19 Marzo 1978- Il tenero alberello

19 Marzo 1978 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Il tenero alberello

Studenti, detenuti!
[1] Anche se in questo istituto [riformatorio] dovete osservare un rigoroso
programma di lavoro, durante la vostra permanenza qui cogliete
la preziosa opportunità di trasformare la vostra vita e plasmare
il carattere per ottenere un proficuo miglioramento, intanto
che siete in tempo. Un alberello può essere aiutato a crescere diritto,
ma se è un grande albero non può essere guidato nella crescita. Nella
vostra infanzia siete andati fuori strada poiché non sapevate quale
azione fosse giusta e quale sbagliata: non c’era nessuno a guidarvi
sulla retta via.
Avete frequentato cattive compagnie perché nessuno vi aveva avvisato
del pericolo né vi aveva tratto in salvo; nessuno vi aveva indicato
la via per giungere a Dio e per acquisire la bontà. Se qualcuno
l’avesse fatto, avreste subito raccolto il consiglio, poiché la mente
dei bambini sa assorbire il bene come pure il male. Nessuno attorno
a voi aveva fede nella vostra innata Divinità e compassione per salvarvi
dal male e guidarvi verso il bene. Ma ora dimenticate il passato
che è già trascorso; il presente è per noi ben più importante,
quindi ora attenetevi alla verità e seguite la retta via.
I Veda esortano:
satyam vāda dharmacara
Dite la verità, osservate il dharma1.
Non alimentate pensieri di disperazione o di sconforto, siate contenti
di avere l’opportunità di ricostruire voi stessi e di trasformarvi
in buoni e bravi ragazzi e ragazze dai modi gentili e dal comportamento
amabile.
[2] Gli associati del Sevā Samiti, l’Organizzazione di servizio Sathya
Sai, vengono qui per stare un po’ con voi e attraverso il canto dei
bhajan e le preghiere creano un’atmosfera di amore e compassione, e
vi parlano di Dio, degli avatār e dei santi. Abbiate Rāmakṛṣṇa2 e Vivekānanda
come vostri ideali, seguite il loro esempio!
In questo istituto riceverete un tipo di formazione che vi libererà,
contrariamente a quella che avete ricevuto quando eravate bambini
che vi ha legato; assimilate al massimo delle vostre capacità le lezioni
che vi sono insegnate qui e mettete in pratica le direttive che
vi vengono impartite. Non provate ostilità e non create del malanimo
fra di voi; aiutate gli altri se hanno bisogno del vostro aiuto e se
siete in grado di aiutarli veramente. Non pensate però che basti
cantare i bhajan con i membri del Sevā Samiti, quando vengono qui.
Cantateli mentalmente, in silenzio e con sincerità, quando lavorate
con i vostri compagni o anche quando siete soli. Come la torcia che

tenete in mano vi mostrerà la via se camminate di notte al buio, così
il nome di Dio che avete sulla lingua vi guiderà attraverso la notte
dell’ignoranza nel vostro viaggio della vita.
[3] Da questo preciso momento decidete di essere buoni e amabili,
fate il vostro dovere con serietà ed entusiasmo, e con soddisfazione
da parte dei vostri tutori. Se siete dispiaciuti e pentiti degli errori
commessi, questo compiacerà Dio che vi perdonerà. Se vi sforzate
di voltare pagina e di migliorare, Dio elargirà la Sua grazia su di
voi. Qui vi sarà data protezione, educazione, nonché l’opportunità
d’imparare a diventare i figli e le figlie efficienti e utili del vostro
grande Paese.
Ogni volta che vi viene in mente di fare del male agli altri, di prendere
qualche loro oggetto personale o di diffondere falsità sul loro
conto, rivolgetevi a Dio per avere il Suo aiuto. Chiedetegli di darvi
la forza, poiché queste idee nascono dalla paura e dalla codardia,
qualità che derivano a loro volta dalla debolezza e dall’insicurezza.
Ripetete il nome di Dio o cantate sommessamente un bhajan, così vi
renderete conto che tutti i pensieri malvagi si dileguano, lasciandovi
liberi da ogni malvagità.
[4] Quando lascerete l’istituto, dovrete essere d’esempio agli altri e
condurre una vita attiva e utile. Questa è un’officina in cui siete arrivati
come auto danneggiate a causa dell’ignoranza e della negligenza;
perciò dovrete lasciare l’istituto in buone condizioni, perfettamente
funzionanti, liberi da ogni difetto, piacevoli nell’aspetto e
nel carattere. I vostri parenti e amici, gli anziani del vostro villaggio
e tutti quelli che hanno a cuore il bene e la prosperità del Paese, saranno
felici e orgogliosi di vedere che avete acquisito nuove competenze,
un buon carattere e l’entusiasmo di servire gli altri.

Centro di custodia preventiva (riformatorio), Hyderabad, 19.03.1978