17 Agosto 1977 – Il Divino in voi

17 Agosto 1977

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Il Divino in voi

[1] Le compagnie che un individuo frequenta determinano il suo carattere;
egli cerca di entrare in un gruppo in cui possa esprimere liberamente
la sua natura. Il satsaṅg, la compagnia delle persone virtuose,
è un fattore molto importante per l’elevazione morale e spirituale.
Per sua natura, l’uomo è incline a seguire i desideri che sorgono
in lui o gli stimoli che riceve dall’esterno, che molto spesso sono
dannosi, così rovina sé stesso concedendo loro la possibilità di
dominare la sua personalità.
Pensate alle influenze positive che le buone associazioni possono
esercitare! Un pezzo di spago ha scarso valore: nessuno se ne adorna
i capelli o lo pone cerimoniosamente su un idolo di Dio; quando però
viene usato insieme ad alcuni fiori profumati, le donne utilizzano
quella ghirlanda per decorare la loro capigliatura, e i devoti la depongono
sull’idolo che venerano.
Un blocco di pietra collocato in una piazza viene ignorato e mal utilizzato,
tanto che i cani randagi lo lordano regolarmente. Se però
quella pietra è apprezzata da uno scultore o dai suoi allievi, ecco che
prende la forma di un incantevole idolo di Dio e viene collocata in
un tempio, dove riceve l’omaggio di migliaia di persone. Prendete
anche l’esempio del topo domestico: nelle case in cui si rifugia viene
cacciato, intrappolato, avvelenato e ucciso; ma quando Gaṇapati lo
adotta come Suo veicolo, viene adorato come animale sacro.
[2] Il serpente è odiato e battuto a morte ovunque si faccia vedere
perché è temuto ed evitato dagli uomini, ma se è associato al Signore
Śiva, che è rappresentato con i serpenti attorno ai polsi, al collo e
alle caviglie, è guardato con riverenza da milioni di persone. La
compagnia del Divino conferisce a tutto un alone di sacralità.
Analogamente, le cattive compagnie sviliscono e umiliano l’uomo.
Prendete l’esempio del fuoco: è considerato sacro e alimentato con
varie offerte in ogni casa ortodossa, nella quale i Veda forniscano le
linee guida per la vita. Se il fuoco invece penetra in una verga di ferro,
deve subire innumerevoli colpi di martello che lo forgiano in un
attrezzo utile. Così l’associazione con il ferro provoca questa disgrazia
al fuoco tanto venerato.
Gli anni di vita concessi a un uomo come risultato degli enormi meriti
acquisiti e accumulati nel passato, devono essere utilizzati per
elevarsi alla Divinità. Per questa straordinaria avventura, una compagnia
adatta e ispirata è essenziale. La ricchezza diminuisce solo se
viene spesa, ma la vita si riduce a ogni istante; anche mentre dormiamo
sereni e senza preoccupazioni, ogni minuto che passa ci rende
più vecchi e ci porta più vicini alla tomba.
[3] Per utilizzare il tempo in modo utile, la vita deve essere regolata
e controllata, le abitudini vanno raffinate e sublimate, le tendenze
nocive vanno corrette, e invece devono essere sviluppate le propensioni
costruttive. Questa disciplina è adottata soprattutto nell’ostello
Sathya Sai, anche se qualcuno di voi può non apprezzare le restrizioni
e le direttive introdotte per disciplinare la vostra condotta. Tali
regole potranno risultarvi fastidiose all’inizio, poiché siete entrati
nell’ostello solo recentemente dopo essere cresciuti in ambienti del
tutto diversi.
Forse voi desiderate ciò che si chiama ‘libertà di volontà e di azione’
ma, se non vi siete proposti un ideale elevato, tale libertà può facilmente
degenerare nella licenziosità di cedere ad abitudini deleterie.
Qual è lo scopo della libertà? Il vero scopo della libertà non è il piacere,
bensì la saggezza. Svecchā1 è la parola sanscrita che significa ‘il
proprio desiderio’, la ‘volontà di sé’. Qui, il sé sta a indicare il Sé superiore,
la cui volontà è sempre quella di riunirsi al Supremo ed essere
immerso nella beatitudine divina.
Guardate cosa capita agli studenti nella maggior parte degli ostelli e
istituti scolastici; osservate l’infelice stato delle cose che vi regna.
L’atmosfera non è congeniale né per ottenere una laurea universitaria
né per il progresso personale: c’è molta eccitazione, imitazione e
influenza politica.
L’uomo si è forse evoluto dalla condizione animale solo per scendere
