31 Gennaio 1974 – Voi e Io, insieme

31 Gennaio 1974

Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba

Voi e Io, insieme

[1] Un college1 che non offra la conoscenza dell’ātma quale loro
Realtà agli studenti impegnati nel raggiungimento di obiettivi e
studi secolari, è sterile quanto un cielo senza luna, un cuore senza
pace, o una nazione senza rispetto per la legge.
In India, i college hanno una responsabilità maggiore perché qui
per secoli è stato attribuito valore agli aspetti sociali, culturali e
spirituali più che a quelli tecnologici e scientifici. L’obiettivo finale
della vita e i mezzi per assicurarsi l’armonia sono stati rivelati qui
e diffusi dai santi e dai saggi.
I giovani e le giovani che escono dai college hanno il compito di ripulire
questa terra da falsità, ingiustizia, violenza e paura. Essi
devono divulgare il messaggio di pace, tolleranza, rettitudine e
servizio, ed essere esempi tipici di queste qualità.
Non siete ‘educati’ se tutto ciò che avete raggiunto è lo studio di
una pila di libri. Il corpo e la mente devono essere illuminati dalla
luce dell’amore che emana dalla consapevolezza dell’anima e dalla
sua essenziale Divinità. Poiché l’istruzione moderna riguarda
solo il corpo e la mente, senza essere in rapporto con l’anima e lo
spirito, la gioventù è spinta qua e là da ogni soffio di vento, come
un albero senza radici.
[2] La consapevolezza dell’ātma dona coraggio e forza incrollabile;
i Veda insegnano i modi per ottenere tale consapevolezza e per
avvalersene quando si devono affrontare le sfide della vita. Solo
questo può confermare il successo dell’educazione e dare ai giovani
la forza di fronteggiare i problemi dell’inquietudine e dell’ansia.
I college non devono insegnare soltanto certe materie, ma anche la
relazione ‘soggetto-oggetto’. Anche il metodo con cui poter trascendere
la dualità e riconoscere l’Unità deve essere argomento
d’insegnamento, onde rendere l’educazione completa.
Negli istituti, in cui oggi s’impartisce l’educazione, non c’è un’atmosfera
di moralità né di spiritualità. La disciplina è assente,
l’onestà conta poco, le buone maniere e la cortesia sono considerate
forme comportamentali superate, mentre la regola è ‘afferrare e
non dare’; infine l’intolleranza gode di grande considerazione.
Chi non è provvisto di distacco, virtù, tolleranza e verità, come
può alzare la testa e dichiararsi un essere umano? L’uomo è così
degradato che si crogiola nella falsità senza alcuna vergogna; nutre
intenzioni diverse dalle sue parole, e le azioni contraddicono le
sue asserzioni. Pensiero, parola e azione non sono coordinati, l’inganno
è la regola imperante. L’uomo deve salvarsi da questa rovina;
non deve sacrificare la sua gloria e il suo obiettivo per meschini
trionfi momentanei, altrimenti si riduce a valere meno della creta.
[3] Di questo passo e con le attuali condizioni, il futuro dell’India,
che un tempo è stata la guida dell’umanità, è penoso e misero. Gli
studenti devono svegliarsi per tempo e decidersi a trasformarsi in
validi strumenti per ripristinare lo splendore di Bhārat. Devono
crescere diritti, senza alcuna stortura; devono svilupparsi come
indiani su suolo indiano, in un’atmosfera indiana, e abbandonare
la smania di scimmiottare le mode straniere di pensiero, linguaggio
e abbigliamento.
Invece di tuffarsi nella loro Realtà interiore e vivere coerentemente
con tali principi, ricercano le illusioni esteriori imitando i simboli
di potere esibiti da persone altrettanto illuse. Riducono al silenzio
la voce della coscienza e si comportano secondo usanze straniere.
Il cuore ammonisce, l’intelletto protesta, ma la mente incita; chi
mette a tacere la voce di Dio non ha più valore di un cadavere vivente!
[4] Guardate il tipo di abbigliamento che viene considerato oggi
alla moda: bluse rozze e bizzarre e pantaloni a tubo. Guardate i
basettoni, i baffi incolti e le barbe che involgariscono il volto dei
giovani. Guardate quanto valore si attribuisce alla sciatteria e alla
grossolanità, alla volgarità e alla frivolezza!
Nessuno apprezza questa moda se non chi ne è vittima, perché
l’unica reazione che ne può derivare è il disgusto. Se l’esterno
esprime sciatteria, come può l’interno essere ordinato? Come possono
l’onestà e l’armonia dimorare in un cuore disordinato e in
una mente ingombra e confusa?
I giovani se ne vanno in giro come pagliacci, senza prestare attenzione
alla serietà del compito che hanno davanti. I loro genitori, la
società e la nazione si attendono che diventino dei ‘grandi’, ma
essi di compiacciono di mendicare davanti ai creatori di moda di
altri Paesi, agli imitatori e ai maniaci di altre culture.
[5] Ogni tic dell’orologio taglia via un pezzetto del filo della vita. Il
denaro non speso rimane sul vostro conto in banca, ma la vostra
vita viene spesa a ogni momento, che sia saggio o insensato, e
procede ininterrottamente. Usate al meglio il momento presente
per affinare le capacità, ampliare l’intelligenza, espandere il cuore,
e conoscere a fondo i metodi con cui affrontare le prove della vita
con coraggio ed equanimità. Quella è la ricompensa da offrire ai
vostri genitori per i sacrifici e per l’amore che hanno riversato su
di voi. Non offrite loro, in cambio, una cattiva reputazione, una
carriera rovinata, un carattere corrotto. Rendeteli felici e orgogliosi
conquistando un attestato di ‘Prima Classe’ sia negli studi sia nel
carattere.
Non disprezzate il villaggio nel quale siete cresciuti, non abbandonate
i genitori che tanti sacrifici hanno sostenuto per voi; vivete
con loro e rendeteli felici. Amate e servite tutti nel villaggio, consideratelo
un’estensione della vostra famiglia, come se tutti fossero
vostri parenti e amici.
Non lasciatevi sviare dal luccichio artificioso e dalle ingannevoli
lusinghe della città; qualsiasi salario possiate ricevere da un lavoro
in città sarà sperperato in innumerevoli banalità. Non sarete liberi,
freschi e puri in quell’atmosfera, e non potrete aver cura dei genitori
o della vostra gente. Sareste piuttosto un peso per gli altri e un
problema per voi stessi.
[6] Io conto su di voi, studenti, per un grande cambiamento di
prospettiva, per una grande rivoluzione; gli studenti del Sathya
Sai College devono essere alla guida di tale movimento. Le vecchie
generazioni sanno solo parlare; siete voi a dover agire! Dovete
dimostrarvi degni di questo College!
Siate disciplinati, siate dolci nelle maniere, nelle parole e nelle relazioni
con i meno fortunati. Siate grati ai genitori, ai vostri com-
paesani e a chi s’impegna per il vostro benessere. Fate sempre del
vostro meglio per meritare un buon nome per voi, per il College e
per i vostri genitori.
Non crediate che voi e Io ci siamo incontrati solo ora perché studiate
qui nell’istituto! Siete venuti da Me per ottenere ben più
grandi trionfi, come risultato dei meriti acquisiti in numerose vite
precedenti.
Voi e i vostri insegnanti siete destinati a ottenere incarichi molto
importanti sotto la Mia guida, nel compimento della missione per
la quale sono venuto.

Bṛndavan, 31.01.1974