28 Agosto 1976 – Buona salute ed educazione

28 Agosto 1976

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Buona salute ed educazione

[1] La salute è un requisito essenziale per l’uomo; se soffre di cattiva
salute è incapace di eseguire persino il minimo compito. Le Scritture
dichiarano che la salute è il primo requisito per poter raggiungere
i puruṣārtha, i quattro obiettivi della vita umana: dharma o rettitudine,
artha o ricchezza, kāma o desiderio, mokṣa o liberazione. Senza
la salute, l’individuo non può far fronte alle tentazioni, guadagnarsi
una vita decorosa, soddisfare i bisogni primari né avere successo
nella pratica spirituale; solo se è sano può impegnarsi in compiti
obbligatori o facoltativi.
Le due cause principali della cattiva salute sono l’alimentazione e le
abitudini ricreative, quindi state attenti che non siano influenzate
da tendenze nocive. Attualmente, anche se i farmaci proliferano e
gli ospedali sono sorti in ogni angolo del Paese, la cattiva salute dilaga:
ciò è attribuibile ad abitudini alimentari e ricreative dannose.
[2] Bisogna anche mantenere incontaminato dal fumo, dalla polvere
e dalla sporcizia il luogo in cui si lavora e si vive; gli abiti che l’individuo
indossa, come pure il corpo in cui è racchiuso, devono essere
mantenuti lindi e puliti. La buona salute conferisce gioia e
splendore. I frutti dell’albero della vita umana sono dolci, ma sono
avvolti dall’amara buccia dell’egoismo e dell’ignoranza e contengono
i duri semi del desiderio, dell’ira e dell’orgoglio. Pertanto occorre
usare l’intelligenza per eliminare la scorza esterna dell’ignoranza,
scartare i semi del vizio e della malvagità e gustare la dolce
essenza della vita.
Per rimuovere il male dell’egoismo, il servizio è lo strumento più
efficace, e lascerà in chi lo compie la forte impressione dell’unità di
tutti gli uomini. Chi dedica tempo, capacità ed energie al servizio,
non dovrà affrontare la sconfitta, la sofferenza o la delusione, perché
il servizio sarà la sua stessa ricompensa; le sue parole saranno
sempre amabili e gentili, i suoi gesti umili e rispettosi, non avrà
nemici e non soffrirà di paura o di stanchezza.
[3] Le unità dell’Organizzazione Sathya Sai Sevā si impegnano con
entusiasmo a svolgere servizio nel settore della sanità e dell’educazione.
Per migliorare e mantenere la buona salute della popolazione,
è essenziale educarla circa le regole e la pratica dell’igiene e della
pulizia ambientale.
L’educazione è la più efficace difesa contro le malattie fisiche e mentali,
perciò la buona salute e l’educazione sono strettamente collegate.
Il corpo è una residenza temporanea ed è soggetto a ogni sorta di
malattie e lesioni; tuttavia il corpo è l’unico vascello che ci permette
di attraversare l’oceano del saṁsāra, il perenne ciclo delle nascite e
delle morti.
Il corpo deve essere mantenuto in buone condizioni e funzionare
bene, deve richiedere la minima attenzione per il suo sostentamento
ed essere usato per alleviare i gravami altrui, e non diventare un
onere per noi; il corpo deve servire gli altri e non aver bisogno di
essere servito.
Questo nuovo ospedale è stato costruito qui per aiutare le persone a
mantenere il corpo in buone condizioni, e gli abitanti del villaggio e
dei paesi limitrofi vi ricorreranno per avere consulti e assistenza
medica.
[4] Purtroppo gli ospedali che trattano i pazienti con amore e premura,
con dedizione e devozione sono una rarità. Molti ospedali
che hanno costose apparecchiature e specialisti esperti, edifici
enormi e reparti in ordine perfetto, sono più interessati a fare alti
profitti che a dare sollievo ai pazienti, e la loro assistenza è riservata
solo a chi può sborsare ingenti somme di denaro, tanto che chi proviene
dai villaggi non vi si sente a suo agio né vi è gradito.
Il nostro ospedale è stato costruito proprio vicino ai villaggi in
modo da dare ai loro abitanti cure adatte e consigli validi, in un’atmosfera
di riverenza e devozione. Per tutte le prestazioni sanitarie
offerte non ci sarà addebito alcuno. Gli abitanti e anche altri potranno
venire qui, recuperare la salute e ritornare ai loro paesi forti
e gagliardi per far fronte alle loro responsabilità.
