Questo Discorso, pronunciato da Swami durante la celebrazione del Compleanno del 23 Novembre 1963, evidenzia il corso del viaggio spirituale dell’uomo verso il trono del Signore nell’altare del proprio cuore.
La ricerca della Verità deve diventare la vostra disciplina spirituale giornaliera; ogni singolo momento dev’essere utilizzato per questo dovere primario. La Verità può riflettersi nella vostra intelligenza solo quando questa è purificata tramite Tapas. Tapas implica che tutte le azioni vengano compiute per nobili motivi, che tutte le azioni indichino un ardente desiderio per lo spirito, che esista un pentimento per gli errori compiuti nel passato, che si abbia una risoluta determinazione ad aderire alla virtù ed all’autocontrollo e che si possieda un’aderenza irremovibile all’equanimità davanti al successo ed al fallimento. Tapas significa calore, ardore, intensità e sincerità nell’azione. Tapas, (che significa anche) penitenza o austerità religiosa, promuove lo sviluppo della rinuncia e della disciplina. La disciplina è essenziale quando, come al giorno d’oggi, le tentazioni a deviare sono così numerose. In questo Kali Yuga, in cui l’oscurità avviluppa la mente dell’uomo, qualsiasi piccola lampada che possa illuminare il cammino è massimamente benvenuta. Questo è il motivo per cui vi consiglio di ricorrere alle buone azioni (Sathkarma), alla retta condotta (Sadachara) ed alle buone attitudini (Sathpravarthana), e di stabilirvi nella costante Presenza del Signore. Dovete anche anelare ad ascoltare parole elevate (Sravana) ed a riflettere sugli incitamenti dello spirito (Manana) per poi, una volta che ne riconoscerete la validità, meditare su di essi con profonda riverenza (Nididhyasana). Tutte le altre attività sono secondarie, solo questo è edificante, solo questo apporta beneficio. Oggi c’è un’eclisse solare e molti si sono chiesti se la celebrazione del Compleanno verrà posposta o se avrà luogo comunque. L’ombra della luna che cade sul sole non è una calamità di cui la gente debba avere paura. L’eclisse a cui si deve guardare come ad un brutto augurio o a qualcosa di cattivo auspicio è l’ombra di Maya, quando essa cala sull’intelligenza. La mente è la luna e l’intelligenza è il sole: fate attenzione a che non debbano soffrire di un’eclisse. Allora sarete al sicuro. Non preoccupatevi se qualcosa succede nel cielo esterno. Preoccupatevi invece se l’ombra di desideri oscuri, di passioni oscene, di emozioni mostruose e di intenzioni impure proietta la sua oscurità sul vostro cielo interiore. Fate sì che lo splendore del Signore e i freschi raggi della Sua Grazia non divengano meno nitidi nei recessi del vostro cuore. Vedo che qualcuno ha messo sottosopra la consueta disposizione dei posti: le donne sono a sinistra e gli uomini a destra. Da questo deriva che alle donne arriva il sole cocente negli occhi mentre gli uomini sono all’ombra dell’albero. Perciò non vi tratterrò a lungo. Spiegherò al vento la bandiera, che è il simbolo di Prasanthi. Prasanthi è l’elevata equanimità in cui, una volta che si soprassiede a tutte le dualità, si raggiunge la gioia suprema di un calmo equilibrio non affetto da alti e bassi o dal dolore e dal piacere, un equilibrio in cui le onde si sono calmate e le tempeste non infuriano più. La bandiera reca l’emblema che viene rappresentato in forma concreta qui, davanti alla veranda. Esso è la raffigurazione della sintesi del progresso del pellegrino in viaggio verso il trono del Signore nell’altare del proprio cuore. Il pellegrino deve attraversare ed oltrepassare le grandi distese desolate dei desideri terreni (Kama), superare le grosse dune fangose della rabbia (Krodha) e ripudiare le scogliere dell’odio e della malizia (Dvesha) per potersi poi rilassare sui verdi pascoli della Pace e dell’Amore (Prema). Una volta diventato padrone dei nemici interiori egli deve riposarsi nel silenzio del proprio cuore come uno yogi, avendo tacitato tutte le agitazioni del suo regno interiore. Questo è il significato della colonna a sei anelli che si trova qui in mezzo a quel cerchio. I sei anelli sono i sei chakra (i centri di energia) della disciplina yogica che si trovano nel Nadi (corrente spinale nervosa) centrale dell’ uomo. Fisso nella calma indisturbata della coscienza più profonda, l’uomo scopre che il loto del proprio cuore fiorisce (e si schiude) in mille petali dopodiché la fiamma del risveglio nella Verità si illumina sotto forma di Pace Suprema (Prasanthi). In quel momento il ricercatore sa che egli e tutto ciò che lo circonda sono Uno e che quell’Uno è Brahman. Questo progresso, che prima o poi tutti devono compiere in questa vita o in un’altra, viene messo in evidenza come un’immagine nitida dal simbolo sulla bandiera. Perciò, quando essa sventola su questa Prasanthi Nilayam, prendete la determinazione di ospitarla anche nei vostri cuori. Fate oggi il primo passo di questo lungo pellegrinaggio. Rinunciate per avere, ponetevi dei limiti per ricevere, diventate ciechi (alla via esteriore) per vedere con maggior chiarezza (all’interno di voi stessi).
Quando coltivate l’Amore (Prema), esso estirpa le erbacce della rabbia e della malizia e fiorisce conferendovi pace e calma. Il Mio insegnamento è Prema, il Mio Messaggio è Prema, la Mia attività è Prema ed il Mio modo di vivere è Prema. Non c’è niente di più prezioso alla portata dell’uomo.
– Baba
Prashânti Nilayam, 23 novembre 1965 celebrazione del Compleanno