13 Maggio 1979 – Pensiero elevato e vita semplice

13 Maggio 1979 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Pensiero elevato e vita semplice

[1] All’inizio, le termiti appaiono insignificanti e innocenti, e vengono
chiamate ‘formiche bianche’ come se meritassero ammirazione
e attenzione invece di una totale distruzione; poiché si moltiplicano
rapidamente, riescono a distruggere in silenzio l’intera struttura
di una casa.
La tendenza a imitare e le cattive abitudini, come bere e drogarsi, il
gioco d’azzardo e il gangsterismo, s’introducono nel comportamento
individuale e sociale, in silenzio e con vari travestimenti, per poi
distruggere il progresso anche dell’uomo più tenace e retto.
I giovani indiani soccombono di fronte al seducente canto della sirena,
rappresentato dalle tendenze culturali straniere; essi ignorano
la preziosa tradizione di rispettare gli anziani, di rendere servizio ai
genitori, avere compassione per gli afflitti, presentarsi con umiltà e
semplicità, osservare la verità e avere stima di sé stessi.
La scienza e la tecnologia incoraggiano una visione materialistica,
concentrano i loro sforzi sul raggiungimento di agi e comodità e
fanno ingigantire l’ego. Oggi lo stesso triste declino sta avvenendo,
più o meno, in tutti i Paesi.
[2] Ignorare gli aspetti spirituali e morali della personalità umana è
la causa principale dell’attuale tragedia. L’uomo non sente alcun
obbligo verso la famiglia, la società, la nazione e l’umanità, ma venera
il suo ego più di qualsiasi altra cosa. È orgoglioso del suo progresso
tecnologico, di viaggiare nello spazio, di usare i computer, di
scoprire il mistero dell’atomo. Ma quanta confusione e quanti conflitti
ci sono nel settore politico ed economico! L’individuo non ha
saputo vincere l’avidità, l’orgoglio e l’odio in ambito nazionale e religioso.
La ristretta e cieca fedeltà verso la sua casta, razza e religione
persistono a scapito di ideali più nobili.
La confusione che regna nella sfera dell’educazione ha raggiunto
proporzioni gigantesche. L’uomo non è ancora riuscito a sublimare i
suoi impulsi animali per trasformarli in una condotta umana, e si
comporta in modo ridicolo, per lo più animale e solo parzialmente
umano.
Oggi, l’individuo è freneticamente impegnato ad accumulare denaro
per procurarsi ogni comodità, e passa dal dolore alla gioia sempre
alla ricerca di piaceri sensoriali. Come la morte segue la vita, così
l’ansia segue la ricchezza. L’uomo ricco è tormentato dalle difficoltà
proprio come il corvo, che tiene nel becco un pezzo di carne ed
è perseguitato da una dozzina di uccelli affamati che lo inseguono.
Le sue ambizioni aumentano ogni giorno, ovunque, e la civiltà moderna
colleziona paure su paure in ogni parte del mondo.
[3] Invece dell’antico ideale ‘pensiero elevato e vita semplice’, l’India
moderna adotta l’ideale ‘pensiero gretto e vita elevata’. La causa
di questo declino è da attribuire per lo più al sistema educativo. Il
mahātma Gandhi aveva compreso i valori eterni racchiusi nella cultura
di Bhārat, e tentò di promuoverli nelle scuole elementari che
aveva sovvenzionato. Quando era in carcere, un ufficiale britannico
che andava spesso a fargli visita, gli chiese: “Oggi ti vedo triste e
preoccupato, spiegami perché!” – e Gandhi rispose: “Mi rendo conto
che le persone colte hanno un cuore duro, più duro di quello degli
analfabeti, questo non deve accadere; inoltre l’ordinamento sociale
è irto di pericoli.”
Così Gandhi decise di tentare un esperimento per trasmettere gli
ideali indiani ai bambini delle scuole elementari. Lo stesso ufficiale
parlò anche con Gangadhar Thilak e gli disse che Gandhi aveva accusato
l’istruzione occidentale di indurire il cuore; poi aggiunse:
“Mi sembra però che tu non sia stato affatto rovinato dal sistema
educativo occidentale.” Thilak rispose: “Io ho sempre asserito che
sono quello che sono, nonostante il tipo di educazione attraverso il
quale ho dovuto passare.”
[4] Gli uomini ripetono la parola ‘dovere’ a tutte le ore del giorno,
senza avere però una chiara concezione di quello che la parola significhi.
Il dovere sorge quando ci sono due persone, voi e un altro.
L’educazione perde ogni significato se non insegna quello che l’individuo
deve dare alla società, e in che modo deve controllare il suo
