In cima alla collina dalla quale si gode una bel-lissima vista, sorgerà presto, splendido e imponente, il centro delle attività universitarie; perciò tra un anno i vostri occhi potranno bearsi della vista di un magnifico edificio che sorgerà sulla collina dietro Praśānti Sud. Per la mente è indispensabile un calmo conforto; per il corpo ci vuo-le un fresco benessere, per la vita è essenziale il Signore Sai: tale è la realtà che questo luogo offre. [4] I Miei piani per la costruzione di edifici, così come per altri pro-getti, non sono programmati per essere realizzati nell’arco di cinque o dieci anni, ma di cinque o dieci giorni; tuttavia, il rallentamento avviene in quanto dobbiamo osservare le regole e le limitazioni imposte dallo Stato, altrimenti i Miei progetti si realizzerebbero in un momento, poiché le Mie decisioni sono fondate sulla Verità e hanno come fine la Verità stessa. Il loro scopo è promuovere il benessere dell’umanità e la prosperità del mondo. I Miei progetti non sono contaminati dal senso di possesso né dalla brama di potere, perciò non c’è alcun motivo di dubitare: la Volontà di Sai darà i Suoi frutti al momento stabilito. Pertanto auguro a tutti voi di trarre beneficio e gioia da questi futuri sviluppi!
Praśānti Nilayam, 8.10.1981