28 Maggio 1982 – I quattordici mondi

28 Maggio 1982 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

I quattordici mondi

[1] I purāṇa parlano dell’esistenza di quattordici mondi o loka, dei quali sette sono superiori e sette inferiori. La gente ha interpretato in modo superficiale i nomi di questi mondi e li ha classificati come sacri (deva loka, mondo divino) ed esecrabili (pātāla loka, regione del mondo inferiore). In realtà, questi loka sono presenti nel corpo uma-no, sette nella parte superiore e sette in quella inferiore. Qual è la parte superiore del corpo? È la testa, considerata la corona o regione superiore. Nella testa hanno sede sette mondi: il garuḍa loka, gandharva loka, yakṣa loka, kinnara loka e kimpuruṣa loka. Il garuḍa loka è il naso, sede delle inspirazioni ed espirazioni. Il gandharva loka sono gli occhi, lo yakṣa loka è la lingua, il kinnara loka sono le orec-chie e il kimpuruṣa loka è la pelle, sede del senso del tatto. Sebbene i nomi dei mondi siano cinque, le regioni che essi com-prendono sono sette: il naso è la prima, gli occhi sono la seconda e la terza, la lingua è la quarta, le orecchie sono la quinta e la sesta e la pelle è la settima. Questi appena menzionati sono i mondi supe-riori. Colui che santifica questi loka, riconoscendo che ogni rispetti-
vo organo deve essere usato come strumento per conseguire ideali nobili, è degno dell’esistenza umana. Se i suddetti loka sono utilizzati in modo corretto, possono elevare l’individuo dallo stato umano a quello divino. Il naso dovrebbe ina-lare aria incontaminata, gli occhi avere solo visioni fauste e propi-zie, le orecchie ascoltare parole e suoni rasserenanti, ecc.

Oh uomo, sai perché ti sono stati dati gli occhi? Non per vedere tutto ciò che è visibile, ma per colmarli della visione di Dio che dimora sul monte Kailāsh.1

Dovete rivolgere lo sguardo solo a ciò che è sacro e, in ogni uomo, vedere solo il bene e la dedizione. Quella è la ragione per cui Dio vi ha donato gli occhi. Non ve li ha dati per osservare e giudicare gli altri, per associarvi a compagnie negative e vedere film spregevoli.

Oh uomo, sai perché Dio ti ha dato la lingua? Per ingurgitare cibi saporiti? No, no!

[2] Il primo scopo della lingua non è quello di permetterci di deglu-tire il cibo, bensì di pronunciare parole sacre. Quando una persona è intenta a raccontare una bella storia, le orecchie non sono inclini ad ascoltare, ma se un individuo sussurra qualcosa di confidenziale a un altro, ecco che le orecchie cercano di origliare. È forse quello lo scopo per cui Dio vi ha benedetto dandovi le orecchie?

I sette loka superiori, dunque, devono essere utilizzati per fini sacri e divini. Se un uomo segue tali direttive, ascende al livello divino ed è liberato. I sette loka rimanenti svolgono funzioni essenziali per tenere in vita il corpo fisico nel quale alberghiamo. Lo stomaco è il serbatoio che, quando è pieno, fornisce l’energia necessaria a ogni organo e cellula per svolgere i benefici doveri assegnati loro. Lo stomaco, le mani e i piedi costituiscono i cinque loka inferiori, e l’apparato urinario e anale sono i restanti due. Questi sette loka mantengono il corpo umano in buone condizioni. Sia i loka superiori sia quelli inferiori sono essenziali e si completano a vicenda.[3] I purāṇa definiscono i sette loka inferiori pātāla loka; in altre parole essi costituiscono il fondamento, la base. Coloro che desiderano gu-stare i frutti e ammirare i fiori devono nutrire le radici invisibili, che stanno alla base della pianta. Pertanto i pātāla loka non devono essere ignorati o trascurati perché sono definiti ‘inferiori.’ Infatti, la gioia scaturisce dalla sofferenza, il piacere è un prodotto del dolore.

Praśānti Nilayam, 28.05.1982