I medici e i volontari che operano qui devono sapere che è loro dovere
consigliare la gente di campagna circa l’igiene ambientale e le
misure preventive. I membri del Sathya Sai Sevā hanno una funzione
speciale nello svolgere tale incarico; devono visitare i vari paesi
e, dopo aver conquistato la fiducia e l’amore della popolazione, devono
istruirla sulle sane abitudini alimentari e su come mantenersi
in buona salute; devono anche esortare tutti a ricorrere alle cure
ospedaliere non appena dovessero manifestarsi i primi sintomi di
malattia. Una terapia tempestiva eviterà loro di trascorrere molti
giorni all’ospedale lontano dai loro lavori campestri.
[5] Oggi ricorre la festa di Vighneśvara1, è il giorno in cui l’intero
Paese adora il Dio dalla testa di elefante che aiuta l’uomo a superare
ogni ostacolo. Adorare Vināyaka, Vighneśvara o Gaṇapati, che sono
tutti appellativi di Gaṇeśa, conferisce al devoto coraggio e fiducia
per intraprendere e svolgere ogni compito nel mondo.
L’elefante è l’animale più grande della foresta, è molto intelligente e
ha una memoria prodigiosa; quando si sposta nella fitta giungla,
apre un varco in modo tale che anche gli altri animali possano passare.
Il Dio dalla testa di elefante conferisce intelligenza, memoria e
la capacità di vincere il male e i vizi, così Egli è un vero e proprio
‘apripista’. È più che mai appropriato quindi che ogni cerimonia,
rito o progetto abbia inizio con l’adorazione del Signore Gaṇeśa.
[6] Oggi inauguriamo il nuovo ospedale affinché renda un servizio
utile e duraturo agli abitanti di questa regione. Vorrei anche dire ai
medici che servono qui, che le parole amabili e gentili, espresse con
solidarietà e amore, sapranno curare le malattie dei loro pazienti
meglio e più velocemente dei farmaci che prescrivono.
Considerate i pazienti come vostri parenti, come ospiti speciali e
amici intimi; assisteteli amorevolmente e con grande attenzione. Vi
raccomando di mantenere un’attitudine del genere in ogni situazione!
Ricordate che il paziente deve collaborare affinché voi possiate
curarlo e, quando sarà guarito, vi darà soddisfazione, gioia e un
senso di esultanza, quindi siategli grati di tutto ciò.
[7] Nell’ospedale abbiamo una dottoressa, una devota altamente
qualificata, che ha prestato un considerevole servizio medico in
Africa, nelle regioni sottosviluppate della Nigeria e dell’Etiopia.
Abbiamo anche altri medici che sono ugualmente esperti ed entusiasti.
Periodicamente, verranno in visita all’ospedale alcuni specialisti,
esperti nei vari rami della medicina e della chirurgia, i quali
visiteranno e aiuteranno i pazienti che hanno bisogno delle loro
prestazioni. Ora spetta a voi fare il miglior uso di questi servizi che
vi vengono offerti gratuitamente e con tutto il cuore!
Sono contento che i politici della regione siano qui con noi sin da
quando il progetto ha avuto inizio. Se solo aiutassero gli abitanti dei
villaggi a vivere felici e sani, al momento delle elezioni non avrebbero
più bisogno di andare a elemosinare i voti di porta in porta.
Gli elettori darebbero il loro voto spontaneamente per avvalersi dei
servizi in misura maggiore.
[8] L’India era conosciuta per il senso di compassione che animava
la sua popolazione, ma oggi viene disonorata e considerata da molti
un paese povero. Ma non è così! Per secoli l’India è stata la guida
del mondo e tornerà ad assumere quel ruolo; questo è il Paese in cui
sono sbocciati gli ideali di servizio, rinuncia e impegno spirituale.
Quando l’India è caduta sotto l’impatto delle culture straniere che
hanno dato importanza alle comodità materiali, al lusso, alla libertà
dei sensi e all’esibizione, gli indiani hanno preso la strada sbagliata
dello sfruttamento e della violenza, dell’indolenza e dello sfarzo.
Con la divulgazione del modo di pensare e vivere delle culture
straniere, anche le malattie si sono moltiplicate e gli squilibri mentali
sono in aumento. Ma non appena saranno ripristinati la semplicità,
l’umiltà, il servizio sociale, che ha le sue radici nel venerare Dio
nell’uomo, la nazione sarà di nuovo felice e sana, e otterrà pace,
prosperità e gioia.

Whitefield, 28.08.1976, Ospedale Śrī Sathya Sai per donne e bambini