Discorsi Divini
21 Novembre 1961 – Trentasei gemme per voi
21 Novembre 1961
Discorso Divino di Bhagavan Sri Sathya Sai Baba
Trentasei gemme per voi
[1] Nel discorso che Baba tenne a Prashānti Nilayam il 21 ottobre 1961 annunciò al mondo che aveva iniziato la Missione Divina per la quale si è incarnato come uomo in questa era, Missione che consiste nel ripristinare il Dharma, stabilire la Pace e colmare il mondo intero d’Amore, in modo che tutti possano raggiungere l’obiettivo per cui si sono battuti tanto ardentemente attraverso i secoli! Le seguenti gemme ci sono state offerte da Baba come messaggio per il Suo trentaseiesimo Compleanno:
1. La rettitudine è la via regia al Trono di Dio.
2. Chi conquista il mondo è un eroe, ma l’eroe degli eroi è colui che conquista sé stesso. Egli è potente; la sua prodezza non ha pari.
3. La fede è il primo passo verso la Grazia di Dio.
4. La verità vi conduce alla Divinità, la menzogna al demonio.
5. L’aspirante devoto deve sopportare tutti gli eventi con pazienza; quello è il sentiero più proficuo.
6. Saturate ogni vostra azione con la visione dello Spirito, con la prospettiva del Sé superiore.
7. Per afferrare la grandiosità dell’onnipresenza del Signore, pensate che non esiste nome che non gli appartenga e corpo o cosa che non siano Suoi.
8. Chi rimane stabilmente nella Saggezza è il più vicino alla compagnia di Dio.
9. L’affrancamento dalla schiavitù degli impulsi innati è vera liberazione.
10. Quando una persona rinuncia al frutto dell’azione, qualsiasi attività in cui si impegni è il Samādhi stesso (ultimo stadio dello yoga).
11. Impegnarvi in qualche cosa che va oltre le vostre capacità è presunzione.
12. Fare qualcosa al di sotto delle vostre capacità, ricordatevelo, è un furto.
13. La piena felicità consiste nella conversazione benevola, in pensieri fausti ed in azioni che apportano gioia e serenità.
14. Riconoscete ed accettate i vostri difetti ed errori; non tentate di scoprire i difetti e gli errori degli altri. Questa disciplina è di grande aiuto al ricercatore.
15. La conversazione tranquilla e confortante è la più consona per il ricercatore ed è l’attitudine che lo porterà alla meta.
16. Comprendete bene questo: se la vostra lingua è dolce, il vostro nome sarà onorato.
17. Conquistate il dominio sulla lingua: con quello dominerete il mondo.
18. Chi obbedisce ai dettami del Signore è senz’altro in pace con sé stesso, è uno yogi. Chi disobbedisce agli ordini di Dio, invece, è una persona malata.
19. Quando il rapporto è da cuore a cuore, non c’è spazio per discussioni animose.
20. Il cibo impuro rende la mente impura. In una mente impura, il sole della gloria interiore del Dharma non potrà mai albeggiare.
21. Se abbandonate la contemplazione del Signore, che è il tesoro della Beatitudine inesauribile, e vi dedicate alla contemplazione dei mezzi per soddisfare le sollecitazioni del cuore, non arriverete mai alla liberazione.
22. Se lasciate cadere il peso delle discussioni e spiegate le ali gemelle della fede e dell’azione, potrete volare felicemente nel profondo cielo blu della Presenza dell’Onnipotente.
23. Il forte desiderio per il frutto dell’azione renderà infruttuosa qualsiasi disciplina spirituale.
24. Lasciate pure che la mente muoia, che l’intelletto sia distrutto ed il corpo disintegrato; ricordate che nulla può nuocervi, poiché siete l’indistruttibile Sé.
25. Con un po’ di buon senso comprenderete che il corpo non è il vostro Sé reale; infatti esso è soggetto al decadimento ed alla morte. Questo è il primo passo affinché l’uomo, ‘Nara’, diventi ‘Nārāyana’, Dio. L’ «Io» al quale si fa riferimento non è il corpo, ma è il Sé Supremo; impegnarsi a realizzare questa verità è tapas (penitenza, austerità).
26. Là dove il canto del nome del Signore satura l’aria col suo splendore e la sua fragranza, ebbene, quel posto è davvero la Dimora di Dio, il Paradiso.
27. La pelle del bestiame serve per fare calzature mentre la pelle umana non vale neppure un granello di polvere; tuttavia, l’uomo può ascendere all’altezza della Divinità se svolge il suo sacro compito.
28. Il mondo deve essere trasformato in una dimora d’amore. In primo luogo amate voi stessi, poi riempite d’amore il paese in cui vivete; quindi estendete l’amore alla provincia ed infine fate che ricopra il mondo intero.
29. Ciò che pensate sia bene che gli altri facciano a voi, in qualsiasi modo vi aspettate che gli altri vi onorino, fate lo stesso con loro ed onorateli allo stesso modo.
30. Quando non sapete, confessate la vostra ignoranza; far finta di sapere e tentare di nascondere l’ignoranza è molto pericoloso, specialmente per un aspirante spirituale.
31. L’idea del Brahman è al di là delle capacità di coloro che non sanno controllare le agitazioni della mente. Le afflizioni naturali legate al mondo terreno cesseranno solo quando l’idea del Brahman sarà ben insediata nella mente. L’illusione del mondo oggettivo deve scomparire perché l’uomo ottenga la beatitudine dello Spirito.
32. Per quanto tu sia un grande eroe, per quanto grandi siano la tua prodezza ed il tuo intelletto, se non hai la Grazia di Dio ti ridurrai ad essere uno schiavo.
33. Chi ama e serve tutti sarà amato e onorato da Dio stesso.
34. Gli uccelli che hanno cercato riparo per la notte, ai primi chiarori dell’alba si svegliano e volano via; in egual modo, mogli, figli, fortuna e ricchezze, tutte queste cose voleranno via senza lasciarvi neanche un biglietto d’addio. Siatene chiaramente consapevoli; sforzatevi subito di conseguire l’eterno, il permanente, l’immutabile.
35. Che valore ha star curvi sui libri giorno e notte? A che serve tutta la fama acquisita attraverso l’erudizione? Ciò che avete messo in pratica dà la misura del vostro apprendimento, della vostra educazione. Senza la pratica, restate solo uno stolto erudito e titolato.
36. Lottate per la felicità e la gioia di tutti gli altri con lo stesso impegno con cui lottate per la vostra gioia. Impegnatevi per la pace nel mondo così diligentemente come vi impegnate per la vostra. Questa è autentica divinità e vera umanità.
Prashānti Nilayam, 21.11.1961
da DISCORSI 1961 1962 (Sathya Sai Speaks-Vol.II) ed.Mother Sai Publications