29 Marzo 1979 – Sicurezza per la società

29 Marzo 1979

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Sicurezza per la società

[1] Oggi, grazie al progresso della scienza e della tecnologia, l’uomo
si muove nello spazio e nelle profondità marine, atterra sulla luna e
scruta le stelle, ma purtroppo ha perso la capacità di vivere sulla
terra con la pace nel cuore e in armonia con i suoi simili. Egli riesce
a battere gli uccelli in cielo e i pesci in mare ma, come uomo, è del
tutto inadeguato; ignora il vero scopo della sua nascita umana perché
ricerca freneticamente i piaceri meschini del mondo materiale,
così spreca gli anni preziosi che gli sono stati assegnati.
C’è una Divinità che sta alla base di tutte le attività, ma l’uomo non
ne è consapevole e non sa trarne beneficio, sebbene il suo compito
sia quello di riconoscere quella fonte di gioia e pace.
Quella Divinità è come il filo in cui sono infilati i singoli fiori, ma
noi vediamo solo l’intera ghirlanda e non riconosciamo il filo che li
tiene insieme. Allo stesso modo, l’umanità è tenuta insieme da quella
Divinità interiore.
[2] In questo istituto, vedo persone provenienti da tutti gli stati e da
tutte le aree linguistiche del nostro Paese. Nonostante le numerose
differenze, quest’assemblea è come un giardino che risplende di
molti fiori colorati. Grazie all’unità di fondo, vi siete incontrati qui
con lo stesso ideale e seguite lo stesso addestramento, facendo le
medesime esperienze.
Desidero mettere in evidenza tre direttive che devono essere da voi
seguite se volete avere successo nei vostri sforzi; dovete fare attenzione
alle tre ‘D’: dovere, disciplina, devozione.
La disciplina è essenziale soprattutto per la polizia. Il vostro lavoro
comporta situazioni gravose, molte preoccupazioni, grandi sforzi e
fatiche. Voi siete veramente i custodi della pace e i sorveglianti della
sicurezza; perciò una mente disciplinata che rimanga sempre equanime
è per voi indispensabile per avere una vita felice e serena.
L’equanimità può sorgere solo dal fervore della devozione che avete
nel cuore.
Oggi anche le persone istruite, che hanno tratto beneficio dai corsi
di formazione come il vostro, sono in ansia per il loro futuro e temono
che il livello di vita a cui sono abituate possa abbassarsi. La
preoccupazione di tutti è: ‘In che modo e con quali mezzi riuscirò
ad aumentare le mie comodità?’ L’individuo non si dà pensiero se
riesce a donare felicità e gioia agli altri e ad adempiere il suo dovere;
invece calcola se gli altri possono dargli felicità, quali benefici
può ricevere dalla società e quali sono i doveri che la società ha nei
suoi confronti.
Il numero di coloro che si concentrano sulle loro responsabilità invece
che sui loro bisogni è molto esiguo. Ecco qual è il forte desiderio
che tutti sentono: ‘In che modo posso ottenere il massimo beneficio
dalla società?’ La gente dimentica che il dovere primario di tutti
è di salvaguardare la sicurezza e la prosperità della società, di cui
fanno parte.
[3] Se l’individuo è disposto a sacrificare i suoi desideri egoistici e a
faticare duramente per il bene della società, allora la nazione potrà
prosperare, e solo così il mondo raggiungerà la pace. Ecco perché i
Veda proclamano che l’uomo può avere la pace solo se sa rinunciare
ai suoi desideri egoistici. I Veda condannano le persone che accumulano
ricchezze e sono immerse in attività che accrescono solo le
loro comodità personali.
L’uomo che dona riceve molto più di quello che dà. Non cercate di
raggiungere solo la vostra felicità, ma la felicità di tutti; allora riceverete
una gioia ancor più grande per aver contribuito al bene del
vostro prossimo.
Quando siete entrati nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza, vi
siete dedicati al servizio sociale e avete deciso di accettarne tutte le
difficoltà e i problemi. Avete rinunciato a una vita comoda in favore
del nobile ideale di assicurare pace, protezione e sicurezza alla società.
La fede in un Dio Onnipresente vi sosterrà quando sarete sopraffatti
dalle difficoltà della vita.
Coltivate la devozione e la dedizione e sarete sempre in pace con
voi stessi e con il mondo, perché così saprete adempiere i vostri doveri
con gioia e con tutta la vostra energia. Le persone che hanno
cariche autorevoli parlano di disciplina ed esortano gli altri a essere
disciplinati, ma in loro non c’è traccia di quanto richiedono.
[4] Oggi siete venuti qui, anche se molti sono distanti dalle loro città,
per prepararvi a svolgere il vostro lavoro scrupolosamente. Rendetevi
conto che è vostro dovere trarre il massimo beneficio dal corso
di formazione che frequenterete qui, altrimenti danneggerete la
vostra carriera e, quel che è peggio, causerete dei seri danni alla vostra
madrepatria.
I figli di Bharāt devono vivere non per il salario che ricevono, ma
per le opportunità di servizio che riescono a ottenere. Vi consiglio
di sviluppare fede in Dio e di rafforzare la devozione attraverso il
dovere e la disciplina. Acquisite un buon nome come sinceri servitori
della società e attenti sorveglianti della sua sicurezza.
Senza una fede costante in un Dio onnisciente, la vita è arida e
scialba, offuscata dalla disperazione e dalle sventure. Amore per
Dio e timore del peccato sono i due elementi essenziali per condurre
una vita felice, senza i quali l’uomo diventa un mostro.
L’individuo deve essere sempre pronto a sacrificare le sue esigenze
egoistiche per il bene della comunità: non c’è niente di più glorioso
della rinuncia. Siate onesti, saldi nel distacco e, con Dio insediato
nel cuore, offrite i vostri talenti e le vostre capacità per adempiere
l’incarico che avete assunto.

Accademia della Pubblica Sicurezza, Hyderabad, 29.03.1979