a un livello di degrado ancora peggiore? Deve essere motivato solo
dalla fame e dalla paura come lo è una mucca? Egli deve avere
motivazioni ben diverse; può forse essere felice solo andando al cinema
o girovagando nei bazar per passare il tempo?
[4] In molti casi, la colpa va attribuita ai genitori e agli anziani perché
costituiscono dei cattivi esempi per i loro figli; bevono, giocano,
odiano e litigano. L’educazione deve quindi salvarvi dal seguire
quelle strade sbagliate. Vi assicuro che gli studenti che hanno trascorso
alcuni mesi in questo ostello seguendone le regole, hanno riscosso
l’apprezzamento delle autorità degli altri istituti a Bangalore
per la loro puntualità, per l’impegno e per il comportamento disciplinato.
Una vita disciplinata è la migliore offerta che potete presentare alla
nazione o al Divino in voi. Una sola persona che si opponga a vivere
in modo regolato può, con il suo esempio, rovinare la vita di molti
altri con cui venga a contatto. Pertanto, ognuno di voi deve accettare
l’ideale dopo aver analizzato le sue implicazioni ed essersi convinto
della sua validità. Gli istinti e gli impulsi animali hanno continuato
a persistere nella natura umana; solo se si controllano e si eliminano
gradualmente, il fervore per la Divinità può manifestarsi. Il nostro
ostello ve ne offre l’occasione, e qui la buona compagnia vi aiuterà a
farlo.
La propria indole può essere modificata con l’attenzione e l’impegno;
anche i cani possono smettere di gradire la carne se vengono
addestrati a gustare solo cibo vegetariano. Dunque, apritevi di buon
grado all’influenza del satsaṅg disponibile qui. Certo, le cicogne deridono
i cigni e i corvi criticano il canto del cuculo ma, nonostante
tutto il cinismo, il cigno continua a muoversi maestosamente sulle
acque, e il cuculo non compie errori nel suo canto. Chi deride gli altri
alla fine si trova isolato e deriso per le sue manie.
[5] Molto spesso, anche i progetti umani più intelligenti portano a
risultati opposti, a causa di qualche errore fondamentale di calcolo.
Qualche anno fa, nella città di Bobbili si diffuse rapidamente
un’epidemia infettiva che causava vesciche sulla pelle. Si scoprì che
l’infezione aveva origine dai ratti domestici; poiché non si riusciva
ad annientarli totalmente con le trappole, il sindaco decise d’inco-
raggiare la gente a tenere un gatto, e per ogni famiglia stabilì un
contributo di cinque chili di riso al mese per l’alimentazione del gatto.
Dopo qualche tempo, al sindaco giunse la notizia che i gatti non venivano
nutriti bene e che le famiglie consumavano il riso destinato
ai gatti; il sindaco ordinò allora ai capifamiglia di presentarsi in tribunale
con il gatto che accudivano. Quando tutti arrivarono con il
proprio gatto, fu evidente che le voci erano false perché i gatti erano
straordinariamente ben nutriti e grassocci; solo quello accudito da
Rāmakṛṣṇa era magro e affamato.
Il sindaco lo accusò di aver fatto un uso improprio del riso fornito
dallo Stato, ma Rāmakṛṣṇa disse: “Signore, gli altri gatti non prendono
mai un topo, sono troppo ben nutriti. Se non hanno fame, come
possono andare a cercare e uccidere i ratti? Il mio ne acchiappa
una dozzina ogni giorno!” Così il sindaco dovette convenire che il suo
progetto era stato un fallimento e aveva prodotto il risultato opposto.
[6] Ricordate che le regole stabilite per voi sono per il vostro bene.
Qualsiasi cosa Io faccia, dica o ordini è per il vostro bene, per assicurare
che i vostri anni futuri siano felici e fruttuosi. Questo è il periodo
più prezioso della vostra vita e dovete essere grati di poterlo trascorrere
in una simile atmosfera, immersi nel satsaṅg. Faccio tutto
ciò perché so che siete tutti Miei; anche se lo negate, Io continuerò a
ripetervelo finché lo capirete, poiché Io sono la Divinità che è la vostra
Realtà.
L’Io in voi è turbato e soffre quando vi allontanate dalla retta via e vi
perdete nell’iniquità; perciò comprendete bene il valore del programma
di lavoro e di culto prescritto qui per voi, e lasciate che le
vostre personalità vengano modellate nella forma migliore, in modo
che possiate risplendere come nobili esempi di servizio all’uomo e a
Dio

Bṛndāvan, 17.08.1977