8 Luglio 1981
Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
La prima pietra
[1] Qual è esattamente la causa di fondo dei conflitti e della confu-sione che oggi affliggono il mondo? Gli istituti di istruzione sono riusciti a dotare l’uomo di capacità straordinarie. Considerate per esempio il campo dell’ingegneria atomica, dell’esplorazione e della conquista dello spazio, nei quali l’uomo ha compiuto grandi pro-dezze; tuttavia nella vita quotidiana tali imprese non si sono tradot-te in pace, felicità e armonia. Le caste, le razze e le classi sociali si urtano tra loro con un odio implacabile, e persino gli studenti han-no preso questa strada pericolosa, tanto che la situazione sta dive-nendo velocemente incontrollabile. Il numero degli studenti che frequentano scuole e università sale vertiginosamente e l’istruzione scolastica, che per molto tempo è stata privilegio di pochi e solo dei ricchi, è ora a disposizione di tut-te le famiglie. Tuttavia, chi diffonde l’istruzione e la rende disponi-bile deve verificare in che misura gli obiettivi previsti vengano rag-giunti. Noi ci rallegriamo se le scuole e le università diventano sempre più numerose in ogni Paese del mondo, ma non ci rendiamo conto che così si aggrava il malessere della società. L’inquietudine, la paura e l’ansia sono in crescita a causa di un’educazione sbagliata e incompleta. L’educazione può portare pace e prosperità solo se gli studen-ti, oltre alle capacità tecniche e alle nozioni secolari, vengono dotati d’ideali morali, di una corretta prospettiva di vita e di una visione spirituale. Attualmente il programma didattico non include tali va-lori, anzi li contrasta: è riluttante a dare importanza alla moralità e a un modo di vivere retto e virtuoso. Di conseguenza, gli studenti che sono il prodotto di un simile pro-cesso si trovano a essere completamente privi di valori; gradual-mente entrano nel mondo del lavoro assumendo posizioni di auto-rità nelle amministrazioni dei Paesi, e col tempo vanno a occupare cariche sempre più elevate. Il risultato è che il mondo è giunto sul-l’orlo del disastro a causa di un’educazione sbagliata. L’India brillava tra le altre nazioni come il Paese della tolleranza, della padronanza di sé e del servizio al prossimo, mentre ora si sta velocemente trasformando in una terra che ricerca solo il piacere materiale. Tutti desiderano adagiarsi su comodi divani in uffici con l’aria condizionata, ma questo può essere chiamato ‘piacere’ ed es-sere l’ideale di una persona colta? No! Una condizione simile pro-durrà unicamente malattie fisiche e mentali. Come può essere un successo il fatto che, al termine del corso di studi, gli studenti vadano a bussare a tutti gli uffici, mostrando il loro diploma e mendicando a gran voce un impiego, proprio come fanno degli accattoni? L’attuale sistema educativo ha attribuito a questi giovani un ruolo disonorevole, e può forse sostenere di aver compiuto il suo dovere? Le persone istruite devono servire la popolazione con il loro duro lavoro. Il sistema educativo deve ispirare i giovani a rendere servi-zio, a sacrificarsi e ad aiutare il prossimo, non deve spronarli ad ammassare denaro e a recarsi sempre più lontano per guadagnarne di più. Il denaro accumulato genera arroganza, la quale porta con sé molti altri vizi. Attualmente, gli istituti scolastici non insegnano agli allievi a segui-re queste linee guida e non li incoraggiano a metterle in pratica; non sublimano l’istruzione secolare né la integrano per trasformarla in un’educazione con un più alto livello di moralità e spiritualità. Se ciò avverrà, l’uomo si trasformerà nel Divino che è la sua Realtà in-trinseca. Questa è la ragione e lo scopo per cui depongo qui la prima pietra di un nuovo istituto educativo. Quando istituzioni del genere sa-ranno più diffuse, è certo che l’antica e inestimabile cultura dell’In-dia riuscirà a ristabilire il dharma e la pace nel Paese.
Hyderabad, 8.07.1981