6 Gennaio 1975 – Il buon esempio dei genitori

6 Gennaio 1975 

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Il buon esempio dei genitori

[1] Vedendo questo raduno, ascoltando l’inno di marcia e osservando
i programmi che avete presentato, devo dire che quello che è accaduto
questa mattina non è stato il sorgere del sole, ma il sorgere
di ānanda, la beatitudine divina.
Molti parlano dell’antica gloria di cui godeva l’India, lodano incessantemente
il regno in cui ha governato Rāma o, in tempi più recenti,
il re Aśoka o Kṛṣṇa; cercano invano di giudicare il presente con i
valori del passato e chiudono gli occhi davanti all’attuale squallore
sognando il passato. Se i bambini sono messi sulla retta via, se sono
guidati lungo il sentiero che voi ora percorrete, il regno di Rāma potrà
essere qui ripristinato.
I bambini di questo Paese hanno quattro debiti da onorare: riverire
la madre, rispettare il padre, ubbidire all’insegnante e adorare Dio.
Oltre a ciò, il bambino deve imparare a vivere in pace e amore con
gli altri suoi coetanei e con le altre famiglie. L’idea che si possa vivere
solo per sé stessi e non ci si debba preoccupare delle necessità e
delle fragilità degli altri, deve essere subito eliminata dagli insegnanti
bālvika. Incoraggiate i bambini a coltivare il piacere del ‘vivere
insieme’. Essi lo apprezzeranno e voi getterete i semi della pace
sociale. In seguito questi semi si trasformeranno in beatitudine e in
pace universale.
[2] La vita è come un viaggio in treno e voi, bimbi, avete da percorrere
una lunga strada, mentre gli anziani dovranno scendere dal
treno abbastanza presto. Dovete quindi imparare a rendere il vostro
viaggio confortevole e felice. Non portatevi appresso un bagaglio
troppo pesante e indesiderabile, poiché ciò renderà il vostro viaggio
infelice e penoso. Non soffermatevi a cercare i difetti altrui, non attaccate
briga con gli altri. Non tentate di accaparrare per voi le cose
migliori; al contrario, condividete con gli altri tutte le cose buone
che vi vengono date. Il pesante bagaglio che vi raccomando di non
portare con voi nel viaggio è costituito dalla collera, dall’odio, dall’invidia
e dalla gelosia.
Devo dare dei consigli agli adulti e ai genitori che sono qui presenti
in gran numero. Non date cattivi esempi ai bambini! Se siete sinceri,
giusti, se restate calmi quando siete provocati e pieni di amore
quando avete a che fare col vostro prossimo, anche i bambini cresceranno
animati da satya (verità), dharma (rettitudine), śānti (pace)
e prema (amore). Se siete in casa e squilla il telefono e dite a vostro
figlio di rispondere che il padre non è in casa, gettate un seme velenoso
che diverrà un albero gigantesco.
[3] Lasciate che vi racconti una storia che illustra il pericolo di queste
piccole azioni. Una madre era solita portare suo figlio in spalla
quando andava al mercato; una donna che vendeva della frutta le
passò accanto e il bimbo prese dal suo cesto una banana e iniziò a
mangiarla. La madre lo notò e quando qualcuno le disse che suo figlio
aveva furbescamente preso una banana dal cesto della frutti-
vendola, si complimentò con il figlio per la sua scaltrezza. Tale gesto
incentivò il bambino a commettere piccoli furti e a rubare portafogli.
Quando fu adulto diventò un ladro di appartamenti e una
volta, durante una rapina, commise persino un omicidio.
Quando fu arrestato e imprigionato, espresse il desiderio di vedere
sua madre prima d’essere impiccato. La madre, che disperata singhiozzava
per il destino del figlio, fu portata davanti a lui. Il giovane
le disse di avvicinarsi e all’improvviso tentò di strangolarla, tanto
che le guardie dovettero separarli. Il figlio disse: “Lei merita la
punizione, è lei che mi ha portato alla rovina. Se solo mi avesse
rimproverato quando avevo due anni per avere rubato una banana,
invece di complimentarsi con me, non avrei preso questa cattiva
strada.”
[4] I genitori danno il cattivo esempio ai figli quando mentono, criticano
e offendono gli altri, giocano d’azzardo e bevono, sono violenti
e fanno soffrire gli altri, quando diventano schiavi dei locali
notturni, del cinema, delle feste in cui si fanno bagordi per poi litigare
quando tornano a casa dopo la mezzanotte. Come possono i
bambini che vedono tali comportamenti abbietti e sentono parole
tanto vili imparare a diventare dei fiori freschi e fragranti dell’eterno
giardino dell’India?
Molti genitori non permettono ai figli di partecipare ai corsi bālvika,
ai bhajan o a un satsaṅg. Se i bambini chiedono il permesso, i genitori
li sgridano e li definiscono matti, e affermano che Dio e la religione
sono solo per gli anziani e per gli sfaccendati, e che quella strada
li porterebbe solo alla condizione di mendicanti: una calamità assolutamente
da evitare. Così essi ribaltano i reali valori della vita. I
genitori devono correggere loro stessi prima di cercare di correggere
i figli.
Bambini! Apprendete gli insegnamenti migliori di ogni religione e
metteteli in pratica. Recitate il nome di Dio con tutto il vostro essere,
assimilate le nobili qualità che questi nomi rappresentano. Purificate
voi stessi e purificate il mondo. Questa è la Mia benedizione!

Dharmakṣetra, 06.01.1975