4 Luglio 1981
Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
La disciplina più nobile
[1] I genitori affidano i loro amati figli agli insegnanti credendo che siano capaci e desiderosi di guidarli e d’infondere in loro quelle ca-pacità e abitudini che possano più tardi aiutarli ad affrontare le dif-ficoltà e le tentazioni del mondo. Gli insegnanti, perciò, sono grava-ti da una grande responsabilità. Quando un bambino ha bisogno di aiuto si precipita dalla madre; quando una madre ha bisogno di aiu-to per dare al figlio cultura e forza di carattere si precipita dall’inse-gnante: perciò l’insegnante deve essere più di una madre per i bambini. La sua premura per la loro salute fisica, mentale e morale e la sua vigile attenzione devono essere più costanti e consapevoli di quelle di una madre. Gli insegnanti devono parlare fra di loro solo in modo gentile, evi-tando di soffermarsi in recriminazioni reciproche, perché le tenere menti dei bambini verrebbero contaminate dalla più lieve sfumatu-ra d’odio che va a inquinare l’atmosfera d’amore. In loro presenza, non si deve pronunciare alcuna parola dura verso la ragazza che li accompagna a scuola con cura amorevole. I bambini avranno una reazione negativa verso l’insegnante se manca di riguardo o disprezza la domestica o qualsiasi altro lavoratore, quali il cuoco o il giardiniere. Non mettete in mostra, davanti ai bambini, atteggia-menti gerarchici o burocratici. Ciascuno ha un dovere particolare da compiere, assegnatogli in base ai talenti che possiede, e nessun la-voro è inferiore o superiore. Fate in modo che tale insegnamento penetri nella coscienza dei piccoli. [2] Siate sempre contenti. Se ricorderete sempre che siete impegnati nel compito divino di promuovere lo schiudersi dei petali della pu-rezza e della compassione nei cuori dei bambini, attraverso il pro-cesso di crescita e di sviluppo, sono certo che la buona fortuna che avete avuto finora continuerà a rendervi felici, anche se qualcosa tenterà di rovinare la vostra gioia. Contemplate la vivace fonte d’innocenza che avete dinanzi, e la tristezza si dileguerà dalla vo-stra mente. Le persone impegnate nelle scuole elementari devono sentire un senso di fratellanza in Sai con tutti gli altri. Consultatevi con quelli che sono impegnati nel compito di sviluppare, vezzeggiare e curare i bambini, fate che ci sia armonia negli uffici, nelle aule, nei dormi-tori, nella sala da pranzo e nei luoghi di ricreazione, e ogni volta che si chiede a qualcuno di fare o di non fare una certa cosa, assicurate-vi che sappia quanto sia importante, poiché ciò gli consentirà di eseguire l’ordine in modo veloce e corretto. [3] Se dovete rimproverare un bambino per qualche errore più o meno grave, non scagliatevi su di lui all’improvviso e non terroriz-zatelo gridando, ma chiedetegli in modo gentile: “Dimmi, se un al-tro bambino avesse fatto la stessa cosa a te, se avesse preso un tuo oggetto o se ti avesse picchiato, non ti sentiresti offeso? Non pensi dunque che sia sbagliato ferire un altro bimbo? Se non ti fa piacere che un altro bambino ti offenda, anche tu a tua volta non devi farlo!”
I bambini capiranno e proveranno dispiacere, decidendo di non ripetere più quel gesto o quella parola offensiva. Essi si lasciano persuadere facilmente dai consigli affettuosi. La scuola elementare, nella quale gli insegnanti accolgono i bambini di cinque anni, è il vero fondamento non solo di tutta l’istruzione che seguirà, ma persino dell’avanzamento e del progresso del-l’umanità. Pertanto gli insegnanti impegnati in questo compito stanno prati-cando la disciplina più nobile che darà benefici a loro stessi, ai bambini e alla società. Tale disciplina farà loro sicuramente guada-gnare la grazia del Signore.
Praśānti Nilayam, Scuola elementare, 4.07.1981