ego per garantire il bene comune. L’uomo ha il diritto di libertà,
purché non ostacoli la libertà che è, in ugual misura, il diritto di un
altro. Pertanto è vostro dovere rispettare il diritto di libertà altrui.
Il diritto e il dovere sono entrambi fondamentali; nonostante ciò,
vediamo che tutti sostengono e rivendicano solo i loro diritti e non
considerano i diritti degli altri. Nella società troviamo milioni di fratelli
e sorelle che sono sottoposti a sofferenze e a gravi difficoltà a
causa di questa insensibile durezza.
Ci sono 500.000 villaggi in India, in cui gli abitanti vivono in povertà,
nell’ignoranza e nella malattia. I governanti hanno previsto diversi
progetti per migliorare il loro livello di vita, ma è sbagliato lasciare
tutta la responsabilità e tutti gli sforzi allo Stato, che da solo
non riuscirà nell’intento. La completa collaborazione, l’aiuto e la
buona volontà degli abitanti dei villaggi sono essenziali. Un singolo
fiore non può formare una ghirlanda; così un singolo individuo non
può sistemare errori vecchi di secoli.
[5] Milioni di bambini vivono nelle strade come mendicanti. È responsabilità
degli adulti ‘svezzarli’ da quell’abitudine nociva e
permettere loro di diventare cittadini autonomi che abbiano fiducia
e rispetto di sé. Gli anziani sono come vecchi alberi che non riescono
a flettersi nella giusta direzione, ma questi giovani ‘alberelli’
possono essere educati rettamente e crescere diritti e forti. Pertanto
affermo che il dovere primario di ogni adulto, figlio e figlia di
questo Paese, è prestare attenzione e amorevole cura ai bambini.
Vi sollecito quindi a istituire una scuola elementare e a fornire l’assistenza
sanitaria a ogni villaggio, perché la ricchezza è intesa non
per aggiungere lusso alla propria vita e per godere dei piaceri materiali.
Attraverso cure mediche idonee e una buona educazione potrete
migliorare le condizioni di vita dei bambini. Se volete risollevare
di nuovo l’India, affinché diventi un esempio e un ideale per il
resto del mondo, riuscirete a raggiungere tale obiettivo solo grazie a
un duro lavoro e a una riduzione costante dei vostri desideri.
Nella sacra terra di Bhārat, in cui Annapūrṇa1 è adorata, non può
esserci scarsità di cibo per la popolazione. Il controllo delle nascite
non è il rimedio giusto. Ogni bambino nasce non solo con uno stomaco
che deve essere alimentato, ma anche con due mani che possono
lavorare e produrre cibo per quello stomaco. Alle mani bisogna
dare forza e abilità e devono imparare la lezione dell’autonomia,
non devono essere pigre o indolenti; in tal modo non ci sarà
carenza di cibo né alcun problema di denutrizione.
[6] Dobbiamo ispirare e istruire i bambini a diventare karma vīra,
eroi dell’azione, le cui vite siano dedicate al lavoro, che è adorazione
dell’unico Dio che risiede in tutti. I bambini devono essere addestrati
a partecipare ai vari progetti con spirito di servizio, con entusiasmo
e intelligenza. Per avere successo in tale iniziativa, dovete
gestire le scuole elementari con molta pazienza e amore.
Dopo aver speso migliaia di Rupie, ipotecato o vendute le loro case
e i terreni, i genitori sono felici che i loro figli abbiano ottenuto una
laurea; in seguito però soffrono molto, quando si rendono conto che
quel diploma è soltanto un ‘piattino da questuante’, con cui i loro
figli vanno a mendicare un lavoro di ufficio in ufficio.
Invece di un’educazione che miri a eseguire il lavoro sociale, l’attuale
istruzione punta solo ai posti di lavoro che la società deve
creare per procurare ai giovani un’occupazione. Così la testa è carica
d’informazioni inutili e insignificanti, e il cuore è pietrificato.
Le lauree sono conferite anche se il candidato ottiene un punteggio
di 30 su 100; ciò significa che uno studente è promosso anche se
commette 70 errori su un totale di 100 domande, che gli vengono
sottoposte dalle autorità competenti attraverso un questionario.
I genitori e gli insegnanti devono dare ai ragazzi un esempio ineccepibile
e vivere alla luce della consapevolezza atmica; in tal modo
avremo un’educazione equilibrata e una generazione di studenti
votati al servizio della società, perché i giovani vedranno in ogni
persona un’immagine del Divino stesso.

Assemblea dell’università, Bombay, 13.05.1979